COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


le minacce...
#1

saranno i terrible two, sarà l'arrivo del fratellino, ma se si impunta su una cosa non la si schioda, neppure con il più tranquillo e amorevole degli approcci... se dopo 8 ore ti dice di no alla pipi, ti scalcia come una matta sul vasino, mio marito la minaccia con il lavaggio di naso, la fa subito e tantissima.. significa che le minacce funzionano.. ma a che prezzo???

ha iniziato lui, e ora capita che glielo dico anche io... se non la si accontenta urla e urla... mi fa male agli orecchi.. urla pure se gli diciamo si, ma di aspettare un attimo che sto facendo un'altra cosa... e li parte la minaccia...

non mi piace...

i nonni capita che gli sento dire "dammi un bacino senno niente più chicco (cioccolata)".. e comunque non glielo da...

opionioni?

Mamma di Serena dal 09/03/11 3240 x 51 cm e Davide dal 04/02/13 3840 x 54 cm
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#2

Ti sei risposta da sola :-).
A che prezzo?
Siamo umani, e a volte scappano: se sei con le spalle al muro, non sai cosa fare, non sai come fare, e' l'ultima risosrsa. Lo fai.
Cio' non toglie che siano sbagliate, sempre.
C'e' stata una lunga discussione sul "amarli senza se e senza ma" di kohn. Ti da una nuova prospettiva a tutto il sistema premi punizioni.
In realta' le minacce (e i premi) funzionano. Ma. Solo fino a quando la minaccia (o il premio) toglieranno qualcosa a cui tiene. Finche' tu avrai "armi" di ricatto nei confronti di un bambino. Quando e' piccolo funziona ancora (vedi lavaggio del naso, ma poi se dovrai lavarle il naso per farla star bene, perche' altrimenti non respira, come gliela venderai questa cosa? e la' si chiedera' che cosa ha fatto di male per meritare la "punizione"). Ma ad un certo punto anche solo fisicamente le armi del ricatto le perderai, e a quel punto cosa sara' del tuo rapporto con tuo figlio?
Purtroppo con una quasitreenne completamente oppositiva la formula non ce l'ho, a volte non so proprio cosa fare. Quando posso abbozzo. Cerco sempre di chiedermi perche' le chiedo di fare una cosa in un certo modo, cosa mi cambierebbe lasciargliela fare come vuole. Su alcune cose non si transige.
Per quanto riguarda il bacio e il cioccolatino, e che ci vuoi fare. Mio suocero usa le stesse tecnice "intelligenti". Il risultato? Mia figlia non gli si avvicina....

Alessandra + Daniele Giaime (7/10/2004) + Giorgia Diana (15/06/2010)
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#3

Unico tipo di minaccia che ritengo legittima e utile: se non ti allontani immediatamente dal divano con la punta della matita/penna, ti tolgo la matita (perché non voglio che la usi a fini distruttivi), se persisti nell'intento di sperimentare la meccanica dei fluidi col budino al cioccolato, te lo porto via, perché a) significa che non hai fame e b) il cibo non è un giocattolo e c) non ho voglia di ritrovarmi con un mare di roba appiccicosa al cioccolato da pulire.
Minacciare di fare una cosa che ha probabilment in orrore per ottenere qualcosa che non ha nulla a che fare con essa, mi sembra piuttosto pericoloso, perché "delegittimi" questa cosa come buona e utile in sé, denaturandola in castigo. Il lavaggio nasale, anche da noi è odiato, quando Cucciola era più piccola glielo facevo abbastanza spesso perché era molto intasata e non sapeva soffiarsi il naso, e prima di farlo glielo annunciavo: in effetti, appena ne sentiva parlare, usava tutta la sua furbizia per tentare di sfuggirci, incluso dire "voglio fare la nanna" e buttarsi sul cuscino chiudendo gli occhi...
Sul "non avrai questo o quello se non mi dai un bacio", non ho parole ... tu suggerisci al nonno o alla nonna di pensare al giorno in cui avrà 15 anni e troverà normalissimo di dare un bacio in cambio di qualcosa ...

Ale e Cucciola (1/1/11)
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#4

Uhhh Alexandra... colpito e affondato (la storia del bacio a 15 anni intendo...).
Io minacce non credo di averne mai usate, se non nella forma di Alexandra, quello mi pare ovvio (stai sbattendo rumorosamente il cucchiaino sul piatto, smetti se no te li porto via; ti stai mangiando i pastelli a cera, smetti se no te li porto via, e ovviamente lo faccio se continua). Ma posso sbagliarmi, perché delle volte le cose scappano senza accorgersene (come si diceva con le spalle al muro..).
Promesse mi puó venire piú facile. Magari se insiste per andare in un posto o fare qualcosa, ma prima bisogna fare altro, le dico, se fai questo poi andiamo. Poi la promessa la mantengo.

Le é stato passato all´asilo il concetto "caramella-premio", una cosa che odio. Non é stato fatto in maniera sistematica ma sono bastate poche volte. Risultato se le dico no a una caramella (perché non voglio che la mangi, non per altro), mi inizia a dire che "é stata brava". Io cerco di dirle che le caramelle non sono dei premi per essere bravi, ma anzi che troppe fanno male, non é certo un premio... e se é stata brava il premio piú bello che puó avere é un bacio e un abbraccio dalla mamma... ma non credo che il messaggio passi...

Per il discorso pipí (anche la mia delle volte non vuole andare a farla anche se é passato molto tempo, o magari dobbiamo uscire), ci siamo inventate un gioco. Le dico che facciamo una scommessa, prova a sedersi, se fa pipí ha vinto la mamma e lei mi dá un bacino, se non la fa ha vinto lei e il bacino glielo dó io... alla fine col "gioco" viene, e poi non si ricorda neanche o meglio non lo capisce, dice che comunque ha vinto lei. Io le dico che ho vinto io, e mi dá un bacino.

001_wub Sofia 9/9/10
Olivia 6/7/13 001_wub
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#5

problema pipì c'è stato anche qui. secondo me la cosa migliore è buttarla sul gioco, con franco ora la scommessa è se in piedi sul bordo della vasca riesce a centrare il muro. l'alternativa è: ok, non ti stresso, quando ti scappa me lo dici tu. al massimo poi asciugate la pozza, ma vivete più sereni. sicuramente il fratello ha le sue 'colpe', l'importante è ripetersi di continuo che l'opposizione è solo sintomo di disagio per cui è il disagio che va curato. minacce o ricatti mai, mai, mai.
alexandra ottimo l'esempio dei 15 anni!

dimenticavo: anche voi siete in rodaggio nella vita nuova a 4.. secondo me dire ogni tanto (nei momenti di calma) anche a lei che è difficile per tutti aiuta!

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[Immagine: catcatcrd20120612_1_Alessandra+is.png]
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#6

Ehm...io ho rigirato la minaccia in scelta: vuoi fare la lotta per vestirti e non ci rimane tempo per vedere i trattori o preferisci che ci sbrighiamo con gli abiti e ci fermiamo a vedere i trattori?

10900 Ale 17/07/2010
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#7

bè... secondo me la forma è importante eccome! es: certo che puoi guardare un cartone ma prima dovresti mettere via i giochi se no non ci possiamo sedere sul divano

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#8

comunque quoto anch'io alexandra geniale con i 15 anni. me la segno per la prossima...

Alessandra + Daniele Giaime (7/10/2004) + Giorgia Diana (15/06/2010)
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#9

Bisognerebbe provare a dargli da subito un'alternativa possibile facendola sentire libera di scegliere in modo da "aggirare" i no con due si: visto che bisogna fare la pipì la vai a fare da sola o con mamma? vuoi farla adesso o dopo merenda? Insomma cercare di non creare terreno per scontri e, come dice Isotta, provare a mollare la presa una volta che gli si è detto quello che deve fare. Visto che l'impuntarsi spesso è un modo per tenere legato l'adulto a sè, basta che l'adulto non ci sia che viene meno l'utilità del comportamento. La prima volta probabilmente se la farà sotto per vedere cosa succede ma poi capirà l'utilità soprattutto se, una volta fatto quello che deve, gli regalerai qualche attenzione. Il difficile secondo me è riuscire a fare tutto questo con uno stato d'animo tranquillo e rilassato, che fa sentire al bambino che davvero può scegliere perchè noi siamo sereni e lui, con i suoi comportamenti, non gioca con le nostre emozioni.....insomma bisogna recitare bene la parte!!!

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#10

Se sono in me, la mia minaccia è che potrebbe farmi arrabbiare; altrimenti... ma voi sul serio riuscite sempre-sempre a controllarvi?!
A me scappano minacce che mi vergogno in modi che mi vergogno.
Se per esempio sta colorando ovunque o gira col pennarello lo minaccio di togliergli tutto, mi rendo conto che è brutto che sarebbe più educativo dir loro, chennesò: "Ma non sarebbe meglio disegnare sul tavolo? Anzichè sul prezioso divano di mamma e papà?"
Però mi parte l'embolo: "TI TOLGO TUTTO E NON COLORERAI MAI PIù, SAPPILO! T'HO AVVERTITO BELLINO!" Con la faccia trasformata in una maschera di rabbia, nell'intento di calmare la voce e non urlare (me lo sono imposto).
O se mi ha distrutto la casa sparpagliando i giocattoli ovunque parto da un "Dai metti in ordine... (NO) lo facciamo insieme (NO) hai giocato, ti sei divertito ora bisogna posare tutto (NO)... mi sto arrabbiando (NOOOO) arrabbiando seriamente (NO NO NO NO NOOOOOOOOOO) Menico se non rimetti in ordine subito, ti faccio sparire i giochi per sempre e stasera niente tetta".
Ok, lo ammetto faccio outing: metto in mezzo pure la tetta, sono un essere orribile ma sono estenuanti a volte, e m'aggrappo a tutto.
Per salvarmi la faccia vorrei puntualizzare che spesso non insisto, che il dialogo sopra arriva alla fine di giornate pesanti.
Sono un essere orribile.

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