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Salve sono domenica e ho 2 figli uno ha quasi 4 anni e uno quasi 1 anno. Vi ho conosciuto da poco altrimenti probabilmente molte cose sarebbero andate diversamente con i miei bimbi soprattutto il grande con cui ho fatto lo svezzamento classico con il risultato che ancora adesso non mangia niente, é molto selettivo ( pizza wurstell e poco altro se fosse per lui) quindi mi vedo costretta a forzarlo... Non so più come prenderlo, all'asilo idem... Il pediatra dice che devo insistere e non cedere ma può stare anche tutto il giorno senza toccare cibo se dice no é no, il piccolo invece almeno per ora sembra mangiare tutto più tranquillamente tranne la carne... Voi cosa mi consigliate?
Ciao Domenica, benvenuta! Se non l'hai ancora fatto ti consiglio di leggere Il mio bambino non mi mangia, Gonzales, sicuramente ti da qualche spunto... In ogni caso a mio parere é ora di cambiare rotta, partendo dal presupposto che i bambini non si lasciano morire di fame; é importante slegare l'aspetto nutritivo del pasto da quelli emozionali (ricatti,coccole,richieste di attenzione,vizi, "bracci di ferro", ecc...) e il primo passo da fare é "fregartene" del fatto che tuo figlio mangi oppure no - e quindi non proporre altro se non mangia...
Ho già provato... Ho lasciato il piatto tutto il giorno sul tavolo, ha provato in tutti i modi a chiedermi altro ma anche se mi si stringeva il cuore non ho ceduto fino alle 11 di sera che poi gli ho dato il latte col biberon, il giorno dopo idem...
Io non ho esperienza, ma così d'impatto, fingere indifferenza rispetto al rifiuto del cibo non dovrebbe tradursi nel togliere il piatto anche a lui quando hai finito il pranzo e riproporgli la cena con altrettanta indifferenza? Ripeto, non ho ancora vissuto tale esperienza e quindi non sono competente, capisco che sia una cosa davvero molto difficile, ma ho risposto secondo quella che ho percepito essere la base della strategia dell'indifferenza. Qui avrai tantissime risposte molto più concrete, che non vedo l'ora di leggere.
Ho paura che ormai per lui sia troppo tardi perché ha quasi 4 anni e si è radicata questa cosa non resta che aspettare che cresca....



Oggi a pranzo il piccolo ha mangiato una porzione di lasagne pane prosciutto cotto e frutta lui una forchettata di lasagne e un pezzetto di pane e prosciutto cotto stop.
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Oggi a pranzo il piccolo ha mangiato una porzione di lasagne pane prosciutto cotto e frutta lui una forchettata di lasagne e un pezzetto di pane e prosciutto cotto stop.
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E va bene, no? Dov'é il problema? A fine pasto si sparecchia, e poi basta fino a merenda/cena...
Io forse la faccio troppo semplice, ma davvero vorrei provare a farti vedere il problema da un altro punto di vista...
Una forchettata di pasta e un pezzetto di pane non mi sembra abbastanza per un bambino di 4 anni l'ho lasciato stare perché voglio realmente provare a seguire i vostri consigli, quindi devo sparecchiare e riproporre la sera, e se nel mezzo ha fame e mi chiede qualcosa? E devo fare sempre tutto tranquilla senza fargli pesare che non ha mangiato?
ciao Domenica, ieri sera sono stata interrotta dal piccolo e poi sono crollata...scusa!
Si, secondo me potrebbe essere una strategia, volta a spezzare il circolo vizioso che si è creato (lui non magia - tu vai in ansia e proponi altro - lui ottiene quello di cui è goloso); a lungo termine una forchettata di pasta e un pezzetto di pane potrebbero davvero essere troppo poco, ma prova a fidarti di lui: se ha fame lo sa benissimo! Se nel frattempo chiede qualcosa, puoi proporre una merenda - possibilmente sana (tipo yoghurt, frutta fresca, verdura cruda...), altrimenti si passa alla cena (proponendo a lui esattamente quello che mangiate tutti, non gli avanzi del pranzo altrimenti sa di ricatto "devi mangiare questo e se non lo mangi te lo ripropongo all'infinito!" e esci dall'idea di indifferenza...).
So che probabilmente non è facile, non hai davanti un cucciolo di 6 mesi ai primi approcci con il cibo solido ma un bimbo che è abituato a fare così da almeno 3 anni e mezzo, e le abitudini sono difficili da cambiare! Ma prima di pretendere un cambiamento da lui, probabilmente il cambiamento lo devi fare tu, nel tuo approccio ai pasti, tenendo bene a mente che nessun essere umano, adulto o bambino, che non abbia problemi mentali, si lascerebbe morire di fame...

ps: tutto questo va di pari passo con il fatto di non avere a casa ciò che non vuoi che mangi...
ps2: aggiungo: non fargli pesare se non mangia, ma nemmeno dirgli che è bravo se ha mangiato...lascia fuori dai pasti le emozioni, positive o negative che siano...

ho appena letto un articolo del blog che forse fa al caso vostro... http://www.autosvezzamento.it/latte-biscotti-bambini/
Oggi ha mangiato un po di pasta con "carne di pesce" (tonno) e dopo ogni forchettata mi diceva "mamma guarda ne ho mangiato 2" che rispondergli? Bravo amore.

Mi ha scritto metà risposta! Comunque dicevo il piccolo di quasi un anno mangia di tutto e principalmente solo ma mi sembra che non si sazi abbastanza bene perché dopo un po' fa capire di aver fame
Ormai avrai capito che tendo a fare sempre l'avvocato del diavolo, libera di mandarmi a quel paese se vuoi... Wink
Secondo te oggi tuo figlio ha mangiato per soddisfare la sua esigenza nutritiva oppure per farti contenta? O per sentirsi dire che é bravo? Vedi che torniamo sempre allo stesso punto, e cioé che il pasto non é solo pasto, ma strumento per altro tipo di emozioni...
Oggi ci pensavo, e forse un modo per spezzare il circolo vizioso in cui siete invischiati potrebbe essere quello di modificare il modo in cui mangiate, non so, ad esempio invitare a pranzo un cugino o un amichetto; lo scopo é quello di creare un diversivo, distrarre la vostra (si, anche la tua Wink ) attenzione da quello che c'é o non c'é nei piatti, per concentrarsi sulla convivialitá del pasto...

Per il piccolo invece non mi porrei molti problemi, si chiama "alimentazione complementare a richiesta" non a caso; ci vuole del tempo prima che un piccolino si abitui a fare solo 3 pasti al giorno, nel mio caso ad esempio se ha fame fuori pasto c'é sempre il latte a disposizione, anche se andando avanti tende a preferire sempre piú il cibo al latte (ha compiuto un anno il 10 ottobre)
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