Autosvezzamento.it
Cerca
Close this search box.

Mandare il bambino al nido o farlo tenere dai nonni?

Molti di coloro che hanno la fortuna di poter scegliere si chiedono se sia meglio far tenere il bambino dai nonni o mandarlo al nido. Qui di seguito trovate opinioni espresse da diversi genitori che si sono trovati a fare questa scelta e che vi aiuteranno a chiarirvi le idee.

Meglio i nonni

Mandare il bambino al nido o farlo tenere dai nonni? – nonni

Benedetta: Occorre che la mamma aiuti il papà o altre figure a far parte della vita del bambino!! Ovvio che tutti i bimbi, cosi piccoli ancor di più, preferiscono la mamma, ma… io lo terrei a casa con i nonni.

Letizia: Meglio evitare le decisioni a scatola chiusa e, potendo, perché farlo? Il piccolo ha davanti a sé una vita di classi, maestre e disciplina. Il tempo dei nonni, invece, non verrà mai, se non lo create. E gli uomini si nutrono, soprattutto, di relazioni intime e solide. Lasciate che i nonni provino a instaurare una relazione con il “vostro” piccolo. Non si tratta di abituarlo, di “piegarlo” alla vita, si tratta di instaurare una comunicazione reciproca, si tratta di amore.

Elisa: io consiglio i nonni per tutta la vita! Sarà comunque un distacco dalla mamma ma in pochi giorni passerà…i nonni sono una ricchezza nell’infanzia… l’asilo a tempo debito… io ho gestito 3 figli in questo modo. La mia seconda, M. in particolare al nido è durata tre giorni tra lacrime e disperazione…alla materna invece una gioia immensa! Ho capito che ogni frutto ha la sua stagione e i nonni le hanno lasciato un ricordo x tutta la sua vita! È stata la loro principessa ed ora è una donnina alla scuola materna!
PS anche i miei genitori temevano di non essere in grado con M. piccola grande leader, invece alla fine è stato un successone! Ora T., 7 mesi e mezzo percorrerà la stessa strada, anche lui tetta dipendente, ma auto svezzante.

Maria Paola: A 9 mesi non ha bisogno di disciplina ma di amore e tenerezza. Il bimbo sicuramente si adotterà ai nonni senza problemi e i dubbi dei nonni rientreranno la prima settimana. I bambini NON socializzano con i coetanei fino a 18 mesi, i nonni gestiscono i capricci dei nipoti con amore, le maestre con un po’ meno amore… la possibilità di costruire un rapporto vero e profondo con i nonni ce l’ha adesso, in classe e poi in ufficio a sottostare alle regole ci starà tutta la vita. Niente è paragonabile all’immensità dell’amore dei nonni che si dedicano anima e corpo ad un nipotino!
Inoltre a livello di equilibrio psicologico è utile imboccare una strada e mantenere quella..scelte miste tipo nonni e nido insieme destabilizzano…i bimbi hanno bisogno di sicurezze! Stabili e continue.

Alessia: Io sono per i nonni! Il mio bambino si addormentava solo al seno con me e tutte le volte che lo lasciavo piangeva come un disperato perché voleva me e non mi vedeva…poi a 7 ho dovuto lasciarlo x rientrare a lavoro e nonostante le paure di tutti lui è stato bravissimo… ogni nonna piano piano ha trovato il suo sistema e lui adesso sta volentieri con tutte… in realtà io vado via presto quando lui dorme e il papà lo sveglia, lo cambia e lo porta dalle nonne e lui così non piange perché sa che con il papà esce. I nonni sono un patrimonio importante per chi ce li ha e poi loro sono felicissimi di tenerlo… poi a due anni magari penserei all’asilo.

Pamela: La mia piccola sta con i nonni e io la trovo sempre serena, questo è l’importante. I bambini a quel l’età i progressi li fanno anche se stanno con i nonni, è normale che ogni giorno facciano nuove scoperte!

Antonella: Anche se si sceglie il nido, starà comunque coi nonni più tempo che a scuola, malato.
Il nido è nato per chi ne avesse necessità improrogabile, e poi ci hanno riempito la testa che fosse la cosa migliore, un po’ come gli omogeneizzati che sono “sicuri e controllati”. Leggendo un po’ di psicologia infantile e sviluppo del cervello nei bambini, vi farete un’idea diversa e lascerete che la scuola sia almeno dai 3 anni in poi, anzi, se proprio indispensabile. Ovvio che il cervello del bambino va stimolato e questo è l’unico lato positivo delle attività che vengono fatte all’asilo… e sempre che non vengano fatte a casa!!! Circa la socializzazione, aprirsi, parlare, imparare le regole eccetera, tutte cose molto belle, ma fuori tempo! A 9 mesi ha BISOGNO di essere tenuto in braccio, di essere consolato quando vuole la mamma, di essere ascoltato nelle sue manifestazioni di scontento e malessere, che il bambino tira fuori come riesce, anche piangendo tutto il giorno, se non viene capito. L’importante è che ci siano con lui persone disposte a dedicargli il cuore. Se questi possono essere i nonni, non avrei dubbi.

Lucia: nonni..io ho fatto e faccio così e i miei figli sono socievoli con tutti, indipendenti e felici. Non sono contro gli asilo ovviamente, ma se si ha la fortuna di avere dei nonni che possono prendersi cura dei piccoli in nostra assenza perché non lasciarglieli? Ad ogni modo il bimbo in assenza della madre si adatterà alla situazione nuova senza tetta e aspetterà il suo ritorno dal lavoro fiondandosi addosso appena la vede e attaccandosi al seno subito. O almeno i miei cuccioli hanno fatto e fanno così.

Francesca: i nonni sono amorevoli e concentrati sul nipotino, all’asilo sta lì a prendere malattie e non c’è nessuna socializzazione quando sono piccoli. Io sono stata messa al nido a nove mesi da piccola e a mio figlio sto evitando per i primi tempi, poi dopo l’anno temo mi toccherà ma non sono affatto felice, poi le maestre chi sono? Ci pensi che lasci tuo figlio a una sconosciuta?

Chiara: la mia per scelta dai nonni a 9 mesi, ho cominciato ad abituarla per tempo però, prima due ore, poi 4, poi 6. I bimbi capiscono con chi stanno e si adeguano, ora a 19 mesi è socievole e quando incontra altri bimbi sa starci senza problemi. L’anno prossimo andrà al nido, o forse già in primavera, ma avrà già due anni, se uno ha la fortuna di averli i nonni! Poi se proprio non funziona si può cambiare idea.

Serena: io ho scelto le nonne…. le bambine sono serene ma bisogna pensa anche alla propria…. non è semplice avere a che fare con le nonne!!!!!

Valentina: La stragrande maggioranza dei miei amici e coetanei (nati negli anni Settanta) figli di genitori lavoratori, me compresa, non e’ andata al nido ed e’ stata con i nonni fino all’inizio della materna e a nessuno sarebbe mai venuto in mente di dire che saremmo stati meno socievoli o in ritardo sull’apprendimento, cosa che infatti non e’ accaduta. I tempi cambiano, le esigenze (poche) dei bambini restano..

Meglio il nido

asilo nido
La “Camera blu” ideata dall’Architetto Vincenzo Mainardi (opera propria) [CC-BY-3.0], via Wikimedia Commons

Leggete anche l’articolo sull’inserimento al nido.

Susanna: nido tutta la vita; il caratterino ce l’hanno a casa, ma in un ambiente diverso cambiano totalmente (in positivo) ci sono appena passata e, nonostante un inserimento difficile, è un passaggio per loro fantastico senza tener conto di quante cose imparano

Gaia: I bimbi al nido impareranno a relazionarsi con loro pari e questo gli farà bene.
Le malattie che si prendono al nido non sono certo la fine del mondo: un raffreddore, un po’ di tosse… Fortunato chi ha una famiglia che ti supporta e che ti aiuterà quando dovrà stare a casa per l’influenza.

Lucia: Il mio bimbo va all’asilo da settembre quando aveva 10 mesi. In questo periodo ha fatto passi da gigante nell’evoluzione motoria e nel modo di porsi nei confronti degli altri bimbi. Il mio consiglio è di scegliere con cura l’asilo e mandarcelo magari solo per mezza giornata.

Giorgia: Io ho scelto per entrambi il nido e sono felice della scelta fatta. Ahimè il primo anno starà a casa il 60% delle volte per tosse raffreddore & co… Ma sarà lo stesso anche al primo anno di materna se non va al nido. Quindi non decidere in base al discorso malattie perché prima o poi gli toccheranno.

Letizia: La mia bimba ha undici mesi e da uno e mezzo va al nido… questo periodo è il migliore par il distacco e garantisco che la mia piccola inizia a scalpitare già quando vede la porta! Sta benissimo! Io avevo o tuoi stessi dubbi perché anche lei nanna solo con la tetta (per il mangiare non ho problemi mangia da sola i pezzi) ma se non ci siamo si adattano! Meglio nido in un ambiente adatto a loro pieno di stimoli che con i nonni! Le malattie… Per ora un raffreddore… ma ci sta!

Sara: Il mio va all’asilo da settembre, 9 mesi, e si è subito trovato bene. Può muoversi ed esplorare, si diverte molto e la sera si addormenta stecchito! Si certo si ammalano (e lì i nonni aiutano) ma lo farebbe comunque, pensate che il mio si è preso la sesta malattia il week-end PRIMA di iniziare il nido!

Beatrice: Nido…e non perché sono titolare di una struttura ma perché i bambini stanno bene con i bambini…imparano le regole e soprattutto cosa non indifferente che non c’è una persona solo per lui ma che un educatrice è per lui come per altri 6/8 (i rapporti un po’ variano a seconda della regione). Porto questa piccola esperienza: al nido ho una bimba che al momento fa 3 giornate su 5, dal mese prossimo la mamma le farà fare tutte le giornate perché la bimba non va più volentieri dalla nonna e cerca sempre i compagni. Poi le malattie ci sono e sicuramente le prenderà, ma deve fare gli anticorpi, se non le fa adesso le farà più avanti o alla scuola materna!

Elisa2: Nido, nido e nido!! Pietro ha iniziato a 8 mesi, ora ha quasi 1 anno e sono convinta di questa scelta!! Poi vedrete i super progressi che faranno.

Manuela: Anch’io voto nido. Il mio ha cominciato a frequentarlo a 10 mesi. I malanni ci sono stati (qualche raffreddore, tosse, che ha superato molto più velocemente di me, per dire…), e le educatrici sono state essenziali per aiutarmi nei primi passi, nel mangiare con le posate e, adesso, con l’uso del vasino. E tra l’altro tante cose i bambini sono spinti a farle proprio per imitazione!

Silvia: i bimbi anche piccolissimi sanno distinguere le braccia che lo accudiscono e sanno distinguere da chi e con chi fare capricci!! mio figlio, ormai grandicello ( 4 anni ) è andato al nido a 10 mesi, non avevo la copertura h24 dei nonni e personalmente anche l’avessi avuta, non ne avrei approfittato: se è dura per noi, figuriamoci per loro. non solo a livello fisico, ma anche di responsabilità. Il
risultato è che mio figlio ha imparato a socializzare, a giocare, a rendersi autonomo. Al nido non fanno né più né meno quello che fanno a casa. Io sono stata fortunatissima, le tate splendide alleate della sua crescita.

Chiara: Io sono al quarto figlio e anche l’ ultima andrà al nido tra qualche mese. Penso che dal punto di vista della educazione e serenità sia la scelta migliore.

Marta: io dico nido! (se a casa potesse starci la mamma sarebbe diverso, ma nonni no; ne vedo troppi la mattina a spasso con i nipoti che non fanno altro che lamentarsi di quanto sia dura!)

Clarissa: Io faccio parte di quel gruppo di mamme che PURTROPPO ha dovuto staccarsi dal suo cucciolo troppo presto. Aveva 4 mesi quando l’ho lasciato tra le braccia delle maestre. Ho pianto tanto perché il problema è più per noi che per loro. Io ho scelto il nido per non pesare sui nonni che però sono sempre presenti in caso di impreviste dissenterie e febbri varie.
A più di un anno di distanza sono contentissima della scelta fatta. Non è questione di regole o disciplina, ma di attività pensate per la loro età, di piccole scoperte quotidiane, di tante cose che noi a casa magari non riusciremmo fare.
Comunque c’è sempre il periodo di inserimento e se proprio non dovesse andare si può sempre “ripiegare” sui nonni.

Francesca: Anche io avevo la scelta a disposizione nonno 24/24 e 7/7 a disposizione, SEMPRE! Però con mio marito abbiamo scelto il nido, e anche se le maestre sono quel che sono e ci siamo passati febbri e raffreddori ogni santo mese, rifarei la stessa scelta tutta la vita! Tommaso è un bambino “leader”, ma stare con gli altri lo ha aiutato a smussare gli spigoli del suo carattere. Ora è più tranquillo dopo i 13 mesi di nido (è entrato a 1 anno, ora ha due anni). Farlo stare a contatto con altri bimbi gli ha insegnato anche a non patire l’arrivo del fratellino, che ora ha 8 mesi! Mandatelo al nido, ma solo se questo vi fa stare tranquille, altrimenti al momento dell’inserimento sentirà la vostra ansia e i pianti saranno strazianti. Io ho scelto il nido, e andare via e lasciarlo lì quando piangeva era faticoso, ma mi sono sentita bene quando sapevo che era partecipe delle attività. Dopo 3 mesi di vacanza lui è tornato dalle maestre e dai compagni con serenità.

Graziana: Anche io ero molto indecisa tra nonni e nido ma poi ho optato per il nido. La mia aveva 16 mesi ma sono molto contenta. All’inizio piangeva sempre ma poi si è abituata e sta imparando tantissime cose che la mia prima figlia che non è andata al nido non ha fatto!! Diciamo che io l’ho anche mandata perché ero spaventata dall’esperienza della prima che è stata con i nonni straviziata e mi ha fatto penare per tutti gli anni della materna!!

Mirosa: Io ho mandato il mio al nido a 10 mesi e lo rifarei mille volte. Con i nonni ci sarebbe stato sempre da discutere sul mio modo di educarlo (che ovviamente avrei chiesto di seguire) che loro però purtroppo non condividono. Sul sonno e sul cibo non aveva grossi problemi, sulle malattie ti posso dire che in un anno sarà stato a casa non più di 10 giorni, ha fatto la sesta malattia (che dura 4 giorni) e qualche giorno di virus intestinale… moccoletto al naso tutto l’anno ma niente di più. Al nido si diverte come un matto, ha anche un amichetto del cuore adesso e sono inseparabili (2 anni).

Entrambi

Adriana: Ciao il mio andrà al nido 3 mattine a settimana e poi nonni. Avrà 11 mesi. Io ho fatto questa scelta per non pesare troppo sui nonni materni. Certo anche io vorrei evitare i frequenti malanni, ma questo mi è sembrato un giusto compromesso (che ancora non ho messo in atto)…in questo modo anche l’aspetto economico non è così pressante.

Lina: Nido con il supporto dei nonni te lo dico per esperienza personale la mia bimba è andata al asilo a 10 mesi e mi sono trovata benissimo impara tante cose si diverte e te sei più serena. In bocca al lupo.

Corinne: Io ho optato per il 50-50…i miei due bimbi, tutte e due allattati al seno, li ho gestiti lasciandoli la mattina al nido a 6 mesi (con un biberon pieno del mio latte) e dopo il pranzo venivano recuperati dalla nonna che se ne occupava fino al mio rientro. Hanno certo avuto qualche malanno ma niente di serio o di non risolto nel giro di 1 settimana. Hanno imparato subito a mangiare da soli e a stare con tutti, ma non hanno nemmeno perso il rapporto con la loro famiglia composta da nonni e zii!! Facci un pensierino….e in bocca al lupo!

Sara:  Angela fa mattina al nido pomeriggio nonna.. Questo è il secondo anno (da quando aveva 8 mesi ed era tetta-dipendente). Confermo e straconfermo la nostra scelta!!

Cristina: Io ho fatto così : mezza giornata nido (così impara a stare con gli altri bimbi, ad avere regole, gioca in un ambiente più sicuro e fa giochi anche educativi, ecc. ecc.) e l’altra metà giornata coi nonni . Quando ha iniziato aveva 9 mesi.certo spesso è a casa ammalata, ma è normale il primo anno. Ah, e anche la mia a casa si addormentava solo con la tetta e in braccio.

ISCRIVITI e ricevi SUBITO
in OMAGGIO
la NUOVA EDIZIONE dell’ebook,
“E SE SI STROZZA?”

IN PIÙ IMPARA
QUELLO CHE C’È DA SAPERE CON IL
MINICORSO

COS’È L’AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
Con oltre 140 ricette per TUTTA la famiglia

76 risposte

  1. Ho un nonno molto premuroso e attento che se avesse potuto avrebbe tenuto il mio bimbo 24 ore su 24. Ma a prescindere che io non volevo pesare su di lui e condizionare tutte le sue giornate, io, da educatrice nido, ho scelto dai 13 mesi proprio il nido. L’ho scelto come volevo io, scartando le strutture che non mi convincevano. Non si tratta di far socializzare i bambini (anche se verso i 18 mesi i bambini iniziano a d avere relazioni tra di loro che durano molto nel tempo e che verso i 24 mesi ci sono già molti rapporti consolidati dove i bambini si aiutano a vicenda, si cercano e si consolano….) ma di un contesto dove il mio bimbo ha avuto modo di sperimentare e provare cose che il nonno non avrebbe potuto fare/dare. Il tempo è sì importante come quantità, ma io sono convinta che anche la qualità debba contare. Se il bimbo sta tutto il giorno con i nonni davanti alla tv (esempio molto diffuso) perché si è convinti che i nonni siano meglio del nido, ecco non lo ritengo affatto un tempo di qualità e crescita e cura del bambino…

  2. Anche se avessi potuto scegliere, avrei mandato i miei bambini al Nido – nel mio caso part time (con pranzo compreso). La primogenita ha iniziato a 14 mesi, il fratello a 10 mesi. Loro sono contenti e sereni, io me li godo il pomeriggio. Quanto a malattie credo che abbiano fatto 5 assenze in due in due anni! Credo che i nonni non dovrebbero sostituire i genitori a tempo pieno perché così diventerebbe un lavoro per loro e non mi sembra giusto. Tanto più che nè i miei genitori nè i miei suoceri avrebbero avuto tempo e capacità di seguirli per 4, 6 o addirittura 8 ore come potrebbe fare una mamma, un papà o un’educatrice proponendo addività, giochi, letture etc. Il presupposto di partenz a per me è che il nonno ha diritto di vivere la sua vita senza sapere che su di lui grava la gestione familiare di figlia o nuora. Io mi limito a chiamare il nonno più vicino solo in caso di necessità e con congruo anticipo.

  3. Io ho deciso di rimanere a casa con i bimbi ma se avessi voluto continuare i nonni sarebbero stati volentieri a disposizione. Assolutamente avrei scelto i nonni, sono delle figure eccezionali per i bambini, un valore aggiunto, hanno qualcosa da insegnare in più proprio perché nonni. Avranno tutto il tempo di socializzare dopo a scuola e comunque al parco giochi o con gruppi gioco.

  4. con la primogenita che ora va alla materna ho scelto di fare un po’ e un po’ e mi sono trovata molto bene. credo che replicherò con il piccolino 😀

  5. Io vorrei mandarlo al nido ma non me lo posso permettere. Grazie al cielo ho i nonni, così posso accettare serenamente i lavori saltuari che trovo. Se non avessi i nonni dovrei stare a casa io. Comunque mio figlio ha 19 mesi e, anche se non è autonomo al 100% sa fare da solo tante cose. Basta insegnargliele. Al nido, forse, imparerebbe prima, ma vedo che io al nido non ci sono andata, ma mangio con le posate come tutti gli altri!

  6. Potendoselo permettete dico asilo, all’asilo si confronta con i suoi coetanei e le maestre gli fanno fare attività idonee per la sua età in un ambiete adeguato x loro!

  7. ba anche se divbentano indipendenti , imparano a parlare più tardi non è certo un dramma. siamo diventati tutti grandi e non si vede se siamo stati o meno al nido. l’importante è che i bimbi ci stiano bene, sia con i nonni che al nido.

  8. mi sarebbe piaciuto fare parttime, e nenere metà io e metà i nonni. non si è potuto fare, allora avrei fatto metà nido e metà nonni ma ilparttime al nido costa praticamente quanto una giornata intera. lo avrei fatto per alleggerire i miei non tanto per il nido in sè che non mi ha mai ispirato fiducia,. non so perchè. io ci sono pure andata al nido per un po’ e mia mamma diceva che ero contenta di andarci. allora tutto il giorno nonni. lui è felicissimo, tanto che a volte non vuole tornare neanche a casa. del resto ricordo il mio attacamento ai nonni, è un’esperienza unica. (ah se li avessi ancora….) di tempo per stare con gli altri bambini ce ne sarà, magari con i nonni no….

  9. io ho avuto la fortuna di poter scegliere di tenerla a casa con me, comunque tra nido e nonni sceglierei nonni, perchè penso che a questa età i bambini abbiano bisogno di punti di riferimento importanti e di attenzioni che in un asilo nido non potrebbero avere (per una questione di numeri) e lo dico nonostante io sono stata un’educatrice che lavorava proprio negli asili nido, anche se sicuramente all’asilo hanno tanti stimoli, preferirei comunque lasciarla coi nonni. Nel mio caso che la tengo a casa con me, frequentiamo dei corsi per mamma e bimbo, in questo modo ha la possibilità di interagire con altri bambini, di fare attività interessanti e stimolanti, ma di avere comunque me come punto di riferimento. Anche se mi rendo conto che non tutti possono avere questa fortuna di stare a casa coi propri bimbi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ISCRIVITI E RICEVI IN OMAGGIO LA NUOVA EDIZIONE DELL’EBOOK:
“E se si strozza?”

IN PIÙ IMPARA QUELLO CHE C’È DA SAPERE CON IL MINICORSO
SULL’AUTOSVEZZAMENTO!