Autosvezzamento.it
Cerca
Close this search box.

La ricetta del minestrone perfetto

Minestrone di verdure e legumi nel piatto
Buon appetito!

Questa è la ricetta del minestrone più buono dell’universo.
OK, diciamo il più buono dell’universo PER ME.
È la ricetta che fa mio padre, che a più di ottant’anni ancora lavora e cerca anche d’industriarsi per riuscire a prepararsi cose buone da mangiare (no, non ho preso da lui…).

Questo minestrone ce lo mangiamo con gusto ogni volta che andiamo a trovarlo; anche noi ci dilettiamo a cucinare zuppe di verdure, ma niente… questo non c’è mai stato verso di rifarlo uguale. Un fallimento dietro l’altro.
Ma nei giorni scorsi il nonno ci è venuto a trovare dall’Italia e alla fine della sua visita siamo riusciti a carpirgli il segreto: abbiamo cucinato insieme il suo mitico minestrone, che da oggi dichiaro chiamarsi ufficialmente

Il minestrone di nonno Fulvio

Tagliare le verdure per il minestrone
Mani che hanno lavorato tanto

(non è vero, non vedeva l’ora di insegnarmi come si fa, stavo solo cercando di creare un po’ di patetica suspense :D)

Gli ingredienti sono rigorosamente 12

  1. Fagioli borlotti (freschi o congelati 500 g, se secchi un po’ meno, da precuocere. No in scatola)
  2. Fave (come sopra)
  3. Piselli (300 g)
  4. Spinaci (un mazzetto)
  5. Bietola (4-5 foglione)
  6. Carota (2 o 3)
  7. Cipolla (2)
  8. Sedano (4 gambi)
  9. Fagiolini (2-300g)
  10. Zucchina (2)
  11. Pomodori (4 o 5 pomodorini piccoli)
  12. Patate (4 patate piccole o equivalente)

Io i fagioli borlotti quassù non li trovo, dopo tanto vagare quindi abbiamo usato i fagioli marroni, secchi, cotti in pentola a pressione mentre tagliavamo le verdure, e poi abbiamo buttato l’acqua di cottura – che altrimenti avremmo potuto usare – solo per non avere un minestrone marrone.

Le bietole sembrano proprio introvabili, quindi – a beneficio di quelli che come me vivono nel Regno Unito o in posti dove la bietola col piffero che la trovi – vi racconto che abbiamo usato delle verdure a foglia verde, larga e dolce (green leaves, le chiamano qui. Molto esplicativo, vero?) e si sono rivelate perfette.

Il segreto è tagliare le verdure in pezzi molto piccoli.

Tagliare le verdure per il minestrone in pezzo molto piccoli
E quando dico piccoli, intendo proprio piccoli

Questo era uno dei punti in cui sbagliavamo noi. Piccolo equivale a 4 mm di lato, non al nostro cm e mezzo! Insieme alla scelta degli ingredienti, la dimensione dei pezzi fa davvero tutta la differenza.

Procedimento

Mettere in pentola abbondante olio. Papà usa un trito di sedano carota e cipolla, che prepara e tiene congelato sempre pronto, ma noi non l’avevamo, quindi abbiamo buttato nell’olio caldo direttamente i prodotti congelati: fave e piselli, nel nostro caso. In questo modo li si scalda subito portandoli alla temperatura degli altri ingredienti. Si lasciano andare un po’, poi si buttano le verdure tagliate e precedentemente mescolate tra loro.

Verdure mescolate prima di cuocere il minestrone
Si mescola tutto lasciando insaporire le verdure con l’olio per alcuni minuti.

Dopodiché si aggiunge acqua. E qui sta l’altro segreto: aggiungerne POCA. Quanto basta per riempire gli interstizi tra un pezzetto di verdura e l’altra, deve essere a filo con la massa di verdure e legumi.

Salare e piacere e coprire. Potete aggiungere un pizzico di peperoncino se siete degli appassionati pure voi.
Lasciate cuocere in pentola a pressione per mezzora, o per un’oretta nella pentola normale.

Se proprio volete godervelo al meglio, lasciatelo ad insaporirsi almeno fino al giorno dopo.

Buon godimento da parte nostra e da nonno Fulvio 🙂

ARTICOLI CORRELATI

ISCRIVITI e ricevi SUBITO
in OMAGGIO
la NUOVA EDIZIONE dell’ebook,
“E SE SI STROZZA?”

IN PIÙ IMPARA
QUELLO CHE C’È DA SAPERE CON IL
MINICORSO

COS’È L’AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
Con oltre 140 ricette per TUTTA la famiglia

11 risposte

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ISCRIVITI E RICEVI IN OMAGGIO LA NUOVA EDIZIONE DELL’EBOOK:
“E se si strozza?”

IN PIÙ IMPARA QUELLO CHE C’È DA SAPERE CON IL MINICORSO
SULL’AUTOSVEZZAMENTO!