COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


Sotto sotto... sempre Estivil
#21

maryluisette non me ne volere, mi dispiace per il tuo parto naturale tanto desiderato e poi finito in cesareo...ma forse avevi un tantino idealizzato il tutto, e questo lo dico da accanita sostenitrice del parto attivo, ecc...nel senso che anche se facciamo di tutto e speriamo che il parto possa essere il più bello e naturale possibile a volte (come per esempio nel tuo caso) possono esserci delle ragioni contingenti che ci portano ad avere un cesareo, questo non vuol dire che il parto naturale (o elementi di maternage vicini alla naturalità delle cose: allattamento, cosleeping ecc) non sia quello più "auspicabile" solo perchè siamo rimasti delusi! ripeto mi dispiace per ciò che ti è accaduto. D'altro canto sono d'accordo con te quando dici che ci sono anche altre cose come il lavoro, ecc....però questo la natura non lo aveva programmato! Smile dubito che madre natura o chi per lei quando ha "progettato" la donna e l'allattamento al seno pensava che le donne avessero solo 6 mesi di maternità o che non potessero dormire con i propri figli (eppure fino a pochi anni fa era normale, quando in una stanza si dormiva in 8: 2 genitori e 6 figli... Smile la verità è che la società da più valore ad altri elementi e non si cura affatto del benessere del bambino, nè della madre. alla luce di questo ognuno è libero di prendere le proprie decisioni in merito ad allattamento, cosleeping ecc, che se prese con consapevolezza e con equilibrio non possono che essere le migliori per la propria famiglia e per il proprio stile di vita.

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#22

Rosannalib, non me la prendo affatto, quello che mi piace di questi forum é proprio il parlare liberamente. Hai ragione, la mia é una ricerca di equilibrio conseguente ad una grossa scottatura, ma ognuno reagisce a modo suo, e io cerco sempre di imparare qualcosa da ciò che mi accade nella vita.
Una questione su cui vorrei postare appena ho 10 minuti, é la cura dei figli in passato. Siccome qualche anno fa ho scritto un libro sulla famiglia di mia nonna per una festa di paese, niente di ché, avevo fatto qualche ricerca e soprattutto diverse accurate interviste a delle 80 enni. Penso che possa aiutarci a farci sentire tutte tanto fortunate!

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#23

non vediamo l'ora maryluisette

Alessia + Emma (01.11.06) + Tobia (01.05.10)
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#24

(02-03-2011, 07:39 19)Maryluisette Ha scritto:  Ho imparato a seguire una scia un pó personale in questi ambiti dal parto: dopo ore e ore di yoga, meditazione, gravidanza felicissima e letture di ogni tipo sul parto naturale, mi sentivo felicissima di partorire con tutto il mio dolore, e mi sentivo già arrivata e ferma nella mia idea di nascita. In realtà ho avuto un cesareo d'urgenza, x un rischio oggettivo per entrambi, e mi sono sentita fallita. Per molti mesi ho sfiorato la depressione e anche ora mi scontro contro quel ricordo cosí lontano dalle mie aspettative, nonostante il risultato non poteva essere più magnifico di questo: entrambi vivi,sani e pieni d'amore. Da questa preziosa esperienza ho capito che sposare delle teorie ignorando i limiti che a volte ci pone la vita non é una scelta saggia. Preferisco essere informata e poi equilibrare il piú possibile, quando possibile.
Cara Maryluisette,
credo di poterti capire molto da vicino, anche se poi ogni esperienza è unica. Io ho avuto un parto molto difficile, lungo, dopo poche ore da quando mi si erano rotte le acque mi ero dilatata parecchio, le contrazioni erano frequenti e tutti eravamo ottimisti. Poi però è iniziato tutto a rallentare, le contrazioni arrivavano una volta ogni quarto d'ora ed io crollavo sfinita tra una e l'altra... Era notte, eravamo soli mio marito ed io, c'erano altri 4 parti quella notte però, e le ostetriche erano con le partorienti "più veloci". Quando si sono riavvicinate ero poco dilatata, le ore passavano e io, con un passato di yoga, con un'alta sopportazione del dolore e fermamente convinta del parto naturale, ho invece iniziato a "sbarellare", ho letteralmente perso il controllo. Urlavo "ostetrica, non mi lasci", "ostetrica, torni qui, mi aiuti" (anche solo a respirare bene, ad incoraggiarmi, ad aiutarmi a trovare una posizione idonea). Mio marito ha fatto il possibile, ma era esausto come me e scioccato più di me. Addirittura ho iniziato ad urlare "datemi l'ossitocina!"... Quando finalmente me l'hanno data ho iniziato ad essere almeno un po' più "calcolata" anch'io! Poi però le spinte sono durate praticamente un'ora, al che lì ho iniziato persino ad invocare il cesareo! Il ginecologo si è letteralmente messo a "saltare" sopra la mia pancia (ci aveva provato anche l'ostetrica a fare quella manovra, ma era evidentemente troppo "leggera" o inesperta), non so quante volte e mi diceva "spinga quando le fa più male" ed io stavo per mandarlo a c@x@xe!!! Insomma, quasi 12 ore con ossitocina, ventosa, episio enorme! In tutto questo, l'ostetrica era super scazzata, sembrava schifata (non ti dico poi con che delicatezza "ricamava" poi il mio corpo o "ravanava" dopo che era uscita la plancenta), qualcuno mi ha attaccato (letteralmente) Giorgia al seno, ma quasi con forza (altro che brest CRAWLING) ed io ero sfinita (volevo dire "fate piano", "siate delicati", "lasciateci soli"), ma non mi usciva la voce, piangevo per la fatica e l'emozione e non capivo nulla, se non vedevo da lontano come in un film offuscato Riccardo che ce l'aveva poi in braccio commosso e telefonava ai nonni (e sclerava emozionato e piangendo perchè la macchina fotografica che fino alla sera prima andava, aveva problemi al cmos!). Per fortuna poi ci hanno lasciati tranquilli soli noi 3 in un'altra sala per un'oretta credo, forse ci avrebbero lasciato di più, ma poi ho iniziato a perdere sangue, tanto sangue, e mi hanno portato via la piccina con il marito, dandomi la scusa dei controlli dal pediatra. Ho avuto un'emorragia post partum, ho perso più di 2l di sangue in due/tre ore, mi hanno fatto tante di quelle flebo, ma non bastavano, ero solo gonfia come un pallone, mi hanno fatto 2 sacche di trasfusione, mi hanno operata d'urgenza, sembravo in una scena di Doc.House, luci da sala, telini verdi, intorno due ginecologi, due anestesisti, un'ostetrica/infermiera di sala e non so chi altro. O almeno credo sia andata così, non ricordo... Ho rivisto Giorgia dopo quasi 12 ore dal parto, dormiva e ho dormito qualche ora anch'io... Il giorno dopo però ho subito provato ad attaccarla al seno, ma avevo almeno 4 aghi nelle braccia e non avevo la forza di tenerla vicino a me, nemmeno di abbracciarla. Allora mi facevo aiutare e tenerla sul petto in equilibrio, e piangevo dalla gioia e dai dolori. Ma continuavo ad avere perdite più abbondanti del dovuto e a tre giorni dal parto ho fatto un altro raschiamento e si è resa necessaria un'altra trasfusione. Intanto ho avuto la montata lattea, almeno quello, e Giorgia poppava! A dire il vero, non ho nemmeno potuto assistere alla sua prima poppata, mi era arrivato il latte, ricordo che mi sono guardata allo specchio (allora riuscivo ad alzarmi) e pensavo "sembro pamela anderson, sono enormi, tonde e sta su da sole!" e ridevo e cercavo di tirarmi su... ma mi volevano rioperare subito, ho fatto avvisare mio marito di cosa stava accandendo dalla mia vicina di camera, ho fatto appena in tempo a tirarmelo (per mia fortuna, un bel 90ml al primo colpo!) e così hanno dato il latte a Giorgia nel biberon. E' bastato anche per una seconda e quasi una terza poppata (che ha potuto dare Riccardo, ancora piango dalla commozione a ripensarci!!!), poi però Giorgia aveva fame e il LA lo rifiutava in toto! Morale, anche se dovevo stare qualche ora in più senza allattarla (per via dell'anestesia) hanno deciso di anticipare e così ho potuto per la prima volta vederla prendere il mio latte da me. Anche i giorni seguenti però sono stati durissimi (per fortuna, da un certo punto di vista, che ero in ospedale, avevo chi mi faceva da mangiare, chi cambiava Giorgia -io non riuscivo molto a stare in piedi- chi mi aiutava un po' la notte). Ricordo un paio di notti dopo il secondo intervento, Giorgia piangeva, io cercavo di attaccarla a me ma avevo troppi dolori ai punti, al mio utero "tormentato" da visite più che quotidiane, sonde dell'eco, bisturi. Così l'ho passata in piedi, con lei che poi si calmava ed io che piangevo in silenzio, nel silenzio dell'ospedale, con i piccini delle altre mamme (o quanto meno della mia vicina di stanza) che dormivano e Giorgia inquieta, già tremando all'idea che sarebbe stata una bimba che avrebbe dormito poco. Al 7o giorno sono uscita, ma le difficoltà i dolori non si sono certo conclusi lì e dopo quasi 3 mesi dal parto, quando ad un incontro post-partum hanno chiesto di raccontare la propria esperienza, tutte le altre mamme erano felici e serene, chi più o chi meno stanca, io... ho raccontato, piangendo e vergognandomi, lasciando tutte senza parole, se non la psicologa, che è stata la prima e l'unica a trovare delle parole da esprimere a valle delle mie. Vergogna perchè mi sentivo anch'io sbagliata, mi sentivo di aver fallito come madre (chissà in cosa poi)... Ci ho messo forse 6-7 mesi a riprendermi e a parlare della mia esperienza a testa alta... Perchè poi nel contempo erano venute le coliche, e giù a dirmi che vengono ai figli che hanno madri ansiose (io non mi sentivo tale, ma anche questa era una scusa per vedermi ulteriormente sbagliata e darmi di colei che non sa fare autocritica ed ha una visione distorta di sé). Poi ai 6-7 mesi ha iniziato ad andar malissimo lo svezzamento (classico) a svegliarsi in continuazione e... il resto qualcuna di voi lo sa, l'ho già raccontato in questo forum...

Scusa il lungo, lunghissimo racconto. Riparlarne mi ha fatto bene una volta di più (anche se devo cmq ricacciar dentro i lacrimoni ancora adesso) e spero sia di conforto alle mamme che pensano che si sia fallite solo perchè si ha fatto (subìto, direi!) un cesareo... Non solo -lo sanno tutti, ma lo si capisce dopo- NON E' COSI', ma anche chi non l'ha avuto può aver provato quella tremenda sensazione. Per cui sì, anch'io vado cauta, anch'io in altri post solo qualche mese fa "sbarellavo" esausta dalle necessità di Giorgia e dalla mancanza di sonno. Tuttavia NOI (quindi non generalizzo, parlo di Riccardo, Giorgia ed io) alla fine abbiamo trovato che l'attuale soluzione sia la migliore, o la meno peggio (a seconda di come sto io, del mio umore, di come è andata la notte!) compatibilmente con la NOSTRA vita... Perchè abbiamo provato a cambiare qualcosa (fermo restando che non ero disposta per Giorgia a smettere di allattare per dormire noi, ammesso che poi funzionasse proprio così), ma nel nostro caso tra l'altro andava solo peggio.
Ora sto pensando di allattare "a termine", anche se ho paura che questo non mi consenta di avere un altro bimbo senza aspettare troppi anni (tra l'altro, non ho ancora avuto il ciclo... Mi sa che ho perso sangue per un anno intero e oltre!). Ma questo è un altro pensiero e allora, senza aspettative, senza farmi troppi "film mentali", cerco di non pensarci adesso e di vivere appieno alla giornata, senza illudermi né coltivare aspettative irrealistiche, facendo solo del mio meglio per Giorgia e per la nostra famiglia.
Un caro abbraccio Maryluisette, resto ora in attesa di leggere di te e della tua ricerca

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#25

Mah, l'unica cosa che ho imparato in questo anno è che ci possono essere teorie che aborriamo, teorie interessanti e teorie o approcci che sentiamo più vicini al nostro modo di essere, ma poi ogni teoria va a farsi benedire quando è il momento di calarla in una particolare famiglia, con un particolare bambino e in un particolare momento della sua e della nostra vita... Forse aveva ragione mio marito fin dal principio: dovevo leggere meno e seguire semplicemente il mio cuore, senza pormi il problema se aderire a questa o a quella filosofia...

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#26

Ecco Chiara, adesso che mi hai fatto piangere con il tuo racconto, di riflesso, ti subisci anche il mioEm4600.
Erano i Primo di agosto, Marco sarebbe dovuto nascere esattamente un mese dopo e io avevo avuto una bellissima gravidanza, senza nessun sintomo di parto anticipato, mi immaginavo di trascorrere il mese in attesa con mio marito a casa in ferie. Quindi pulisco un pó la casa e mi riposo, alternando i movimenti a un Po di relax siccome ero già bella grossa. Ero di 36 settimane, a casa da solo una settimana da lavoro, Venerdì nel mezzogiorno, inizio ad avere qualche contrazioncina e corriamo all'ospedale, piú che per la paura: ci sembrava molto presto, e ci dicono di stare tranquilli e che le contrazioni possono andare avanti anche un mese, e poi, ci dicono che un bambino a 36 é un prematurino, quindi, magari nn ha neppure bisogno di incubatrice. Torniamo a casa in tutta tranquillità. La notte ovviamente dormito 0, le contrazioni erano di quelle forti, anche se ogni 10 minuti. Ma decido di rimanere a casa fino all'ultimo e trascorriamo una giornata a casa come se fossimo stati due guru di yoga... Verso le 16 del sabato vado in bagno e vedo che inizio a perdere sangue abbondante. Corriamo in ospedale dove mi mettono il tracciato e controllano la placenta: tutto quel sangue li insospettisce.
Tutto ok, ero a 5 cm e collo 0, quindi mi ricoverano, sembra una questione di ore. Come da manuale arrivo a 9 cm, rottura delle acque,ma qualcosa non va. Con la testina sul perineo inizio a riempire traversine di sangue, emorragia antepartum, un rubinetto aperto, improvviso e irrefrenabile. Accorrono tutti, mi sdraiano reclinata con la testa in basso, spingono su la testina. Preparano il cesareo d'urgenza, sembra un distacco di placenta. Quindi allertano la neonatologia nella stessa struttura. In pochi minuti sono dentro, ricordo il viso di mio marito disperato, non abbiamo piú certezze. Dalla paura non sento epidurale, freddo, flebo, nulla. Dopo pochi minuti nasce il mio bambino, l'ostetrica me lo fa passare di fianco al viso e mi dice 'ecco il tuo bambino', nn ho neppure potuto toccarlo, hanno dovuto portarlo di corsa in neonatologia per vedere se gli era mancato ossigeno. Il papà é andato con lui. Intanto terminano il mio intervento, mi fanno 5 l di trasfusione, mi mettono flebo e mi riportano in camera con catetere etc... Dopo poco arriva mio padre e mi dice che dalla neonatologia tutto ok. Potete immaginare, stare li ad aspettare di vedere mio figlio, con un cocktail di farmaci e intervento addosso, avrei voluto vomitare, ma nel mio stomaco nn c'era nulla. Dopo poco grazie a Dio arriva mio marito con Marco che urlava, dal suo sorriso capisco che é tutto ok. Al seguito la puericultrice che me lo infila sotto le coperte e me lo attacca al seno con tutta la parentela della mia compagna di stanza che se ne sta a guardare e commenta (evviva la privacy). Noi piangiamo tutti quanti di gioia. la notte passa tranquilla, anche se nn mi posso alzare e non ho ancora latte, tutto quello che volevamo era stare insieme, e siamo tutti felici. Il giorno successivo fanno un nuovo controllo a Marco, calo ponderale troppo veloce, bilirubina alta, altri2 valori irregolari. Lo ricoverano in neonatologia. Mi tolgono il mio bambino, mi crolla il mondo addosso. Non riesco a smettere di piangere, non capisco dove ho sbagliato, perché é nato così presto, mi faccio mille sensi di colpa: ho pulito, mi sono trascurata...chi piú ne ha piú ne metta. Iniziano a nutrirlo con LA, nn possiamo permetterci che cali ancora. Un'altra delusione, sono convinta che così il latte non mi verra mai, mi é stato tolto il mio bambino, il mio parto e la possibilità di allattare. Mi chiamano ogni 3 ore per andare alle incubatrici, me lo fanno attaccare con il cronometro e doppia pesata -che relax- 10 min per parte. Sempre 0g, e via il bibe di artificiale. Ho pregato tanto, pianto tanto. Dopo 3 giorni si risistema tutto e ci dimettono, lo so che é poco, ma ogni giorno e ogni notte contavo i minuti, e sentivo i bimbi delle altre che piangevano, e pensavo, chissà se qualcuno consola il mio, chissà se pensa di essere stato abbandonato... A casa, quando ormai non ci speravamo piú, dopo una settimana mi é arrivata la montata lattea. Qualcuno lassù ha ascoltato le mie preghiere e fin da subito Marcolino ha snobbato il bibe e preferito la mamma (alla faccia di tutti quelli che dicevano 'quano si abituano al biberon'). Le mitiche ostetriche del consultorio mi hanno piano piano fatto abbandonare la giunta. Se penso al mese di agosto, ancora ora, misto al sentimento di gioia per la nascita di mio figlio, ho una sorta di nostalgia perché non lo ha trascorso nella mia pancia ma con un pó di trambusto e fuori.
Non so se riusciremo mai a recuperare i momenti in cui siamo stati lontani nei primi giorni e nelle prime ore, ma ci proviamo ogni giorno. Per questo anch'io ci terrei ad allattare a termine, a Dio piacendo.

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#27

Ecco,mi aveto fatto piangere tutte e due.M a dic he vi vergognate?Di cosa vi sentite in colpa?Ma scherziamo,siete state eroiche!Quelle che chiedono il cesareo per paura del dolore,FORSE(bisogna mettersi nei panni di tutti),quelle che decidono di non allattare per paura di rovinarsi il seno o per la carriera dovrebbero vergognarsi,voi non avete fatto nulla di male nessuno può prevedere se qulacosa andrà storto,siete state più sfortunate ma avete lottato e reagito e ottenuto le vostre meritate soddisfazioni,siatene sempre orgogliose.Io sono per il parto naturale ma meno male che per questi casi esiste il cesareo!


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#28

Davvero, siete grandi tutte e due!
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#29

Grazie Chiara e grazie Maryluisette per i vostri racconti, quoto giuliana dicendo che non dovete certo raccontare le vostre esperienze con vergogna, ma con grande orgoglio.
Un abbraccio ad entrambe

Alessia + Emma (01.11.06) + Tobia (01.05.10)
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#30

siete grandi!!! e avete tutta la mia stima e affetto Em3600

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