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Sindrome d'abbandono? - Versione stampabile

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+--- Discussione: Sindrome d'abbandono? (/Thread-sindrome-d-abbandono)

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RE: Sindrome d'abbandono? - giulieee - 22-01-2012

Stamattina pensavo alla storia dell'indipendenza e mi è venuto in mente questo paradosso: come mi sentirei io se ogni sera mio marito mi dicesse "cara ho deciso di renderti indipendente, così la sera dopo cena, passerò la notte fuori casa. Ma ti lascio una camicia con il mio odore e tu dormirai tranquilla. Altrimenti finisce che vuoi dormire nel letto con me fino a novant'anni!!". Ovvio che morirei logorandomi al pensiero di dove è andato, con chi passa la notte e soprattutto perchè mi lascia sola (non mi ama più???!!).
Cosa può pensare un bimbo così piccolo che non ha l'esperienza necessaria per capire che fuori dalla sua stanza, la mamma c'è comunque? Cosa puo' guadagnare dal dolore e dalla sofferenza? L'indipendenza? Ma indipendenza da che?!! Dall'amore di cui si nutre?
Ognuno di noi, credo abbia esperienza di come ci si sente sicuri quando si è consapevoli di essere amati. Perchè per i bimbi dovrebbe essere diverso? A parte che io sono assolutamente convinta che i bimbi che si sentono amati sviluppano anche meglio le loro facoltà.
Non "perdono" tempo a soffrire e logorarsi nell'attesa di una mamma che non ascolta il loro pianto e possono sviluppare la loro intelligenza secondo natura. I bimbi sereni sono bimbi più intelligenti e più sicuri. Avranno maggiori possibilità di essre adulti felici e realizzati. Mi sembra così ovvia e scontata questa affermazione che davvero mi chiedo come se ne possa dubitare nella nostra società.... Se l'indipendenza si misurasse in base al "lo lascio solo", i bimbi della case-famiglia sarebbero bimbi felicissimi!
E' come una pianta. Quando è germoglio va curata con attenzione, sostenuta, annaffiata, altrimenti non ce la fa. Solo quando è abbastanza forte, allora non va più legata e ha bisogno di crescere in un terreno tutto suo, lontano anche dalla pianta madre, altrimenti non puo' sviluppare bene le sue radici.
Ma non siamo noi a decidere quando lasciare liberi i nostri figli. Sono loro.

Altra annotazione: tempo fa ho visto un bel documentario sugli scimpanzè... Pare che i cuccioli (che vengono portati sempre in braccio dalla mamma ed allattati per tanto tempo) dormano con la madre fino ai cinque anni!!! Forse per questo hanno quegli occhioni dolci Smile

Ultima cosa riferibile alla nostra società che funziona alla rovescia: nessuno si scandalizza se un amante degli animali fa dormire il proprio animaletto domestico nel suo letto (anzi, dicono "che tenerezza")... ma tutti sono pronti a parlare quando a dormire nel letto è un bambino .....
Pensiamo che nella nostra società i bimbi abbiano tutto: io credo che ancora vengano negati ai bambini diritti fondamentali. I nostri bimbi sono molto impoveriti spiritualmente.


RE: Sindrome d'abbandono? - copenhagen - 22-01-2012

(22-01-2012, 10:07 10)giulieee Ha scritto:  Stamattina pensavo alla storia dell'indipendenza e mi è venuto in mente questo paradosso: come mi sentirei io se ogni sera mio marito mi dicesse "cara ho deciso di renderti indipendente, così la sera dopo cena, passerò la notte fuori casa. Ma ti lascio una camicia con il mio odore e tu dormirai tranquilla. Altrimenti finisce che vuoi dormire nel letto con me fino a novant'anni!!". Ovvio che morirei logorandomi al pensiero di dove è andato, con chi passa la notte e soprattutto perchè mi lascia sola (non mi ama più???!!).
Cosa può pensare un bimbo così piccolo che non ha l'esperienza necessaria per capire che fuori dalla sua stanza, la mamma c'è comunque? Cosa puo' guadagnare dal dolore e dalla sofferenza? L'indipendenza? Ma indipendenza da che?!! Dall'amore di cui si nutre?
Ognuno di noi, credo abbia esperienza di come ci si sente sicuri quando si è consapevoli di essere amati. Perchè per i bimbi dovrebbe essere diverso? A parte che io sono assolutamente convinta che i bimbi che si sentono amati sviluppano anche meglio le loro facoltà.
Non "perdono" tempo a soffrire e logorarsi nell'attesa di una mamma che non ascolta il loro pianto e possono sviluppare la loro intelligenza secondo natura. I bimbi sereni sono bimbi più intelligenti e più sicuri. Avranno maggiori possibilità di essre adulti felici e realizzati. Mi sembra così ovvia e scontata questa affermazione che davvero mi chiedo come se ne possa dubitare nella nostra società.... Se l'indipendenza si misurasse in base al "lo lascio solo", i bimbi della case-famiglia sarebbero bimbi felicissimi!
E' come una pianta. Quando è germoglio va curata con attenzione, sostenuta, annaffiata, altrimenti non ce la fa. Solo quando è abbastanza forte, allora non va più legata e ha bisogno di crescere in un terreno tutto suo, lontano anche dalla pianta madre, altrimenti non puo' sviluppare bene le sue radici.
Ma non siamo noi a decidere quando lasciare liberi i nostri figli. Sono loro.

Altra annotazione: tempo fa ho visto un bel documentario sugli scimpanzè... Pare che i cuccioli (che vengono portati sempre in braccio dalla mamma ed allattati per tanto tempo) dormano con la madre fino ai cinque anni!!! Forse per questo hanno quegli occhioni dolci Smile

Ultima cosa riferibile alla nostra società che funziona alla rovescia: nessuno si scandalizza se un amante degli animali fa dormire il proprio animaletto domestico nel suo letto (anzi, dicono "che tenerezza")... ma tutti sono pronti a parlare quando a dormire nel letto è un bambino .....
Pensiamo che nella nostra società i bimbi abbiano tutto: io credo che ancora vengano negati ai bambini diritti fondamentali. I nostri bimbi sono molto impoveriti spiritualmente.

Adoro questo post! Big Grin Proprio quello che sento anche io. E come detto, prima ero diversa, anche per me il bambino doveva imparare subito la disciplina ecc. Invece ora grazie a mio figlio sono cambiata e sono contenta. FIno ad oggi ho sempre seguito il mio istinto e sembra che abbia funzionato. Anzi, sono sorpresa di quanto sia facile crescere un figlio (fino a adesso, ovviamente) ma quando uno non si fa troppi pensieri di quello che pensano e dicono gli altri. Poi ultimamente ho letto parecchio Jesper Juul. Non so se lo conoscete ma mi è piaciuto, mi ha fatto riflettere e non sono solo concetti per i bambini ma anche per quanto riguarda noi adulti e i rapporti tra noi Smile Raccomando, raccomando Big Grin I 2 libri che ho letto fino a ora sono: Ragazzi, a tavola e Il bambino è competente. Il primo l'ho letto a un fiato, col secondo è stata più dura perché c'è da pensare di più, sono concetti che uno deve fermarsi e riflettere




RE: Sindrome d'abbandono? - cancy - 23-01-2012

Giuliee for president!


RE: Sindrome d'abbandono? - blackbird - 24-01-2012

Grazie ragazze, come sempre le vostre parole mi danno la forza di fidarmi del mio istinto di mamma. Nessuno fino ad ora ci ha giudicati, ma so che questa cosa avverrà, lo so perchè anch'io in passato quando non ero mamma (ma come molte persone pensavo di sapere tutto ugualmente) pensavo che l'esserlo fosse più o meno un lungo e faticoso braccio di ferro con un esserino il cui scopo era principalmente quello di "fregarti", anch'io giudicavo male questo tipo di azioni; lo so perchè mi sono resa conto che questo lunghissimo scambio d'amore tra genitori e figli, non si capisce bene perchè, debba esser sempre guardato con scetticismo, ci deve necessariamente vedere qualcosa di distorto.
Mi chiedo quand'è che abbiamo smesso di vedere il bello, mi chiedo come sia possibile che si sia cominciato a guardare al bambino come una sorta di nemico dal quale difendersi ogni giorno.
Oggi l'estetista per tutta la durata della ceretta si è sforzata di capire com'è che dopo un anno io lo allatto ancora, ha cercato per forza quella che a suo modo di vedere doveva essere la magagna: "ma non sazierà più", ed io "no, no: a volte salta il pranzo con noi e il mio latte va benissimo"; "vabbè lo fai perchè tanto poi non farai altri figli!", io " Ho 31 anni, ne vorrei altri sinceramente, quella di essere madre si sta rivelando una delle cose più belle della mia vita e vorrei ripetere l'esperienza"; "Ma non è che allattandolo troppo, poi sarà un fissato con le tette?" ... qui mi sono arresa, mi veniva troppo ridere, la gente è pazza (mio marito commentò: e allora le femminucce?).
A volte mi sembra una partita da ping pong, per cui necessitavo della giusta carica per prepararmi ad affrontare anche quest'altra gara: un bimbo allattato a 13 mesi, che dorme con i genitori e che mangia come un camionista... so già quali saranno i commenti.
Un piccolo post scriptum per Rossana: quando ho scritto HA VINTO LUI, non intendevo che fra di noi si era ingaggiata una lotta o una gara, semplicemente mi riferivo al fatto che mi sono arresa a quello che tutt'e TRE volevamo (perchè in tutto ciò pare che il marito sia un fantasma, non è così, ci tengo a sottolineare che ne abbiamo parlato e se a lui la cosa avesse dato disagio io non glielo avrei imposto, avremmo trovato un'altra soluzione).



RE: Sindrome d'abbandono? - giulieee - 24-01-2012

(24-01-2012, 01:50 01)blackbird Ha scritto:  Mi chiedo quand'è che abbiamo smesso di vedere il bello, mi chiedo come sia possibile che si sia cominciato a guardare al bambino come una sorta di nemico dal quale difendersi ogni giorno.

...forse quando abbiamo perso il ricordo di noi bambini.....


RE: Sindrome d'abbandono? - copenhagen - 24-01-2012

(24-01-2012, 01:50 01)blackbird Ha scritto:  Grazie ragazze, come sempre le vostre parole mi danno la forza di fidarmi del mio istinto di mamma. Nessuno fino ad ora ci ha giudicati, ma so che questa cosa avverrà, lo so perchè anch'io in passato quando non ero mamma (ma come molte persone pensavo di sapere tutto ugualmente) pensavo che l'esserlo fosse più o meno un lungo e faticoso braccio di ferro con un esserino il cui scopo era principalmente quello di "fregarti", anch'io giudicavo male questo tipo di azioni; lo so perchè mi sono resa conto che questo lunghissimo scambio d'amore tra genitori e figli, non si capisce bene perchè, debba esser sempre guardato con scetticismo, ci deve necessariamente vedere qualcosa di distorto.
Mi chiedo quand'è che abbiamo smesso di vedere il bello, mi chiedo come sia possibile che si sia cominciato a guardare al bambino come una sorta di nemico dal quale difendersi ogni giorno.
Oggi l'estetista per tutta la durata della ceretta si è sforzata di capire com'è che dopo un anno io lo allatto ancora, ha cercato per forza quella che a suo modo di vedere doveva essere la magagna: "ma non sazierà più", ed io "no, no: a volte salta il pranzo con noi e il mio latte va benissimo"; "vabbè lo fai perchè tanto poi non farai altri figli!", io " Ho 31 anni, ne vorrei altri sinceramente, quella di essere madre si sta rivelando una delle cose più belle della mia vita e vorrei ripetere l'esperienza"; "Ma non è che allattandolo troppo, poi sarà un fissato con le tette?" ... qui mi sono arresa, mi veniva troppo ridere, la gente è pazza (mio marito commentò: e allora le femminucce?).
A volte mi sembra una partita da ping pong, per cui necessitavo della giusta carica per prepararmi ad affrontare anche quest'altra gara: un bimbo allattato a 13 mesi, che dorme con i genitori e che mangia come un camionista... so già quali saranno i commenti.
Un piccolo post scriptum per Rossana: quando ho scritto HA VINTO LUI, non intendevo che fra di noi si era ingaggiata una lotta o una gara, semplicemente mi riferivo al fatto che mi sono arresa a quello che tutt'e TRE volevamo (perchè in tutto ciò pare che il marito sia un fantasma, non è così, ci tengo a sottolineare che ne abbiamo parlato e se a lui la cosa avesse dato disagio io non glielo avrei imposto, avremmo trovato un'altra soluzione).

Mamma mia, che ridere!!! E "mangia come un camionista" è la mia parte preferita! Wink Sinceramente anche io prima di diventare mamma non capivo alcune amiche che "permettevano" tutto ai figli ecc. Ora le capisco mooolto meglio. Cmq, ci sono mamma che la pensano diversamente ma ognuna deve trovare la sua strada e nessun può giudicare. Io domani parto, vado dai miei, dopo vado anche dai suoceri... chissà che commenti e discussioni ci saranno su tutto... già mi sono preparata. Soprattutto mia madre che è dottoressa (non c'entra niente con la pediatria ma crede cmq che essendo dottoressa capisce di tutto)... mah... pazienza. A volte sono proprio contenta che abitiamo lontani da tutti e che mio marito la pensa come me Big Grin



RE: Sindrome d'abbandono? - StellaLuna - 24-01-2012

Giuliee meravigliosa! La tua risposta me la stampo nel cuore!
Al diavolo l'indipendenza, quando i nostri bimbi la vorranno se la prenderanno, proprio come fanno con il cibo.
E quando questo avverrà vorrà dire che noi mamme saremo state abbastanza "brave" (se mi sente Kohn.. Big Grin ) a infondere in loro la sicurezza necessaria per proseguire la strada da soli.
La sicurezza si ha quando ci si sente amati, non ignorati.



RE: Sindrome d'abbandono? - giulieee - 25-01-2012

(24-01-2012, 11:50 23)StellaLuna Ha scritto:  Giuliee meravigliosa! La tua risposta me la stampo nel cuore!
Al diavolo l'indipendenza, quando i nostri bimbi la vorranno se la prenderanno, proprio come fanno con il cibo.
E quando questo avverrà vorrà dire che noi mamme saremo state abbastanza "brave" (se mi sente Kohn.. Big Grin ) a infondere in loro la sicurezza necessaria per proseguire la strada da soli.
La sicurezza si ha quando ci si sente amati, non ignorati.

Thumbup

001_rolleyes 001_tongue


RE: Sindrome d'abbandono? - copenhagen - 26-01-2012

Salve ragazzi, ieri sono tornata a casa dai miei in BUlgaria... mamma mia.. mi devo difendere tutto il tempo per ogni cosa che faccio, non sta bene niente a mia madre. Ma io sono talmente sicura di me e di quello che faccio che per ora resisto benissimo. Da ieri nevica da favola, oggi siamo stati fuori tutto li giorno, è una meraviglia Smile
A presto


RE: Sindrome d'abbandono? - mamitta - 29-01-2012

...ecco, mi è partita la lacrimuccia... Manco dal forum x un po' causa bronchite del piccolo e trovo questo post ... E pensavo proprio, nei deliri notturni di questi giorni, a quanto Amore provano i nostri cuccioli verso di noi quando tutti febbricitanti ci cercano di notte per calmarsi... E gli basta così poco, una poppata, dormire abbracciati a noi, per convincersi che va tutto bene...