COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


Aiuto: pasti asilo vs pasti a casa
#1
Rainbow 

Dopo due settimane di pranzi all'asilo comincio a essere un po' scoraggiata. Mi spiego: all'asilo mangia le pappette con verdure varie e un po di proteine (carne o pesce frullati), viene imboccata mentre si trova sulle ginocchia della puericultrice, che per i pasti si occupa di un bimbo alla volta. Tita fin dall'inizio si è sempre fatta fuori 3/4 di un piattone di pappetta o anche di più.
A casa invece niente! La sera, anche se faccio i salti mortali perché la cena sia pronta presto, è spesso troppo stanca per sedersi con noi e fin-isco sempre per darle il mio latte. Non che sia un gran problema, a dire la verità.
Nei fine settimana però, la cosa si complica. Per il pranzo non c'è niente da fare. Ho provato pure a darle una consistenza più simile a quella dell'asilo, ma niente: non mangia. È a tavola con noi e l'entusiasmo lo mostra solo per l'acqua.
Francamente non capisco dove sto sbagliando!
Oggi per dire ho provato a proporle il cibo durante il pranzo, ma non c'è stato verso. Ho pensato che potesse non avere fame allora ho aspettato di vedere qualche segno. Alle prime avvisaglie ho riproposto ma mi ha piantato una bizza allucinante finché non le ho dato il latte.
C'è da dire che all'asilo le danno spesso il pranzo tra le 10:30 e le 11:30, prima che lei faccia il riposino. Io con tutta la buona volontà non ce la faccio a pranzare a quell'ora.

Bho! Consigli? Suggerimenti? 10500



Lory mamma di Tita (26/11/2012)
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#2

Non so quanto possa esserti d'aiuto la mia esperienza dato che ancora non ho avuto a che fare con asili e scuole...
Io con mario quando era più piccolo anticipavo il suo pranzo alle 11 proprio perché non arrivava alle 12.30 e proponevo sempre le cose preparate per noi ma con la consistenza più appropriata per lui, poi a tavola con noi se non era troppo stanco mangiava qualcosa dal nostro piatto.... Ma come ti ho già detto non aveva altri parametri per confrontarsi perché non ha frequentato l'asilo e con le nonne non voleva mangiare dato il loro modo di imporgli il cibo a mo di tortura per lui abituato a tuffarsi con manine nel piatto....


mary mamma di mario 09/10/10 & giorgia 03/01/13
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#3

Allora Loryhop...il mio ha iniziato il nido a 10 mesi esatti. E avevamo iniziato AS circa 2 mesi abbondanti prima.
Dopo un inizio tentennante di AS ha cominciato a gradire di tutto un po' e molto la pastasciutta e se ne stava tranquillamente ai nostri orari.
Dopo il nido (un mesetto e più) ha dimostrato di preferire minestre e vellutate varie. E anche gli orari sono diventati un po' più difficili Undecided (nel nostro nido il pranzo è alle 11).
Io ho preferito seguire le sue 'inclinazioni' in entrambi i casi perché ho visto che la cosa lo fa stare più tranquillo (che mi sembra abbastanza ovvio visto che 5gg su 7 quelli sono i suoi orari e poi comunque lui di suo è uno abbastanza 'abitudinario').
Veniamo a te. La tua bambina è ancora piccola! Continua a metterla a tavola con voi quando possibile senza particolari aspettative.
E tu non stai proprio sbagliando nulla! E' lei che semplicemente a casa preferisce ancora il buon latte di mamma. E come darle torto!! 001_smile
Per me stai tranquilla e....aspetta.
Da me, al nido, l'educatrice durante il pranzo si occupa di tutti i piccoli (sono 4) più qualche medio. Tutti sono seduti su un seggiolone e lei insieme a una stagista li aiuta. Danno importanza al pasticciare, direi che quasi li invitano proprio a provarne il piacere (e infatti lo cambiano spesso da capo a piedi giusto dopo pranzo e io sui vestiti trovo di tutto e di più 001_rolleyes ) e questo aspetto per me è molto bello.

"scuterina" giugno 2008
"memeo" aprile 2012
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#4

Grazie maryromeo e elyza per i vostri consigli e per aver condiviso le vostre esperienze. Mi sono molto utili, soprattutto per relativizzare le mie "ansie".
Per quanto riguarda l'AS di Tita, devo dire che non ci siamo mossi finché lei non ha letteralmente afferrato un pezzo di pizza, ciucciandoselo con gusto e finché non ha cominciato a sgambettare ogni volta che ci vedeva portare qualcosa alla bocca. Ha cominciato presto, poco dopo i 5 mesi, e fino all'ingresso al nido abbiamo sempre e solo dato solo su richiesta e senza tante aspettative. Quello che mi ha destabilizzata è stato il vederla mangiare così tanto al nido. Mi sono detta "ok, allora fino adesso a casa non ho mai soddisfatto la sua voglia di mangiare altro" con i miei assaggini minuscoli. E poi "ma perché con le puericultrici mangia e con mamma no? Non le piace quello che preparo?". Pensavo di poter competere almeno con la pappa "rapa/carota" che le hanno dato l'altro giorno.
Insomma ho cominciato a ragionare nella più pura tradizione "mamma con l'ansia da svezzamento/oddio la mia bimba non mi mangia", proprio l'atteggiamento mentale che chi sceglie l'autosvezzamento deve rifuggire. Ebbene sì ci sono cascata con tutte le scarpe.
Ma elyza hai ragione! Ho dimenticato che è ancora piccola effettivamente. Tra l'altro per me è bellissimo che abbia ancora tanta voglia del mio latte e che nei fine settimana possiamo ritrovarci più spesso nell'intimità dell'allattamento.
Proverò comunque ad adattare gli orari del pasto per lei e a lasciarla comunque a tavola con noi a pranzo come avete suggerito. E poi la tetta a disposizione come sempre.
Grazie mille ad entrambe per avermi riportato sulla "retta via" Angel



Lory mamma di Tita (26/11/2012)
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#5

non sottovalutare oltretutto l'effetto "omologatore" del nido. E' facile che lì lei veda che gli altri mangiano, sente che "deve" fare così e si adegua alla richiesta. A casa si sente libera di fare quello che sente e mangia quello che vuole. Spesso i bambini si comportano "meglio" al nido nel senso che rispondono maggiormente alle richieste sociali....ma è proprio perchè noi siamo i genitori e li lasciamo liberi che a casa fanno diversamente.

[Immagine: 67rgp1.png]
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#6

Eh, già! Proprio così! Effetto omologatore e... capacità di adattamento (stupefacente il più delle volte).
Nel mio caso si riflette soprattutto nei sonnellini. Era la mia paura più grande visto che a casa si era abituato a dormire 'di tetta'.
Al nido già da qualche settimana ormai lo mettono giù nel lettino e nel giro di 5 minuti (a farla grande!!! mi dicono) si addormenta (prima invece lo aiutavano a rilassarsi con un po' di passeggino).
A casa invece andiamo ancora di tetta e ci vogliono dai 30 ai 40 minuti (quando ci va bene!!!) Dodgy

"scuterina" giugno 2008
"memeo" aprile 2012
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#7

Anche il mio cucciolo va al nido dai 6 mesi (ora ne ha 8) e lì si sono rifiutati di dargli nient'altro che le pappine prescritte dalla loro pediatra, nonostante la mia richiesta di dargli il cibo dei più grandini opportunamente sminuzzato.
A quanto dicono mangia sempre tutta la pappa di gusto, ma quando ho provato a dargliela a casa si è categoricamente rifiutato. E' molto più interessato a quello che mangiamo noi, che gli metto nel suo piatto tagliato/spiaccicato e lui mangia sempre tutto (mai che non gli piaccia qualcosa!), a parte quello che finisce per terra, dove c'è il gatto pronto a pulire... e assolutamente non vuole essere imboccato, nonostante lo accetti dalla maestra dell'asilo!
Le quantità di cibi solidi sono in ogni caso molto limitate, diciamo che il fine settimana che non va al nido la sua alimentazione è 90% latte di mamma e 10% assaggini vari.
Quando devo aspettarmi che questa proporzione vari?
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#8

(21-06-2013, 03:39 15)annaefabio Ha scritto:  Le quantità di cibi solidi sono in ogni caso molto limitate, diciamo che il fine settimana che non va al nido la sua alimentazione è 90% latte di mamma e 10% assaggini vari.
Quando devo aspettarmi che questa proporzione vari?

Come sempre, la questione è molto soggettiva.
Anche il mio ci ha messo un po' a ingranare col cibo complementare e più o meno le proporzioni alla stessa età erano quelle credo. E poi non è da molto che ha smesso di fare il pieno di mamma per recuperare il tempo che passa fuori casa.
Tu non pensare a come/cosa fanno al nido (là è tutta una questione di adattamento). A casa continua a tenerlo a tavola con voi, offrigli quello che vuole del vostro cibo e ricorda che ci saranno alti e bassi, progressioni e retrocessioni e neanche sempre legate a malattie o altro (il mio adesso senza motivi apparenti sul più bello che aveva preso dimestichezza col cucchiaino ora lo usa solo per prendere le minestre e spalmarle sul tavolo...dopo un po' glielo tolgo e gli do un grissino bello grosso e quello lo usa come un cucchiaio Confused1 ) .
Bisogna cercare di adattarsi al loro 'estro' e quando smettiamo di avere aspettative loro ci sanno stupire.

"scuterina" giugno 2008
"memeo" aprile 2012
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#9

anche io ho questo problema, sono che mia figlia ha 17 mesi quindi lo trovo ancora più incomprensibile. è a casa da venerdì per un week-end lungo e non mangia praticamente nulla a parte pezzettini di frutta e pane. In tutta la giornata le quantità arrivano ad un'albicocca intera e mezza fetta di pane, Che fare? ormai la storia del cibo per noi è diventata un incubo.
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