08-08-2014, 12:57 12
Sì, ho visto da che sito è tratto, ma intendevo che non so che sito sia quello.
Diciamo che "la medicina cosiddetta tradizionale si interroga" non credo proprio sia vero... O meglio, ci sono ricerche che vengono effettuate in tutti i campi e se salta fuori qualcosa di interessante, questa viene presa in considerazione per ulteriori studi e approfondimenti.
Prendi come esempio la ricercatrice giapponese che di recente disse di aver scoperto il modo di far crescere cellule staminali in un battibaleno con un procedimento tutto nuovo. Peccato che poco dopo, verificando i dati, si è scoperto che non era vero, con tanto di scuse in lacrime della stessa ricercatrice.
Oppure quelli del Gran Sasso che dicevano di aver scoperto che si poteva viaggiare a velocità maggiore di quella della luce. Gran clamore, ma poi niente... i risultati erano sbagliati.
Parlare di medicina "complementare" non ha nessun senso. La medicina o funziona o non funziona, e se funziona devi essere in grado di mostrare E REPLICARE i risultati. Che vuol dire medicina "complementare"? Dovrebbe fare da complemento a che? Se io mi devo curare mi interesso solo ed esclusivamente a quella che è dimostrato che funzioni e questa prova avviene solo attraverso studi incrociati effettuati da persone diverse nel mondo. Nella fattispecie dell'omeopatia, il giudizio è concorde, ma di questo abbiamo già parlato.
L'articolo in questione utilizza una terminologia molto da mumbo jumbo (e sì, lo dico in modo dispregiativo) e offre ZERO riferimenti. Quindi... non so chi siano questi, sugli autori non trovo gran che e non c'è uno straccio di bibliografia. Magari quello è un documento ad uso interno che non si presume sia letto da me o te, ma leggendo questo non concludi "che nell'ambiente ci si sta interrogando sulla medicina complementare", ma che QUESTI vogliono far passare il messaggio che sia così. Non è esattamente la stessa cosa.
Per questo quando si cerca qualcosa in rete bisogna cercare prima ancora di leggere di verificare la fonte e se attendibile, si legge. Conosco siti, anche molto popolari, di roba complementare che però hanno zero validità scientifica.
Se evo leggere qualcosa di interessante in merito (e siccome non sono un esperto) deve necessariamente provenire da una pubblicazione NON amica. Una volta ottenuto quello vediamo poi cosa dice la comunità scientifica in merito.
C'era un articolo che ho postato, ma non mi ricordo dove... il quale sembrava provare l'effetto dell'omeopatia per curare disturbi intestinali. La rivista era OK, per cui valeva la pena di indagare. Tempo cinque minuti ho trovato critiche a quella meta-analisi per il modo in cui erano stati scelti i dati, la loro qualità e, di conseguenza, alle conclusione a cui erano giunti. insomma... quella meta-analisi era stata fatta male. Uno si potrebbe chiedere come fanno a pubblicare certi lavori, ma poco importa... l'importante è che con il metodo scientifico che richiede che tutti i risultati vengano vagliati attentamente prima di giungere a una certa conclusione, possiamo essere ragionevolmente sicuri che sbagli come quelli dell'articolo di cui parlavo vengono corretti automaticamente nel tempo.
Come dice il proverbio, uno studio non fa primavera.
Leggi questo:
http://www.autosvezzamento.it/il-metodo-...nopinione/
tu parti dal presupposto che "non c'è fumo senza arrosto", ovvero che siccome ne parlano, allora ci deve essere necessariamente qualcosa, magari piccolo, di vero, ma non è necessariamente così.
Di bufale 100% DOC la rete (ma non solo) è piena
Diciamo che "la medicina cosiddetta tradizionale si interroga" non credo proprio sia vero... O meglio, ci sono ricerche che vengono effettuate in tutti i campi e se salta fuori qualcosa di interessante, questa viene presa in considerazione per ulteriori studi e approfondimenti.
Prendi come esempio la ricercatrice giapponese che di recente disse di aver scoperto il modo di far crescere cellule staminali in un battibaleno con un procedimento tutto nuovo. Peccato che poco dopo, verificando i dati, si è scoperto che non era vero, con tanto di scuse in lacrime della stessa ricercatrice.
Oppure quelli del Gran Sasso che dicevano di aver scoperto che si poteva viaggiare a velocità maggiore di quella della luce. Gran clamore, ma poi niente... i risultati erano sbagliati.
Parlare di medicina "complementare" non ha nessun senso. La medicina o funziona o non funziona, e se funziona devi essere in grado di mostrare E REPLICARE i risultati. Che vuol dire medicina "complementare"? Dovrebbe fare da complemento a che? Se io mi devo curare mi interesso solo ed esclusivamente a quella che è dimostrato che funzioni e questa prova avviene solo attraverso studi incrociati effettuati da persone diverse nel mondo. Nella fattispecie dell'omeopatia, il giudizio è concorde, ma di questo abbiamo già parlato.
L'articolo in questione utilizza una terminologia molto da mumbo jumbo (e sì, lo dico in modo dispregiativo) e offre ZERO riferimenti. Quindi... non so chi siano questi, sugli autori non trovo gran che e non c'è uno straccio di bibliografia. Magari quello è un documento ad uso interno che non si presume sia letto da me o te, ma leggendo questo non concludi "che nell'ambiente ci si sta interrogando sulla medicina complementare", ma che QUESTI vogliono far passare il messaggio che sia così. Non è esattamente la stessa cosa.
Per questo quando si cerca qualcosa in rete bisogna cercare prima ancora di leggere di verificare la fonte e se attendibile, si legge. Conosco siti, anche molto popolari, di roba complementare che però hanno zero validità scientifica.
Se evo leggere qualcosa di interessante in merito (e siccome non sono un esperto) deve necessariamente provenire da una pubblicazione NON amica. Una volta ottenuto quello vediamo poi cosa dice la comunità scientifica in merito.
C'era un articolo che ho postato, ma non mi ricordo dove... il quale sembrava provare l'effetto dell'omeopatia per curare disturbi intestinali. La rivista era OK, per cui valeva la pena di indagare. Tempo cinque minuti ho trovato critiche a quella meta-analisi per il modo in cui erano stati scelti i dati, la loro qualità e, di conseguenza, alle conclusione a cui erano giunti. insomma... quella meta-analisi era stata fatta male. Uno si potrebbe chiedere come fanno a pubblicare certi lavori, ma poco importa... l'importante è che con il metodo scientifico che richiede che tutti i risultati vengano vagliati attentamente prima di giungere a una certa conclusione, possiamo essere ragionevolmente sicuri che sbagli come quelli dell'articolo di cui parlavo vengono corretti automaticamente nel tempo.
Come dice il proverbio, uno studio non fa primavera.
Leggi questo:
http://www.autosvezzamento.it/il-metodo-...nopinione/
tu parti dal presupposto che "non c'è fumo senza arrosto", ovvero che siccome ne parlano, allora ci deve essere necessariamente qualcosa, magari piccolo, di vero, ma non è necessariamente così.
Di bufale 100% DOC la rete (ma non solo) è piena
BM 06-09
C (ex PA) 20-10-11