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(29-02-2012, 11:47 11)Cosmic Mummy Ha scritto: [ -> ]comunque, queste chiacchierate mi sono servite per capire che devo prenderla più easy, magari non stressarmi se non riesco a tirare il latte ma allo stesso tempo concedergli più poppate quando sono con lui e non avere paura che debba mangiare chissà che cosa per integrare il latte materno.

Ecco, direi che già cominciare da qui, ti aiuterà a fare pian piano chiarezza fra i tanti dubbi e qualche informazione non consapevolmente inesatta del pediatra che da ciò che capisco stimi molto, non per questo, però, sembra essere (come purtroppo normale ancora oggi) ben aggiornato (né completamente libero dalle influenze di una vecchia concezione -dagli anni 60/70 in poi- dell'alimentazione, compreso l'allattamento, del bambino). Ma l'importante è che sia un bravo medico, il suo vero mestiere!

Scusami se non ti rispondo su tutti i tantissimi aspetti che hai toccato. Si chiariranno pian piano con altre chiacchierate magari un po più ristrette tematicamente Blink!

Richiamo l'attenzione su qualcosa che da scienziata/mamma intuisco starti particolarmente a cuore: la correttezza scientifica da una parte, e il buon senso dall'altra.

Io credo che il vero buonsenso abbia piena libertà e capacità di orientarci solo dove si è liberi da sovrastrutture errate.
Perché altrimenti rischiamo di scambiare per 'buonsenso' quello che ci fa tornare i conti con ciò che qualcuno ci ha 'insegnato'. E quello che ci insegnano se ce lo fanno passare come un dato di fatto, ma non lo è, può quindi inquinare la nostra libertà di scelta.
E quindi:
* o torniamo all'epoca prescientifico-pediatrica sulla puericultura ri-imparando ad agire solo per istinto cancellando ogni altro elemento culturale estraneo (ma la vedo dura!)
* o, come credo tu preferisca, e anche io, approfittare della sempre maggiore consapevolezza dovuta alla scienza umana, per cercare di selezionare fra tutte le informazioni contraddittorie sull'argomento e in particolare, parlando di fatti naturali, ciò che, essendo più aderente alla realtà dei fenomeni, è in grado di ricondurci attraverso la via scientifica ad un sereno e consapevole moderno 'buon senso' secondo natura.

Le vie di mezzo, in filosofia il giusto mezzo, vanno bene se scelte fra soluzioni alla pari o equivalenti almeno dal punto di vista funzionale, in questo caso entrambe scientificamente sensate.

Un Es: per quanto l'allattamento misto inquini il buono sviluppo dell'allattamento materno e spesso alla fine lo porti pian piano a fallire del tutto, può essere considerata una via di mezzo finché dura.
Entrambi sono allattamenti su misura per i neonatie in grado di crescerli in salute.
<mi chiedo comunque, perché in un caso come questo non optare per solo lm visto che la natura lo ha previsto e anche dove o quando serva una spintarella di pazienza per aumentare la produzione, ora sappiamo che la natura ci ha fornite anche di meccanismi per ottenere questo risultato invece di arricchire l'industria del surrogato' ottimo come rimedio medico in caso di impossibilità effettiva=>la soluzione migliore è anche la più naturale! >

Invece (e prendo in prestito la tua questione precedente): somministrare ad un neonato latte vaccino diluito in aggiunta al materno o LA non è una via di mezzo (non lo è neppure nelle società primitive) perché non adeguato nutrizionalmente ad uno sviluppo sano del neonato umano.
Infatti se provassimo a chiamare il lattevaccino con un'altra espressione 'alimento caseario' non si creerebbero così facilmente simili malintesi.
In effetti, è questo che è, un alimento altro dal "latte" come la carne, solo che in genere viene somministrato in quantità maggiori e inutilmente molto più impegnative per i loro reni. In ogni caso non adatto ai lattanti (ad ognun poppatore di ciascuna specie' il suo latte). Non è un giusto mezzo, ma un pasticcio!

Il punto é che dovresti munirti di pochi ma efficaci criteri di discernimento fra notizie probabilmente sicure e altre potenzialmente errate.
Credo che a questo punto, il buon senso di noi della società civilizzata, sia basato su un sempre vigile e informata capacità critica.
Perché se, ad es. vieni consigliata da qualcuno che forse neanche sa di sbagliare pur essendo un medico, anzi, proprio perché medico e di fiducia, dai per scontato che anche su questo argomento sia attendibile, le tue decisioni le prenderai, ma saranno apparentemente di buon senso, in reatà potenzialmente pericolose!

Insomma, sai come si discerne la priorità fra diverse soluzioni nel mondo scientifico, no?
« A parità di fattori la spiegazione più semplice è da preferire »
(Guglielmo di Occam)
ovvero
fra 2 soluzioni ad un problema, si deve sempre scegliere la più semplice che sarà certamente la più diretta, immediata e naturale.
Ecco dov'è un buon senso provato scientificamente.


Ah, e sono d'accordo con te, è bene fidarsi da chi ne sa di più.
Ma oggi si sa che il mondo pediatrico medio e buona parte della puericultura, deve fare ancora grandi sforzi per assimilare le nuove evidenze scientifiche emerse da nuovi approcci, sempre più affinati, di ricerca.
Cosmic mummy, ti posso dire come è andata per mia figlia. La mia poppata mattutina all'asilo faceva parte della sua routine. "La mamma mi porta all'asilo, viene a una certa ora, mi allatta, mi fa un pò di coccole e poi va via. Poi torna e mi porta a casa."
Non è mai stato un problema. L'unica cosa è che se andavo all'asilo a un orario diverso (normalmente andavo alle 11.15, ma è capitato, perchè sono anche coordinatrice dell'asilo, di dover andare prima) allora si aspettava la poppata.
Quando poi ho smesso di andare ad allattarla, a 7 mesi, ha invece associato l'arrivo della mamma con l'andare a casa, indipendentemente dall'ora. Infatti se vado e poi devo andar via sono pianti, e cerco di evitare.

Credo che molte mamme qui abbiano fatto autosvezzamento ricominciando a lavorare presto, mandando i figli all'asilo, o lasciandolo dai nonni (magari con qualche compromesso), non è necessario essere a casa col bimbo, quindi se hai bisogno di consigli siamo qua.
mi avete sicuramente convinto per quanto riguarda il latte vaccino. trovo corretto non escluderlo come alimento o "ingrediente" ma non considerarlo un sostituto del latte materno.

per quanto riguarda le poppate al nido, al di là delle teorie pedagogiche che ovviamente valgono fino a un certo punto e non possono essere dimostrate più di tanto (sono dell'idea che bisogna specie nel primo anno fare ciò che ci rende più sereni e ci fa gestire tutto in maniera più semplice), nel mio caso sarebbe comunque difficile instaurare una routine in cui io vado ad allattarlo. mio figlio mangia mediamente ogni 2 ore, il che vuol dire che in 6 ore dovrei trovare 2 mezz'ore, sempre negli stessi orari, tutti i giorni (più allattarlo quando lo vado a prendere - avendone un altro da prendere a scuola con i minuti contati!) il che non è compatibile con i ritmi di un laboratorio in cui certe volte i tempi sono dati dalle macchine e dai colleghi che in quel momento portano avanti il lavoro sperimentale con te. già l'orario ridotto di 6 ore è una forte limitazione per me... (ma ovviamente non ci avrei rinunciato per nulla al mondo!). detto questo, non voglio entrare troppo nel dettaglio della mia vita anche perchè immagino che non interessi a nessuno, mi sto già dilungando anche troppo e immagino ne avrete abbastanza della mia chiacchiera Biggrin.
volevo solo precisare che non sono affatto critica sull'autosvezzamento ma anzi scrivo qui proprio per capire come affrontarlo nel caso di un bimbo che già così piccolo frequenta il nido. credo comunque che se mio figlio a 5 mesi mangia volentieri la frutta (vi manderei un video delle risate che si fa e di quanto si dimena dalla gioia quando la mangia Biggrin) non vedo perchè non dargliela.
e anche trovare insieme alle educatrici del nido un modo di procedere che sia compatibile con la loro organizzazione ma anche con le mie idee.
per adesso vi saluto. ci risentiremo ai prossimi progressi mangerecci del mio piccolo! 001_rolleyes
Devo ammettere che non capisco come siano organizzati questi nidi (e sembrano essere cosa comune)... Voglio dire, possibile che se un bambino non mangia i solidi non possa essere ammesso? Che differenza gli fa se viene allattato (con il biberon, l'endovena o altro), anzi non gli rende la vita più facile?
(28-02-2012, 03:46 15)Cosmic Mummy Ha scritto: [ -> ]sono un fisico sanitario.

Erm... ma cosa vuol dire?
(02-03-2012, 08:54 20)arkadian Ha scritto: [ -> ]Devo ammettere che non capisco come siano organizzati questi nidi (e sembrano essere cosa comune)... Voglio dire, possibile che se un bambino non mangia i solidi non possa essere ammesso? Che differenza gli fa se viene allattato (con il biberon, l'endovena o altro), anzi non gli rende la vita più facile?
(28-02-2012, 03:46 15)Cosmic Mummy Ha scritto: [ -> ]no, non è questo. loro fanno quello che gli dici tu, ovviamente. se vuoi che prenda latte artificiale gli porti il latte artificiale, se vuoi dargli il tuo latte tirato puoi dargli il tuo latte tirato, io l'ho fatto per un po' ma poi ho visto che era troppo poco e ho smesso. comunque se un bambino (come il mio) in 6 ore ha bisogno di mangiare 2 o 3 volte è molto difficile riuscire ad avere una scorta di latte materno sufficiente. col primo figlio ci sono riuscita, con il secondo purtroppo no.


sono un fisico sanitario.

Erm... ma cosa vuol dire?

fisico sanitario è in pratica un esperto di radiazioni, e delle interazioni delle radiazioni con i tessuti biologici e in particolare degli effetti sanitari sull'uomo. il fisico sanitario per esempio lavora in ospedale, nei reparti di radiologia, radioterapia e medicina nucleare per quanto riguarda la protezione dei pazienti, e il controllo di qualità degli apparecchi, la progettazione dei piani di trattamento di radioterapia... ma si può occupare di radioprotezione a livello ambientale, o in modo più ampio di biotecnologie, apparecchiature biomediche, ecc.
per diventarlo si frequenta una scuola di specializzazione post laurea in cui si studiano oltre che la fisica delle radiazioni e le varie tecnologie, anche biologia molecolare, statistica medica, medicina del lavoro, fisologia... insomma i fisici sanitari sono dei fisici molto interdisciplinari! Thumbup1
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