COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


gara dei tavolini
#11

Ma cucinare meno, no? E poi: mettere tutto in un bel tupperware e portarselo a casa così la cena è pronta?
All'asilo de LaPiccola i bimbi si siedono e ognuno di loro si serve da una ciotolina che gira tutto il tavolo e viene riempita alla necessità. Hanno imparato a servirsi di quello che mangeranno davvero (più o meno, eh) e a chiedere se ne vogliono ancora...

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#12

(27-04-2013, 11:18 11)AntonellaC Ha scritto:  Allora, mi hanno spiegato il senso di questo gioco.
Premetto che c'è stato un progetto legato alla produzione di rifiuti, al riciclo, ecc.
Lo scopo del gioco era mostrare - e di conseguenza sensibilizzare - ai bambini la quantità di cibo che si butta, legato anche alla mole di rifiuti che, di conseguenza, si produce. Alla fine del pasto, veniva pesato quanto lasciato nel piatto, e vinceva il tavolino con meno avanzi. Mi hanno spiegato che, ogni volta, ci sono chili e chili di cibo buttato nei secchi.
Quindi non era una gara sulla velocità (come credeva mio figlio), ma sulla quantità si però.

La motivazione di rendere consapevoli i bambini mi può anche star bene, ma mica è colpa loro se non svuotano i piatti.
Se il nutrizionista del comune, che stabilisce menù e quantità, sbaglia così grossolanamente, forse è il caso che si faccia un giretto per gli asili, invece che inviare quantità esagerate di cibo quando si sa già dove finirà. E' un pò quello che, all'inizio, succede con i pediatri: chi, come me, è passata dalla brutta esperienza dello svezzamento a base di tabelle e misure (oppure dell'allattamento con formula), saprà che i pediatri, quando forniscono i quantitativi da dare al bambino, si affidano alle quantità maggiori. Questo perchè, se c'è un bambino mangione, se venissero prescritti quantitativi inferiori il poveretto patirebbe la fame. Ma questo però non ce lo dicono... non dicono che ci sono bambini (la maggior parte) che hanno bisogno di meno, e un discreto numero che hanno bisogno di MOLTO meno ancora.
Ci dicono solo che se finisce tutto va bene, altrimenti no.

E pertanto premiare (il premio era una lode) i bambini che hanno lasciato meno cibo nel piatto, lo trovo diseducativo, discriminante (scusate il parolone, tanto per capirci) e pericoloso, perchè fomenta sensi di colpa e sovrappeso.

Il gioco in questione riguarda tutto il circolo, non solo la scuola di mio figlio. Quindi credo che scriverò una letterina al comune per dire agli esperti di farsi un giretto per le scuole, vedere quanto cibo si butta, e regolare le quantità di conseguenza. Perchè per sensibilizzare i bambini non si deve arrivare a questo... non si deve mostrare loro quanto cibo hanno buttato, o quanti bambini muoiono di fame: si potrebbe spiegare, ad esempio, quanto lavoro e risorse c'è dietro una semplice mela.
A.

Questo può avere senso SOLO E SOLTANTO se i bimbi si servono da soli dal piatto di portata, e se quanto lasciato nel detto piatto di portata può venire riutilizzato.
Se ogni bimbo è libero di scegliere, allora quanto rimane nel piatto è istruttivo per detto bimbo, e quanto rimane non servito è istruttivo per le autorità.

Ale e Cucciola (1/1/11)
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#13

Queste sono due ottime proposte che farò alla scuola e al comune!
Grazie!
A.
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#14

il male del nostro secolo è il maledetto catering!! Non può essere fatto bene, non può per definizione. Devono prepararsi i pasti prima per forza di cose, da qui gli standard di qualità, i menù dell'asl e compagnia bella. E siccome non possono variare a seconda della ditta appaltata fanno stare male i bambini. Che poi mangiare un pasto "preconfenzionato"... sarà sano? Io sono straconvinta di no. POverini davvero Sad
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#15

Comunque nell'asilo dove andava mia figlia c'era la cucina interna, ma le cose non andavano meglio.
Erano circa 130 bambini, e le cuoche ad esempio cuocevano la carne alle 10 del mattino, e la scaldavano un pò quando era ora di servirla. Stessa cosa per le mele: le sbucciavano presto e, per non farle annerire, mettevano il succo di limone (anche se male non fa, anzi). Nella scuola di mio figlio, servita da catering, le mele le sbucciano al momento (ma lì sono 34 bambini).
A.
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