Pensa che quella parola l'ho usata pochissimo, e l'ho presa in prestito per sostituirne un'altra ben peggiore che cominciava con le stesse lettere.
Però segno che alla piccola è rimasta impressa lo stesso, anche se sentita solo per poco tempo.
Io ora ho smesso completamente, mentre al papi ancora ogni tanto sfuggono.
Mannaggia... Questi bimbi sono proprio piccole spugnette !
E io che dico spesso: min***! Giuggino per ora parla poco ma sono sicura che sarà una delle prime parole che dirà!!!
È meglio che stia molto attenta...mea culpa!
Io le parolacce le uso ben poco ma "Che pa..e!" ahimè ogni tanto mi esce.
Ecco, l'altro giorno, D. si è svegliato ed ha intonato "Che pa...e, che pa..e, che pa..e!"
Tra lo sgomento e la sorpresa, ho capito che qui non si può mai mollare la presa! E' proprio vero che i figli sono un'occasione per migliorare...
Come su altro thread accendo la funzione "modalità burlesca":
le parolacce vanno insegnate ai figli. E' preciso dovere del genitore. Cosicché possa usarle a suo piacimento se lo spigolo del mobiletto di cristallo gli si lancia contro la fronte o se il gradino si rende sdrucciolo per farlo scivolare. Ma soprattutto per rendere più grezzo e vario il gergo di casa.
Che sogno mia figlia che si alza dal letto facendo puzze e inveendo contro la maledettissima mattina o con lo stronzissimo sole che filtra dalle tapparelle. E subito dopo: "Madre, 'zzo c'è per colazione?". Riuscirebbe a turbare persino quell'inimpressionabile di Namor!!
Bene, chiudo la modalità burlesca!
Che poi, vedendo la mia piccola: tenera, bianca come una porcellana, con gli occhi blu e la bocca sempre rossa e mobile, che balla per casa e mi coccola la pancia
...naaaaah!
