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Spasmi affettivi - Versione stampabile

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RE: Spasmi affettivi - rossanalib - 26-06-2012

elina non riapro la storia di vaccini e autismo perchè c'è già un post lunghissimo sul forum al riguardo e soprattutto volendo uno può informarsi come vuole in rete e leggere le tante testimonianze, e sentenze giuridiche, ma riguardo ai ricordi prima dei 3 anni...io ne ho tantissimi e più o meno risalgono all'età di 1 anno e mezzo e due anni. Sono cose che poi mia madre mi ha confermato come effettivamente accadute. Per non parlare di mio figlio che ancora oggi ricorda delle cose di quando era molto più piccolo, tipo un anno. Poi c'è uno studio bellissimo sui ricordi dei neonati legati alle musiche, una volta adulti ricordavano perfettamente dei brani ascoltati da neonati, se cerchi in rete sono certa lo troverai. E riguardo al trauma da parto esite eccome! questo non vuol dire che tutti i bambini siano traumatizzati dal parto (perchè ovviamente è un evento "duro" e doloroso ma comunque un evento naturale o che presumibilmente dovrebbe essere vissuto il più naturalmente possibile) o che tutti lo somatizzino, perchè ovviamente dipende da come è avvenuto questo parto e dalle successive esperienze di vita, dall'ambiente e da altri mille fattori. Wink Per l'effetto placebo dell'omeopatia vorrei allora capire come fa a curare gli animali? addirittura displasie dell'anca, che chi ha un po' di affinità con alcune razze canine conosce benissimo come grave problema, la cui unica cura è l'operazione chirurgica, bè ci sono moltissimi casi di cani notevolmente migliorati e tornati ad una vita normale grazie al solo ed esclusivo utilizzo di rimedi omeopatici...oddio quasi quasi comincio a credere pure io che siamo di fronte al miracolo!!! Big Grin


RE: Spasmi affettivi - Cecilia - 26-06-2012

Leggendovi e ringraziandovi sempre per le posizioni e i pareri che offrite qui, sia pro che contro, vorrei aggiungere che al pronto soccorso (pediatrico) mi hanno proposto di dare a Giovanni "un po' di Luminal" e direi che si commenta da sè...

La decisione di andare da un medico omeopata è stato il punto di arrivo di un percorso e di situazioni vissute con Giovanni che a me non convincevano affatto: mi ritengo una mamma piuttosto serena e avevo fatto propositi di "ulteriore manzitudine" per arrivare calma e tranquilla ai 7 anni o meglio ancora ai 18 anni.
Ma:
- piangere per 2-3 ore di fila in braccio, nel marsupio, nella fascia, dando testate da tutte le parti.
- impiegare 2-3 ore a vestirsi tutte le mattine e a mezzogiorno essere ancora in pigiama.
- svegliarsi nel cuore della notte con urla laceranti e relative testate (rifiuto totale del seno, in quei momenti).
- allattare Giovanni e fargli una carezzina (aveva poche settimane) o intonare una canzoncina sottovoce e vedere il suddetto Giovanni che si stacca dal seno e comincia a gridare imbufalito.
- metterlo nella carozzina ben poppato, ben digerito, ben coperto, uscire e dopo 5 secondi sentirlo gridare come un pazzo e questo a OGNI uscita.
- avere un appuntamento di lavoro al mattino presto (occasionissima una volta nella vita!), affidare G. alla tata e tornare e trovare la tata che scappa per le urla continuative e ininterrotte...
e sentirsi dire da un pediatra: ha le macchie? No! Vomita? No! Ha la febbre? No!
Allora è tutto a posto! Ecco, a me non pareva per niente che fosse tutto a posto. Proprio per niente. E la cosa non migliorava con l'età: anzi, le urla erano più forti e le uscite sempre più difficoltose.
E, alla fine del tunnel, gli spasmi affettivi!!
Alèèè!!!!

Trovare un medico che prende in considerazione anche (non solo, ma anche) questi aspetti mi sembra importante. Se poi questa attenzione sia anche dei medici tradizionali, io lo spero: è o dovrebbe essere il loro lavoro.
Ripetiamo spesso in questo forum: stare con i figli è un piacere (as in testa). Per me era più la fatica, lo sforzo di non farmi sopraffare da un bambino mai quieto, mai sereno, mai in pace.

Sono d'accordo con Arkadian e con Elina sul fatto che, essendo fisiologicamente sano, Giovanni avrebbe a un certo punto camminato, parlato e pensato come tutti gli altri bambini. Le cose si aggiustano da sole. Vero. Ma a che prezzo? A parte il mio prezzo, che prezzo per Giovanni?
Mi viene in mente la mamma di un mio allievo a cui davo ripetizioni di greco. Si presentò dicendomi: "Beh, signora, se anche lo bocciano a questo punto penso che gli possa fare bene. Maturerà!"
Certo che sarebbe maturato, ma a che prezzo? Siamo poi sicuri che la cicatrice di una bocciatura non rimanga - forse - per tutta la vita?

Tra la prospettiva di affrontare crisi fino a 7-8 anni (prognosi "allopatica") e risolvere in poche settimane, come ci sta succedendo, beh, un pensierino almeno io lo farei...

Chiudo con una parentesi "economica": visita dall'omeopata stesso prezzo della visita dal ginecologo super-iper-razionalista (moltiplicare per tutte le visite della gravidanza più il controllo post-partum) che, alla visita di controllo mi disse: "Temo che il problema di Giovanni sia che non era pronto a nascere".
Ah, beh...

Costo di 2 medicinali omeopatici utilizzati da maggio a oggi e che dureranno almeno fino a fine agosto: 6,50 €
Costo di 1 scatola di antidolorifico generico da 12 compresse che in casa dura sì e no 1 mese, tra mal di testa e dolori mestruali: 6,00 €

Mio primo ricordo: 20 mesi.



RE: Spasmi affettivi - arkadian - 26-06-2012

Cara Cecilia,

ho letto con interesse il tuo intervento e capisco (più o meno non essendoci passato) quello che doveva essere il tuo stato d'animo. Tuttavia se ti rileggi ti deve risultare ovvio come quello che dici sia... diciamolo pure... assurdo.

(26-06-2012, 01:56 01)Cecilia Ha scritto:  Leggendovi e ringraziandovi sempre per le posizioni e i pareri che offrite qui, sia pro che contro, vorrei aggiungere che al pronto soccorso (pediatrico) mi hanno proposto di dare a Giovanni "un po' di Luminal" e direi che si commenta da sè...
Non lo avevo mai sentito nominare. Su Wikipedia leggo che è un barbiturico contro l'epilessia... boh. Non so perché glielo abbiano voluto dare.

(26-06-2012, 01:56 01)Cecilia Ha scritto:  La decisione di andare da un medico omeopata è stato il punto di arrivo di un percorso e di situazioni vissute con Giovanni che a me non convincevano affatto: mi ritengo una mamma piuttosto serena e avevo fatto propositi di "ulteriore manzitudine" per arrivare calma e tranquilla ai 7 anni o meglio ancora ai 18 anni.
Ma:
- piangere per 2-3 ore di fila in braccio, nel marsupio, nella fascia, dando testate da tutte le parti.
- impiegare 2-3 ore a vestirsi tutte le mattine e a mezzogiorno essere ancora in pigiama.
- svegliarsi nel cuore della notte con urla laceranti e relative testate (rifiuto totale del seno, in quei momenti).
- allattare Giovanni e fargli una carezzina (aveva poche settimane) o intonare una canzoncina sottovoce e vedere il suddetto Giovanni che si stacca dal seno e comincia a gridare imbufalito.
- metterlo nella carozzina ben poppato, ben digerito, ben coperto, uscire e dopo 5 secondi sentirlo gridare come un pazzo e questo a OGNI uscita.
- avere un appuntamento di lavoro al mattino presto (occasionissima una volta nella vita!), affidare G. alla tata e tornare e trovare la tata che scappa per le urla continuative e ininterrotte...
e sentirsi dire da un pediatra: ha le macchie? No! Vomita? No! Ha la febbre? No!
Allora è tutto a posto! Ecco, a me non pareva per niente che fosse tutto a posto. Proprio per niente. E la cosa non migliorava con l'età: anzi, le urla erano più forti e le uscite sempre più difficoltose.
E, alla fine del tunnel, gli spasmi affettivi!!
Alèèè!!!!
Certo che un elenco di cose così spaventerebbe chiunque, ma non mi è chiaro quale sia il collegamento con il "medico" omeopata.
(26-06-2012, 01:56 01)Cecilia Ha scritto:  Trovare un medico che prende in considerazione anche (non solo, ma anche) questi aspetti mi sembra importante. Se poi questa attenzione sia anche dei medici tradizionali, io lo spero: è o dovrebbe essere il loro lavoro.
Ripetiamo spesso in questo forum: stare con i figli è un piacere (as in testa). Per me era più la fatica, lo sforzo di non farmi sopraffare da un bambino mai quieto, mai sereno, mai in pace.
E chi dice nienteSmile Chiaramente sei rimasta insoddisfatta dei medici che hai incontrato (i quali probabilmente non sapevano che pesci prendere).
(26-06-2012, 01:56 01)Cecilia Ha scritto:  Sono d'accordo con Arkadian e con Elina sul fatto che, essendo fisiologicamente sano, Giovanni avrebbe a un certo punto camminato, parlato e pensato come tutti gli altri bambini. Le cose si aggiustano da sole. Vero. Ma a che prezzo? A parte il mio prezzo, che prezzo per Giovanni?
...
Qui credo che stiamo confondendo due situazioni diverse...
(26-06-2012, 01:56 01)Cecilia Ha scritto:  Tra la prospettiva di affrontare crisi fino a 7-8 anni (prognosi "allopatica") e risolvere in poche settimane, come ci sta succedendo, beh, un pensierino almeno io lo farei...
Parte chiave e rivelatrice del tuo intervento (per cui la metto in grassetto).
Capisci bene che quello che dici è che vuoi credere in qualcosa, QUALUNQUE cosa che ti prometta di risolvere questo problema. Tu dici che sei andata a destra e a manca cercando una soluzione, ma niente. Poi arriva questo... fate una chiacchieratina, ti dà lo zuccherino e poi è tutto risolto. Scusa Cecilia, ma qui ti stai prendendo per fessa da sola Smile
A questo mondo nessuno ti da niente gratis (l'unica eccezione forse se vai a Lourdes e guarisci miracolosamente), men che meno il medico omeopata. Se ci vuole così poco a far guarire tuo figlio dai disturbi che lo affliggono (o affliggevano), allora avevano ragione TUTTI gli aaltri medici che sei andata a vedere prima e chi ti avevano detto che sarebbe passato da solo, ecc. ec. perché così è stato.
(26-06-2012, 01:56 01)Cecilia Ha scritto:  ...
Costo di 2 medicinali omeopatici utilizzati da maggio a oggi e che dureranno almeno fino a fine agosto: 6,50 €
Costo di 1 scatola di antidolorifico generico da 12 compresse che in casa dura sì e no 1 mese, tra mal di testa e dolori mestruali: 6,00 €

...

Qui ti è andata certamente bene, però con 6,50 di zucchero ne compro circa 6Kg...
(Ma che analgesico compri per €6???)

Insomma (e su questo siamo più o meno tutti d'accordo) rileggendo anche il tuo precedente intervento, il medico omeopata non ha fatto NULLA per tuo figlio, ma ha fatto TANTO per te perché ti ha fatto sentire meno stupida, ti ha ascoltato, ti ha dato retta e, non dimentichiamo, ti ha detto quello che volevi sentire. Il tutto mi sta bene, ma probabilmente potevi avere lo stesso servizio da giulieee o cancy gratuitamente (ma loro non avrebbero avuto lo stesso effetto placebo in quanto prive di un camice bianco e senza uno studio). Certo deve essere difficile se ti rivolgi a (più di) un medico e non ti danno retta. Però al tempo stesso non dimentichiamo che tu stessa hai detto che, da marzo, con un'eccezione le cose sono sensibilmente migliorate.
Diamo a Cesare quel che è di Cesare e a tuo figlio quello che è di tuo figlio.


(26-06-2012, 12:02 00)rossanalib Ha scritto:  Per l'effetto placebo dell'omeopatia vorrei allora capire come fa a curare gli animali? addirittura displasie dell'anca, che chi ha un po' di affinità con alcune razze canine conosce benissimo come grave problema, la cui unica cura è l'operazione chirurgica, bè ci sono moltissimi casi di cani notevolmente migliorati e tornati ad una vita normale grazie al solo ed esclusivo utilizzo di rimedi omeopatici...oddio quasi quasi comincio a credere pure io che siamo di fronte al miracolo!!! Big Grin

Esatto... miracoli...
Se la pratica è così comune dove sono gli studi che ne parlano?
Se la cura è così efficace figuriamoci se qualcuno non si sarebbe preso la briga di metterlo nero su bianco e andare a prendere il Premio Nobel, guadagnarsi fama imperitura e soldi a palate.
Rossanalib, ricordo, a chi gli fosse sfuggito, che hai scritto i seguenti articoli:
http://www.autosvezzamento.it/le-etichette-alimentari-queste-sconosciute-2/
http://www.autosvezzamento.it/olio-extra-vergine-di-oliva/
dove, GIUSTAMENTE, avverti che bisogna stare super attenti, che bisogna controllare le etichette, che i venditori stanno lì pronti a farti fessi alla prima occasione, ecc, ma poi vieni e dici che devo credere ai miracoli come cosa di routine e che basta fare una chiacchierata, comprare delle zigulì a €6,50 che anche i disturbi peggiori che ti hanno afflitto per mesi/anni passeranno senza problemi.
Mettiamola così, abbiamo tutti le nostre contraddizioni, ma dobbiamo pur riconoscerlo...
Come ti sentiresti se ti dicessi che ho preso quest'olio che il produttore mi ha detto che è buonissimo, ma non ha etichetta e se lo analizzo scopro che è acqua con un colorante verde dentro al sapor di olio d'oliva? Diresti che mi sono "messo in gioco"? No, che mi sono preso in giro da solo.

(25-06-2012, 01:08 13)cancy Ha scritto:  I rimedi "omeopatici" sono "farmaci" a tutti gli effetti proprio perchè devono rispettare le "norme di buona preparazione" della Farmacopea Ufficiale.Non so se la procedura A.I.C. sia la stessa.

Dal numero 1/2012 di UPPA leggo:
Citazione:il DL 24-4-2001 n. 219 quando parla di medicinali omeopatici le divide in 2 categorie, quelli soggetti a procedure semplificate di registrazione e quelli a cui non si applica la procedura semplificata di registrazione. L'Oscillococcinum cos' come appare dalla confezione del prodotto venduto in Italia, per tipo di etichettatura e per assenza del foglietto interno, sembra essere commercializzato come prodotto omeopatico soggetto a procedure semplificate e in quanto tale non dovrebbe vantare nessuna azione terapeutica.
...
Per poter affermare che il prodotto ha un'"efficacia terapeutica" occorre procedere alla registrazione secondo le norme indicate negli aricoli [lunga lista] e a conferma dell'efficacia del prodotto vanno anche portati i risultati di prove farmaceutiche (chimico-fisiche, biologiche o microbiologiche); prove precliniche (tossicologiche e farmacologiche) e di sperimentazione cliniche). Cosa che, a quanto pare, non è possibile fare per l'Oscillococcinum e per moltissimi prodotto omeopatici

L'articolo prosegue, ma ci siamo capiti... Cancy, quando vai in farmacia controlli i rimedi omeopatici che hai sullo scaffale per vedere come sono etichettati (come ci consiglia Rossanalib)?


RE: Spasmi affettivi - EliNa - 26-06-2012

Arkadian!! Continuo a straquotarti!!! Big Grin L'effetto placebo io lo associo anche ai medicinali tradizionali come dimostrano diversi studi, con gruppo di controllo placebo, alla fine c'è chi guarisce davvero con lo zuccherino!!! Ma non è miracolo!! E' la nostra psiche che ci permette di guarire perchè credimo fortemente in una guarigione!!!
Per quanto riguarda i cani vorrei leggere qualche studio, sono molto interessata, ma qual'è la percentuale di miglioramento nella displasia senza cure??

Rossanalib, per quanto riguarda i vaccini, sono molto incuriosita e andrò a leggermi qualcosa di sicuro!!

Per chi non l'avesse capito sono una ricercatrice sociale e so che negli studi, purtroppo, è facilissimo alterare piccole parti (premesse, dati, cause-effetto) per ottenere i risultati voluti, la statistica lo permette con una facilità che neanche potete immaginare!!!

Completamente OT 001_wub




RE: Spasmi affettivi - giulieee - 26-06-2012

(25-06-2012, 05:31 17)EliNa Ha scritto:  Ma il ricordo della nascita è decisamente un altra cosa!!!! pensateci!! Se davvero fosse così traumatico (o se la nostra macchina perfetta non ci permettesse di dimenticare) ci saremo davvero estinti!!

Per quanto riguarda i pianti del figlio al racconto della nascita da parte della mamma... i bimbi sono davvero molto empatici, sopratutto nei confronti della mamma, Nadia a un paio di mesi, mentre ciucciava, è scoppiata in un pianto inconsolabile, perchè io nel frattempo mi ero commossa nel vedere una scena trite in tv!!! Big Grin

Elina se pensi che "dimenticare" sia la soluzione di problemi che, tanto, prima o poi, passano da soli, allora chi si droga o si ubriaca è a cavallo!!!
Io penso esattamente il contrario e credo proprio che ricordare sia la soluzione di tutti quei comportamenti che la psicoanalisi definisce "nevrotici" ossia che sfuggono al controllo razionale (fra cui, io farei rientrare anche l'uso di droghe, alcol, il tabagismo, la bulimia, l'anoressia etc etc).
Nessuno dice che il "trauma del parto" è così devastante da portare all'estinzione. L'essere umano è così elastico che si adatta a tutto, ma davvero a tutto. Sapessi quanti bimbi maltrattati ho conosciuto, e maltrattati seriamente (tipo il padre gli spegneva le sigarette addosso per puro sadismo dopo averne abusato sessualmente). Uno di questi, con cui sono ancora in contatto, ha ora 29 anni. Ha tentato il suicidio due anni fa e, se parli con lui, assolve il padre e la madre da ogni colpa. Riocorda ciò che ha subito, perchè le violenze sono perdurate sino all'adolescenza, ma non vede colpa negli altri. Solo in sè stesso. In questo caso, la rimozione è solo emotiva, ossia: "ricordo ciò che è accaduto, ma non il dolore tremendo che ho dovuto sopportare". Ovviamente parlo di dolore psichico, non solo fisico. Ecco il bel risultato della rimozione!

Ritornando al parto: non è un dolore incancellabile. Io di questo ne sono sicura. E' per questo che non mi metto il prosciutto sugli occhi e lo guardo in "faccia". Lo affronto, ben consapevole che era INEVITABILE. Che devo la vita mia e di Mario a quel cesareo d'urgenza. Che io stessa pregavo in quei momenti che mi tagliassero il più in fretta possibile. Ma sono consapevole che poteva essre fatto tutto con molta più umanità (che pretenderò in caso di un secondo cesareo!)
Ma un neonato mezzo rinco.... dai medicinali dell'anestesia (potentissimi per lui), che improvvisamente viene strappato via dal suo guscio caldo MENTRE DORME (sempre causa anestesia) per finire in un luogo freddo sotto un'accecante luce al neon, messo sotto una fontana (credo) manipolato senza alcun amore (il suo PRIMO contatto fisico) punto qua e là (credo) e schiaffato in una culletta da solo in una stanza senza nessuno che neanche gli dica "benvenuto in questo mondo"; mentre la madre piange a dirotto nell'altra stanza... ma cosa vuoi che "pensi"? "Ah che bello, finalmente sono fuori?" Non credo proprio! E' ormai provato scientificamente che il parto è "causato" dal bambino che scatena le contrazioni. Sono loro che scelgono, in genere, di nascere. Mio figlio non ha scelto. E' stato sballottato nel sonno: e manifesta difficoltà a dormire e in genere a passare da uno stato all'altro.
Ovvio che il segno che rimane non è così indelebile se attorno poi trova un ambiente "curativo" e soprattutto amorevole.
Ma ti garantisco che così non è per tutti.
Ho conosciuto una bimba di due mesi che era rigida come un bambolotto. Non guardava mai nessuno negli occhi. I suoi muscoli erano corde tese. E' stata egregiamente curata con amore sino a farla diventare una bimba normale finchè, per fortuna, è stata adottata da una splendida coppia. Pensi davvero che quella bimba, prima o poi, sarebbe guarita da sola? O che sarebbe bastato un biberon placebo?
Io no. Ne ho visti troppi. E so per certo che alcune cose guariscono con il solo amore, alcune hanno bisogno di un'ottima psicoterapia, alcune non guariscono. E, purtroppo sono altrettanto sicura che non si nasce così o colà. Ci si diventa. E scaricare le "colpe" sui bimbi e sulla loro genetica, come si faceva 100 anni fa è la più grande ipocrisia che si possa commettere a danno dei bambini. Mi dispiace dire adesso una cosa forte che motli non condivideranno. Ma le "colpe", per me, sono sempre dei genitori o degli adulti che in quel momento si sostituiscono a loro. L'essere umano nasce con impulsi positivi. Se diventano negativi è perchè c'è un meccanismo di difesa in atto.

Quando poi il confine fra ciò che è proprio della psiche e ciò che è proprio del corpo è labile e, quindi, non si capisce se ci si trova dinanzi ad una "malattia", io credo che rivolgersi alla psiche non guasta mai. Se poi si riscontra un problema fisico, si curerà anche quello, senza dimenticare che la medicina tradizionale cura i sintomi, non le cause.

E per il discoso del pianto empatico: senza dubbio il bimbo piange perchè la madre racconta qualcosa di emotivamente forte. Ma prima delle parole si comunica con le emozioni. Tu sei madre e sai bene che quando tuo figlio neonato piangeva, distinguevi se lo faceva per fame o per sonno o per altro. Anche loro sanno se piangiamo per un film, per una cavolata o perchè stiamo riprovando emozioni fortissime che hanno coinvolto entrambi.
Io ho pianto anche la prima volta che il mio bimbo mi è volato dal letto a 10 mesi: lui mi ha guardato ed è scoppiato a ridere. Io tremavo come una foglia. Sei così sicura che si comunichi solo con le parole?

Sai qual è la parola che mio figlio usa più spesso? E' "dopo mamma". Lui, nel pieno dei terrible twos non dice "no" come tutti i bimbi della terra. Dice "dopo". Lui voleva nascere dopo. Punto.

Ultimo: Mario avrà anche pianto perchè sentiva una forte emozione in me, ma da allora ha dormito molto più serenamente. Credimi: quel 'dialogo' fra me e lui è stato miracoloso!
Le difficoltà sono riprese solo ora, che è rimasto senza tetta contro la sua volontà. E sto cercando il modo giusto per superare anche questo piccolo grande trauma.

Scusate il lunghissimo OT


RE: Spasmi affettivi - rossanalib - 26-06-2012

Arkadian tu NON VUOI capire!!! non c'è altra spiegazione...ma cavolo dire poi a Cecilia che si è fatta prendere per fessa!!! dai su ...poi davvero tu continui a parlare di una cosa che non conosci!!!! tu NON hai mai usato l'omeopatia, tu NON ti sei mai preso la briga di leggere gli studi sui casi dei cani che ho citato perchè se l'avessi fatto li avresti trovati anche in rete corredati di lastre ai raggi x delle anche, tu NON non hai mai letto del PREMIO NOBEL Luc Montagnier e del suo pensiero sull'omeopatia, tu NON ha mai avuto un' amica con 6 masse al fegato di 8 cm ridotte e quasi sparite dopo 3 mesi di sole cure naturali che se era per la medicina allopatica si sarebbe già dovuta operare senza sapere dove si andava a finire... Io ho scritto quegli articoli sul valore delle etichette e lo ribadisco questo valore ma questo non vuol dire che tutto debba essere corredato da un'etichetta sennò non vale niente! tant'è che anche l'olio ha l'etichetta e non sempre è extra vergine....l'etichetta è una corretta tutela per il consumatore e in questo caso non dipende da chi produce medicinali omeopatici se l'etichetta non c'è! è la legge che non permette, legge oltretutto palesemente spinta per essere approvata da certe care multinazionali del farmaco...che sono le uniche per quanto mi risulta ad essere implicate più e più volte in scandali di corruzione, speculazione, conflitti di interessi in tutto il mondo per il loro modus operandi meramente finalizzato al guadagno. Ho un amico che lavora alla pfizer, un altro che fa il rappresentante di farmaci della bayer, un altro della novartis...non hai la benchè minima idea di cosa sia capace di fare un' azienda farmaceutica per il business...detto questo credo che uno sia libero di esprimere il proprio parere ovviamente ma tu pecchi di una visione un po' assolutista, che non tiene conto di quello che il cuore di mamma dice e prova, perchè una madre che come cecilia si mette così in discussione io l'ammiro, anche se non avesse usato l'omeopatia ma avesse preferito che so...la medicina cinese o la psicoterapia di gruppo...avrei avuto grande stima di lei che vuole volgere lo sguardo altrove! e vorei vedere te se tuo figlio facesse come fa Giovanni ad aspettare i 7-8 anni!!! ma una mamma come può rassegnarsi a vedere il proprio figlio soffrire????? e come dice lei a che prezzo??? ti faccio un esempio: quando Francesco aveva pochi mesi aveva la congiuntivite causata dalla stenosi del dotto lacrimale. normalmente si risolve da sola entro i 18 mesi-2 anni, in casi gravi è operabile. Ma questo voleva dire aspettare tutto quel tempo condannando mio figlio ad estenuanti lavaggi del naso più e più volte al giorno, massaggi fastidiosi, collirio antibiotico...mi sono messa a pensare e mi è venuto il colpo di genio! l'ho portato dall'osteopata e in due sedute il problema completamente risolto, per sempre!!! MA a che pro io dovevo aspettare quando la soluzione era a portata di mano??? a che pro dovevo far soffrire mio figlio e dargli un farmaco che normalmente in questo caso viene considerato necessario ma che poi in effetti si è rivelato inutile vista la guarigione ottenuta in pochissimo tempo con strade alternative?? che avrei dovuto fare non provare questa strada perchè l'osteopatia in italia non è riconosciuta (ma in USA sì, in Svizzera sì, in Australia sì...) ? cioè ho bisogno di affibbiare "un'etichetta " a qualcosa per dargli un valore? Ovvio che per me l'osteopatia un valore ce l'ha anche se in italia non è riconosciuta,perchè credo di essere in grado di capire se qualcosa funziona o meno, così come lo è Cecilia, magari per te era meglio tartassare tuo figlio con metodi tradizionali per un paio d'anni...no? Smile


RE: Spasmi affettivi - neda09 - 27-06-2012

(26-06-2012, 01:56 01)Cecilia Ha scritto:  Ma:
- piangere per 2-3 ore di fila in braccio, nel marsupio, nella fascia, dando testate da tutte le parti.
- impiegare 2-3 ore a vestirsi tutte le mattine e a mezzogiorno essere ancora in pigiama.
- svegliarsi nel cuore della notte con urla laceranti e relative testate (rifiuto totale del seno, in quei momenti).
- allattare Giovanni e fargli una carezzina (aveva poche settimane) o intonare una canzoncina sottovoce e vedere il suddetto Giovanni che si stacca dal seno e comincia a gridare imbufalito.
- metterlo nella carozzina ben poppato, ben digerito, ben coperto, uscire e dopo 5 secondi sentirlo gridare come un pazzo e questo a OGNI uscita.

ciao Cecilia, mi intrometto di nuovo nel thread per dirti anzitutto: solidarietà! avrei potuto scrivere io queste parole, la tua descrizione sembra quella di Luna, io fino ai 12 mesi non sono praticamente quasi uscita di casa, lasciarla sola era difficilissimo, e portarla fuori una tortura! Ricordo i primi mesi a leggere tutto sul co-sleeping, la fascia, l'alto contatto e tutti a raccontare di come i bimbi così erano sereni e invece la mia era arrabbiata costantemente o quasi. Per 6 mesi ogni poppata era una scarica di calci nello stomaco e pugni vari...
Nel nostro caso il problema era la malattia da reflusso gastro-esofageo, noi siamo stati anche dalla neuropsichiatra infantile (qualcuno qui se lo ricorderà...) per i problemi di sonno che non la facevano dormire per più di 60 minuti di fila, alla fine dei quali urlava come se la stessero seviziando. Lei ci disse che il dolore dovuto al reflusso si era associato nella sua mente alla posizione sdraiata.
E io sono d'accordo con lei, più direi il fatto che Luna ha secondo me sempre sofferto l'impotenza che hanno i piccolini, era arrabbiata perché non riusciva a fare le cose "da grandi".

Man mano che ha potuto iniziare a comunicare sempre più verbalmente e a rendersi più "autonoma" è sbocciata: ora è una bimba socievole, affettuosa, sempre allegra e entusiasta, andiamo ovunque e udite udite a quasi 2 anni e mezzo ha iniziato a dormire "quasi" tutta la notte.

Tutto questo per dirti che col tempo, la pazienza e l'affetto incondizionato anche le "brutte partenze" diventano un ricordo e non condizionano il futuro. Stai serena e un bacio al pupo!








RE: Spasmi affettivi - arkadian - 27-06-2012

(26-06-2012, 04:46 16)rossanalib Ha scritto:  tu NON non hai mai letto del PREMIO NOBEL Luc Montagnier
A quanto leggo ora, qui se ne parla:
http://www.newscientist.com/article/mg20927952.900-scorn-over-claim-of-teleported-dna.html
In ogni caso non si tratta minimamente di una teoria comprovata.

Sui cani, ecc. attendo i riferimenti di articoli pubblicati su riviste scientifiche indipendenti che ne parlino.

Per quanto riguarda la tua amica "miracolata", ci sono numerosi casi simili di gente che è andata a Lourdes ed è stata miracolata. Vogliamo mettere nel prontuario anche l'acqua di Lourdes?



RE: Spasmi affettivi - EliNa - 27-06-2012

(26-06-2012, 04:19 16)giulieee Ha scritto:  Elina se pensi che "dimenticare" sia la soluzione di problemi che, tanto, prima o poi, passano da soli, allora chi si droga o si ubriaca è a cavallo!!!
Io penso esattamente il contrario e credo proprio che ricordare sia la soluzione di tutti quei comportamenti che la psicoanalisi definisce "nevrotici" ossia che sfuggono al controllo razionale (fra cui, io farei rientrare anche l'uso di droghe, alcol, il tabagismo, la bulimia, l'anoressia etc etc).
Nessuno dice che il "trauma del parto" è così devastante da portare all'estinzione. L'essere umano è così elastico che si adatta a tutto, ma davvero a tutto. ....

Scared
Non ho mai detto che la rimozione è la cura, attenzione!! Anzi sono proprio d'accordo sul fatto che esternare certi traumi possa aiutare ma che purtroppo non esiste una rimozione vera e propria!! Sono stata in cura psicologica tra i 9 e i 14 anni per rimuovere un trauma, è servito? Ahimè solo in parte perchè volenti o nolenti le ferite restano!! E non è servito neanche l'agopuntura o gli zuccherini sotto la lingua.. Tutto aiuta ma non esistono i miracoli!!

Quello che sostengo è che, secondo me, non è tuo figlio a continuare a rivivere in modo traumatico il parto (in pratica sostengo che non è possibile ricordare il parto da parte di un bambino), ma forse sei tu che lo vivi così male da aver avuto bisogno di esternare il tuo dolore e la tua rabbia per quell'evento traumatico e ora sei sicuramente più serena e questo non può che giovare su tuo figlio!!!

(26-06-2012, 04:19 16)giulieee Ha scritto:  .... E, purtroppo sono altrettanto sicura che non si nasce così o colà. Ci si diventa. E scaricare le "colpe" sui bimbi e sulla loro genetica, come si faceva 100 anni fa è la più grande ipocrisia che si possa commettere a danno dei bambini. Mi dispiace dire adesso una cosa forte che motli non condivideranno. Ma le "colpe", per me, sono sempre dei genitori o degli adulti che in quel momento si sostituiscono a loro. L'essere umano nasce con impulsi positivi. Se diventano negativi è perchè c'è un meccanismo di difesa in atto.

ScaredScared
Io ritengo che tutti nasciamo con un determinato carattere e che questo possa essere influenzato dai genitori ma la genetica è fondamentale!Se sono timida, o estroversa, irascibile o accondiscendente lo sono per carattere non per insegnamento!!! Se fosse come dici tu tutti i fratelli dovrebbero avere lo stesso carattere!! :S

A questo punto mi chiedo se effettivamente tu non stia facendo delle colpe sugli spami affettivi di tuo figlio (indirettamente e direttamente sul tipo di parto che avete subito)! Crying E qui ritornerei al fatto che il medico è servito probabilmente più a te che a lui, come l'aver esternalizzato questo evento con tuo figlio in braccio...

(26-06-2012, 04:19 16)giulieee Ha scritto:  E per il discoso del pianto empatico: senza dubbio il bimbo piange perchè la madre racconta qualcosa di emotivamente forte. Ma prima delle parole si comunica con le emozioni.

Ultimo: Mario avrà anche pianto perchè sentiva una forte emozione in me, ma da allora ha dormito molto più serenamente. Credimi: quel 'dialogo' fra me e lui è stato miracoloso!

Qui quoto appieno, ci credo che sia stato miracoloso!! Sei riuscita ad esternalizzare il trauma e in qualche modo ti sei rilassata e il tuo cucciolo lo ha percepito!!
Volevo solo aggiungere che ti sono vicina, la tua storia mi ha toccato e spero che tutto si aggiusti il prima possibile.
Per quanto riguarda il medico omeopata, se è riuscito a farvi del bene, se ti ha dato l'ascolto di cui avevi bisogno, ben venga, hai fatto bene a rivolgerti a lui!!.. Big Grin







RE: Spasmi affettivi - giulieee - 27-06-2012

Elina, gli spasmi affettivi li ha avuti il figlio di Cecilia, non il mio. Io semplicemente le riportavo il nostro parto per solidarietà e per raccontarle come secondo me ha avuto influenza sul rapporto che mio figlio ha con il sonno e la veglia e con il passaggio da una fase all'altra in genere. Tutto qui.
Poi sei liberissima di non credere a quello che dico e pensare che il ricordo di quegli eventi abbia effetti positivi solo su di me. Io potrei portarti mille esempi di casi in cui bimbi piccolissimi vengono aiutati nel momento stesso in cui vengono capiti. Sottovalutare e o minimizzare le emozioni e i sentimenti dei bimbi piccoli mi sembra solo un grande errore, che porta solo a ingigantire il dolore che un bimbo può provare. Scusa la franchezza.