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Versione completa: asilo nido o no?
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Ciao a tutti, oggi parlavo con alcune mamme che hanno bimbi dell'etá di Giulio o poco di piú. Quasi tutte (anche se non per necessitá, nel senso che non lavorano) hanno deciso di mandare i piccoli al nido a gennaio, diciamo all'etá di un 14-16 mesi. Tutte ritengono che abbiano necessitá di socializzare e che diventino piú svegli ed estroversi a contatto con altri bimbi. Io lavoro da casa, quindi non ho mai pensato di mandarlo cosí piccolo. Insomma, se non costretta per necessitá, mi sembra sia meglio mandarlo a tre anni, quando davvero ha le capacitá per interagire e per capire che all'asilo si sta solo qualche ora e poi si riabbraccia la mamma. E in caso di bisogno, meglio una tata o il nido (...qui i nonni non li abbiamo)? Voi cosa dite? Come avete fatto?
mah
io ho due nonne (mia madre e mia suocera) entrambe vicine ai 70. mia madre molto sprint e mia suocera molto meno.
l'ho iscritto al nido
per fortuna l'hanno preso nel nido di cui conosciamo vita morte e miracoli, tate e cuoche, in quanto è il nido del comune dove lavoriamo entrambi.
è gente speciale e i bimbi stanno veramente benissimo.
abbiamo molta fiducia.

ho preferito iscriverlo al nido, tornare al lavoro e allo stipendio pieno, piuttosto che costringere mia madre ad essere impegnata 6 giorni su 7.
vedo che per lei è abbastanza faticoso.
ha mille impegni alcuni anche lavorativi nonostante sia in pensione, mille interessi...
lei ovviamente dice che terrebbe volentieri matteo ma ho notato che averlo spesso la manda in crisi.

sarà dura (forse più per me che per lui) ma abbiamo valutato che sarà meglio così.
non ho mai pensato a tate o baby sitter, forse perchè comunque l'ambiente di questo asilo nido è sicuro, stimolante e sereno.

però esperienze ancora non ne ho, matteo inizierà a fine settembre, quando avrà 8 mesi.
a settembre torno a lavorare e lui compirà 1 anno
avendo a disposizione i miei genitori e mia suocera opteremo per un impegno alternato delle nonne
anch'io penso che, se non è necessario, si possa aspettare finchè la socializzazione con i pari non diventi qualcosa di veramente necessario
penso che fino ai 3 anni circa sia più importante poter stare con figure di riferimento dalle quali sentirsi amati e rassicurati
Ciao,
io non ho avuto scelta, perchè i nonni sono tutti distanti. Ma ho avuto una grossa fortuna, il nido aziendale. Sono tornata a lavorare part time (20 ore settimanali) quando Sofia aveva 4 mesi, ora sto ancora facendo part time (ma 30 ore) e tornerò full time (40 ore) da settembre, quando avrà un anno.
Io sono contentissima della scelta. Vedo che lei si trova bene, forse è piccola per socializzare, anche perchè i suoi compagni d'asilo sono tutti più grandi di lei, ma li guarda giocare e ora vedo che un pò inizia a interagire. Da settembre avrà compagni nuovi e saranno tutti circa della sua età. Secondo me impara molte cose, è in un ambiente stimolante, con tanti giochi, diversi da quelli che ha a casa, a contatto con persone diverse. C'è anche da dire che è un nido molto piccolo (3-6 bambini a seconda dei giorni), ed è sul mio posto di lavoro, quindi per mesi sono andata ad allattarla, in più se c'è qualsiasi bisogno sono veramente a 2 minuti da lì.
Penso che avrei fatto la stessa scelta anche con i nonni a disposizione, perchè sono sempre stata convinta che l'asilo faccia bene ai bambini, forse anche perchè sia io che mio fratello abbiamo fatto sia nido che asilo. Se non lavorassi, discorso economico a parte, forse avrei iniziato più tardi (verso l'anno) e meno ore, oppure avrei optato per un ritrovo di mamme e bambini assieme, non so, non ci ho mai pensato. Certo che se non lavorassi i 500 euro e passa al mese per il nido non li avrei, quindi..
io ho chiesto se era possibile andare ad allattare matteo se ci fosse stato bisogno e mi hanno detto di no
bello che le ore di allattamento siano puramente TEORICHE

il nostro però non è un nido aziendale
è il nido comunale e noi lavoriamo in comune ma non si può considerare aziendale

elis io la penso esattamente come te
Io pure aspetterò finche non sarò "costretta" (quando ricomincerò a lavorare).

Quanto al fatto che siano più svegli se frequentano l'asilo nido, mi pare una baggianata. Le frustrazioni non credo che aiutino a crescere (e l'asilo è comunque una frustrazione, almeno all'inizio). Nè mi pare che Leonardo da Vinci o Dante Alighieri abbiano frequentato asili nido ante litteram....
Il fatto che siano più svegli è sicuramente vero: imparano a dover attirare l'attenzione e a farsi notare dalla tata che ne ha 7 d guardare. Tempo fa un'amica è venuta a casa mia con la sua bimba di 20 mesi che aveva iniziato da 2 mesi il nido, mi ha praticamente distrutto mezza casa e voleva malmenare M ogni volta che la mamma lo guardava soltanto, lei ha detto "sai il nido l'ha resa più sveglia"... ecco, ci siamo capite! Tieni anche presente che tendenzialmente se ne parla positivamente perchè la stragrande maggioranza di chi li manda nn ne può fare a meno e si cerca giustamente di dare un buon servizio e chi ne usufruisce cerca di guardare agli aspetti positivi del servizio. Ma secondo me è così e solo così che va visto: un servizio (buono e ben organizzato) in supporto a necessità lavorative obbligate. Non è una necessità del bambino, per il momento, frequentare un ambiente istituzionale, con orari, supplenze e altri bambini.
Io sono libera professionista e ho optato per una tagesmutter un paio di volte la settimana (c'è solo un altro bambino), poche ore la nonna, qualche volta un'amica che mi aiuta portandolo a passeggio. Anche io stessa mi sarei trovata male ad avere orari imposti tutti i giorni, riunioni, colloqui... etc, preferisco rimandare. Inoltre da quando M ha 3 mesi io lavoro in questo modo e lui si è abituato così, mi spiacerebbe sottoporlo ancora una volta ad un cambiamento enorme.
poi penso che mandarlo a gennaio sia un po' una pazzia per quanto riguarda le malattie! hai quasi la certezza che poi prenderà l'influenza e lo terrai a casa un mese ammalato, meglio settembre!
(20-06-2011, 10:26 10)Maryluisette Ha scritto: [ -> ]Il fatto che siano più svegli è sicuramente vero: imparano a dover attirare l'attenzione e a farsi notare dalla tata che ne ha 7 d guardare. Tempo fa un'amica è venuta a casa mia con la sua bimba di 20 mesi che aveva iniziato da 2 mesi il nido, mi ha praticamente distrutto mezza casa e voleva malmenare M ogni volta che la mamma lo guardava soltanto, lei ha detto "sai il nido l'ha resa più sveglia"... ecco, ci siamo capite! Tieni anche presente che tendenzialmente se ne parla positivamente perchè la stragrande maggioranza di chi li manda nn ne può fare a meno e si cerca giustamente di dare un buon servizio e chi ne usufruisce cerca di guardare agli aspetti positivi del servizio. Ma secondo me è così e solo così che va visto: un servizio (buono e ben organizzato) in supporto a necessità lavorative obbligate. Non è una necessità del bambino, per il momento, frequentare un ambiente istituzionale, con orari, supplenze e altri bambini.
Io sono libera professionista e ho optato per una tagesmutter un paio di volte la settimana (c'è solo un altro bambino), poche ore la nonna, qualche volta un'amica che mi aiuta portandolo a passeggio. Anche io stessa mi sarei trovata male ad avere orari imposti tutti i giorni, riunioni, colloqui... etc, preferisco rimandare. Inoltre da quando M ha 3 mesi io lavoro in questo modo e lui si è abituato così, mi spiacerebbe sottoporlo ancora una volta ad un cambiamento enorme.
poi penso che mandarlo a gennaio sia un po' una pazzia per quanto riguarda le malattie! hai quasi la certezza che poi prenderà l'influenza e lo terrai a casa un mese ammalato, meglio settembre!

in effetto, ora che ci penso, i bimbi molto piccoli che conosco e che vanno al nido sono piú vivaci, ma esattamente nel senso che dici tu: cercano in tutti i modi di attirare l'attenzione su di sé, spesso buttando tutto all'aria, gridando o diventando molto molto scalmanati.
in effetto, ora che ci penso, i bimbi molto piccoli che conosco e che vanno al nido sono piú vivaci, ma esattamente nel senso che dici tu: cercano in tutti i modi di attirare l'attenzione su di sé, spesso buttando tutto all'aria, gridando o diventando molto molto scalmanati.
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scusate ragazze, ma secondo me questo non è un modo "sano" di essere vivaci..cioè, mi sembra che in questo modo facciate sottointendere che puo essere giusto renderli frustrati per mancanza di attenzione per poi ottenere vivacità e irruenza (necessaria?), c'è anche "sofferenza" assieme a questo modo di esprimersi per essere considerati..bo, non so se mi sono spiegata bene o ho frainteso io le vostre parole..001_unsure
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