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Alimentazione compatibile con l'AS. Chiariamoci sul concetto di 'sano' - Versione stampabile

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Alimentazione compatibile con l'AS. Chiariamoci sul concetto di 'sano' - Linda Eva - 14-11-2012

In seguito alla lettura (qui, nel blog, ma soprattutto su fb) di varie ansie ai limiti, secondo me, del patologico* nei confronti della valutazione di 'non-sano' in relazione a un pezzetto di cioccolata industriale, di un pescetto fritto, piselli in scatola, un dolce non fatto in casa, sale e argomenti affini, sento la necessità di approfondire con voi l'argomento.

Vorrei capire perché molte persone che si avvicinano all'AS, sia pure fra le più ferrate in tema di principi nutritivi, piramide alimentare e alimentazione naturale, biologica e affini e/o sana, si sono convinte che una lasagna, un dado anche settimanale o un dolce di pasticceria non siano 'sani' a prescindere.

Secondo me bisognerebbe distinguere l'idea di 'alimentazione sana' che va intesa nel senso di 'complessivamente' tale, e 'alimenti non fra i più genuini o non 'sani' in senso assoluto.

(traggo ispirazione liberamente da Io Mi Svezzo Da Solo-L. Piermarini).
Un'alimentazione NON sana è quella che fa grossi errori (carenza di determinati nutrienti, cucina grassa o troppo saporita d'abitudine, ecc) o errori piccoli ma troppo frequenti o ripetuti regolarmente (dolcetto fine pasto, assaggio di merendine e prodotti quotidiani d'abitudine ecc).
C'è poi il 'cibo' non sano nel senso di elaborato, industriale o meno ricco di nutrienti, che però resta sano in quanto a igiene o da altri punti di vista.
Farne un uso continuativo e/o esclusivo non è molto vantaggioso né educativo né consigliabile.
Ma un conto questo, un conto credere che l'assaggio occasionale, saltuario o moderato faccia 'male' o che possa essere pericoloso.
O anche che possa istaurare pessime abitudini a livello di rapporto con il cibo.

Ad esempio, il mio figlio AS preferisce zucchine e finocchi al wustel, generalmente, il wustel però non sempre lo disdegna. Non mangiamo cioccolata tutti i giorni o tutto il giorno, industriale con zuccheri aggiunti o no e neanche wustel, piselli in scatola o lasagne.

Capisco che un'alimentazione più rigorosa, quella di molte nostre colleghe mamme molto attente, sia più globalmente 'sana' della nostra, ma perché qualcuno è ancora convinto che il rigore possa essere l'unico presupposto 'sano' di un Autosvezzamento senza rischi?

Non vi sembra un retaggio culturale padre dello 'svezzamento' pediatrico da malati?

Voi le mangiate ogni tanto le lasagne?
Mangiate del cioccolato (senza abbuffarvene, magari)? Se fate un brodino col dato o mangiate qualcosa con conservanti, pensate veramente che stiate compromettendo la vostra salute?
Perché pensare che i nostri bambini non potrebbero tollerarlo?

Astenetevi pure dall'affermare che pur non pensandolo, per i vostri figli credete meglio essere più sobri.
Questo lo considero fuori discussione e degno di ammirazione.

Quello che m'interessa non è perché fare una scelta di minor o maggior rigore. Posso solo apprezzarlo, sempre che si sia onesti con sè stessi e in grado di mantenere questa scelta anche in seguito.

Ma il punto è:
Perché credere che un'alimentazione sana e varia in senso complessivo, benché non rigoroso, non possa essere compatibile con l'Autosvezzamento?
Perché, continuare a fare questo errore di valutazione, cioè restare convinti (proprio come consuetudine svezzante induce a fare con l'interessata complicità dell'industria) che ciò che non compromette la nostra salute potrebbe, in ogni caso, rischiare di compromettere quella dei nostri bambini?

Un passo avanti di apertura verso abitudini alimentari familiari non pericolose, anche se diverse dalla nostra, e che tranquillamente possono conciliarsi con l'AS, vogliamo farlo? Possiamo? Perché no?



(naturalmente migliorarsi sempre e comunque è giustissimo, non ci piove)
* ho usato questo termine, perché fra le persone più dedite a questo genere di rigore che conosco direttamente, ci sono tutte e 5 le persone 'anoressiche' che io conosco personalmente.
Quindi che non hanno per niente un 'sano' rapporto con pasti e cibo, e che hanno evidentemente grossissimi problemi alimentari e di salute.


RE: Alimentazione compatibile con l'AS. Chiariamoci sul concetto di 'sano' - arkadian - 14-11-2012

Vado di corsa... dico solo che sono d'accordissimo.
Poi provo a rispondere con più calmaSmile


RE: Alimentazione compatibile con l'AS. Chiariamoci sul concetto di 'sano' - gisella752 - 14-11-2012

Parole sante.
da quando Pietro ha iniziato AS ho cominciato a fare maggior attenzione all'alimentazione, scoprendo con gioia che poi quella che seguivo da sempre era già buona: varia, verdure di stagione e POSSIBILMENTE dell'orto, poca carne rossa, proteine di ogni genere distribuite nella settimana.
ciò non toglie che GLI STRAPPI ALLA REGOLA ci sono eccome e questi possono essere ad esempio merenda con pane e marmellata confezionata, assaggio di nutella, patatine con Ketcup, pasta al pesto confezionato, questi sono solo alcuni esempi che mi vengono in mente....

Ah dimenticavo siamo anche statia cena da McDonald's 001_tt2 2 volte in 16 mesi!!!!




RE: Alimentazione compatibile con l'AS. Chiariamoci sul concetto di 'sano' - mamitta - 14-11-2012

Completamente d'accordo! Avevo letto su fb tutti i consigli per la sogliola, non friggerla, falla al vapore, non sfumare col vino che contiene solfiti... Ma una bella sogliola in padella non è certamente più invitante per tutta la famiglia di una sogliola lessa che sa tanto di malattia e ospedale? Wink mica la si mangia tutti i giorni!!!
Noi da quando autosvezziamo mangiamo TUTTI molta meno carne e più legumi, ma poche cose integrali (piacciono solo a me), diciamo che la maggior parte dei soldi li spendiamo in frutta e verdure, verdure d'estate autoprodotte ma altrimenti raramente biologiche perché il negozio bio del mio paese è caro, ha poco smercio e quindi la roba non è fresca, meglio quindi la bancarella che non ha tutto bio ma all'1 chiude e deve vendere tutto, perché il giorno dopo riassortisce tutto freschissimo e locale. Ci piace mangiare, e mangiare soprattutto i piatti tradizionali pugliesi, che sono un'esaltazione della famosa piramide...il papà è quello che se mandato a fare la spesa compra anche schifezze (maionese, ketchup, patatine, nutella), ma appunto va occasionalmente e compensa le mie spese"salutiste" Wink


RE: Alimentazione compatibile con l'AS. Chiariamoci sul concetto di 'sano' - Ambra Farina - 14-11-2012

Secondo me non vanno mai bene gli estremismi, quelli mi stanno antipatici sempre e a prescindere. Fare AS non significa rivoluzionare completamente la propria vita, ma, dal mio punto di vista, essere un po' più attenti e un po' più consapevoli in fatto di alimentazione familiare. In casa mia, da quando mangia anche la piccola, ho cercato di introdurre più legumi e più cereali in chicco, semi oleosi e più cibi bio di quanto non facessimo già io e mio marito, ma ciò non toglie che lo strappo alla regola c'è ed è giusto farlo. Solitamente funziona così: io trasgredisco, trasgredisce anche la piccola se gradisce.
Il fine settimana si sa che è dedicato a cene fuori o goloserie in casa, quindi senza troppi ripensamenti o paranoie si va di qualche dolce in più, di pizza (magari fatta da noi, ma con pancetta e gorgonzola!), di hamburger e patatine (no Mac ma perché non ci piace proprio)...
Sui cibi industriali idem, cerco di evitarli ma ogni tanto un biscotto o un grissino non penso ci uccideranno! Big Grin


RE: Alimentazione compatibile con l'AS. Chiariamoci sul concetto di 'sano' - Alexandra - 14-11-2012

100% d'accordo con te, Linda! Dire che le lasagne non siano sane è un'assurdità, mentre è ovvio che mangiarne quantità enormi, o tutti i giorni roba annegata nella béchamel, farà male.

Quanto al cioccolato, mi sa che ho postato qualche giorno fa in un altra discussione un descrittivo della "Cucina Wellness", che si autodichiara dedita ad una cucina ultra-salutistica, e che considera il cioccolato come nutrizionalemente eccelso, tanto da proporne l'uso anche nelle portate principali, e non solo come dolce.

Quel che è sano, è mangiare di tutto, non privarsi, e sopratutto saper ascoltare il proprio corpo, quando vuole di più, di meno, di quello o di quest'altro che nel suo "archivio", ha registrato come fonte di tale o tale nutrimento.

Temo che, a voler sempre solo mangiare le cose "top", più digeribili, più questo e più quello, non si faccia un favore all'organismo, che invece ha bisogno di allenarsi ad affrontare un pò di tutto. Quindi, le "porcate'' devono rimanere limitate, ma non ha senso sopprimerle drasticamente.


RE: Alimentazione compatibile con l'AS. Chiariamoci sul concetto di 'sano' - blackbird - 14-11-2012

Mi piacerebbe fare la pasta, il pane i biscotti in casa ogni giorno; mi piacerebbe prendere i piselli dal contadino e sgusciarli da me. Mi piacerebbe, ma vivo in città, siamo nel 2012, non sono un'amish, e già così mi faccio lo shampoo una volta la settimana.
Tutta questa tiritera per dirvi che ce la stiamo mettendo tutta da quando Domenico ha compiuto sei mesi, abbiamo un calendario/menu settimanale abbastanza accondiscendente (due volte carne, 2 legumi, due pesce, 1 uova), ma gli strappi alla regola ci sono e sono previsti, cerchiamo solo di mantenerci entro un certo regime, per cui andiamo a mangiare fuori ma evitiamo il kebab, a volte un pacchetto di biscotti industriali lo compro, e se proprio non ci arrivo a fare il dado in casa, compro quello bio. Non ci sfondiamo di dolci, ma una volta ogni tanto facciamo festa.
Questo perchè l'AS ci ha aiutati a mangiare molto meglio, ma non dev'essere una prigione.


RE: Alimentazione compatibile con l'AS. Chiariamoci sul concetto di 'sano' - Linda Eva - 14-11-2012

Vi amo!


RE: Alimentazione compatibile con l'AS. Chiariamoci sul concetto di 'sano' - madregeisha - 14-11-2012

Questo post si allaccia bene a quello su AS per tutti o non per tutti.
C'è stato un momento, agli inizi del nostro percorso di AS, in cui mi sentivo inadatta perché non compravo prodotti bio, perché non avevo l'orto da cui raccogliere verdure fresche, perché non facevo in casa pane e biscotti.
Poi ho realizzato che a mia figlia stavo cercando di offrire il meglio che le mie condizioni, la mia vita, mi consentivano, e che quel meglio passava innanzi tutto dalla libertà di autodeterminarsi nell'alimentazione. Io evito quasi tutto il bio, a parte latte e carne, perché un po' ci credo poco e soprattutto è inaccessibile alle mie tasche. Non faccio biscotti in casa perché per vivere devo lavorare e il tempo che mi resta è così poco che preferisco trascorrerlo a giocare con la mia bambina. Quando sarà più grande, magari, giocheremo facendo dolci e biscotti . Ma cerco di impegnarmi a mangiare variato, mi sforzo di portare a tavola frutta che non prediligo, evito il più possibile dolcetti e porcherie, cerco di cucinare sano, con questo non avendomi mai sfiorato l'idea che una lasagna o una sogliola alla mugnaia possano essere schifezze. Faccio del mio meglio e credo che vada bene così, perché sono straconvinta che l'AS debba poter essere per tutti e per poterlo essere si devono accantonare gli estremismi. Nella scelta dei cibi ed altrove.


RE: Alimentazione compatibile con l'AS. Chiariamoci sul concetto di 'sano' - isottablu - 14-11-2012

w le lasagne!! ottime e speciali proprio perchè si mangiano una volta ogni tanto Smile