COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


Besame Mucho - Impressioni
#1

Ciao a tutte, ho riaperto un tread su questo argomento, perchè il libro mi piace ma vorrei sapere che ne pensate di alcuni passaggi.

lo leggo molto a pezzi, quando capita, quindi il filo conduttore è piuttosto frammentato.. adesso sto leggendo la parte finale, capricci, vasino...

serena adesso ha 14 mesi ed è entrata nella fase "critica" dell'esplorazione e del rifiuto... scene incredibili verso il cucchiaino (bhè lo yogurt l'ha sempre mangiato con quello senza problemi) ieri mattina non voleva neppure sedersi per fare colazione, ai pasti dopo aver spento la prima fame e tutto un lanciare le cose...

ok sopporto, cerco di essere stoica, di prenderla senza reazioni esagerate... ma voi ce la fate? ogni tanto mi parte un attacco e mi trattengo, infondo lei non sa di "sbagliare"... ieri le lavavo il culetto nel lavandino e mi ha attaccato un morso sulla spalla, io dal dolore sono scattata ma quasi mi cadeva in terra.. e continuava e rideva! e mi è uscito un rimprovero piuttosto forte...

la sera poi arriva a me (che lavoro e rientro alle 6) sempre stanca, quindi urla per qualsiasi cosa, e io mi devo sbrigare a fare cena (e magari pure il pranzo)...(ps il marito arriva tardi)

lo so che queste situazioni sono nelle case di tutte, ma come fare a trattenersi dal rimproverarli??

poi il vasino.. io ce l'ho messa a 6 mesi... e leggo che potrebbe essere una forzatura... e quindi dovrei smettere?? no, lei quando non ci vuole stare non ci sta. punto. e quando ci sta la fa subito... ma non ho voluto forzare la cosa...

forse eravamo abituati a una neonata sempre tranquilla e socievole e sorridente, adesso ci troviamo una bambina, che capisce tutto quello che le diciamo, ma che comincia a fare le sue scelte...

Mamma di Serena dal 09/03/11 3240 x 51 cm e Davide dal 04/02/13 3840 x 54 cm
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#2

(18-05-2012, 10:00 10)laury82 Ha scritto:  forse eravamo abituati a una neonata sempre tranquilla e socievole e sorridente, adesso ci troviamo una bambina, che capisce tutto quello che le diciamo, ma che comincia a fare le sue scelte...

esatto! parla con tua figlia, parla tanto, comunica quello che fai e che vuoi fare, dille "adesso andiamo sul vasino" senza prenderla e portarcela senza dir nulla coem se fosse scontato che lei ci voglia andare. Lo stesso discorso vale per tutto. Lei comincia a dare i primi segnali di autonomia, comincia a dirvi "ehi ci sono anche io! questo mi piace, questo no..." Smile comunque nel forum ci sono altre discussioni che trattano l'argomento mi pare che si intitolino "terrible two" dacci un 'occhiata Wink

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#3

si infatti, ho scritto che capisce quello che diciamo perchè io sempre le dico cosa faccio e lei decide... però a parte questo, la mia riflessione era sul riuscire a stare sempre calmi anche quando ti prendono i 5 minuti...

Mamma di Serena dal 09/03/11 3240 x 51 cm e Davide dal 04/02/13 3840 x 54 cm
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#4

Sarebbe impossibile stare sempre calmi, siamo umani...l'importante è chiedere loro scusa (e perdonarci...Smile) se qualche volta sbottiamo e non usare le urla come "modalità di educazione"...


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#5

non sono ancora arrivata a quel punto del libro. Però è una fase molto comune nei bambini.
E' difficile mantenere la calma. C'è sul blog un bell'articolo di Giulia, tra i primi, che potrà darti un po' di coraggio o... gettarti nello sconforto!! Scherzo, ma pensa che ognuna di noi sbotta prima o poi, e Mamitta esprime anche il mio pensiero. Ci sono volte in cui anticipo le situazioni: ad esempio siamo in una fase in cui non c'è verso di metterla sul seggiolino dell'auto (solo con me, la mamma...) senza che passino almeno dieci lunghissimi minuti in cui si mette seduta di spalle, fa finta di giocare, mi chiede di allacciarla sbagliata, che vuole guardare dietro... così esco sempre prima del previsto e lascio che si stufi. Qualche volta la giro a forza, e poi piagnucola senza versare una lacrima (cosa che mi fa venire un nervoso pazzesco), e non sempre riesco a "recuperarla".
Che dirti, cerca di sorvolare il più possibile. Tranne per i morsi o se ti da delle botte, la violenza che certi bambini esprimono non è volontaria, ma va fermata subito. La mia piccola ha imparato al nido il motto: "niente botte, solo carezze!"

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#6

Stamattina avevo scritto una risposta lunghissima, poi si è spento il pc...poi si è svegliato Mario.. ed ora ci riprovo!

Laury, anche noi abbiamo avuto le prime affermazioni personali intorno ai 15 mesi e sicuramente è molto "destabilizzante" abituarsi ad interagire con un bimbo in un modo e trovarsi a dover rivedere tutti gli equilibri. Ma loro sono proprio così! Quando tu pensi di aver trovato la giusta via, loro ti sconvolgno gli equilibri. Semplicemente perchè crescono e si evolvono. E questo è un miracolo meraviglioso. Poi la sgridata e la perdita di calma e pazienza, purtroppo, ci stanno (e credimi...in questo periodo ne so davvero qualcosa Sad), ma come dicono le altre è importante chiedere scusa (che poi è un ottimo modo per insegnar loro a chiedere scusa quando sbaglieranno a loro volta).
Io credo che il problema risieda sempre nel nostro nervosismo e nella nostra stanchezza. Loro fanno solo il mestiere di bimbi. Ciò non vuol dire che devono fare sempre ciò che vogliono. Le regole sono importantissime. Ma farle passare con un tono di voce calmo, ha molta più efficacia di un urlo che spaventa e inibisce l'azione (ma NON il pensiero e la volontà di ripetere quella azione).
In ogni caso, da un punto di vista pratico, io ti posso dire come sto affrontando in questio giorni la mia eccessiva stanchezza e perdita di pazienza. Ogni mattina faccio una sorta di "yoga dei poveri". Nel letto (mi sveglio prestissimo) mi ripeto "oggi voglio essere felice e voglio che Mario sia felice", oppure "voglio che Mario cresca sereno e se piange "perde tempo" utile e questo non lo aiuta a crescere" e frasi simili per ricordarmi come la calma sia importantissima nel trattare con un bambino. Loro sono delle piccole spugne che assorbono davvero ogni goccia del nostro animo. Ogni nostra parola ed ogni nostro gesto rimarrà per sempre scolpito nei loro piccoli cuori. E dovremmo pensarci sempre prima di parlare e agire. Io a volte rimango stupita di come Mario ricordi tutto, anche cose accadute mesi fa. E, quando penso a questo, mi fa male che lui possa ricordare il volto di sua madre arrabbiata, nervosa o triste. Poi, per carità, sono cose normalissime. Ma tendere a modificarle, secondo me è fondamentale. Nel nostro piccolo, miglioriamo il mondo se riusciamo a crescere dei bimbi che saranno adulti sereni.
Sempre nel letto, dopo aver ripetuto frasi simili che mi spazzano via dalla testa i pensieri brutti, faccio degli esercizi che mi avevano insegnato al corso pre-parto: tipo... immaginare che il corpo diventi prima di un colore dalla testa ai piedi e poi di un altro e così via. Rilassano motlissimo e con me funzionano.
Ma, naturalmente, ognuno di noi ha il suoi modi per ritrovare l'equilibrio.
Ecco, io credo che sia propiro questione di equilibrio... non a caso questa parola mi è uscita più volte. Di equilibrio interiore da una parte (il nostro) e di equilibri relazionali dall'altra (fra noi e il bimbo e fra noi il bimbo ed il papà). Non è facile. Loro imparano a camminare e cadono mille e mille volte. E mille volte piangono. Noi impariamo a fare le mamme e ...altrettante volte piangiamo con loro. Ma sono bernoccoli utilissimi. Sono sicura che un giorno, proprio come loro, impareremo a cadere con le mani davanti Wink
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#7

(19-05-2012, 07:08 19)giulieee Ha scritto:  Stamattina avevo scritto una risposta lunghissima, poi si è spento il pc...poi si è svegliato Mario.. ed ora ci riprovo!

Laury, anche noi abbiamo avuto le prime affermazioni personali intorno ai 15 mesi e sicuramente è molto "destabilizzante" abituarsi ad interagire con un bimbo in un modo e trovarsi a dover rivedere tutti gli equilibri. Ma loro sono proprio così! Quando tu pensi di aver trovato la giusta via, loro ti sconvolgno gli equilibri. Semplicemente perchè crescono e si evolvono. E questo è un miracolo meraviglioso. Poi la sgridata e la perdita di calma e pazienza, purtroppo, ci stanno (e credimi...in questo periodo ne so davvero qualcosa Sad), ma come dicono le altre è importante chiedere scusa (che poi è un ottimo modo per insegnar loro a chiedere scusa quando sbaglieranno a loro volta).
Io credo che il problema risieda sempre nel nostro nervosismo e nella nostra stanchezza. Loro fanno solo il mestiere di bimbi. Ciò non vuol dire che devono fare sempre ciò che vogliono. Le regole sono importantissime. Ma farle passare con un tono di voce calmo, ha molta più efficacia di un urlo che spaventa e inibisce l'azione (ma NON il pensiero e la volontà di ripetere quella azione).
In ogni caso, da un punto di vista pratico, io ti posso dire come sto affrontando in questio giorni la mia eccessiva stanchezza e perdita di pazienza. Ogni mattina faccio una sorta di "yoga dei poveri". Nel letto (mi sveglio prestissimo) mi ripeto "oggi voglio essere felice e voglio che Mario sia felice", oppure "voglio che Mario cresca sereno e se piange "perde tempo" utile e questo non lo aiuta a crescere" e frasi simili per ricordarmi come la calma sia importantissima nel trattare con un bambino. Loro sono delle piccole spugne che assorbono davvero ogni goccia del nostro animo. Ogni nostra parola ed ogni nostro gesto rimarrà per sempre scolpito nei loro piccoli cuori. E dovremmo pensarci sempre prima di parlare e agire. Io a volte rimango stupita di come Mario ricordi tutto, anche cose accadute mesi fa. E, quando penso a questo, mi fa male che lui possa ricordare il volto di sua madre arrabbiata, nervosa o triste. Poi, per carità, sono cose normalissime. Ma tendere a modificarle, secondo me è fondamentale. Nel nostro piccolo, miglioriamo il mondo se riusciamo a crescere dei bimbi che saranno adulti sereni.
Sempre nel letto, dopo aver ripetuto frasi simili che mi spazzano via dalla testa i pensieri brutti, faccio degli esercizi che mi avevano insegnato al corso pre-parto: tipo... immaginare che il corpo diventi prima di un colore dalla testa ai piedi e poi di un altro e così via. Rilassano motlissimo e con me funzionano.
Ma, naturalmente, ognuno di noi ha il suoi modi per ritrovare l'equilibrio.
Ecco, io credo che sia propiro questione di equilibrio... non a caso questa parola mi è uscita più volte. Di equilibrio interiore da una parte (il nostro) e di equilibri relazionali dall'altra (fra noi e il bimbo e fra noi il bimbo ed il papà). Non è facile. Loro imparano a camminare e cadono mille e mille volte. E mille volte piangono. Noi impariamo a fare le mamme e ...altrettante volte piangiamo con loro. Ma sono bernoccoli utilissimi. Sono sicura che un giorno, proprio come loro, impareremo a cadere con le mani davanti Wink

Giuliee ti adoro

Iris 17/03/2011Heart
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#8

Sono andata avanti con il libro. Quasi finito.
Però mi sei venuta in mente mentre leggevo che con la mamma spesso i bambini sono più "terribili" che con gli altri. Perché con mamma fanno le prove, perché possono esprimersi diversamente che con gli altri.
Perciò forse non arriva a te stanca, magari non vedeva l'ora di vederti e si agita un po'.
E' importante che loro possano avere il modo di scegliere ciò che vogliono anche se a noi sembrano cose assurde perché affermano la loro "autonomia", formano i loro gusti, e valutano i limiti e le possibilità.
Immagino che questo momento di scombussalamento che provi passerà se cercherai davvero di lasciare che cambi idea e modi. Anche con il vasino, se lo vive bene ottimo, se è una forzatura lo sentirai. Forzare un bambino è una cosa sciocca perché si otterrebbe o il risultato opposto oppure una accettazione per imposizione, che è altrettanto deleteria.
Ci siamo scelti un "lavoro" davvero davvero difficile!

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#9

si valina, ricordo questo fatto e mi viene in mento ogni volta che da mia mamma mentre ci sono io fa le scene madri e mia mamma dice "ma con me sta sempre buona, non piange mai"... il fatto è che ci credo pure e credo al fatto che con me si sfoga... quindi non commento e lascio perdere.. cerco di distrarla, la porto fuori a vedere i fiori (benedetta bella stagione, ora vuole stare seduta in terra tra i fiori, e sia!)...

di sicuro appena lo finisco lo rileggerò, per interiorizzare ancora di più...

ecco la parte che meno mi è stata chiara nella lettura e quella del sonno... ok cosleeping è bene (e lo facciamo dal primo mese quando abbiamo capito che così si dormiva tutti!) ma tutti quei numeri, le statistiche, non ci capivo niente e se avesse dovuto farmi capire bene perchè il cospleeping è ok non ci sarebbe riuscito, di sicuro è più eloquente la parte inziale, quando fa esempi dei bambini primitivi in cerca di protezione.. ecco lì, l'avevo messa a dormire nel lettino, l'andai a riprendere e la misi a dormire accanto a me...

Mamma di Serena dal 09/03/11 3240 x 51 cm e Davide dal 04/02/13 3840 x 54 cm
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#10

E' la cosa che mi piace meno del libro. A me basta un citare le statistiche ed eventualmente avere le note per approfondire. Credo sia per dare il senso dell'assurdità di numeri e tabelle. Qualche volta le ho saltate, confesso.
Devo iniziare quello sull'allattamento, non vedo l'ora!

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