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Rifiuto o reale difficolta'? - Versione stampabile

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RE: Rifiuto o reale difficolta'? - AntonellaC - 26-05-2012

Scusate, ma io questa faccenda del frullato che non si deve fare non l'ho capita. Premetto che è da poco che sono iscritta, e tante cose non ho avuto modo di leggerle. E poi sull'autosvezzamento ho letto solo Piermarini.
Posso riportarvi la nostra esperienza, che è stata molto da autodidatti, perchè all'epoca non avevo la possibilità di consultare internet e, ripeto, l'unica fonte conosciuta era quella di Lucio.
Dunque, le prime pappe di Fabio sono state frullate, perchè avevo il frullatore e mi sembrava la cosa più pratica ed efficace visto che non poteva masticare come noi. Alcune cose, tipo l'insalata, potevo solo ridurla a mò di prezzemolo. Frullavo ogni portata, la stessa identica che facevo per tutti: spezzatino e patate frullato, spaghetti all'amatriciana frullati, carne frullata, ecc. Le cose più liquide le mangiava con il cucchiaino, con quelle più dense (tipo la carne o la pizza) facevo delle polpettine e lui mangiava dalle nostre mani. Per merenda mettevo un pò di marmellata sul cucchiaino e ci sbriciolavo il pane. Dopo che aveva mangiato, se ancora eravamo a tavola si intratteneva con un boconotto, un pezzetto di pane, o giocava con la forchetta. Dopo un pò di tempo abbiamo visto che il boconotto e il pane lo mangiava benaccio, e ho cominciato a tritare tutto grossolanamente. Mano a mano che vedevamo che le sue competenze miglioravano, ho smesso di frullare e tritare.
A questo punto devo ritenermi fortunata, perchè le cose sono andate liscie come l'olio! Non sapevo nemmeno che l'autosvezzamento avesse delle ricette! Credevo che l'unica "ricetta" fosse quella di una cucina sana, e di assecondare i bisogni e i tempi del bambino.
Ecco perchè a Violetta risponderei di assecondare la bambina: se preferisce il frullato, perchè negarglielo? Perchè "costringerla" a mangiare come vogliamo noi?
Invece sono d'accordo sul lasciare alla bambina la possibilità di autogestire il suo autosvezzamento: lasciale un boconotto, una crosta di pane, una costa di sedano crudo o di finocchio lesso... così ha la possibilità di fare gli esperimenti, e quando vorrà provare, lo farà!
E, soprattutto, credo che la scelta migliore sia quella dove tutti si trovano ad essere sereni e contenti.
Ecco, questo è quanto, finora, ho inteso sull'autosvezzamento...
Ciao,
Anto


RE: Rifiuto o reale difficolta'? - ameliaedaniele - 26-05-2012

io al massimo schiacciavo con la forchetta o tagliavo piccino piccino, non ho mai "sporcato" il frullatore. In realtà secondo me se proprio devi mangiar frullato a questo punto mangi il latte. Io lasciavo a disposizione e se mangiava solo pane ok, poi tanto c'era il latte... o più spesso prima! Piano piano ma neanche troppo siamo passati da assaggi sporadici e occasionali a pasto vero e proprio come quantità seppur sempre coronato dalla poppata ancora per mooolti mesi.
Il conato molto spesso è confuso con un rifiuto, ma non è così. Secondo me la risposta alla domanda iniziale è questa, poi per carità: il mondo è bello perchè vario e Piermarini non è Vangelo; io con la prima ho fatto svezzamento classico passando dalle pappete al cibo normale tutto sommato prestino, a sette mesi e mezzo, Piermarini aveva scritto da poco e io non l'avevo ancora sentito nominare e seguivo le famose "tabelle" di introduzione degli alimenti (anche abbastanza scrupolosamente devo dire, anche se non sono servite a un'acca).


RE: Rifiuto o reale difficolta'? - arkadian - 27-05-2012

(24-05-2012, 11:27 11)violetta Ha scritto:  ho cominciato l'autosvezzamento della mia bimba quando aveva sei mesi circa e devo dire con successo poiche' si dimostra proprio una buona forchetta! Il problema e' sorto quando ho smesso di frullarle il cibo: quando si ritrova in bocca dei pezzetti accenna a vomitare. Inizialmente pensavo non gradisse il gusto ma di fatto non e' cosi'... Ora mi domando se si tratti di rifiuto o se abbia una soggettiva difficolta' a masticare i cibi visto che ad otto mesi non ha denti. E' capitato a qualcuno? grazie!!

Arrivo in ritardo a rispondere a questa discussione...

Frullare il cibo??? ScaredScaredScaredScared
Non mi sorprende che a 8 mesi on voglia altro. Tra l'altro bisognerebbe vedere cosa intendi quando dici che "accenna a vomitare". Fai un filmino e mandalo...

Comunque, per carità, basta frullare. Al massimo sminuzza... ti assicuro che con le gengive si arriva lontani, ma gli devi dare la possibilità di imparare, se no lo abitui che tutto è frullato.
Tra l'altro, dov'è la "richiesta" di "alimentazione complementare A RICHIESTA" se il piattino glielo prepari a priori?
La differenza tra svezzamento tradizionale e autosvezzamento è proprio lì, non nel menu.

Leggi questo:
http://www.autosvezzamento.it/alimentazione-complementare-a-richiesta-ii/
(26-05-2012, 08:28 20)AntonellaC Ha scritto:  Scusate, ma io questa faccenda del frullato che non si deve fare non l'ho capita.

Perché si interrompe la catena tavola/cibo/bocca. Orta abbiamo nel mezzo "frullatore"Smile

Ricordiamoci che lo scopo NON è mangiare, soprattutto all'inizio, né quanto si mette in bocca. Lo scopo è familiarizzarsi con l'atto del mangiare. Il fatto che poi così ti nutri, dal punto di vista del bambino, è un fortunato un effetto secondario di un bel gioco.
Meglio una settimana nella quale si è mangiato solo un fusillo al giorno, ma con le proprie mani, di un giorno pieno di scodelle di roba frullata che sono state mandate giù quasi inconsapevolmente.
Non sottovalutiamo l'importanza della consapevolezza di quello che si sta facendo manipolando cose solide e la soddisfazione che deve derivare dal far le cose da soli, anche così piccoli (e non è che non li aiutiamo se lo chiedono, intendiamoci)


RE: Rifiuto o reale difficolta'? - EliNa - 28-05-2012

(26-05-2012, 08:28 20)AntonellaC Ha scritto:  Scusate, ma io questa faccenda del frullato che non si deve fare non l'ho capita. Premetto che è da poco che sono iscritta, e tante cose non ho avuto modo di leggerle. E poi sull'autosvezzamento ho letto solo Piermarini.

Piermarini effettivamente parla di sminuzzare e frullare il frullabile: della serie la carne la sminuzzo, la verdura la faccio a passato o purè o la schiaccio, ma la pasta frullata proprio non si può sentire, al massimo la sminuzzo!! Scared

Anche io, un po per paura, ho iniziato a mangiare litri di passati di verdura e polpette di carne (dove la carne trita è già minuscola) così che la piccola fosse avvantaggiata.
Poi però mi sono rotta della dieta liquida Biggrin e ho cominciato a mangiare la pasta e altri solidi che porgevo da assaggiare sminuzzati (o interi se aveva voglia di afferrarli), la pasta essendo viscida va giù che un piacere e senza neanche accorgermene sono passata a dividerla a metà o a tre. Aggiungo che mia figlia ora ama essere imboccata anche se le metto a disposizione i cibi interi, dopo un po si stufa e punta il cucchiaino o la forchetta!!! Laugh
Da poco sta apprezzando la carne che i primi tempi neanche considerava e ne mangia pezzettini.

Tutto in modo molto graduale, ancora ovviamente mangia passati e vellutate perchè a me piacciono (più che un contorno di verdure) ma nello stesso tempo magia anche solidi!!

Non esistono ricette da autosvezzamento, esistono ricette che per natura vanno frullate come i passati e le vellutate e ricette che non contemplano il frullatore come pasta, carne etc!!


RE: Rifiuto o reale difficolta'? - AntonellaC - 29-05-2012

Vi ringrazio per le vostre risposte, credevo di saperne abbastanza sull’AS e invece ho ancora molto da imparare...
Però ci sono degli aspetti che ancora non capisco, e che mi creano non poche perplessità.
Ad esempio, tu Arkadian hai strabuzzato gli occhi (termine perugino doc!) alla parola “frullato”. Ma perché? Piermarini non dice che non bisogna frullare: quando parlava delle multinazionali degli omogeneizzati, che imputano ai frullati casalinghi di contenere troppa aria, lui scrive che questa aria può facilmente venire espulsa. Poi dice che, se ancora abbiamo dei dubbi, possiamo anche non frullare, ma tagliuzzare. Non ho mai letto che era sconsigliato frullare, e, dal senso generale del libro (almeno per come l’ho inteso io) forse voleva evitare il ripetersi di una prassi tanto consolidata come antipatica: il seguire schemi e indicazioni, togliendo al bambino e alla famiglia la possibilità e la serenità di scegliere, nonché la possibilità di conoscersi meglio, ed apprezzarci malgrado (o fortunatamente) le differenze.
Noi, in questo, siamo stati completamente d’accordo, infatti Fabio aveva davanti a sé cibo frullato e non. Ricordo che gli piaceva molto mettere le mani, il naso e la bocca sul cibo, lo assaporava, ne provava la consistenza, era molto curioso e, come dicevi tu, era più un gioco, uno sperimentare, che un nutrirsi. Ma quando aveva fame (ed era un mangione, era sopra al 90percentile di peso) voleva mangiare, non giocare, e il cibo frullato lo preferiva eccome! Ha avuto la possibilità di scegliere cosa mangiare: per le prime due-tre settimane ha preferito i frullati (o passati), poi, o per imitazione, o per gusto personale, ha cominciato con consistenze più solide (non sminuzzate, ma tagliate grossolanamente).
Perché avremmo dovuto impuntarci, e offrirgli solo cibo solido? Tutti noi abbiamo delle preferenze - che spesso cambiano con una semplicità sorprendente -, perché non avrei dovuto ascoltare le sue? Cosa mi costava frullare, o preparare pasta corta, visto che alla sorella non piacevano gli spaghetti (che adesso adora)? Perchè al cibo frullato, o passato, viene negata la possibilità di essere usato anch’esso per sperimentare? Mi dici che si interrompe la catena tavola/cibo/bocca: allora niente più minestre? Niente crema di ceci? Niente più pappa al pomodoro?
Anche per me nessun libro è Vangelo, infatti ho preso i tratti che mi interessavano: l’inutilità degli omogeneizzati, il falso timore delle allergie e degli strozzamenti, e, soprattutto, il desiderio di stare a tavola con gioia e rispetto, dei tempi e dei modi.
Tutto il resto, per quanto mi riguarda, sono particolari propri di ciascuna famiglia. Forse non abbiamo fatto AS, o non lo abbiamo fatto bene, ma vedo che le cose hanno funzionato bene, sia al momento che adesso. Forse è meglio che mi astenga dal dare consigli sull’AS visto che ci sono dei tratti, piuttosto importanti, che sottovalutavo... però, un pò di elasticità credo non faccia mai male, anzi!
Sono convinta che la scelta migliore sia quella che fa star bene tutti, e per noi, ai tempi del divezzamento di Fabio, era una gioia continua, perché riuscivamo a godere dei nostri bambini e loro a godere di noi genitori.
Grazie, ciao
Anto


RE: Rifiuto o reale difficolta'? - ameliaedaniele - 29-05-2012

Credo di parlare per gli altri... abbiamo strabuzzato perchè abbiamo capito che ti eri messa a frullare la pasta al pomodoro (o similari). Nessun problema se la famiglia all'inizio mette in tavola il passato di verdura invece del minestrone a pezzi o la crema di piselli invece che le lasagne. Il "primo comandamento" è che il bambino mangia il cibo che si trova in tavola, quindi non un piatto fatto apposta per lui, diverso da quello dei genitori; il "secondo comandamento" riguarda l'a richiesta, cioè il bambino mangia cosa vuole e quanto ne vuole; se è un mangione saprà fartelo capire, magari chiedendo il latte prima e dopo il pasto (sono mamma di un bimbo al 90°, ti capisco).


RE: Rifiuto o reale difficolta'? - cancy - 29-05-2012

Straquoto Ameliaedaniele,anche noi all'inizio andavamo molto di minestrone e minestre in genere,ma non ho mai frullato che so le lasagne o la fettina ai ferri,ma mi pare che ci siamo capite tutte!


RE: Rifiuto o reale difficolta'? - EliNa - 30-05-2012

Quoto appieno quello che è stato scritto sopra!! Big Grin


RE: Rifiuto o reale difficolta'? - AntonellaC - 30-05-2012

Quindi se mia figlia, 5 anni, mi chiede di tagliarle gli spaghetti, non dovrei farlo perchè infrango il primo comandamento? Fabio a 6 mesi non parlava, ma si faceva capire molto bene, e, se all'inizio ha preferito le nostre stesse portate, ma cremose, continuo a non capire perchè gli avrei dovuto dire che no! o questo, o niente! Perchè tagliuzzare col coltello sì, ma frullare no: rompe la catena. Quello che mi disturba, è che io avrei dovuto seguire, ancora una volta, schemi e regole, fregandomene di quello che desiderava mio figlio, ma attenendomi alle indicazioni dell'esperto di turno. Ma non sarà che la vita è bella perchè è varia? AS=omologazione? Allora, guardate, facciamo così: io, AntonellaC, non ho fatto autosvezzamento. Porto a testimonianza un'esperienza alternativa, fuori da qualsiasi schema. Ringrazio comunque Piermarini e chi me lo ha consigliato, perchè altrimenti avrei seguito un'altro schema: quello classico agli omogeneizzati. Vi ringrazio delle informazioni e della disponibilità. Anto

Scusate, dimenticavo: vi ha sconvolto il solo frullato di pasta, ma Arkadian aveva strabuzzato riguardo i frullati in genere, non in particolare, ed era ai primi a cui era riferita la mia risposta.
Ciao
Anto


RE: Rifiuto o reale difficolta'? - ameliaedaniele - 30-05-2012

non c'è limite al peggio perchè mio marito (anni 34) gli spaghetti non li taglia solo perchè l'ho minacciato che poi uso il coltello su di lui Lol
Sbaglierò, non reputo un bambino di 6 mesi in grado di chiedere di frullare la pasta Blink nemmeno a gesti. Potrebbe forse scegliere qualcosa in tavola di più adatto alle sue esigenze, chiedere di essere imboccato o aiutato... frullato... mi lascia perplessa. Non ti devi offendere, noi diciamo la nostra e tu dici la tua, chissene delle definizioni no? Io credo, credo, che se tu sei arrivata a frullare la pasta era perchè magari involontariamente non ti accontentavi che assaggiasse solo un fusillo e un po' di verdura; io se assaggiava un minimo ed aveva ancora fame andavo di tetta.
Ho Daniele con la febbre, è tutto il giorno che non mangia, sta carburando a yogurt, latte materno e camomilla. Che devo fare? Ha mangiato lo yogurt a colazione e merenda, ai pasti principali non c'era e non ha mangiato. Dopo ha voluto la tetta. Ha 19 mesi non 9. Mi accontento così, sono serena.