COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


(auto)svezzamento fallito?!
#11

io credo che sia una fase, non mi sembra che ci sia nulla da preoccuparsi e sono d'accordo con Piermarini quando dice che non bisogna insistere per farla mangiare, vedrai lasciando fare il suo corso tutto si risolverà! Wink
in una fase che cmq pare essere "delicata" (denti? nuove abilità? mammite?) "dosare" il seno sarebbe controproducente, si può fare ma quando tutto è nella norma, e non ci sono situazioni stressanti all'orizzonte..altrimenti secondo me non si fa che aggravare la situazione.

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#12

sono d'accordo con rosannalib... anche secondo me dosare il seno potrebbe esser controproducente. Con la mia prima figlia ho vissuto qualcosa del genere intorno ai 13 mesi ma sono andata sempre e comunque di tetta... e poi pian piano le cose si sono sistemate... dalle tempo

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#13

Rossana for president!!
Io avevo problemi simili ai tuoi fino a 2 mesi fa...mangiava poco (ha avuto anche parecchie febbri d'inverno), ed era anche cresciuto poco di peso. il pediatra non ha dato eccessiva importanza alla cosa (non sa dell'autosvezzamento, lui mi chiede se ho già introdotto la qual cosa e io dico sempre di sì, finchè non mi detto di dargli quello che mangiavamo noi e io sempre a dire sì). I parenti stanno lontani...
Avevo una pediatra prima che sconsigliava apertamente con delle belle paternali l'allattamento e l'ho mandata a ca@@re (questo non esprime pareri in merito e va bene così).
Poi tutto si è risolto da sè.
Di notte un tempo si addormentava da solo e tirava a lungo, poi ha iniziato a svegliarsi, poi lo facevo addormentare senza tetta ma si svegliava lo stesso per ciucciare...allora basta la notte ho iniziato a farlo addormenatre con la tetta e a dormire insieme e basta.
Ho notato inoltre col tempo che la quantità di cibo solido che mangia non è correlata in alcun modo al numero delle poppate...ovvero ciuccia tanto e mangia tanto, ciuccia poco e mangia tanto; ciuccia tanto e mangia poco , ciuccia poco e mangia poco.

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#14

ringrazio tutti per le risposte (sono stata lontana dal pc per qualche giorno) e soprattutto a Piermarini per l'intervento. Vediamo di dare qualche risposta a domande/osservazioni:

1) Luna sta bene, è vivace e la sua attività fisica non è diminuita, anzi in effetti nell'ultimo mese ha iniziato a camminare, forse questa nuova attività le ha fatto perdere il poco interesse per il cibo.
2) il suo rallentamento di crescita e di percentili ha coinvolto quasi più l'altezza che il peso. Se cerco di "stare manza" penso che è tutta suo padre, che non è molto alto e da piccolo era magrissimo e mangiava poco (la madre dice "ma mai poco come Luna!", è anche vero che era allattato artificialmente). Mia figlia ha sempre mangiato pochino, anche come poppate (per questioni di reflusso sono stata in cura con dei pediatri che mi facevano fare le doppie pesate, quando è guarita li ho mandati al diavolo), probabilmente non ha molta fame di suo.
3) il mio titolo era volutamente con auto tra parentesi perché non penso che se qualcosa è andato "storto" sia colpa dell'autosvezzamento, semplicemente non mi sembra che Luna sia molto "svezzata"
4) Piermarini ha ragione sullo yogurt, in effetti ho finito per proporglielo troppo spesso perché è una delle poche cose a cui non dice mai di no (e i nonni storcono il naso se vado di frutta perché non dà le stesse calorie!)
5) per fortuna anche la mia pediatra ha detto di non ossessionare la bimba col cibo anzi di non parlarne proprio davanti a lei (salvo poi finire con un "però tenetela d'occhio" che ha inquietato mio marito)
6) forse la questione tetta è un "problema" correlato ma da considerare a parte, in effetti quello che mi sta snervando è la continua richiesta di tetta. Ieri sera ho provato a proporle di vedere dei cartoni in tv e magicamente ha smesso di chiedere la tetta, se ne era dimenticata, eppure due minuti prima urlava a perdifiato paonazza in volto, questo secondo me è il segno che alle volte non ne ha un vero bisogno né fisico né emotivo, solo che risolve ogni tensione, bua o noia con la tetta...
7) la notte è un altro problema ancora. I 200g di latte notturni vengono da qualche mia pesata prima e dopo, fatta per capire se le notti con più risvegli sono dovuti a vera fame/sete. Risultato: quando si sveglia poche volte poppa di più in totale che quando si sveglia nervosa 12-15 volte, micropoppa e si riaddormenta.

In ogni caso, la parte razionale di me sa che sono fasi e che se Luna sta bene del resto me ne devo fregare, ma poi avere a che fare con un marito che è contrario all'allattamento e con "problemi" di crescita e sonno rende tutto più difficile. Aggiungete che per il sonno stiamo andando da una neuropsichiatra infantile (se non avessi accettato mio marito mi avrebbe mandato al diavolo) e che la dottoressa anche se non l'ha detto del tutto apertamente, pensa che i problemi nascano dal fatto che Luna mangia troppo poco e prende troppo seno per la sua età. Ha esordito dicendo che è grande e che io devo capire che non è più in pancia...ha probabilmente pensato che io sono "troppo" legata a mia figlia. Su una cosa però mi ha trovata d'accordo: c'era bisogno di coinvolgere di più il papà nella cura in modo che Luna trovi altre forme di consolazione che non siano la tetta (e sta funzionando, finalmente il papà si dedica di più a lei e lei ne è molto felice).

Beh ho divagato...scusate e grazie ancora!

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#15

ma perchè non chiedi a tuo marito di farsi un giretto qua sul forum? sinceramente la storia del neuropsichiatra infantile mi sembra davvero esagerata....Arkadiaaaaaaaaaaaan ci sei? arkadiaaaaaaaaaan pensaci tu al marito di neda! Big Grin

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#16

E' tanto che non scrivo, anche se quasi tutti i giorni cerco parole di supporto nelle discussioni delle colleghe mamme... sono molto stanca e la gestione delle notti sempre interrotte, delle poppate random, dei pasti a corrente alterna a volte mi sfinisce, più da un punto di vista psicologico che fisico. Dopo 20 mesi dalla nascita di Irene mi sento ancora molto fragile....vorrei fare il meglio per lei e cerco di seguire il mio istinto ma forse è vero che nella complessità della vita odierna ( a partire dal lavoro) non è così facile riportare il modello della "mamma solo mamma" che le nostre letture più amate ci propongono.
Mi chiedo continuamente quale è la soluzione più legata alla natura del rapporto antico e universale madre-figlio e so che l'allattamento prolungato e a richiesta, il sonno condiviso, l'accettazione e la risoluzione dei bisogni primari di cura e contatto sono la risposta....ma poi ho una bimba che deve andare al nido per tre-quattro ore al giorno, degli orari che mi fanno essere presente a casa non poco ma non in maniera regolare (una volta il mattino, l'altra il pomeriggio)... e così vedo Irene che si smarrisce un po', che col cibo (che a volte apprezza ed altre rifiuta), la richiesta di tetta e i risvegli notturni cerca ancora un equilibrio con se stessa e con me.
Faccio del mio meglio per mantenere la serenità ma sembra davvero una corsa ad ostacoli, ogni giorno, sommando poi malattie e disturbi vari...
tutto questo per dire a Neda che scegliere la strada dell'ascolto, dell'accoglienza dei bisogni, della pazienza rispetto ai "risultati" che intorno a te sono considerati degni di una brava mamma (dorme, mangia,...) è oggi e nel nostro mondo paradossalmente la scelta più faticosa e controcorrente...occorre molta energia e determinazione per non vacillare...io vado avanti perchè non sarei comunque capace di fare diversamente dal momento che sento con chiarezza dentro di me che questa è la strada buona per Irene e che questa è l'unica cosa importante...
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#17

(10-06-2011, 03:20 15)rossanalib Ha scritto:  ma perchè non chiedi a tuo marito di farsi un giretto qua sul forum? sinceramente la storia del neuropsichiatra infantile mi sembra davvero esagerata....Arkadiaaaaaaaaaaaan ci sei? arkadiaaaaaaaaaan pensaci tu al marito di neda! Big Grin

È da stamattina che volevo rispondere e solo ora sto al computer...
(10-06-2011, 09:32 09)neda09 Ha scritto:  ...avere a che fare con un marito ... con "problemi" di crescita e sonno rende tutto più difficile. Aggiungete che per il sonno stiamo andando da una neuropsichiatra infantile (se non avessi accettato mio marito mi avrebbe mandato al diavolo)

Anche se capisco che deve essere difficile, andare dal neuropsichiatra infantile... mi sembra davvero un'esagerazione... Di bambini che "dormono" in modo agitato sai quanti ce ne sono e a parte portare pazienza (o togiere la tetta) cosa vuoi che ti dica, che ti consigli uno psicofarmaco? Insomma, il neuropsichiatra infantile c'è, ma per malattie e traumi ben peggiori e non mi pare da quello che dici che tua figlia stia male e che sia rimasta traumatizzata da qualcosa.
Se l'allattamento crea tensioni in famiglia potete pure pensare a rallentare (se non ricordo male Luna va per i 18 mesi), dopo tutto se il beneficio del latte viene a inficaire il rapporto in famiglia non so quanto valga la pena (ora speriamo che rossanalib non mi ammazzi001_tt2), ma da questo ad andare a chiedere aiuto a un neuropsichiatra infantile (scusa se continuo a ripetermi, ma ti riempie proprio la boccaAngel) ce ne corre e ce ne corre tanto. Se le dovesse venire il raffreddore che fate la portate a Lourdes dopo averle fatto fare l'estrema unzione?
Rossanalib ha ragione, mandami tuo marito che te lo sistemo io87894 838837
(10-06-2011, 03:58 15)Sonia Ha scritto:  E' tanto che non scrivo,
Male!!!
(10-06-2011, 03:58 15)Sonia Ha scritto:  anche se quasi tutti i giorni cerco parole di supporto nelle discussioni delle colleghe mamme...
...
Mi chiedo continuamente quale è la soluzione più legata alla natura del rapporto antico e universale madre-figlio e so che l'allattamento prolungato e a richiesta, il sonno condiviso, l'accettazione e la risoluzione dei bisogni primari di cura e contatto sono la risposta....ma poi ho una bimba che deve andare al nido per tre-quattro ore al giorno, degli orari che mi fanno essere presente a casa non poco ma non in maniera regolare (una volta il mattino, l'altra il pomeriggio)... e così vedo Irene che si smarrisce un po', che col cibo (che a volte apprezza ed altre rifiuta), la richiesta di tetta e i risvegli notturni cerca ancora un equilibrio con se stessa e con me.
Faccio del mio meglio per mantenere la serenità ma sembra davvero una corsa ad ostacoli, ogni giorno, sommando poi malattie e disturbi vari...
Mantenere la serenità, anche se non facile, deve essere l'obiettivo sempre e comunque, tenendo allo stesso tempo a mente che, dopo tutto, questo è un periodo in fondo piuttosto breve della nostra vita e che anche se sembra un tunnel senza usicta, si risolverà da solo abbastanza presto.



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#18

(10-06-2011, 03:58 15)Sonia Ha scritto:  tutto questo per dire a Neda che scegliere la strada dell'ascolto, dell'accoglienza dei bisogni, della pazienza rispetto ai "risultati" che intorno a te sono considerati degni di una brava mamma (dorme, mangia,...) è oggi e nel nostro mondo paradossalmente la scelta più faticosa e controcorrente...occorre molta energia e determinazione per non vacillare...io vado avanti perchè non sarei comunque capace di fare diversamente dal momento che sento con chiarezza dentro di me che questa è la strada buona per Irene e che questa è l'unica cosa importante...
Condivido in pieno l'esperienza e il sentimento che sta dietro le parole di Sonia...
Facendo scelte inusuali, ma per me normali, avevo messo in conto di andar incontro a critiche e dubbi spcie nei momenti di difficoltà (e ce ne sono stati parecchi direi...), ho trovato forza nelle letture che ho fatto e continuo a fare e in questo forum.



(10-06-2011, 09:32 09)neda09 Ha scritto:  ...avere a che fare con un marito ... con "problemi" di crescita e sonno rende tutto più difficile. Aggiungete che per il sonno stiamo andando da una neuropsichiatra infantile (se non avessi accettato mio marito mi avrebbe mandato al diavolo)

Anche se capisco che deve essere difficile, andare dal neuropsichiatra infantile... mi sembra davvero un'esagerazione... Di bambini che "dormono" in modo agitato sai quanti ce ne sono e a parte portare pazienza (o togiere la tetta) cosa vuoi che ti dica, che ti consigli uno psicofarmaco? Insomma, il neuropsichiatra infantile c'è, ma per malattie e traumi ben peggiori e non mi pare da quello che dici che tua figlia stia male e che sia rimasta traumatizzata da qualcosa.

Rossanalib ha ragione, mandami tuo marito che te lo sistemo io87894 838837

Condivido Arkadian! Comunque nel suo piccolo anche mio marito ha avuto momenti altalenanti di critica verso l'allattamento al seno qualche volta ho risposto male e qualche volta ne abbiam parlato, ma nulla ache veder con la tortura a cui sei sottoposta tu e non solo da tuo marito! Purtroppo i parenti vicini, troppo vicini molto spesso non aiutano. Credo che i problemi non stiano nè nella bambina, nè nel seno, e forse neanche nel sonno...ma come tu avrai già capito in tutta una serie di relazioni che si son create nella tua famiglia anche allargata. Spero che tu possa trovare almeno un neuropsichiatra illuminato che non punti subito il dito contro i bersagli facili: diade madre-bambina e seno....
Non so se può esserti utile ma sulla versione on line di Uppa ci son tanti articoli che potresti far leggere a tuo marito sul sonno dei bambini magari prenderli come spunto per parlarne...anche se so che se uno ha le sue convinzioni radicate nel senso comune son difficili da sdradicare...
eccone uno a me pare ben argomentato...

http://www.uppa.it/dett_articolo.php?ida...r=45&idb=0


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#19

(10-06-2011, 04:03 16)arkadian Ha scritto:  [ dopo tutto se il beneficio del latte viene a inficaire il rapporto in famiglia non so quanto valga la pena (ora speriamo che rossanalib non mi ammazzi001_tt2),

ecco sì, ti piace il rischio eh?1066 001_tt2

il fatto è che anche togliendo il seno mica detto che cominci a dormire!
io sinceramente ho l'impressione che sta storia dell'allattamento non sia altro che il capro espiatorio di qualcos'altro...se non allattava al seno sarebbe stato il tenerla in braccio..oppure i baci..oppure il cibo....oppure i pannolini...oppure l'aria che respira...
credo che i problemi vadano cercati altrove e come al solito la sensibilità dei nostri figli va ben oltre le nostre capacità intellettive


sonia, le tue parole sono molto belle perchè vengono dal cuore e mettono in risalto il nostro essere madri anche fra debolezze, incertezze e paure, perchè senza di esse non saremmo quello che siamo: tutte semplicemente e meravigliosamente ottime madri! perchè non c'è un modo solo per esserlo, ma tante modalità tutte valide quando sono sintonizzate sullo stesso "canale" dei nostri figli Smile

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#20

Neda però facci sapere come vanno le cose che la tua storia ci ha appassionato!!

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