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Pianti, urla e sensi di colpa - Versione stampabile

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Pianti, urla e sensi di colpa - StellaLuna - 12-07-2012

Oggi proprio non è giornata e ho bisogno di ascoltare le vostre esperienze per sentirmi meno sola.
Mancano ancora 5 mesi ai terrible twos e a volte mi sembra gia durissima così... non oso immaginare come sarà più avanti Scared
Sono cominciate le urla di protesta per ogni cosa: quando è ora di smettere di giocare, quando al parco bisogna lasciare l'altalena, quando è ora di pranzo e non vuole salire sul seggiolone, quando bisogna uscire dal bagnetto, quando dobbiamo viaggiare e non vuole sedersi sul seggiolino, insomma.... urla e piange tutte le volte che non viene assecondata.
Ok, sarà anche normale, ma vi prego ditemi in che modo reagite voi a queste urla di protesta perché io invece sto reagendo nel modo sbagliato.
Per un po' riesco a mantenere la calma, cerco di tranquillizzarla e di abbracciarla, ma lei mi respinge, mi tira anche delle manate e a volte delle testate (involontarie, mentre si contorce).
E quando la cosa va per le lunghe e non riesco a gestirla ecco che poi sclero anch'io e le urlo di smetterla.
Lo so che è sbagliato perché alzando la voce di certo non le insegno a non urlare ma se tengo un tono troppo pacato lei continua con lo show fino a che non è riuscita ad ottenere ciò che vuole.
Oggi sono anche uscita dalla stanza dicendole che se continuava cosi la mamma se ne andava.
No ma vi rendete conto??? A mente fredda non lo farei mai ma poi a 'caldo' mi scappano pure questi ricatti morali.
Quando tutto passa mi vengono dei sensi di colpa enormi, e mi sento una madre orribile.
Poco fa scenata perche non voleva farsi vestire (e due minuti prima altro dramma per cambiare il pannolo). Non potevo lasciarla nuda perché comunque in casa mia fa fresco e dovevamo andare a dormire.
A pranzo urla e pianti per un altra cosa, e ieri giornata pesantissima per altre situazioni analoghe...
Quindi oggi al terzo pianto strillato sono sclerata.
Poi quando lei si è addormentata ho pianto anch'io perche mi odio quando faccio cosi.
Mamma quanto è dura!


RE: Pianti, urla e sensi di colpa - cancy - 12-07-2012

Benvenuta nel club!C'è una discussione apposita sui bimbi che urlano.Io ho proprio toccato il fondo delle "urla".Quando sono più piccoli il pianto è indice di un bisogno,quando sono più grandetti molti bisogni saranno anche essenziali per loro ma a noi incasinano parecchio!Urla da impazzire per fare il bagno,urla per cambiare il panno,urla per vestirsi.Ho notato che la crisi di capricci (bo non so come definirli) avvengono sempre quando secondo me è ora di fare qualcosa e lui pensa di no.Con tutta la buona grazia possibile un panno ca@@to più di quel tanto non puoi aspettare,se sono le 21 e lui deve fare il bagno non posso farglielo più tardi,chè poi ha troppa fame e urla lo stesso (e il vicino camionista dorme già).Con la stanchezza mia poi la reazione peggiora:ieri l'ho scrollato proprio e lui ha pianto disperato,stava per partirmi lo sculaccione ThumbdownThumbdown
Poi mi sono scusata ma il senso di colpa è molto.Quando riesco lo distraggo con cose interessanti però è dura!


RE: Pianti, urla e sensi di colpa - mamitta - 12-07-2012

StellaLuna, noi due sempre a braccetto! Smile il mio quasi 20 mesenne oltre alle urla dà anche le testate, a terra, a me, sul muro (argomento del post apposito sulle testate), quindi ti capisco benissimo, no che non è facile questo periodo, giuggino poi continua a credere che io gli legga nel pensiero, visto che gli viene in mente una cosa tipo flash, la vuole subito- immediatamente- proprio ora ma me la chiede con un vago "eh" ( non siamo ancora progrediti nel parlare) e io non capisco... Parte l'urlo, il pianto, la testata... Tanto che ormai gli dico " tesoro non ho capito, spiegami senza urlare così cerco di darti ciò che vuoi"... Frustrazione, tanta per loro cuccioli che mi sembrano dei piccoli esploratori sicuri di se nel correre, nell'arrampicarsi, nel voler scoprire il mondo facendocela da soli mentre noi forse gli sembriamo lenti e ancorati a "futili" richieste del tipo : si mangia seduti, il pannolo sporco va cambiato subito, per uscire bisogna vestirsi, per andare in auto serve il seggiolino...
Io pure spesso sclero, più che altro quando crolla addormentato piango, mi sfogo al telefono con mio marito, per fortuna ( e di questo ringrazio i miei che non mi hanno mai dato schiaffi, forse una volta o due in tutta l'infanzia) non mi è mai partito nè lo sculaccione, né lo scuotimento... Non mi viene proprio, peròl'urlaccio sì che mi è partito qualche volta, con conseguente immane senso di colpa... Siamo umani, che diamine! Basta non usarlo come modalità educativa, basta scusarsi con i nostri piccoli e dire" sai, la mamma non voleva urlare, è stanchezza, ora passa, non ce l'ho con te..."
Ora ti racconto come nella pratica sto cercando di affrontare la cosa: cerco di prevenire tutti i possibili motivi di scontro, che per noi sono il cambio, il seggiolino, il passeggino, la vestizione. Cambio e vestizione: almeno in casa e fuori in giardino siamo sempre nudi, solo con ciabattine di gomma, a volte mutandina di cotone.Seggiolino: in auto per percorsi oltre i 10 minuti abbiamo riesumato un vecchio lettore DVD portatile, mettiamo su " i corti" della Pixar e amen. Passeggino: giá lo usavamo poco, ora in pratica lo portiamo a turno sulle spalle, abolito anche il mei tai. Altro motivo di scontro è andare in giro correndo tra la gente e senza manina... Lì non si transige, quindi la settimana scorsa l'abbiamo riportato a casa dopo mezz'ora, visto che non era cosa, e non come punizione, ma proprio perché era proprio un dato di fatto, non era serata ed era inutile incaponirsi tutti.
E poi la regola d'oro per noi: un lungo sonnellino pomeridiano, anche a costo di rimanere nei paraggi pronta a sfoderare la tetta perché sia più lungo, perché tutte le "crisi" si acuiscono esponenzialmente se non è riposato, e questo ha comportato anticipare il pranzo max alle 12,30 in modo che per le 13,30 ( circa, eh) sia giá in penichella.
E poi ripetere all'infinito il solito mantra "è una fase, passerà" Smile
Un abbraccio solidale.


RE: Pianti, urla e sensi di colpa - raffaella - 13-07-2012

qui siamo arrivate ai quindici mesi, corredati da urla e pianti disperati per qualsiasi motivo, tutti quelli che elencate voi, passeggino, seggiolino della macchina, cambio del pannolino, il fatto che io non capisca immediatamente ciò che dovrei capire, alzarmi, sedermi, seguirla, ah, la fine del mondo è non consentirle di guardare i cartoni sull'ipad come vorrebbe lei e cioè in continuazione. Smile inoltre, questo mese lavoro per cui lilla passa con il babbo circa sei ore al giorno e quando rientro mi si appatella addosso e non posso uscire dal suo raggio visivo neanche per dieci secondi altrimenti grida come un'ossessa, si butta a terra e appena mi vede mi si aggrappa addosso con tutta la forza che ha. io resisto abbastanza, per fortuna,anch'io ripeto il mantra "lodevefarelodevefarelodevefare", nel senso che è una tappa, fa parte del percorso. cerco di essere presente mantenendo quel minimo distacco che mi consente di non entrare nel giro della sua disperazione ma di mediarlo, verbalizzarlo. ecco, da noi la verbalizzazione funziona quasi sempre perché anche livia non ama essere abbracciata in quei momenti, ho come l'impressione che non voglia essere compatita ma che abbia il bisogno di manifestare pienamente la sua frustazione avendo accanto qualcuno che ci metta le didascalie Smile e che la contenga. il mio compagno anche riesce a mantenere la calma però le dice continuamente che è capricciosa, cosa che, questa sì, mi fa infuriare.


RE: Pianti, urla e sensi di colpa - StellaLuna - 13-07-2012

Grazie ragazze, come sempre siete preziosissime.
La discussione sulle urla l'avevo letta e avevo anche commentato credendo di aver chiuso quel capitolo (beata illusione).
Beh, in realtà in quel caso mi riferivo all'urlo vero e proprio, quello acuto spaccatimpani che nel nostro caso partiva quando la pupa si scocciava per qualcosa e voleva dire la sua.
In quel caso aveva funzionato dirle "urla piano", mimandole il gesto di urlare senza voce.
Lei per imitazione lo ripeteva, e dopo averglielo ripetuto circa un migliaio di volte sembra aver funzionato.
Questa volta invece le urla sono diverse... Si tratta di un "aaaaaaaaaaaaaah" prolungato che poi sfocia in un pianto sofferto e in un contorcimento del corpo con testa buttata all'indietro a peso morto.
A volte quando la metto giù si butta per terra... Insomma, scene alla "tata Lucia" per intenderci, di quelle che speri che capitino solo ai figli degli altri perché se capitano a te quando sei in giro vorresti sprofondare. Oggi ad esempio durante lo show abbiamo attirato l'attenzione dell'intero parco giochi Big Grin
Comunque è vero, la stanchezza è micidiale.
Mamitta anch'io vado di tetta per prolungare il pisolo pomeridiano, mi riconosco in un sacco di cose che scrivi Wink
Seguirò i vostri consigli, ripetendo durante le crisi "èunafasepasserà, èunafasepasserà, èunafasepasserà ... "


Ps: Mamitta, visto che lasci spesso Giuggino in mutandine, come va con lo spannolinamento? Al massimo rispondi nell'altro post per non andare OT
Grazie anche a te Raffaella...
In che modo dici che funziona la verbalizzazione?
Anch'io le spiego sempre il motivo delle cose che la fanno infuriare (es perché devo farla scendere dall'altalena) ma lei non sembra filarmi di striscio....
Come a dire "mamma bando alle ciancie, spingi l'altalena e taci!!"
Big Grin


RE: Pianti, urla e sensi di colpa - mamitta - 13-07-2012

(13-07-2012, 12:17 00)StellaLuna Ha scritto:  Ps: Mamitta, visto che lasci spesso Giuggino in mutandine, come va con lo spannolinamento? Al massimo rispondi nell'altro post per non andare OT

Provvedo subito! Smile
Ah, dimenticavo: a noi la verbalizzazione funziona di più da quando inizio dicendo "so che sei arrabbiato perché vuoi X, ora facciamo Y ma veloce veloce dai mamma sbrigati che giuggino vuole X". Nei casi in cui bisogna interrompere il gioco, invece, inizio ad avvisarlo con largo anticipo. Non sempre funziona, a volte però sì. La mia massima ragione di sclero è che sono permalosa di natura, ahimè, e mi sembrava che con le urla e le testate facesse un torto A ME! Ora cerco di ridimensionare, e non cerco mai di fare il muro contro muro, tanto non ne ricavo nulla e sbrocchiamo in due, cerco di far passare il messaggio "se mamma ti sta negando qualcosa è proprio indispensabile"... Ah, e ho notato che da quando non pronuncio più la frase " non fare..." e invece propongo l'alternativa va un po' meglio( illusa?).


RE: Pianti, urla e sensi di colpa - Alexandra - 13-07-2012

Si, anch'io verbalizzo come descrive mamitta (""so che sei arrabbiato perché vuoi X, ora facciamo Y ma veloce veloce dai mamma sbrigati che giuggino vuole X".), oppure "lo so che vuoi X, ma non puoi averlo perché Y, mi dispiace".
E di certo invece di "non fare", dire "attenta che se fai così, rischi questo e quello".
In questi giorni la principale fonte di urla non è quando si toglie il pannolino: per questo Cucciola è sempre ben disposta. Per rimetterlo, invece, ay ay ay!...



RE: Pianti, urla e sensi di colpa - giulieee - 14-07-2012

Ho letto velocemente, ma anche io concordo sulla verbalizzazione e sull'interpretazione dei loro sentimenti, tipo : "hai ragione che essere legati è una cosa brutta e mamma non lo farebbe mai se non fosse necessario. Ma vedi che in macchina ci leghiamo tutti? E' perchè le cinture ci proteggono!". Oppure: "Hai ragione che vuoi giocare ancora perchè è bellissimo giocare. Allora giochiamo un altro po' e poi andiamo via". Cedere un po' è altrettanto importante, secondo me. Tipo: "sul marciapiede puoi camminare da solo, ma dove passano le macchine è meglio dare manina a mamma". Secono me è molto importante che decidano loro cosa fare, quando è possibile. Negli altri casi, spiegare spiegare spiegare. E lo sclero ogni tanto parte a tutti...pazienza. Sono le due diverse volontà che si urtano: in compenso c'è l'orgoglio di vedere il carattere che si forma... forte e deciso e non remissivo e sottomesso. Per noi che vogliamo esseri umani, non soldatini Smile.
Meglio uno sclero ogni tanto che un figlio dal carattere debole.


RE: Pianti, urla e sensi di colpa - StellaLuna - 14-07-2012

Avete ragione, la cosa giusta è parlare, parlare e ancora parlare, e io ieri ho fatto di nuovo la cosa sbagliata urlando e sgridandola dopo averle provate tutte per farla sedere nel seggiolino auto.
Non c'è stato verso, appena la sollevavo per metterla dentro faceva resistenza con tutto il corpo e sbraitava, eravamo in ritardo per un appuntamento e alla fine mio marito è dovuto partire con lei slegata che non voleva neppure stare in braccio.
Ho capito che io sclero quando mi sento impotente, specialmente quando ho paura di qualcosa (es della strada) e non riesco in nessun modo a gestire la situazione.
È stata un esperienza orribile, lei che faceva la ribelle, io che alzavo la voce e provavo continuamente a farla sedere, innervosendomi sempre piu, lei che poi ha cominciato a piangere ma voleva stare in piedi, poi a una frenata è caduta e si è spaventata, piangendo sempre più forte...
Alla fine si è fatta tutto il viaggio in piedi senza cintura, io arrabbiata, mio marito turbato da un rifiuto cosi netto, la piccola sconvolta dal pianto... Insomma, una giornata che poi è terminata con scenate continue della cucciola e pianti spaventati per tutta la sera, frutto di tutta la tensione accumulata in quel viaggio di solo mezz'ora.
Io ancora oggi sono uno straccio, distrutta dai sensi di colpa per una situazione che ancora una volta mi è sfuggita di mano e che non sono riuscita a gestire.
Mi faccio schifo come mamma.



RE: Pianti, urla e sensi di colpa - Lucio Piermarini - 15-07-2012

Considerate sempre che i bambini:
1) Crescendo vogliono affermarsi, come è giusto che sia, ma contemporaneamente vogliono mantenere la sicurezza dell'affetto dei genitori
2) Non conoscono assolutamente le conseguenze delle loro decisioni e, anche se non sembra, affidano a voi la decisione finale su cosa fare o no e si aspettano che voi li aiutiate in questo senso
3) Come logica conseguenza il "no!", se pur previsto, viene spesso o sempre contrastato, ma sarà tanto più facilmente accettato se sarà presentato, come molte di voi hanno già sottolineato, con un atteggiamento di comprensione per le sue esigenze ("ti voglio sempre bene") ma con irremovibile, serena e responsabile fermezza ("non ti accontento perché andrebbe contro i tuoi stessi interessi").
4) Perdere occasionalmente la pazienza è più che normale ma considerate che in quei caso il bambino piange più per la paura di perdervi che per la rinuncia imposta
Fare altrimenti significherebbe rinunciare ad essere genitori e un giorno i vostri figli potrebbero rimproverarvi di non essere stati più coerenti