COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
Con oltre 140 ricette per TUTTA la famiglia


autosvezzamento per tutti


disinteresse quasi totale
#11

Non è un problema, davvero: il tuo latte viene prodotto in quantità ma anche in qualità adatte alla tua piccola.

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#12

Grazie mille per l'ennesima volta, in realtà sono cose che razionalmente so già, però poi c'è sempre un po' di insicurezza di base che si insinua. Voi in fondo siete l'unico riferimento che ho per questa esperienza e quindi mi appoggio a pieno al forum!Come al solito noi cerchiamo di non avere aspettative nei confronti di Isa ma di tanto in tanto qualcuno comincia con domande che riguardano il cibo ed io mi sento sotto pressione. Sono molto brava a parole, ma poi mi faccio intimorire da qualsiasi giudizio.Sonia dobbiamo davvero cercare di vivere serenamente anche momenti di stasi come questa perchè non sono momenti negativi ma solo transizioni necessarie alle nostre bambine (visto come sono brava...sembro quasi davvero tranquillissima!), invece noi li prendiamo soltanto come perodi in cui loro non vogliono mangiare....probabilmente si stanno applicando a qualcosa d'altro!Come dice Chiara x loro è una perdita di tempo giocare con il cibo (sai che hai proprio ragione Chiara l'impressione è proprio quella: che voglia usare i momenti del pasto x fare qualcosa che le interessa di pù!)

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#13

Fiammy solo per tranquillizzarti ulteriormente...Caterina ha quasi 10 mesi (mancano circa 9 giorni) e pesa 8 chili o giù di lì....ed è una bomba di vitalità....quindi la tua Isa è in piena forma!!! :-)

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#14

(09-06-2010, 10:15 22)fiammy Ha scritto:  ...probabilmente se avessimo scelto lo svezzamento tradizionale...sarebbero davvero state sofferenze per tutti e tre....aiuto!!!!!

Ciao Fiammy,
direi che ti sei risposta da sola... se l'interesse per il cibo non c'è, non c'è... non è che se gli dai la pappina con l'imbuto fino a che non la manda giù, ne sarà più contenta. Certo non si può esserne certi, ma direi che le probabilità sono che se tu l'avessi imboccata... staresti stata a scrivere su qualche altro forum disperata perché tua figlia non ti mangiava, che pensavi che ti sarebbe morta di fame, che te lo faceva apposta, che eri un fallimento di madre perché i figli di TUTTE le amiche tue mangiano come porcelli e chi più ne ha più ne mettaEm3600

Poi, come ho già detto più volte, consiglio, a chi sa l'inglese, di leggere il libro della Rapley dove dice che ci sono bambini che si cominciano a interessare al cibo a 8-9-10!! mesi e che è NORMALE!!!! Poi ricordo che lo svezzamento, come imparare a camminare, imparare a parlare, via via fino alla morte (!!) è una di quelle cose sulle quali si può fare affidamento. TUTTI prima o poi ci passano, la questione è come... Dato che alcuni bambini camminano a 8 mesi, altri a 16, c'è che parla a 12 e chi a 24, perché ci dobbiamo far prendere dall'ansia se non mangiano secondo le NOSTRE aspettative? Lo so che è più facile a dirsi che a farsi, ma basta ricordarci che tanto prima o piu TUTTI i bambini si svezzano che come per magia non ci si (dovrebbe) preoccupa(re) piùEm3600

Un'altra cosa: prima di partire abbiamo cominciato il libro di Brazelton. Nella prefazione dice proprio che quando ci sono delle tappe importanti nello sviluppo del bambino (faceva proprio l'esempio di imparare a camminare), il resto passa in secondo piano e sembra che il bambino regredisca (si sveglia la notte, non mangia, ecc.)
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#15

Salve, sono nuova del forum e leggo conn piacere che non sono la sola a fare "obiezione di coscienza" con la mia pediatra.
Il mio bimbo ha 5 mesi e all'ultima visita la mia pediatra mi ha prescritto (sì, me l'ha proprio scritto sul Libretto Pediatrico): a 5 mesi iniziare con frutta (mela o pera) grattata a merenda e a 5 mesi e 1/2 iniziare con farina lattea sciolta nell'acqua al posto di un pasto (con tanto di dosi)!!
Io, lì per lì non me la sono sentita di dirle che non ho nessunissima intenzione di seguire il suo consiglio e le ho detto sì, sì (mentre pensavo:tanto so io come fare). Poi ci è venuto il dubbio a me a al babbo): al prossimo incontro, che sarà poco dopo il 5° mese e 1/2 del nostro piccolo Filippo, le diciamo che abbiamo deciso di seguire l'AS o le inventiamo che a Filippo non piace nè la frutta grattata, nè la farina lattea e che non abbiamo potuto fare a meno di rimandare?
E' meglio che la pediatra sappia da subito che noi non siamo i soliti pazienti che prendono per oro colato tutto quello che un dottore gli dice o è meglio fare finta di niente per evitare che ci prenda sulle scatole e magari si inventi una scusa qualunque un domani per non visitare nostro figlio?
Bòòòò!!!!!
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#16

tutto vero, arkadian...
però le tappe che portano a mangiare a sufficienza da poter ad esempio prevedere l'assenza da casa della mamma per un pasto (io tornerò a lavorare a settembre - irene avrà circa 11 mesi- e spesso a pranzo non ci sarò e lei sarà al nido) non sono solo tappe psicologiche a cui ancoriamo le nostre preoccupazioni...la vita quotidiana ne viene determinata... oggi a me non fa problema che irene viva così strettamente legata a me per il suo nutrimento ( e non solo...) ma certo mi chiedo quando potrà serenamente gestire il tempo di un pasto, la sua fame, il suo rapporto con il cibo pure in mia assenza...detto questo so bene che sono solo pensieri astratti...noi siamo qui oggi e dal momento in cui ho scelto di rispettare i suoi tempi ne discende per forza di dover avere pazienza e fiducia in lei e nella natura... però credo sia naturale avere questi sentimenti magari contradditori ma molto umani..specie per chi come me è al primo figlio!!

non posso che fermarmi a pensare come davvero la maternità sia l'esperienza più stravolgente che si possa immaginare...nessuna possibilità di controllo e di predeterminazione e la necessità assoluta di lasciare che le cose vadano secondo piani imperscrutabili...una grande lezione per chi come me ha sempre pianificato tutto (o ha cercato di farlo...)!!
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#17

(10-06-2010, 04:03 16)Sonia Ha scritto:  tutto vero, arkadian...
però le tappe che portano a mangiare a sufficienza da poter ad esempio prevedere l'assenza da casa della mamma per un pasto (io tornerò a lavorare a settembre - irene avrà circa 11 mesi- e spesso a pranzo non ci sarò e lei sarà al nido)
...
credo sia naturale avere questi sentimenti magari contradditori ma molto umani..specie per chi come me è al primo figlio!!
Vero, verissimo... l'unica cosa è di ricordarsi di guardare le cose in prospettiva. D'altra parte se si fossero date le pappe chi te lo assicura che sarebbe stato più facile pianificare? Comunque, come ci è stato ricordato da Pirmarini e credo anche da Chiara che lavora(va) in un nido (o era un asilo?), i bambini si adattano facilmente a una nuova situazione e il "problema" nido è un problema più per i genitori che per i figli (autosvezzanti o meno)

(10-06-2010, 04:03 16)Sonia Ha scritto:  non posso che fermarmi a pensare come davvero la maternità sia l'esperienza più stravolgente che si possa immaginare...nessuna possibilità di controllo e di predeterminazione e la necessità assoluta di lasciare che le cose vadano secondo piani imperscrutabili...una grande lezione per chi come me ha sempre pianificato tutto (o ha cercato di farlo...)!!
Vero anche questo, ma io ti rispondo che è dalla notte dei tempi che si crescono figli, tutti ci sono riusciti e ci riusciremo anche noi; mica saremo più cretini o sfigati di tutti quelli che ci hanno preceduto o che ci seguiranno. Se poi tutti questi problemi che ci frullano per la testa fossero davvero così gravi, figuriamoci da quant'è che l'umanità si sarebbe estinta. I problemi che affrontiamo noi saranno diversi da quelli che hanno avuto i nostri antenati o che affronterà la nostra discendenza, ma, di nuovo, mica saremo i più sfigati di tutti; mica siamo nella generazione dove tutto è più difficile e che da ora in poi tutto sarà più facile...
Insomma, ricordo il mio motto: "stiamo manzi" che tanto va tutto beneThumbupThumbup
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#18

Sto aspettando per posta il libro della Rapley! Non vedo l'ora di leggerlo...vado, torno al lavoro...grazie Arkadian

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#19

(10-06-2010, 04:03 16)Sonia Ha scritto:  non posso che fermarmi a pensare come davvero la maternità sia l'esperienza più stravolgente che si possa immaginare...nessuna possibilità di controllo e di predeterminazione e la necessità assoluta di lasciare che le cose vadano secondo piani imperscrutabili...una grande lezione per chi come me ha sempre pianificato tutto (o ha cercato di farlo...)!!

Parole sante!
Anche io sono una che cerca di mantenere il controllo sulla propria vita (anche se in modo naif!),e quel che pensavo su bambini e gravidanza si è annullato completamente quando è capitato a me!!!
Purtroppo sono una di quelle che ha aspettato che tutto si sistemesse per avere un figlio....se l'avessi fatto prima forse sarei al secondo o al terzo!

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#20

Confermo le cose che dice Arkadian: prima di fare un "salto" in avanti spesso il bambino sembra tornare indietro. E a questo punto il genitore si domanda: ma come mai prima faceva così e ora invece è tornato a fare cosà?? (con l'orribile dubbio: sarà mica ritardato??). Forse è un modo che la natura ha ingegnato per permettere ai bambini di fare un po di "scorta" energetica per il "salto"!

E confermo anche l'altra cosa: i bambini sono molto adattabili, come dissi una volta in un altro post se la mamma è tranquilla il bambino vive serenamente la propria esperienza di nido senza alcun trauma, anche perchè comunque il nido è un posto pensato per loro, costruito e gestito in base alle loro necessità e (cosa fondamentale) il nido si adatta al bambino e non viceversa, cioè ne segue i ritmi, le capacità e le necessità.
Inoltre Sonia i bambini distinguono molto bene il nido dalla casa e spesso lì fanno cose che a casa non farebbero o viceversa. Penso che l'entrata al nido possa essere un valido aiuto nell'AS visto che la piccola avrà già 11 mesi, a quall'età al nido le daranno quasi sicuramente cibo normale e nel caso tu richiedilo esplicitamente.

Benvenuta la_pantana.
Anche il mio pediatra aveva scritto la stessa cosa sul libretto. Io non gli ho apertamente parlato di AS, ma avevo fatto delle obiezioni, lui per tutta risposta mi ha spedito un file che parla dell'AS. Tuttavia nella visita degli 8 mesi né io né lui abbiamo affrontato apertamente la quaestione. Penso che sia tu a dover decidere cosa dire o non dire al pediatra, tieniti pronta però ad ogni possibile reazione, ti può dire "Ah sì... interessante... mi dica" come ti può dire "Non è una cosa possibile perchè..." e tu se ci credi devi essere quantomeno ferma in ogni caso nella tua idea.

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