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autosvezzamento per tutti


Allattamento finito?
#11

(20-04-2012, 06:32 18)madregeisha Ha scritto:  
(19-04-2012, 05:23 17)cancy Ha scritto:  Ma hai provato a proporgliela?Mio figlio è sempre stato un gran ciucciatore ma a volte è troppo preso dalle sue cose,quindi mi capita di proporla io...grandi sorrisi e si butta subito sul divano

OT ma mi spiegate perchè l'allattamento "a proposta" va bene, a differenza dell'alimentazione solida???
Sta cosa proprio non la concepisco, o meglio, anche io ho proposto in passato ma iris aveva 7/8 mesi, e iniziata l'ACR con il turbo non ne voleva più sapere di poppare e allora lì ok, ma un bambino giá grande e svezzato...

La proposta nel mio caso sarebbe equivalsa a "metterlo a tavola"..Mi spiego: D. fa colazione con il mio latte. A pranzo/cena non aspetto che mi chieda la pappa per metterlo seduto a tavola, ce lo metto assumendo (magari erroneamente) che abbia fame. Poi mangia quel che vuole.
Ecco, più o meno è la stessa cosa. Avrei potuto chiedergli: "Hai fame? Vuoi il latte?" E magari avrebbe risposto di no (o di sì??).
Credo che l'importanza di tutta la questione sia l'ascolto e non solo la "non" proposta.
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#12

Scusate di nuovo l'OT ma mettere un bimbo a tavola vuol dire renderlo partecipe al pasto facendolo assistere a ció che accade a tavola . La stessa cosa non puó dirsi per il seno, il bambino è in presenza della madre e sa che la madre ha la tetta, quindi se non chiede, per un motivo o per un altro in quel momento non vuole. Poi capisco, come dice Valina, che nella pratica la mamma non sia pronta a lasciar "andare" il figlio perché siamo umani e sbagliamo , ma se si parla di rispetto dell'individualitá del piccolo io non ci vedo differenza fra proposta di cibo e proposta di tetta. E credo che proprio perchè i bimbi si auto regolano nei loro bisogni , questo non possa riguardare solo il bisogno di cibo solido , ma anche quello di latte, di coccola, di mamma.
E se nella pratica tutti sbagliamo, nella teoria mi sembra giusto evidenziare l'importanza della richiesta non solo nell'alimentazione ma anche con la tetta, anche considerati gli innumerevoli aspetti psicologici ed emotivi che sono strettamente connessi non solo al rapporto col cibo, ma ancor di più a quello con la madre.

Iris 17/03/2011Heart
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#13

(21-04-2012, 11:13 11)madregeisha Ha scritto:  Scusate di nuovo l'OT ma mettere un bimbo a tavola vuol dire renderlo partecipe al pasto facendolo assistere a ció che accade a tavola . La stessa cosa non puó dirsi per il seno, il bambino è in presenza della madre e sa che la madre ha la tetta, quindi se non chiede, per un motivo o per un altro in quel momento non vuole. Poi capisco, come dice Valina, che nella pratica la mamma non sia pronta a lasciar "andare" il figlio perché siamo umani e sbagliamo , ma se si parla di rispetto dell'individualitá del piccolo io non ci vedo differenza fra proposta di cibo e proposta di tetta. E credo che proprio perchè i bimbi si auto regolano nei loro bisogni , questo non possa riguardare solo il bisogno di cibo solido , ma anche quello di latte, di coccola, di mamma.
E se nella pratica tutti sbagliamo, nella teoria mi sembra giusto evidenziare l'importanza della richiesta non solo nell'alimentazione ma anche con la tetta, anche considerati gli innumerevoli aspetti psicologici ed emotivi che sono strettamente connessi non solo al rapporto col cibo, ma ancor di più a quello con la madre.

La premessa è che comunque io non ho offerto per quanto fossi spiazzata dalla non richiesta.
In ogni caso soprattutto con i bimbi grandicelli (dove il linguaggio è più sviluppato) non credo ci sia niente di male nel proporre, tetta o cibo che sia...D'altronde la proposta è una comunicazione e anche gli adulti comunicano in continuazione. Io a mio marito dico a tavola: "Vuoi ancora pasta? Vuoi la verdura?" Non per questo credo di non rispettare la sua individualità nè tantomeno la sua certa capacità di regolarsi. Lo stesso faccio con D. e assolutamente rispetto ogni sua decisione perchè mi fido di lui (o meglio so che è lui che sa ciò di cui ha bisogno).
Nel caso della colazione, chi non allatta non prepara il biberon finchè il bimbo non lo reclama? Credo che, nella quotidianità di chi lavora, si dia per scontato che il bimbo faccia colazione, si prepari il biberon e poi si lasci fare al bimbo a seconda della propria fame. Non so se sbaglio ma a me sembra la stessa cosa.

A volte ho la sensazione che l'importanza della richiesta a tutti i costi falsi un pò la naturalità dei rapporti. Il fatto che una mamma sia sempre in ascolto dei bisogni del proprio figlio non deve negare la possibilità di un'aperta comunicazione verbale, anche a riguardo del cibo.

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#14

Lo so bene che tu non hai proposto, la mia riflessione scaturisce da chi ti consigliava di proporre. Io sono pienamente d'accordo su quello che dici sul non estremismo, infatti la mia osservazione è generata dalla consapevolezza che il concetto di richiesta è interpretato molto rigidamente per il cibo e mi chiedevo perchè invece si possa soprassedere in merito al seno

Iris 17/03/2011Heart
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#15

Veloce veloce perchè sono a lavoro:tirare fuori la tetta (= proporre) equivale ad apparecchiare la tavola,poi sta al bimbo decidere.Non è che si pretenda che il bimbo cucini da solo quello che vuole quando vuole e credo che anche i più estremisti della richiesta mi diano ragione.Ognuno conosce il proprio bimbo e io e Ale ci capiamo al volo,ma la cosa va in entrambi i sensi,se lui vede che sto stendendo la roba anche se gli viene voglia di tetta non si mette a strepitare o cerca di spogliarmi,al limite mi chiede di essere preso in braccio e mi da una pacca sulla tetta,io semplicemente gli spiego che sono impegnata e che l'avrà dopo.Appena poi ho un attimo gli chiedo se la vuole ancora e a volte dice si,altre no (se è impegnato lui).Non parla ancora quindi magari il nostro menage di allattamento si è sviluppato cosi anche per questo,non so

10900 Ale 17/07/2010
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#16

Beh, sará che la mia invece quando ha voglia di tetta strepita eccome, ma io la vedo così: un bimbo con la mamma sa che se vuole puó avere tetta, è come se la tavola fosse sempre apparecchiata, non perché puó averla in qualunque momento ma perché ha nel DNA la consapevolezza di quella tavola che è lì solo in sua funzione. Quindi se non la chiede, secondo me non la vuole , quale che sia il motivo: rispetto per la madre impegnata in altra attività o dei paletti che abbia eventualmente messo, indaffarato a fare altro, incuriosito da altro, o semplicemente perchè gli è passato di mente anche se poco prima l'aveva chiesta (magari per noia , e ora non si annoia più). In questo caso io non vedo la nevessitá di proporre. Ora mi fermo peró che siamo veramente OT

Iris 17/03/2011Heart
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#17

(19-04-2012, 08:04 20)blackbird Ha scritto:  Casomai doveste aver finito affronta la cosa con la consapevolezza che lo hai allattato finchè ha voluto e che si è concluso con serenità. Non tutte hanno questa fortuna!

Riprendo questo post, dopo 2 mesi quasi esatti, per gioire con voi del fatto che il mio allattamento è terminato con la serenità desiderata!!!!Biggrin
Da due mesi a questa parte, D. sempre più spesso si è dimenticato della "sisa", prima un giorno, poi due, a volte una settimana....
Tutto fino a non chiederla più, se non per metterci dentro la manina (gesto immancabile per rilassarsi).
Sono proprio felice!!!
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#18

Beh dai che bello, è terminato nel modo più spontaneo possibile!! Ha deciso proprio lui!!! Wink
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#19

Spero tanto di arrivare anche noi a questa serenità. ^^
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