COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
Con oltre 140 ricette per TUTTA la famiglia


autosvezzamento per tutti


Ma sono tutti ©øglıønı?
#1
Shocked 

Questa è la domanda che un po’ per celia è stata posta dall’autore in un articolo che aveva scritto sull’autosvezzamento. I ©øglıønı in questione sono i pediatri che sostengono lo svezzamento “classico”. La domanda all’inizio mi fece ridere, ma più ci pensavo più mi sembrava importante: ma è possibile che tutta questa gente, fior di laureati che hanno speso la loro gioventù sui banchi universitari, con tanto di specializzazione senza fine non si riducano ad essere altro che dei dottorucoli retrogradi, inefficienti e inaffidabili? Premetto che io non so niente dello svezzamento, tranne quello che ho imparato ultimamente con BM, non sono un dottore in medicina, non sono un infermiere, non mi interesso di medicina e fino a qualche mese fa pensavo che i bambini fossero un qualcosa da ammirare (e neanche tanto) a distanza; tuttavia sono in grado di notare le cose e se vedo delle incongruenze me ne domando il perché. Non era lontano il tempo in cui pensavo che lo svezzamento fosse fatto di sputi, vomiti, lacrime, urli, areoplanini, filastrocche, tragedie greche e tanti soldi spesi per comprare questo e quello. La cosa mi sembrava naturale… è la vita… che ci vogliamo fare… hai voluto un figlio, ora la sconti!! La cosa mi sarebbe potuta anche andare bene, se almeno coloro che dispensano la verità, ovvero i pediatri, si fossero trovati tutti d’accordo (almeno su grandi linee). In Italia c’è la Grande Verità che dice che ai figli bisogna dare il brodino di patata e carota. La cosa mi starebbe anche bene, ma come mai che alcuni dicono di cominciare a 4 mesi, altri a 5, altri a 6, altri ti dicono di attendere ancora di più, mentre ce ne sono alcuni che ti dicono che puoi cominciare anche prima. Alcuni sono ferrei e sostengono che deve essere solo patata e carota, altri aggiungono la zucchina. Per alcuni poi si mette il parmigiano, altri dicono di no; alcuni ti danno la lista delle verdure da comprare e che devi portare necessariamente al banco N° 15 del Mercato di Via Trionfale (per chi è di Roma), altri ti dicono che qualunque cosa fai va bene… Chiaramente esagero, ma basta sfogliare le pagine degli interminabili (e estremamente ripetitivi) post sullo svezzamento su un altro forum molto frequentato per capire cosa dico. Le domande sono sempre uguali: “il cardo glielo date?”, “La peddy mi ha detto niente pesce fino a 8 mesi”, “Gli ho dato un pezzetto di cavolfiore, dite che ho fatto bene?”, “oddio non mi mangia, ma com’è? Se continua così tra un po’ sparisce”, e così via. Le domande sarebbero anche legittime se dietro tutti questi consigli ci fosse della scienza, ma a quello che sono riuscito a scovare finora è che quello che i pediatri consigliano non è molto diverso dalla “ricetta della nonna” (con tanto di scuse alle nonne) o dall’”usanza del paese mio”. Insomma, sembrano dire così perché è così che si fa. E poi se svezzare fosse così difficile, l’umanità si sarebbe estinta giù da molti millenni. A dirla tutta però, credo che le mamme siano complici (quasi) inconsapevoli: dato che loro si aspettano una certa cosa il dottore, per quieto vivere, trova più facile assecondarle, tanto questo metodo non fa male (almeno spero…), piuttosto che dire qualcosa di diverso (sempre su un altro forum ho letto di una mamma che era rimasta mooolto colpita dal fatto che il pediatra le avesse detto di dare al figlio quello che le pareva, così lei si è affrettata a cambiare dottore). Insomma, è un circolo vizioso, le mamme si aspettano qualcosa che a loro viene prontamente dato perpetuando così l’errore (pare che questa sia una pratica comune nella medicina italiana). Il fatto poi che lo svezzamento all’italiana non sia una cosa scritta sul retro delle tavole dei 10 comandamenti è provata dal fatto che nel Regno Unito (così come, credo, anche in Spagna) la procedura è del tutto diversa: qui ti dicono di dare cose (ovvero quasi tutto quello che ti pare) prima frullate, poi dopo un po’ a pezzettini e dopo un altro po’ a pezzettoni. Ci sono molte poche restrizioni sugli ingredienti che si possono scegliere, il più dovute a questione di allergie (e qui per quanto mi riguarda si apre un altro discorso che sarebbe molto lungo, ma per il momento ve lo risparmio) e non c’è un’ordine specifico in cui darle. Non parliamo poi dell’OMS e di altre organizzazioni simili europee; per farla corta nessuna di questi organismi parla di brodini, patate, carote, liste della spesa fatte con il calendario, regimi dietetici ferrei, non parlano di pappe, di frullati, di omogeneizzati, di liofilizzati (me che sono? Al tempo mio non c’erano!!) ecc, ecc. Come se ciò non bastasse, non ci sono neanche tante raccomandazioni per quanto riguarda le allergie. Se mi prende la fantasia scrivo un post che riporta quello che dicono queste organizzazioni.
Insomma, se vogliamo che lo svezzamento all’italiana abbia un minimo di rispettabilità per prima cosa il pediatra di Annina, quello di Giacomino, di Francesco e di Luisella devono dire le stesse cose e devono spiegare il perché dei loro consigli e non limitarsi a distribuire un ciclostile, quasi come se stessero facendo volantinaggio (cosa che imperversa qui in Scozia, ma esulo nuovamente dal discorso). Prima di fare ciò ci vorrebbe una ricerca scientifica che giustificasse i risultati ottenuti, ma dubito fortemente che si farà mai e forse non sarebbe neanche possibile dato l’altissimo numero di variabili in gioco. Insomma non mi sembra proprio che ci sia una giustificazione che sia sostenibile riguardo l’esistenza/necessità di un menù fisso, di una ricetta, di un vademecum per lo svezzamento, o per lo meno non c’è niente, che io sappia, che metta d’accordo tutti. Le uniche cose sono delle “regole” generali molto generiche che si possono riassumere con un semplice “usa il buon senso e dimentica il resto”.
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#2

Direi che non potevi riassumere meglio il libro di Piermarini "io mi svezzo da solo" :-)
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#3

Io mi sto ponendo le tue stesse domande ormai da qualche settimana.
E non riesco a trovare una risposta che giustifichi il tutto.
Perchè, secondo io il mio pediatra, il pesce io a 7 mesi lo posso dare e, secondo il pediatra di Pinco Pallo, assolutamente no fino a 8 mesi?
Perchè la Mellin sui suoi vasetti ci scrive dai 6 mesi?
Perchè secondo il mio posso introdurre il tuorlo e il pomodoro, ma secondo quello di Pinco Pallo non si può fino a 12 mesi?

Io me lo chiedo e non capisco.

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#4

perche Pinco Pallo non ha fatto agiornament, perche si vuol parare il ciul (ma dove sono 'sti smile quando rispondo??) per una eventuale allergia e perche sopratutto e un dottore e non un nutrizionista. io se ho mal di denti vado dal dentista, se ho il mal di gola da medico di famiglia e se voglio andare a dieta da un nutrizionista! se il mio bambino ha problemi nel camminare il pediatra generalmente da ugna impegnativa per la visita ortopedica, la stessa cosa dovrebbe sucedere nel momento di svezzamento, un bella visita da un nutrizionista.
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#5

(30-01-2010, 04:43 16)mini-me Ha scritto:  (ma dove sono 'sti smile quando rispondo??)
devi cliccare il bottone reply del relativo post a cui vuoi rispondere
la risposta rapida non presenta la possibilità di inserire smilie invece.

[Immagine: HGkWp1.png]
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#6

(30-01-2010, 04:50 16)cloudy Ha scritto:  
(30-01-2010, 04:43 16)mini-me Ha scritto:  (ma dove sono 'sti smile quando rispondo??)
devi cliccare il bottone reply del relativo post a cui vuoi rispondere
la risposta rapida non presenta la possibilità di inserire smilie invece.
aaaaaaEm1100
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#7

(30-01-2010, 04:43 16)mini-me Ha scritto:  perche Pinco Pallo non ha fatto agiornament,

Forse

Citazione: perche si vuol parare il ciul (ma dove sono 'sti smile quando rispondo??) per una eventuale allergia

Di sicuro
Citazione: e perche sopratutto e un dottore e non un nutrizionista. io se ho mal di denti vado dal dentista, se ho il mal di gola da medico di famiglia e se voglio andare a dieta da un nutrizionista! se il mio bambino ha problemi nel camminare il pediatra generalmente da ugna impegnativa per la visita ortopedica, la stessa cosa dovrebbe sucedere nel momento di svezzamento, un bella visita da un nutrizionista.

Questo non lo so... sì il nutrizionista (chiunque esso sia... è un dottore?? O è tipo l'igienista del dentista che di dice come lavarti i denti) lo dovrebbe sapere, ma di certo anche il pediatra. Inoltre non credo che sia una questione di aggiornamento, dato che il modo in cui mangiamo non è cambiato alla notte dei tempi (al contrario delle mode). Poi il pediatra vede ragazzini tutto il giorno tutti i giorni (mamma mia, che vita!!!) e una delle cose più importanti che deve fare è proprio lo svezzamento... Anzi, a parte la nascita dopo non è che succede molto... ci sono i vaccini, ma per quelli basta l'infermiera, e le visite di controllo, per le quali una bilancina e una fettuccia da sarta sono più o meno sufficienti. Insomma, se non ti sanno dare consigli adeguati per lo svezzamento, tanto vale che vada a spendere i miei soldi altrove.
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#8

(30-01-2010, 05:03 17)arkadian Ha scritto:  Questo non lo so... sì il nutrizionista (chiunque esso sia... è un dottore?? O è tipo l'igienista del dentista che di dice come lavarti i denti) lo dovrebbe sapere, ma di certo anche il pediatra. Inoltre non credo che sia una questione di aggiornamento, dato che il modo in cui mangiamo non è cambiato alla notte dei tempi (al contrario delle mode). Poi il pediatra vede ragazzini tutto il giorno tutti i giorni (mamma mia, che vita!!!) e una delle cose più importanti che deve fare è proprio lo svezzamento... Anzi, a parte la nascita dopo non è che succede molto... ci sono i vaccini, ma per quelli basta l'infermiera, e le visite di controllo, per le quali una bilancina e una fettuccia da sarta sono più o meno sufficienti. Insomma, se non ti sanno dare consigli adeguati per lo svezzamento, tanto vale che vada a spendere i miei soldi altrove.
nutrizionista dovrebbe occuparsi solamente ed esclusivamente di alimentazione di conseguenza i cibi li dovrebbe conoscere, il perché del si e del no dei vari alimenti. invece non sono assolutamente d'accordo sul fatto che una delle cose piu importanti sia il svezzamento, si e' importante ma non tra i piu importanti. i bambini nei primi 10 anni di vita sono una vera calamita per le malatie di tutti i tipi di cui alcune non riconosciute in tempo o sottovalutate non portano a niente di buono. qui avere un buon pediatra, serio e non sbrigativo fa la differenza! Quando un pediatra ti ha dato le line guida del svezzamento e alimenti secondo lui sicuri ha fatto il suo, se vuoi andare nel specifico vai dal specialistain (questo caso nutrizionista) ma se un pediatra dopo tre- giorni di febbre alta ti rispedisce a casa dicendo che e' l'influenza di staggione e non riconosce (supponiamo il peggio) una menegite, sei nella cacca...anche belle alta!
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#9
Thumbs Down 

quoto tutto.
ThumbupThumbup

bravo aXo!
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#10

(30-01-2010, 05:18 17)mini-me Ha scritto:  nutrizionista dovrebbe occuparsi solamente ed esclusivamente di alimentazione di conseguenza i cibi li dovrebbe conoscere, il perché del si e del no dei vari alimenti. invece non sono assolutamente d'accordo sul fatto che una delle cose piu importanti sia il svezzamento, si e' importante ma non tra i piu importanti. i bambini nei primi 10 anni di vita sono una vera calamita per le malatie di tutti i tipi di cui alcune non riconosciute in tempo o sottovalutate non portano a niente di buono. qui avere un buon pediatra, serio e non sbrigativo fa la differenza! Quando un pediatra ti ha dato le line guida del svezzamento e alimenti secondo lui sicuri ha fatto il suo, se vuoi andare nel specifico vai dal specialistain (questo caso nutrizionista) ma se un pediatra dopo tre- giorni di febbre alta ti rispedisce a casa dicendo che e' l'influenza di staggione e non riconosce (supponiamo il peggio) una menegite, sei nella cacca...anche belle alta!

Allora, aggiusto il tiro.
Fino a poco tempo fa il pediatra praticamente non sapevo neanche che esistesse (mai andato, io sempre e solo medico di famiglia), per cui se vedo un dottore che si occupa di bambini, mi aspetto che ne sappia praticamente tutto. Comunque credo che il problema di fondo sia proprio il fatto che il pediatra sia "di base" cosa che crea delle aspettative forse eccessive o (come nel mio caso) sbagliate.. Inoltre il pediatra di base mi fa vedere l'infanzia un po' come una malattia: se un bambino sta male lo porti dal pediatra, ma se sta bene che bisogno c'è? All'inizio mi sentivo a disagio con il metodo anglosassone dove il dottore è una figura remota a cui si accede solo in caso di bisogno. Invece si ha sempre a che fare o con ostetriche o con la famosa Health Visitor (che ancora non ho capito che figura professionale sia... pare che sia una infermiera o ex-infermiera). Comunque con il passare del tempo ho capito che questo metodo più rilassato è probabilmente migliore... Insomma vai dal dottore se stai o se sei stato male, non se stai bene...

Diciamo che il pediatra dovrebbe forse essere come l'ortopedico o l'oculista: uno specialista che risolve i problemi legati alle malattie (e vorrei vedere) e non li crea (o ti mette la pulce nell'orecchio), dopo tutto non vai dall'oculista per farti dire che ci vedi o dall'ortopedico perché cammini senza problemiEm0100 In questo caso servirebbe di sicuro, ma il pediatra di base che ti dice "bravo, mi sei piaciuto; stai crescendo bene" ... hhhmmm... Forse anche per quello allora ti molla il ciclostile per lo svezzamento, così la mamma è contenta e si toglie di tornoLolLolLol
Per non parlare poi delle madri che disattendono i consigli del pediatra. Quante volte ho letto su MdG della mamma di Giannella che era sì andata dal pediatra, ma faceva di testa sua, o della mamma di Pierino che chiedeva pareri su quello che le era stato detto. mi domando se queste mamme pagavano di tasca loro per la visita...
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