COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


Consiglio materna
#31

hm su questo non sono d'accordo. magari al nido si, ma alla materna no o almeno non vale per tutti. franco era il più piccolo (3 anni a febbraio) e con alle spalle due inserimenti disastrosi in due nidi, ed è stato uno fra i più sereni e veloci della materna! io ho fatto inserimento 'nontogliermìlsorriso': quando sei tranquillo vado via e tu rimani a giocare qui, se proprio oggi non vuoi rimanere vieni via con me (non possono impedirtelo). certo se ti concedono solo 10min è dura, ma magari invece no.. in tanti credono sia meglio così per il bimbo e magari per qualcuno lo è davvero. io non credo sia una buona idea condizionare la scelta dell'asilo all'inserimento

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#32

Certo, forse per la materna è differente, io ho esperienza di età da nido in effetti.
Noi facciamo inserimento graduale, per permettere al bambino di familiarizzare con chi si occuperà di lui e dell'ambiente che lo accoglierà, prima con la mamma, poi via via a scalare seguendo lo schema + ore, - momenti con la mamma...
Forse quello che turba davvero i bambini è l'ambivalenza: una volta che è arrivato il momento per salutarsi, salutarli davvero e bon. Come Orfeo ed Euridice insomma! Wink
Sono d'accordo col fatto che non vada condizionata la scelta solo in base al metodo d'inserimento.

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#33

Io quoto isottablu: per molti bambini l'inserimento alla materna è veloce. Mia figli al nido a 18 mesi è durato una settimana ma nella sua futura scuola dura un giorno. Io sarei molto più preoccupata di una scuola basata sui premi (e quindi su una specie di voti) per di più a base di caramelle!!!

Alessandra + Daniele Giaime (7/10/2004) + Giorgia Diana (15/06/2010)
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#34

Mamma mia ragazze, sta storia delle caramelle è diventata il mio chiodo fisso grazie anche ai vostri commenti che mi fanno riflettere! Big Grin
Quasi quasi sto pensando di andare dalle suore! Confesso che oggi, dopo 325 richiami ignorati per cambiare il pannolo puzzolente ho pensato seriamente di mandarcela!! Big Grin

Dunque, per inserimento rigido intendo una permanenza col bambino di 5-10 minuti e poi "ciao, mamma deve andare, torno subito, stai li con l'educatrice Pina anche se stai piangendo come un aquila. Io adesso mi volto e facciamo finta che vada tutto bene".
Ecco, per me non esiste, non posso e non voglio fare una cosa del genere.
La mia idea di inserimento è questa:
- spiegare già nelle settimane che precedono l'ingresso alla materna che la scuola è un posto bello dove si fanno attività divertenti in compagnia di altri bimbi, e dove le mamme però non possono fermarsi.
- i primi tempi rimanere accanto al bambino il tempo necessario affinché lui sia sereno e interessato a qualche attività (ovviamente non due ore, mi rendo conto!! Smile )
- dirgli che mamma si allontana un momento e che poi torna, e provare ad andarsene.
A questo punto se il bimbo resta sereno (bellissima l'idea del "non togliermi il sorriso ") la mamma si allontana. Se invece piange disperato allora lo si tranquillizzo, e si riprova a coinvolgerlo nelle attivita.
Ma se quando lo saluto nuovamente mi getta ancora le braccia al collo in lacrime io me lo prendo e me lo porto via. E ci si riprova l'indomani. Non mi interessa se mi dicono che è sbagliato, i primi giorni per me non è sbagliato, non voglio dare a mia figlia l'impressione di mollarla da sola in un ambiente nuovo pieno di gente a lei sconosciuta. Voglio darle il tempo per ambientarsi, mi sembra il minimo! Accidenti ma c'è davanti una vita per imparare ad essere autonomi, ma ci rendiamo conto di ciò che si pretende da un bimbo di tre anni??

Poi, cosa per me fondamentale, io ho ricordi pessimi di senso di abbandono durante la mia permanenza in asilo quando ero piccina, e purtroppo questa cosa mi condiziona parecchio. Ecco perché l'inserimento per me è importante.
Ovviamente se vedrò la mia bimba ambientarsi serenamente sarò ben felice, magari ora son qui a pensarci e poi quando sarà il momento ce la caveremo alla grande. Chi lo sa...

Altra cosa su cui riflettevo: dalle suore sono sempre in due a seguire i bimbi. Educatrice e una suora. I bimbi comunque sono più seguiti, non ce n'è, nel senso che se cominciano a farsi i dispetti o altro quantomeno dovrebbe esserci qualcuno pronto a intervenire.
So che mi direte che i bimbi se la devono vedere da soli, ma io spesso vedo bimbi di mie amiche che tornano a casa con graffi e morsi.
Anche no grazie! Se io subissi un morso rimarrei shoccata a vita, per come sono fatta.
Non so.... Sto veramente pensando di cambiare scelta e orientarmi dalle suore.
È vero che ha nomea di ambiente non molto libertino ma alla fine la bimba dovrebbe starci solo poche ore, mica tutto il giorno! Poi a farla sfogare magari impiastricciandosi di colore ci penserà la mamma a casa!
E poi... Se per 'poco libertino' si intende il seguire regole di educazione per la buona convivenza che male c'è?
E il fatto che le attività siano tutte guidate e magari al bimbo venga data poca libertà di espressione chi può saperlo... Magari anche alla statale la maestra potrebbe essere di quelle fissate a far colorare dentro i contorni, roba che un piccolo Van Gogh inorridirebbe! E io pure.

Uff...quanti dubbi.....
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#35

(23-01-2013, 04:38 16)StellaLuna Ha scritto:  @ Alessimdon la scuola pubblica A l'ho bocciata dopo aver parlato di nuovo con l'educatrice che è stata ferrea sul discorso inserimento rigido. Quindi non fa per noi.

Allora...steineriana da scartare decisamente (che delusione!!!mai dare niente per scontato)...e anche le suore mi sembrano out ormai.

Lungi da me il volerti fare cambiare idea.....
....visto che all'inizio ti riferisci alla scuola a cui ora sei più propensa dicendo "inserimento fantastico" e poi visto che qui dici della scuola A "ferrea...non fa per noi". E' solo che trovo così strano che tu dia tanta importanza al tipo di inserimento...pensa che quando è stato il mio turno di scegliere (due possibilità, serata informativa in entrambe) neanche me lo sono posto il prolema dell'inserimento...ho guardato a tante cose, a (quasi) tutto il resto tranne a quello...(e questa vuole essere solo una semplice costatazione di quanto ognuno abbia il suo metro per misurare, ed è giusto così).
Io ti posso dire che la mia scuterina salvo qualche lacrimuccia altro non ha fatto (inserimento brusco giustificato dalle maestre dicendo che è la soluzione migliore in quanto più si rimane a salutare e più aumenta l'ansia del bambino che comunque percepisce avvicinarsi la separazione) ed io ho eseguito la regola fiduciosa perchè mi dicevo e dico che saranno proprio le maestre in primis a voler evitare problemi di inserimento e pianti inutili e visetti tristi...ho visto anche qualche scena di pianto giusto la prima settimana (davvero poche e cmq non disperato) e se devo essere sincera mi ha fatto tenerezza vedere la maestra di turno che se li consolava, coccolava, accarezzava e quant'altro necessario per farli tranquilllizzare. Forse il punto è che (non mi vengono altre parole, spero di non essere fraintesa) in un certo senso per te "la materna non è una necessità ma una scelta"...e allora ecco che hai il tempo per fermarti e se non vuole rimanere potete tornarvene a casa insieme, il che è bello niente da dire...
Ma perchè ti dico tutta sta roba??? Perchè se hai voluto parlare con l'educatrice A per me vuol dire che a parità di inserimento avresti scelto proprio la A. O sbaglio su questa cosa?
E concludo come ho iniziato...lungi da me il volerti fare cambiare idea.

Azz...non avevo visto che nel frattempo avevi aggiunto il post che mi precede Bored ....scusa... ora me lo leggo ma non so se riesco a risponderti subito...

(24-01-2013, 12:54 00)StellaLuna Ha scritto:  ...stai li con l'educatrice Pina anche se stai piangendo come un aquila. Io adesso mi volto e facciamo finta che vada tutto bene".
Ecco, per me non esiste, non posso e non voglio fare una cosa del genere.

Poi, cosa per me fondamentale, io ho ricordi pessimi di senso di abbandono durante la mia permanenza in asilo quando ero piccina, e purtroppo questa cosa mi condiziona parecchio.

Se io subissi un morso rimarrei shoccata a vita, per come sono fatta.

(non so se si è capito ma siccome quando scrivevo si è svegliato il piccoletto quando ho potuto inviare non avevo visto che avevi aggiunto un post...)

ok. ti rispondo...
Le ultime due frasi mi dicono che il tuo vissuto incide molto con le decisioni che devi prendere per tua figlia....ma non sono psicologa e quindi non voglio giudicare...però ti dico che mi hanno colpita.
Mentre per il discorso inserimento allora ti dico lascia perdere le suore perchè sse non ricordo male là ti concedono mezz'ora e poi ciao. Secondo me, i 30 minuti rispetto ai 5-10 possono dare gli stessi problemi se non di più. Quindi statale a inserimento elastico.
Le regole ci sono in tutte le scuole e forse anche le caramelle se indaghiamo bene....e il cambio del pannolo per quanto disperato è una fase.
In genere rifletto un po' di più prima di dare consigli così diretti e decisi ma vista l'ora....
...sse ho sparato str...@te ci risentiamo Biggrin

"scuterina" giugno 2008
"memeo" aprile 2012
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#36

Elyza Smile
Grazie per i suggerimenti, io ascoltò davvero tutti i vostri pensieri e ci rifletto.
E infatti continuo a cambiare idea, ha ha (rido per non piangere).
La realtà è che nessuna scuola mi ha fatto completamente impazzire, per un motivo o per l'altro, e quindi mi sento un po' confusa.
Si, come vedi il mio vissuto mi influenza moltissimo, quindi per me l'inserimento è fondamentale.
Dalle suore in realtà mi han parlato di inserimento personalizzato secondo le esigenze del bimbo, solo che poi quando ho accennato all'idea di portare via la piccola se piange tanto mi han risposto come probabilmente rispondono tutti (e che magari può essere anche vero, per carita, però a me non piace) e cioè che i bimbi piangono pochi minuti e poi basta, e che se io faccio il gesto di portarla via poi lei si approfitterà e piangerà ogni volta che non vorrà fermarsi nella speranza che la porto via.
Il fatto è che io ricordo come se fosse ieri che tutte le volte che piangevo da piccola perché i miei mi parcheggiavano nei mini club o appunto all'asilo piangevo lacrime di sofferenza vera, e non di coccodrillo.
Eccheccavolo, io li non ci volevo stare e me ne stavo tutto il tempo seduta in un angolino a piangere in attesa che qualcuno venisse a prendermi.
Dopo un po' i miei genitori mi hanno fatto stare a casa, e per me è stata una liberazione.
Se mia figlia non ci vorrá stare io non ignorerò i suoi pianti, e, come dice Isotta, nessuno potrà impedirmi fisicamente di portare via la piccola.
Certo gli sguardi ferrei della direttrice suora mi sezioneranno viva, e idem la maestra che ha detto "molti genitori non collaborano con noi", lasciando intendere che non seguono le regole.
Io sarei uno di quei genitori Smile
Che confusioneeeee!!!!
L'asilo Statale A l'ho bocciato anche perché mi han detto che da settembre saranno ben 6 le classi, e quindi ci sarà un macello di bimbi...
Sto crollando di sonno, vadoooo
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#37

graffi e morsi: LaPiccola li ha subiti già entrambi. Anche un paio di spintoni forti e qualche calcio. Generalmente sono i maschi ad essere più irruenti, ma ci sono anche bimbe che se la cavano mica male! Per quello che ho visto, se un maschio e una femmina si contendono un gioco è probabile che vengano colpite. Se sono due femmine si strattonano un po' e gridano. Se sono due maschi se le danno.
Restare shockati? Mannò! E' che succede, e succede anche se ci sono trenta educatrici per trenta bambini!. Quello che dovrai fare sarà spiegare cosa è successo, semplicemente. Proprio perché potrebbe essere un trauma per te! Magari non lo sarà per lei, dovrai essere un po' più forte e serena e lasciare che elabori la questione.
E non è sempre colpa dell'educazione: io da piccola morsicavo tutti, davo mozzicate furiose...così...tanto per morsicare. Ma mica lo vedevo in famiglia. Dopo un po' ho smesso (con l'aiuto delle suore e della mamma - con due sberlette sulla bocca che furono più dure per l'animo che dolorose fisicamente) e mi dispiace per i bimbi che ho morsicato un dì!
Le educatrici intervengono quando due bambini non riescono a cavarsela da soli o se vedono violenza. Ma sappi che prima o poi un graffio o un livido li edrai di sicuro. E forse è un bene così sa cosa si prova!
Sulla situazione scuola...anche io sono messa mal, non riesco a decidere. Sabato andrò a vedere le consorziate. Hanno due punti in più a favore delle statali: LaPiccola sarebbe con le sue due migliori amiche (a tre anni e già sono"migliori amiche"!) e il parco ha piante e tanto verde e giochi. Io rientrerei in fascia di reddito bassa. Dovrei quindi cavarmela con 250 euro al mese. A questo punto rinuncerei a inserire BNR al nido a settembre fino a gennaio prossimo. Difficile, difficile...

Ah... le classi alla statale saranno 10 da noi. E alla consorziale 8. Più sono e maggiore è la realtà che troveranno alla primaria: da noi tipo 12 sezioni, moltiplicate per 5 anni di classi...

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#38

Allora StellaLuna cerco di risponderti passo passo....
E' bello ascoltare tante opinioni ma ad un certo punto è meglio mettere uno stop perchè troppi consigli possono anche aumentare la confusione...è per questo che cominci a cambiare idea in continuazione...
Che nessuna scuola ti abbia entusiasmata ci può stare...da fuori si fa fatica ad apprezzare/criticare...bisogna esserci proprio dentro per capirne pregi e difetti.
Anch'io ho preferito una scuola all'altra anche per l'affollamento ridotto della prima...neanche a me piaceva l'idea del "macello di bimbi".
Ho capito che per la tua tranquillità hai bisogno di vedere tua figlia serena nel momento in cui tu ti allontanerai e continuo a pensare che l'inserimento personalizzato delle suore tanto personalizzato poi non è visto quello che dici dopo....
Però ascolta per quanto l'inserimento possa essere felice per tua figlia, uscire dalla realtà-casa ed entrare nella realtà-scuola prima o poi le procurerà qualche "graffio" e qualche "morso"...la mia non ne ha mai ricevuti di fisici però mi è capitato di andare a prenderla e di trovaarla triste...una volta mi ha raccontato tra le lacrime Crying che un compagno le aveva strappato dei brillantini dalla sua maglietta e lei amareggiata se li era conservati in tasca oppure che in giardino aveva trovato una pigna e un altro gliela aveva portata via e distrutta e allora una bambina dell'ultimo anno l'aveva consolata tenendosi mia figlia in braccio per un saaaacco di tempo....e questi sono solo i primi 2 esempi che mi vengono in mente... insomma scoprirà che c'è chi la può "ferire" in un modo o nell'altro ma avrà anche modo di confrontarsi con quelli della sua età e di capire che alla fine tutto passa o tra le braccia della maestra o con l'aiuto di un altro bimbo o comunque sicuramente con il conforto della mamma quando la torna a prendere...io adoro quando mi racconta cosa le è capitato 001_wub anche quando mi dice che 2 bimbetti le corrono dietro dicendole "vogliamo la tua carneeee!!!!" (è quello che succede adesso ogni mercoledì che vanno in palestra) e poi mi dice "vedessi come corro agile per scappargli!!!!" Thumbup1 .
E concludo dicendoti che secondo me non avrete chissà che problemi di inserimento perchè i bambini ci sanno sempre stupire tanto più quando siamo troppo preoccupati per loro...però, non avermene se te lo dico, attenta a non trasmetterle tutta la tua apprensione chè è davvero un po' troppa.
Coraggio...vento in poppa e navigare Laugh

"scuterina" giugno 2008
"memeo" aprile 2012
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#39

Mamma mia... sapete che credo di non aver mai fatto inserimento di alcun tipo, da piccola? a 3 anni (o forse 2, che vagamente ricordo di aver festeggiato il compleanno dei 3 alla fine dell'anno?) mi hanno spiegato che i bimbi vanno a scuola come i genitori vanno a lavorare, che il mondo funziona così, che la persona di riferimento è la maestra, e mi sono fidata e basta. Mi annoiavo assai, era una "scuola novella" con metodi molto free, tipo tutti seduti per terra in tondo mentre la maestra in stile un po hippie suonava il flauto, mentre io volevo solo giocare a bambola nel mio angolino, disegnare o sentir leggere delle storie. Invece ho adorato la materna pubblica dove siamo andati dopo con mio fratello, la maestra era adorabile. Comunque, in nessuno dei due casi mi pesava l'assenza della mamma, o di non stare a casa.
Di morsi, pugni e pinzate, ne ho presi a bizzeffe dagli altri bimbi, ma sopratutto più tardi, alle elementari, perché non andava loro a genio che le maestre mi chiamassero "principessina" (per via dei capelli biondi e degli occhi azzurri), estasiandosi su come parlavo e scrivevo bene.
Mi ricordo che il suo primo giorno della materna ho visto da lontano mio fratellino che urlava sdraiato per terra, ho chiesto il permesso alla mia maestra di andare a trovarlo, spiegato alla sua maestra che era disperato perché non aveva il suo cane di peluche, e proposto come la cosa più naturale del mondo di andare a casa (io da sola, a 4 anni) a prenderlo, cosa che ovviamente non mi hanno concesso, e ho pensato che erano proprio sciocche di rifiutare una soluzione tanto semplice, ma almeno gli hanno proposto un altro cane di peluche. Non mi è neanche passato per l'anticamera del cervello che potesse volere la mamma o andare a casa, casa era a 500 metri, ma c'era solo la bisnonna, la mamma la si ritrovava la sera e ci apriva le braccia con il suo sorriso felice eclatante d'amore e ballava con noi cantando "eccoci tutti e 3 tutti e 3 tutti e 3 (o con papà tutti e 4)".
Anche Cucciola, lo vedo molto bene quando arrivando al momento di separarci, al nido, piange veramente triste (raro), o per sola contrarietà, o per pura forma.

Ale e Cucciola (1/1/11)
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#40

La scuola ideale per noi non ci sara' mai. Io sono mediamente contenta di quelle dei miei figli: mi sono sforzata di vederci gli aspetti positivi e non quelli negativi.
Poi per ognuno di noi e' importante un aspetto particolare, dipende da che cosa ci fa risuonare del nostro vissuto e delle nostre difficolta'. Non e' quindi banale. Ti capisco perche' prima di iscrivere il primo mi sono fatta un miliardo di paranoie (vicino casa/piu' lontano/che ambiente/c0n l'amichetto del nido/ senza ecc che tipo di scuola/ classi multieta' solo un eta'), poi mia cognata mi ha ricondotto al pragmatismo: insomma, e' la scuola dell'infanzia, non l'universita' :-).
Comunque per la cronaca (non so se sia legge nazionale pero') anche nelle scuole statali e' prevista la compresenza di due maestre. Si intersecano (almeno a scuola che conosco io) tre le 10 e le 13 quando e' previsto che i bambini facciano le attivita' piu' propriamente formative. Mio figlio ha fatto van Gogh a tre anni (guardare un quadro, cosa fa sentie/pensare, fare qualcosa che esprima gli stessi sentimenti), alla scuola statale appunto e l'anno dopo Philosophy for Children. Secondo me e' anche importante cosa si fa fare ai bambini: se sono interessanti le cose il dolore della separazione si supera presto.... A tre anni per la maggior parte sono pronti a fare il salto nel mondo...

Alessandra + Daniele Giaime (7/10/2004) + Giorgia Diana (15/06/2010)
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