07-06-2016, 06:08 18
Salve a tutti, mi chiamo Anna e sono la mamma di un bimbo di 6 anni e di uno di 8 mesi (domani).
Il mio primo figlio è stato svezzato tradizionalmente; 'gradiva' cosi tanto le pappe che fino ai due anni non voleva nemmeno assaggiare cibo solido...in realtà non lo avevo educato all'assaggio, alla condivisione a tavola e simili perché era sempre al minimo percentile e dargli il suo pappone mi rassicurava. A 18 mesi ha iniziato ad essere molto selettivo e a due anni abbiamo dovuto richiedere una consulenza per disturbi alimentari; per fortuna ne è bastata una, poi con l'inizio del nido e della materna più avanti si è sbloccato.
Faccio questa premessa perché ovviamente mi porto quella esperienza negativa sulle spalle, quindi col secondo ho cominciato ad informarmi sull'AS.
Diciamo che sulla teoria, grazie soprattutto a questo blog, sono preparatissima!
Il mio problema è che sento di non farlo in maniera rilassata e condivisa pienamente.
Di fondo mi resta la paura che si alimenti poco (è piccino per la sua età ma razionalmente so di fare figli piccoli di costituzione) e il momento dei pasti lo vivo sempre come un enigma: assaggerà, non assaggerà, lo lancerà, in termini di quantità cosa mangerà?
(La quantità è proprio un concetto che mi assilla).
E' bravo a gestire i pezzi e a risputarli se grossi, ogni giorno migliora nella presa che comunque è ancora a pugno, spesso spappola prima di portare alla bocca, di 6 fusilli che gli allungo alla fine ne mangerà si e no uno; altre volte non ha proprio voglia di stare nel seggiolone o di provare.
Altre ovviamente gradisce, in assoluto preferisce la pasta, la frutta fresca, la pizza e la frittata ma se ha appetito assaggia quasi tutto.
Ogni tanto gli preparo la pastina col formaggino o con carne frullata...i retaggi 'del tradizionale' non mi abbandonano...e la nostra pediatra è assolutamente ignorante sull'AS quindi zero supporto -_-
Ah! Lo allatto io.
Grazie per avermi letta.
Anna
Il mio primo figlio è stato svezzato tradizionalmente; 'gradiva' cosi tanto le pappe che fino ai due anni non voleva nemmeno assaggiare cibo solido...in realtà non lo avevo educato all'assaggio, alla condivisione a tavola e simili perché era sempre al minimo percentile e dargli il suo pappone mi rassicurava. A 18 mesi ha iniziato ad essere molto selettivo e a due anni abbiamo dovuto richiedere una consulenza per disturbi alimentari; per fortuna ne è bastata una, poi con l'inizio del nido e della materna più avanti si è sbloccato.
Faccio questa premessa perché ovviamente mi porto quella esperienza negativa sulle spalle, quindi col secondo ho cominciato ad informarmi sull'AS.
Diciamo che sulla teoria, grazie soprattutto a questo blog, sono preparatissima!
Il mio problema è che sento di non farlo in maniera rilassata e condivisa pienamente.
Di fondo mi resta la paura che si alimenti poco (è piccino per la sua età ma razionalmente so di fare figli piccoli di costituzione) e il momento dei pasti lo vivo sempre come un enigma: assaggerà, non assaggerà, lo lancerà, in termini di quantità cosa mangerà?
(La quantità è proprio un concetto che mi assilla).
E' bravo a gestire i pezzi e a risputarli se grossi, ogni giorno migliora nella presa che comunque è ancora a pugno, spesso spappola prima di portare alla bocca, di 6 fusilli che gli allungo alla fine ne mangerà si e no uno; altre volte non ha proprio voglia di stare nel seggiolone o di provare.
Altre ovviamente gradisce, in assoluto preferisce la pasta, la frutta fresca, la pizza e la frittata ma se ha appetito assaggia quasi tutto.
Ogni tanto gli preparo la pastina col formaggino o con carne frullata...i retaggi 'del tradizionale' non mi abbandonano...e la nostra pediatra è assolutamente ignorante sull'AS quindi zero supporto -_-
Ah! Lo allatto io.
Grazie per avermi letta.
Anna
