COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


Quando considerate concluso l'Autosvezzamento-ACR?
#1

Mi sono decisa a scrivere questo post in seguito ad alcune considerazioni fatte sia sulla 'teoria' sia sull'esperienza pratica in cui ho trovato un, secondo me, logico riscontro.

I principi che buona parte di noi hanno intuito o anche recepito da Gonzales e Piermarini, ad es, di
-non forzare il bambino a mangiare fidandosi di lui e del suo innato istinto di autoregolazione e dei suoi tempi naturali,
-dare importanza fondamentale, anche se chi più chi meno, alla RICHIESTA come spinta all'approccio naturale con cibo e pasti

sono tanto utili all'inizio in fase di start per comprendere il momento giusto e per consentirgli un avvio dolce e spontaneo, quanto mantenerli vivi come atteggiamento generale in itinere in modo di coltivare la spinta motivazionale della preziosa curiosità.

Su queste considerazioni, anche se fossero solo teoriche, a me è sempre sembrato poco applicabile l'idea che un atteggiamento familiare così semplice, ma anche così ricco possa avere un 'termine'.
Questo anche tenendo conto del fatto che ACR significa complementarietà rispetto al pasto di latte (lm-la) unica fonte di alimentazione nei primi mesi che unita al discorso 'tempi del bambino'può felicemente, di solito, protrarsi anche oltre l'acquisizione del pasto solido come gradito e più o meno regolarizzato.
(secondo l'OMS sarebbe auspicabile almeno fino i 3 anni)

Al contrario trovo coerente (per me non giusto, ma coerente sì) la definizione di un termine finale in regime di 'Svezzamento' in quanto sostituzione programmata dei pasti principali lattei .

Sempre sul piano 'teorico' trovo anche corretto osservare che prima o poi la Complementarietà arriverà a invertirsi al punto che sarà il latte che naturalmente assumerà il ruolo complementare rispetto alla new entry cibo fino al punto di sparire del tutto.

Fino a quel momento, però, ho sempre avuto l'impressione 'teorica' di non poter parlare di AS completato.

Passando all'esperienza diretta, anche seguendo le vostre testimonianze, mi sono resa conto che tutto questo trova anche un riscontro pratico assolutamente in linea. Segno, forse, che la base teorica non è poi così 'teorica' Wink.

A questo punto mi spiego perché non mi sono mai sentita di scrivere in 'E poi cosa è successo?' (ma non è escluso che lo farò) dal momento che ne percepivo la sfumatura di 'a cose fatte' mentre alle soglie dei 2 anni del mio Torello considero ancora pienamente in itinere questo nostro prezioso percorso.

Qualcuno (magari un esterno) potrebbe pensare che se così è, allora forse questo AS non potrebbe non essere così valido.

E invece vorrei che comprendesse che il motivo per cui non mi è facile identificare un 'termine' è il fatto che questi principi acquisiti dalla famiglia, accompagnati anche a una più lucida consapevolezza sui principi base di una sana alimentazione (su cui si può essere più meno rigorosi senza inficiarne gli effetti comunque benefici per l'intera famiglia) hanno istaurato un clima nuovo che da quel momento accompagnerà anche il bambino in un percorso armonico con quello della famiglia e, si spera, per sempre.

Se devo trarre delle conclusioni, direi
1-l'ACR in quanto ad acquisizione del gusto e il piacere del pasto, ormai atteso dal piccolo come un momento piacevole e importante, ha raggiunto una certa compiutezza di base
2-considerare conclusa questa esperienza......no. Ma credo che non accadrà finché non inizierà a gestirsi i pasti autonomamente rispetto alla famiglia dal momento che quei principi indicati all'inizio sono ormai entrati nella nostra vita per non abbandonarla più.


Voi come la pensate?

Em0200 2/10/2007 Tartarughino
Em3600 27/6/2010 Torello
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#2

ci pensavo giusto stamattina...Leo ha 13 mesi, quando è ora di pranzo o cena rifiuta la tetta,indica il seggiolone e reclama la sua parte di cibo.
Posso considerarlo svezzato dal momento che si nutre quasi esclusivamente di cibo? Direi di si (questo mi serve per sentirmi sicura che il bimbo potrebbe "sopravvivere" anche in mia assenza senza traumi...)
Abbiamo finito il nostro percorso?assolutamente no, mi auguro di vedere il mio cucciolo così felice e soddisfatto a tavola ancora per moltissimi anni!!

...e poi mi manca ancora lo svezzamento del papà,ma se voglio che inizi a mangiare più sano mi sa che dovrò optare per l'alimentazione forzata,con lui l'AS è stato un totale fallimento! ;-)

Marta + Leonardo (26-04-2011) + Alessandro (10-10-2013)
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#3

Io ho appena iniziato l'autosvezzamento, Giacomo ha sette mesi e abbiamo iniziato verso i 5 mesi e mezzo. Ma in questo mese e mezzo è passato già a mangiare tutto e di gusto, consuma quantità quasi pari alle nostre e dopo si fa una bella bevuta di "tetta".
Proprio ieri un'altra mamma mi ha chiesto: lo svezzamento lo hai finito (credo intendendo se avevo esaurito la tabella del pediatra introducendo anche il pesce)?
Gli ho risposto "no, noi facciamo autosvezzamento" ed ho iniziato a spiegare la cosa....ed il pensiero è stato che con ACR quando si inizia si è già alla fine....cioè una volta che hai iniziato a dargli il tuo cibo, e superato lo scoglio degli assaggi dei cibi allergenici e quindi preso il via anche con quelli, il resto è vita!
Non so se riesco a spiegarmi....mi viene in mente l'immagine di un bambino che inizia a camminare...nessuno ti chiederà se ha finito di imparare...ma potrà iniziare a correre, poi saltare, fare le capriole ed un giorno andrà in bici!

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#4

Quoto laurag...
Per me l'As ha avuto sicuramente un inizio, ma mai una fine (dovrebbe forse smettere di mangiare?).
Non so, mi sembra che sia qualcosa che non finisce.... un percorso che dura tutta la vita, come ogni cosa cha dai al bimbo. Un'educazione al cibo che, si spera, lo arricchisca anche da grande. Perciò io nel "e poi cosa è successo" ho immaginato un Mario adulto che parla con amore e rispetto del cibo.

Io ho avvertito molto l'inizio, perchè per la prima volta il mio cucciolo metteva in bocca qualcosa che non era il latte di mamma (e qualche lacrimuccia mi è scappata...pensa tu!). Ma non la fine.
Hanno inizio e fine le cose che creano grossi cambiamenti. Ora, per esempio, siamo alla fine dell'allattamento e...si che si sente la FINE ..emotivamente, fisicamente, psicologicamente. Un periodo più importante forse non l'avevamo mai vissuto. Siamo madre e figlio che interagiscono in mille modi. Non siamo più mamma-bimbo-tetta.
Ma sto andando OT Smile
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#5

Forse quello che avrà fine, spero presto, è la meraviglia di tutti (che comunque per ora è anche gratificante) quando gli dici che si mangia i fusilli a sette mesi e le infinite spiegazioni agli amici sul perchè stai facendo autosvezzamento. Spero che mia cognata, che ha un pupo di 15 giorni più grande di Giacomo, smetta presto di chiedermi, per ogni cosa che dico di aver dato a mio figlio, "ma senza frullarla? e come ha fatto? non si strozza?"
Domani infine avrà termine la mia paura di sentirmi dare della pazza dal nuovo pediatra che ho preso (scelto perchè mi dicono molto umano e bravo anche con l'allattamento)....sperando che alla fine....sia un lieto fine!

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#6

(02-06-2012, 05:24 17)Laurag Ha scritto:  Non so se riesco a spiegarmi....mi viene in mente l'immagine di un bambino che inizia a camminare...nessuno ti chiederà se ha finito di imparare...ma potrà iniziare a correre, poi saltare, fare le capriole ed un giorno andrà in bici!

E sì che ti sei spiegata!
Bellissima immagine: la adotterò sicuramente!

Em0200 2/10/2007 Tartarughino
Em3600 27/6/2010 Torello
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#7

Boh. Anche io penso che sia una cosa in itinere. In fin dei conti anche tutti noi qui sul forum abbiamo affrontato il discorso alimentazione per tutta la famiglia, ponendoci delle domande. Quindi anche noi siamo in itinere.

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#8

stavo rispondendo e mi si è inchiodato il pc Angry
bella discussione..io intervengo pur considerandoci neofiti!!!rebecca ha iniziato ad autosvezzarsi a 6 mesi circa e noi con lei...in particolare il papà che se non fosse stato per la mia ferma convinzione avrebbe tranquillamente seguito un percorso diciamo tradizionale e spesso in alcuni momenti per paura dello strozzamento se ne saltava su dicendo "ma pappine come tutti gli altri no eh?"Dodgy
anche io ogni tanto mi sono un po'ansiata, sono onesta, ma poi i progressi quotidiani della nostra patatina ci hanno rassicurato e rafforzato nella convinzione! senza contare che le nostre abitudini alimentari si sono diciamo....affinate: abbiamo sempre mangiato semplice e piuttosto genuino ma poco vario!!!necessariamente abbiamo "movimentato" un po'la nostra alimentazione e limitato certi bagordi (salumi, formaggi etc etc) per fare in modo soprattutto che lei non veda e quindi non chieda Laugh
quindi noi siamo all'inizio di questo nostro percorso di famiglia che durerà sicuramente a lungo, forse per sempre, come atteggiamento globale...ovviamente la complementarietà prima o poi decadrà, ma per quanto riguarda la richiesta mi chiedo: quanto influirà in futuro nella richiesta la golosità? cioè quando inevitabilmente consolideranno i loro gusti, non pensate che la capacità di autoregolazione in qualche modo possa venire meno inficiata dalla gola? che ne pensate?

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#9

andrò contro tendenza

leggendo gonzales ho capito quanto il termine svezzamento sia fuorviante
etimologicamente significa togliere un vezzo, un vizio
addirittura il latte (re apposta non specifico se l.m. o l.a) viene visto come qualcosa da togliere
ho quindi ribaltato la prospettiva
un bambino necessita di latte per un lungo periodo dopo la nascita in quanto alimento più completo di tutti i principi nutritivi
quindi per me il termine svezzamento non esiste più
è privo di senso e può essere che mio figlio domani o dopodomani o fra qualche mese o più avanti decida di non prendere più il mio (o io decida di non dargliene più) e dopo passi ad un altro tipo di latte perchè magari ne sente ancora la necessità o gli piace il gusto
oppure potrebbe non volerne più come feci io quando mi svezzarono che finalmente non presi più latte e tuttora non mi piace e faccio colazione col thè
e di conseguenza per me non ha senso nemmeno il termine autosvezzamento

detto questo l'alimentazione complementare a richiesta noi l'abbiamo considerata conclusa attorno agli 8 mesi di riki, cioè quando lui ha cominciato ad aspettarsi qualcosa ad ogni pasto, qualcosa di diverso dal latte, cioè quando ha cominciato ad apprezzare di tutto e a tutti i pasti e da allora direi che non ricordo momenti di crisi con il cibo
chiaro che poi sono aumentate le quantità, le capacità con gli strumenti (posate e stoviglie) e si è evoluto il modo di rapportarsi al cibo
chiaro che l'educazione al gusto e alla convivialità sono solo alle fondamenta e ci sarà ancora molto percorso da svolgere...

ma forse noi abbiamo considerato che il dado fosse tratto quando ormai era chiaro che il processo era irreversibile e non avremmo più potuto proporre una titata in cambio di un pasto a riki senza essere vittime di ritorsioni acustiche ad altissimo volume (leggi pianti di protesta)

Erika & Riccardo

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#10

"detto questo l'alimentazione complementare a richiesta noi l'abbiamo considerata conclusa attorno agli 8 mesi di riki, cioè quando lui ha cominciato ad aspettarsi qualcosa ad ogni pasto, qualcosa di diverso dal latte, cioè quando ha cominciato ad apprezzare di tutto e a tutti i pasti e da allora direi che non ricordo momenti di crisi con il cibo"....
Devo dire che io non ho molto considerato questo passaggio perchè Giacomo da subito ha voluto tutto e in grandi quantità (il nostro dubbio è proprio questo: che mangi troppo!!!) ma devo dire che mi convince.
Per quanto riguarda il dubbio di principessavespa anche mio marito se lo pone, non solo per il futuro ma anche per adesso.
Dice lui "ma se io, avendo davanti il fois gras, me ne mangio mezzo anche sapendo che poi starò male, perchè Giacomo, avendo davanti una cosa che gli piace (che per ora equivale a tutto!) non dovrebbe esagerare?"
In effetti.....
Aggiungo....forse quello che termina in qualche modo non è l'autosvezzamento del bambino ma la presa di coscienza di noi genitori, la comprensione di tutti gli aspetti che il metterlo a tavola con noi comporta, il superamento delle paure e quindi la capacità di andare oltre ad esse per il bene dei bambini.
Termina, in pratica, il nostro SVEZZAMENTO da tutto quello che ci è stato inculcato come necessario e giusto nell'alimentazione dei lattanti, la disintossicazione dalla pubblicità della plasmon!

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