[Helianthus]

Non so se l'argomento è già stato trattato ma leggendo i vostri thread a proposito di commenti sull'AS e ingerenze pesanti da parte di nonni e affini mi sento meno sola ma anche piuttosto infuriata. Noto che le frasi e le modalità sono abbastanza comuni e tristemente anche una certa arroganza. Inoltre, almeno nel mio caso, il tutto è accompagnato da sorrisi beffardi che tendono a sminuire il mio operato con mio figlio ("ah, questa generazione di internet, com'è saputella. Ti accorgerai che internet non ha ragione"...eh, perché loro si, invece). Il commento a cui prorio non so rispondere è "ma tanto tutti abbiamo imparato ad usare le posate e a mangiare da soli. Non serve a niente tutto questo spreco" (in realtà quello che non mangia il piccolo lo mangio io). Inutile dire che mi sono documentata, che ci sono evidenze scientifiche e non sull'efficacia di questo percorso, inutile dire che la manipolazione del cibo è prevista anche dallo svezzamento tradizionale (così è scritto sul famoso foglietto che mi ha dato a suo tempo la pediatra). Il sorriso sminuente è sempre lì "sono stupidaggini (in realtà la parola è un tantino più pesante). E' gente che non ci capisce niente" (da notare che tutti i nonni di mio figlio sono genitori di figlio unico.) E quindi inutile anche passare loro tutti i testi che mi sono letta io perché proprio non c'è la volontà nemmeno di capire. Ecco, arrivando al dunque (a parte la non frequentazione, non sempre fattibile), qual'è la vostra frase "salva situazione", la frase "uscita di emergenza" quando le ingerenze superano il limite della tollerabilità, quella frase che utilizzate spesso per zittire (o ridimensionare) ogni commento senza star lì a spiegare tanto (perché appunto non cambieremo di certo idea noi).