COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


Bisogni o capricci?
#1

Mi rivolgo alle mamme (e ai papà!) dei bimbi più grandicelli...
Voi riuscite sempre a capire se dietro agli atteggiamenti del pargolo c'è un bisogno, cui rispondere senza indugio, o un capriccio, da gestire diversamente, per impartire un po' di sana disciplina?
Interpretate sempre allo stesso modo la medesima richiesta, oppure credete si debba contestualizzare? Banalizzando un po': fa il matto perché vuole il cellulare=capriccio, fa il matto perché vuole la tetta=bisogno?
Sono un po' in crisi perché non tutte le situazioni sono facilmente intellegibili e l'errore in quest'ambito è dannoso in entrambi i casi...

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#2

adri quello di cui parli tu secondo me è il dilemma principale dei genitori! Smile io la risposta l'ho trovata leggendo i libri i Maria Montessori: la farei santa subito!!! Big Grin se cmq vuoi un libro che riassuma tutto il pensiero montessoriano in maniera egregia ti consiglio Libertà e Amore di Elena Balsamo: è semplicemente meraviglioso! Wink

In sostanza secondo Montessori non esistono i capricci nel senso che noi comunemente diamo a questo termine di pretesa irrazionale e irrealizzabile. Ciò che noi chiamiamo capriccio è solo e semplicemente un desiderio del bambino perfettamente logico ed equilibrato che noi non comprendiamo.
questo non vuol dire che bisogna essere permissivi in tutto e per tutto, però serve per far riflettere su quella che è la VERA NATURA del bambino (anche su questo argomento come sull'allattamento, il sonno dei bambini ecc siamo circondati da disinformazione!!!) Ai bambini non interessano i giochi (avrai notato come si stufano presto dei giocattoli), interessano le cose degli adulti, il lavoro..ecc ecc.. insomma leggi Montessori e tutto sarà più chiaro!

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#3

SAnta la mia consuocera Rossana ha ha
Hai detto tutto tu?
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#4

Condivido ciò che dice Rossana e i miei figli vanno alla Montessori. Ma non pensiate che li non ci siano regole. La differenza sta nel fatto che i piccoli le conoscono e vengono lasciati 'liberi' di seguirle in autonomia. In pratica l'adulto-maestra o insegnante che sia cerca di stare un po' a distanza e di lasciare fare, poi interviene al momento opportuno per aggiustare il tiro, correggere, suggerire ecc. Quello che mi ha fatto sempre effetto capitando a scuola negli orari più disparati è il silenzio e la gkncentrazione che c'è nelle classi anche in assenza della classica lezione frontale che alla Montessori non esiste proprio. Come andrà l'anno prossimo alle medie che il mio grande entrerà in una scuola 'classica' ve lo diró poi, per ira incrocio le dita.

Tornando a noi umili mortali peró diciamocelo, i capricci sono capricci anche se i bambini hanno le loro motivazioni intrinseche. Il miglior modo per affrontarli, perché non è nemmeno detto che la debbano avere vinta per forza, sta nell'ignorarli e distrarli. Se il capriccio non è dovuto alla stanchezza (e in tal caso non ci sono santi e non se ne esce facilmente), se vedono che non hanno impatto si di noi smettono ben presto. Non che per noi sua facile stare MANZI, ma gi di può provare.
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#5

Concordo con Vale,bisogna mantenere la calma e far vedere che il loro capriccio non ci smuove,ma come è difficile certe volte.....


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#6

io non credo che la domanda di adri si riferisse a come "gestire" il capriccio, ma che domandasse piuttosto "cosa" considerare un capriccio e "cosa" un bisogno.
siamo d'accordo che la tetta sia bisogno ma nel caso che cita adri del cellulare come lo si considera? ecco io non lo considero un capriccio...questo apre dei problemi di ordine pratico: se magari gli si permette di toccare il cellulare e poi lo rompe?
io mi sono regolata così: all'inizio se glielo davo provava a lanciarlo, e se gli dicevi, no non si fa, non serviva proprio a nulla Em0300 allora ho preso un vecchio cellulare vero (quelli giocattolo li riconoscono da 10 km!!!) che si accendeva ma a cui non funzionavano bene i tasti e gliel'ho dato. ha fatto i suoi lanci, lo ha rotto, e non funzionava più. gli ho spiegato che se cade si rompe e dopo non funziona, ora gli do il mio cellulare buono e non lo lancia più, oppure se vedo che sta per farlo gli ricordo che se cade si rompe...11300 lo stesso col bicchiere di vetro: dopo che ne ha lanciato uno(brutto e vecchio che avevo Em0100) come se fosse di plastica e si è rotto in mille pezzi ora ci va proprio cauto! vi avrei fatto vedere la sua faccia quando ha visto che il bicchiere si è rotto (11600)
il tutto ovviamente avviene sempre in sicurezza e sotto la mia presenza e soprattutto quando non c'è il papà che è il tipo "oddio non si tocca... stai fermo..si rompe...no no...così non si fa...guarda che macello....ecc ecc poi torna la sera a casa e trova di punto in bianco il figlio che maneggia le cose di vetro con estrema delicatezza e rimane stupito! Wink

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#7

Anch'io sono per lasciarli sperimentare sotto supervisione e non per proibire,devi vedere le facce di molti genitori quando vedono i miei figli arrampicati incima a una pianta o Flavio che scende le scale,della serie glielo lasci fare?Ma io sono li controllo e valuto fino a dove possono arrivare e loro imparano prima e riescono a gestirsi meglio quando sono soli.Però quuando si tratta di concedergli quello che vogliono a tutti i costi,non so bene....Io penso che se gli si concede tutto sempre fin da piccolissimi,considerandolo,forse giustamente,un bisogno,saràmolto più difficile fa accattare loro dei rifuti quando le richieste diverranno veramente inaccettabili.E nella vita lo sappiamo tutti che non si può avere tutto,penso che piccole frustrazioni da piccoli aiutino a capire come gestire quelle che verranno in futuro,e che comunque delle regole e dei limiti bisogna porli.


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#8

Io sono assolutamente d'accordo con Giuliana e su tutti i fronti perché non gli va concesso tutto. Forse noi siamo un po' più pragmatiche perché abbiamo altri figli ma vi assicuro che i capricci del secondo e oltre vi scivoleranno addosso come acqua e avranno di conseguenza vita breve. E poi i veri capricci devono ancora arrivare e sono quelli ntorno ai 2 anni, e per cose assurde. Mio figli grande tanto per citare il capriccio forse più memorabile intorno a due anni era in grado di aprire da dolo il frigorifero e un bel giorno ha deciso che secondo lui doveva rimanere aperto e aprirò cielo se lo si chiudeva. Cosa dovevo fare, lasciarlo aperto tutto il giorno così era contento? Gli ho spiegato, l'ho chiuso, ha ululato di rabbi per un tot e poi gli è passata e non ha più preteso che restasse aperto.
E poi, in ogni modo, con un bambino di 1-2 anni non si ragiona più di tanto e alcune cose così sono e così devono essere, non si transige. E con questo mi riferisco per esempio a stare legati nel seggiolino in auto, a non mettere le dita o le cose nelle prese e via dicendo.
Io non ho mai messo la casa in condizione di essere 'a prova di bambino', nel senso che ci sono in giro un sacco di cose fragili, le prese non sono coperte, i cassetti non sono bloccati salvo quello con i coltelli e non ho mai avuto problemi. Piccoli o grandi che siano i miei sanno che alcune cose non si fanno e non le fanno e basta. certo, qualcosa si può rompere per sbaglio, ma non lo hanno mai fatto deliberatamente.

Ooops, mi sa che sono un po' uscita fuori tema!
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#9

data l'ora tarda in cui ho scritto il post sapevo che oggi avrei dovuto precisare delle cose Smile io pure sono d'accordo con giuliana e vale. come già avevo precisato non bisogna mica essere permissivi con tutto! il caso del cellulare io lo trovo emblematico perchè mi pare che sia una di quelle cose su cui si può cedere (trovando magari un escamotage come ho fatto io per evitare i danni Wink ) ovviamente nel caso citato da vale del frigorifero no che non si può cedere!!! ma ce ne sono altri 1000 di casi a cui non si può cedere e che spesso sono quelli pericolosi per l'incolumità di nostro figlio ma anche degli altri. dal mio racconto forse può sembrare che per imparare a maneggiare un oggetto i nostri figli debbano per forza romperlo: ecco volevo precisare che non è così! involontariamente ho citato credo gli unici due episodi di "rottura" che riguardano mio figlio, ma non è che stia lì a passare le giornate tirando cellulari e bicchieri o lanciando gli oggetti "per imparare a maneggiarli"Em0100
inoltre è da tener sempre presente l'età dei bambini: se dai un bicchiere di vetro ad un bambino di 6 mesi anche se lo rompe non è che gli interessi più di tanto...se lo fa attorno all'anno la cosa incomincia a cambiare....Idea
dunque per riassumere direi che hanno "bisogno" di maneggiare oggetti veri, quelli che usiamo noi adulti,anche delicati, ma quali debbano maneggiare e quali no sta a noi decidere. certo se stiamo sempre lì a dire "questo no, questo si rompe, questo non si fa..ecc" certo non aiutiamo i nostri figli a crescere nel modo migliore!
cmq ripeto: è il caso davvero di leggere la Montessori: spiega le varie fasi sensibili, l'ordine, le scale, il trasporto dei pesi...ecc ecc Wink

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#10

Sul lasciargli manipolare,con le dovute esclusioni,gli oggetti di uso comune mi trovi d'accordo,anch'io spesso gli do il cellulare,lui non lo lancia ma lo sbava tutto,che schifo!Quello che volevo aggiungere eche i NO non devono essere molti ma soprattutto non devono essere dei NI,cioè un no non deve diventare un si solo perchè non si riesce a controllare il capriccio(e qui sta la parte difficile perchè a volte riecono a essere veramente snervanti)altrimenti il gioco è fatto e a ogni seguirà un capriccio sempre maggiore tento alla fine mamma cede.


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