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oggi alle giostrine Giacomo, 16 mesi, ha voluto fare 5-6 giri sempre sulla stessa macchinetta, sulla ruota che gira con cavalli, moto ecc. Da una parte vedevo che si divertiva così, che lui voleva fare questo, dall'altra mi chiedevo se non dovessi provare a spostarlo per fargli sperimentare nuove cose, cose che lui non sa che esistono e sono io a dovergliele mostrare....fatto sta che ha usato solo quella macchinetta con sommo divertimento (ed urla quando siamo andati via per fine gettoni!). Cosa centra questo?! E' per dire che nessuno sa se tuo figlio deve continuare a stare sulla macchinina dove vuole stare o se è ora che la cambi.....tu puoi solo provare a proporgli un'altra giostra ma se lui non vuole proprio salirci forse avrà i suoi motivi, forse sta ancora sperimentando qualcosa sulla vecchia giostra! Certo la domanda che, come madri dobbiamo porci, è se stiamo proponendo alternative valide ai nostri figli o se li stiamo tenendo noi fermi, se comunque gli stiamo mostrando che esistono altre strade possibili. E poi a volte finiscono i "gettoni" che i genitori hanno a disposizione ed i bambini, bravissimi nell'adattarsi alle novità, accetteranno che le cose cambino malgrado loro vorrebbero rimanere fermi nella situazione precedente. E' nell'equilibrio tra i due bisogni che si trova la soluzione!
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Siete tutte magnifiche, grazie!
Mi sono confrontata con ognuna delle vostre esperienze e mi sono sentita meno insicura.
Laurag, la tua metafora é arrivata dritta dove doveva arrivare, propongo sempre a Pietro giostre diverse ..... forse non é il momento x lui di sperimentarne altre.... infatti siamo nel lettone e lui dorme stringendo i miei capelli
Mamma di Pietro nato a luglio 2011
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Ho scritto un intervento al post di mamitta sul pedagogista....dico in sostanza che a volte dovremmo fingere una "carestia fittizia" della disponibilità materna....ma questo funziona solo se si sente davvero il bisogno di dire no e si riesce a farlo con piccoli passi e liberi da rabbia e frustrazione se non riesce. Io ad esempio ho deciso di togliere il seno di notte a Giacomo perchè mi ero rotta di sentirmi una mucca e di passare la notte a girarmi a destra e a sinistra per allattarlo. Ho deciso quindi dei limiti (ciuccia per addormentarsi e poi non ciuccia prima delle 5 di mattina) ma, in casi particolari come febbre o ieri sera che è caduto dal lettino dando una craniata pazzesca, ho ceduto su questi limiti. Lui si sveglia uguale 1-2 volte, urla come un ossesso ma dopo 5 minuti trova la tetta con le mani e si riaddormenta. Io mi sento meglio così che prima perchè non mi sento invasa nel corpo. Insomma....non ho ottenuto l'obbiettivo finale (che dorma tutta la notte) ma ho fatto un passettino avanti senza pormi subito step impossibili (dormire fino alle 8, ad esempio) e dandomi la possibilità di tornare indietro. Sto cercando di dirgli di no quando vuole ciucciare ovunque (in chiesa, al parco) ma su questo non riesco quasi mai....ma provo comunque a dirgli no, a distrarlo perchè, come diceva il libro della LLL "allatti ancora?", prima o poi quelle parole dette avranno effetto proprio perchè dette per tanto tempo.
Per quanto riguarda i psicanalisti (di cui io sono una fervente devota): lo sai che ai tempi di freud se un bimbo non acquisiva il controllo sfinterico intorno ai 6 mesi veniva considerato psicologicamente malato?! quindi anche loro sono vittime di idee radicate e pre-giudizi.....anche se in buona fede. Usa il tuo amico per avere un punto di vista diverso dal tuo che possa tenere la tua mente aperta a nuove esperienze, a modi nuovi di vedere la relazione tra te e tuo figlio, ma senza angoscia o azzerare il tuo di punto di vista.
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Mi inserisco anche io in questa discussione, perchè nonostante i suoi 3 anni 1/2 ormai superati mio figlio ha degli avanti ed indietro ancora ora su tutto. Tanto per non ripetermi se vedi il post su "Rapporti con le maestre" vedi come sono ora le cose. Prima erano che a ottobre se lo andavo a prendere dopo pranzo (per via dell'inserimento) mi scappava dicendo che voleva dormire a scuola! Prima arrivavamo a scuola e un bacio e via, ora cerco di arrivare prima per potermi sedere con lui in classe e stare un po lì a coccolarci finchè non suona la campanella e io non posso più restare e lui saltella dagli amici.
In molti mi hanno detto all'inizio che sbagliavo, io stessa mi sono posta mille dubbi, ma ne esco da questa esperienza ancora una volta sempre più convinta che su certe cose essere rigidi è solo controproducente. Io ho cercato il compromesso e lui lo ha accettato (come ha sempre fatto del resto!) nel rispetto dei miei e suoi limiti e dei limiti che la scuola pone ovviamente.
Ecco: credo che quello che preoccupi di più i genitori in tutto questo sia la paura che non si vada a vanti ma si torni indietro.
Io invece sono sicura poi che questo sia solo un momento, un bisogno di prendere la rincorsa per fare un salto nella sua crescita, grande o piccolo non lo so, ma comunque in avanti. Mio figlio me lo ha sempre dimostrato e sono sicura che se ci pensi lo ha fatto anche il tuo in altre occasioni.
Tu puoi benissimo riflettere su quello che ti è stato detto, ma nella consapevolezza che TU e solo TU conosci tuo figlio e sai le cose a cui può essere pronto o meno.
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Sai Gisella che anche io mi sono fatta le stesse domande tante volte come te e ci abbiamo lavorato su, senza ancora arrivare ad una conclusione, ma per il momento la penso così, magari mi sbaglio eh... ci sono bambini e bambini e madri e madri... Io non sono quella che dorme bene con una pedata ogni tanto nella pancia, non sono quella che se ti rotoli nel fango va bene così, non sono quella che puoi fare quello che ti pare solo che non ti fai male, no... ad un certo punto mio figlio ha la capacità di muovermi un nervoso che non è sano, nè per me nè per lui. Quindi siamo arrivati ad imporre in modo pacifico delle regole (anche se le eccezioni sono numerosissime) così lui non arriva quasi mai a farmi bruciare lo stomaco e siamo tutti + sereni, lui compreso!!! Dopotutto anche per la pacifica convivenza tra adulti certi limiti vanno rispettati, perchè non devono impararli anche i bambini con tutta la calma del mondo?
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La colpa é mia che non sono abbastanza forte x portare avanti una decisione con fermezza, ho bisogno di ascoltare gli altri e confrontatmi con le loro esperienze x farmi forza soprattutto nei periodo in cui sembra di fare dei grossi passi indietro anziché in avanti.
Pietro é un bambino magnifico non diverso dai vostri che descrivete nei vari post é la mamma che va in crisi a momenti alterni...
Mamma di Pietro nato a luglio 2011
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Ecco che mi confermi la mia idea... vuoi dirmi che in tutto il tempo in cui sei diventata mamma non hai avuto momenti di regressione seguiti da altri di grandi passi avanti?
Capisco il tuo sentire, a me lo fa quando il papà non concorda sul mio modo di vedere, per me è sempre e solo lui il punto di riferimento: se lui condivide bene, se no entro in crisi. Hai provato a confrontarti con altre figure di riferiemnto vicine a voi sulle cose, tipo il papà o la tua mamma?
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Gisella, non ti copevolizzare!
Ognuno è come è, qualcuno più influenzabile, qualcuno meno. Qualcuno crede di essere forte ed invece non lo è, magari tu che ti senti così fragile sei molto più forte di tanti altri. Farsi domande è sintomo di intelligenza e significa anche che non si sta agendo alla leggera - sono due ottime qualità! Penso che tanta gente eviti di farsi domande perchè ha paura delle risposte. Mettersi in discussione è coraggioso...mi sa' che sei più forte di quello che credi. E poi, chi era che diceva "solo gli stupidi non cambiano mai idea"?