COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


Terrible twos:(:(
#1
Thumbs Down 

Chi c'è già passato, ma quando finiscono? Mai??
BM sta diventando sempre più capricciosa e poi sempre per stupidaggini incredibili. Esempio stupido: l'altro giorno andavamo al supermercato, e, una volta sull'ascensore un tipo che stava lì da prima preme il pulsante per salire. Apriti cielo... Per i successivi 2-3 minuti questa lagna incessante. Un'altra volta non gli ho messo il sapone su ENTRAMBE le mani, ma solo su una; che ve lo dico a fare... APRITI CIELOCursingCursing
Insomma sono sempre cretinate così.
Le lagne non durano mai tanto, ma delle volte proprio ti esauriscono in tre microsecondi, altre volte riesco a fare l'indifferente e l'ignoro.

Chi c'è già passato può rincuorarci? Non credo che si possa fare niente che non sia portare tanta pazienza e prendere tanto Valium. Ora poi con il Piccolo Aronne in arrivo... Speriamo bene...

BM 06-09
C (ex PA) 20-10-11
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#2

Ma se ti rispondo io dall'altra stanza vale lo stesso?

Certo che passa.... diventa peggio Big Grin (scherzo, ma non molto).
Per altro, poi, BM è una tipa molto tranquilla, e non sono certa si possa parlare di capricci e terrible twos. Ma certo, sta attraversando la famosa fase dell'affermazione di se stessa ecc ecc, e meno male perché sennò non era sana.
Io credo che la chiave sia non vederli come capricci ma come sue necessità. Lo so che a una testa adulta il sapone su entrambe e mani è allucinantemente una scemata, così come piantarsi in fondo alle scale "no non salgo e più me lo dici meno lo faccio" quando io sto lì che ansimo sfinita e vorrei solo il teletrasporto direttamente a letto, ma per loro... non è così. Sono cose fondamentali, importamentissime, vitali!! E nella crescita hanno un senso, così come grandissimo senso hanno le risposte che noi gli diamo. Questo l'ho imparato leggiucchiando qualcosa... Io mi ricordo ancora benissimo quanto fossero importanti per me le mie cose da bambina di 10 anni o da ragazzina di 15, e non credo sia molto diverso per una di 2. La frustrazione che deriva dal non essere presi in considerazione è la medesima.

Insomma, l'unica cosa è prendere atto del perché fanno così, capirlo e mettersi nei loro panni.
Il problema vero è trovare la pazienza dentro di sè, e quella per me è la cosa in assoluto più difficile. Lotto tutti i santi giorni per cercarla, scovarla in ogni angolo, poi la perdo e la ritrovo sotto al divano o meglio... dopo un bel riposino o una sana chiacchierata... Smile Oggi ce la faccio, domani no e ho bisogno di aiuto (di qualcuno a caso...) per non fare danni dopo essere uscita dai gangheri. Purtroppo adesso mi succede spesso di perdere le staffe, e poi già sensi di colpa... Ma che vogliamo fare, anche a fare i genitori e ad essere grandi si deve imparare.

Il nemico numero uno in questo caso, sia dei bambini che dei genitori, è la stanchezza, sia fisica che mentale. Una giornata lunga e difficile per tutti porta pianti e rabbia.

Devo passare un paio di libri dal mio comodino al tuo (così facciamo volare del tutto accidentalmente fuori dalla finestra quel tomo che tu sai Big Grin Big Grin Big Grin), magari aiutano un po'.

Certo che l'extra carico del PA in arrivo fa paura pure a me adesso, e manco poco...


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#3

approvo in pieno tutto, ma prorpio tutto quello che hai detto ax76.
anche io ho letto un po' qua e un po' là e ho deciso di adottare le linea "morbida". ovvero mettermi nei suoi panni, capire l'importanza delle cose del suo microuniverso e trattarle come se fossero le cose importanti per me. a volte mi sembra di essere matta, mettermi lì a spiegare e a cercare di capire (lui ha 21 mesi) eppure sento che ascolta e capisce tutto, assolutamente tutto. e quando per strada vedo scene di mamme che trascinano bambini urlanti, da una parte mi prende male, perché mi sembra una scena così violenta...dall'altra mi dico che magari una volta ogni tanto una bella strigliata dovrei farla anche io, invece di stare dieci minuti a spiegargli che si deve cambiare la maglietta perché è completamente fradicia dopo i l lavaggio dei denti, o che a letto con le scarpe è meglio non andarci. ma io sono anche della scuola di non farli piangere più di 5 minuti soli nel letto, di non dire sempre "no" ma "magari più tardi" e tante altre cose che quando sono moolto stanca mi costano una fatica madornale e a volte sbotto, ma alla fine mi dico che è la strada che più mi corrisponde quindi va bene così.
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#4

Sì, ma spiegargli del perché della maglietta si può fare (almeno hai qualcosa di cui parlare/spiegare), ma la grana perché l'omino ha premuto il pulsante dell'ascensore e lei non vuole più schiodarsi da lì, seguito poi da una lagna senza fine all'interno del supermercato... ci provi a spiegare che c'è poco da fare, ma alla fin fine che vuoi spiegare? E poi è sì vero che nel complesso BM è tranquilla... non oso pensare a chi ha davvero un figlio turbolento...

BM 06-09
C (ex PA) 20-10-11
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#5

ma guarda arkadian io faccio grandissimi discorsi anche sul nulla sai...se tu assumi un tono vagamente interessante e partecipato puoi veramente intrattenerli e distrarli costruendo teorie pazzesche sul perché ora in questo preciso istante non è il caso che ti metti seduto sullo scalino davanti al negozio, proprio nel mezzo che nessuno può passare, solo perché ti gira così.
poi certo se ti ascolti potresti pensare anche che se di fuori come un balcone, ma con D. funziona alla grande.
comunque, detto ciò, notavo che questa "teatralizzazione" è molto femminile e che gli uomini non ce la fanno molto. Lo vedo in casa con il mio compagno, che ogni volta che è lui a cambiare D. sono strilli e il compagno diciamo che se ne fa una ragione, si becca due berci in faccia e via. io, per non sentirlo uralre, e non doverlo legare per cambiargli il pannolino, trovo milioni di cose per distarlo, stancandomi molto di più, ma con il risultato che il bimbo non sbraita e non si contorce come se fosse sotto tortura.
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#6

...eh, si sa...sono pochi gli uomini che hanno affermato la loro personalità, non solo da piccoli...
e poi, fantasiosi come Rodari o Calvino...mica ne fanno più!
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#7

Parlo da inesperta perché ancora M é piccino, ma da quello che ho potuto vedere a seguito di una convivenza forzata con una bambina (cugina di M) di 2 anni emmezzo durante i mesi estivi nella casa al mare. Stiamo parlando di una mamma (mia cognata) presente al 100%, straordinariamente paziente e molto accondiscendente. Io che ho un carattere piú rigirino qualche volta ho perso le staffe al posto suo. Esempio: il capriccio che manca di rispetto VOLONTARIAMENTE al prossimo: tipo, sale sul divano per calciare M che cammina appena e per divertirsi a vederlo barcollare o cadere. Tempo perso spiegarle il perché non lo deve fare, é chiaro che a volte vogliono capire il loro confine e sentire la sgridata immediata e il BASTA secco del genitore. Oppure: fai piano perché gli altri dormono e si mette ad urlare per 20 minuti, nel corridoio delle camere da letto di proposito! quello che intendo dire é che al contrario di come fa mia cognata un limite bisogna Pirlo, ad un certo punto bisogna arginare o convogliare diversamente le energie, magari in un bel pianto. Soprattutto quando si manca di rispetto al prossimo, sia bambini che adulti ( non approvo neanche la teoria che gli adulti devono sempre sopportare e capire le esigenze della cugijetta come fossero i loro genitori: tipo il cameriere che lei ha voluto inseguire per 1 ora di seguito, poveretto!). Poi mi riservo di approfondire e capire meglio quando M si avvicinerà a tale periodo, spero di non diventare la mamma nevrotica, ma mi vedo un po' a rischio ;-).

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#8

Di certo quella pazienza da santi che ci vuole a volte ce la possono avere giustamente solo i genitori.
E di certo ci sono situazioni in cui si può impiegare molto tempo a parlare, spiegare, lasciar fare ecc... Altre no.
Ahimè se stiamo per strada la mano me la DEVE dare e non ci sono storie. Questa è la tipica cosa su cui io non transigo, perché non riesco a correrle dietro se scappa, con sta panza, e perché è giusto che ci si tenga per mano finché si è troppo piccoletti per capire certi pericoli. Io le dico "mamma ti vuole tenere per mano perché sennò ha paura, ha bisogno di averti vicina". Solo che posso spiegare quanto vuoi, ma se il risultato - vuoi per sua stanchezza, vuoi per mia tendenza a imporre più comunicare - è che si sdraia per terra sul marciapiede o si mette a correre verso la strada, allora è il momento di caricarla di peso e portarla via.
Questo per dire che a volte per strada ci troviamo a vedere scene che non ci piacciono (ma perché qui non accade, ora che ci penso??), ma non è detto che siano necessariamente genitori violenti e che acoltano poco.

In momenti come quelli dell'ascensore bè... è difficile, molto. Lo vedi che è delusa, ci teneva tanto, ma gli altri ovviamente non potevano saperlo. Se rassicurare su "la prossima volta ce lo ricordiamo e lo fai tu" o se hai tempo e il modo un "facciamo un altro su e giù in ascensore" non placano la delusione e la rabbia... è oggettivamente difficile.
In casa uno bene o male le cose le gestisce, fuori è molto più complesso.

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#9

per chiarire che non sono la santa mamma scema che gliele fa passare tutte.
D. ancora non tira calci ai più piccoli (purtroppo è uno che incassa e ci rimane pure male), né sfinisce camerieri inseguendoli per un'ora (c'è qualcosa che non va se glielo si lascia fare). magari arriveranno quei momenti e allora vi racconterò.
è chiaro che anche per me ci sono dei No categorici (con eventuali spiegazioni situazioni e tempi permettendo).
io mi riferivo a quelle cose da "nulla", così da nulla che ci vuole pochissimo a trasformare in drammi e lagne senza fine se non gli si dà un po' di spago, non ci se prende del tempo per farli ragionare e mettersi nei loro panni. tutto qui.
per il trascinare per strada i bambini: è una cosa che non sopporto perché a volte vedo dei piccoletti, fuori dal passeggino, con la mamma che li trascina dicendo "ora cammini un pò". Ora io mi dico, un bimbo che cammina da poco non vede l'ora di farlo e secondo me quando non lo vuole fare è perché non gliela fa punto e basta. Allora ... infilalo nel passeggino o prendilo in collo e lascialo stare (sempre per la stessa storia che non s'è mai visto uno che a 18 anni chiede alla mamma di prenderlo in collo.......).
E lo dico io che è un periodo che D. non fa due passi due che mi dice "collo collo". Eh va beh, ha passato tanti mesi a camminare come un pazzo quando era più piccolo, ora avrà una fase più pgira. che gli vuoi fare. Io mi attrezzo di passeggino o di santa pazienza se vuole venire su....
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#10

(11-09-2011, 01:38 13)arkadian Ha scritto:  grana perché l'omino ha premuto il pulsante dell'ascensore e lei non vuole più schiodarsi da lì, seguito poi da una lagna senza fine all'interno del supermercato... ci provi a spiegare che c'è poco da fare, ma alla fin fine che vuoi spiegare?
Guarda così su due piedi gli avrei detto così "BM lo so che ti piace schiacciare a te i bottoni, ma guarda che questo questo signore è salito prima e ha tanta fretta perchè deve comprare delle cose alla sua bambina che ha fame=/ta male (inzomma inventati quello che ti pare) , la prossima volta magari facciamo più veloci e diciamo che vogliamo schiacciarlo noi, dai quando si scende lo fai tu."
Che te ne pare?lo so che è una lungagnata ma che ti costa?poi alla fine ti viene spontaneo per tutto, per me è così. Se continua a sbraitare poi ripetigli solo"ormai non possiamo più schiacciarlo dopo si[/u], "(insistendo su questo)

[Immagine: 5Eos.jpg][Immagine: 5Eosp1.png]
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