COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
Con oltre 140 ricette per TUTTA la famiglia


autosvezzamento per tutti


presentazioni
#1
Rainbow 

ciao a tutti,
sono mamma di due bambini di 3 anni e 5 mesi. sono una mamma blogger, e avendo una formazione scientifica mi piace anche vivere la mia esperienza di mamma da un punto di vista "scientifico". mi documento quindi sempre molto e faccio le mie scelte nel modo più razionale possibile. quando ho iniziato a svezzare il mio primo figlio mi sono fidata dei consigli del mio pediatra, che ha un punto di vista che condivido sempre molto, ed è stato un successo - complice il buon appetito del bimbo ma anche la naturalezza dell'approccio. ho scoperto solo dopo la teoria dell'autosvezzamento e ho potuto notare quanto fosse simile al metodo che ho seguito. i risultati di uno svezzamento sereno e naturale li vedo ancora, visto che mio figlio mangia tutto, volentieri, ama in particolar modo la frutta e la verdura, si siede a tavola con noi e mangiamo tutti le stesse cose. per quanto riguarda il mio secondo figlio, con lui ho dovuto iniziare presto perchè era evidente che il mio solo latte non fosse più sufficiente, a 4 mesi ha già iniziato con frutta e biscotto 2 volte al giorno. abbiamo anche introdotto la pappa lattea, preparata con latte vaccino diluito con acqua e crema di riso. il pediatra dice di dargli anche latte vaccino diluito nel biberon all'occorrenza. io sono dell'idea che bisogna seguire ciò che dice il pediatra ma poichè so che in molti sono contrari a somministrare latte vaccino così presto, sarei curiosa di sapere qual'è il parere dell'autosvezzamento a riguardo. ci tengo a precisare che il bambino lo mangia già e non ha mostrato allergia. l'unica controindicazione potrebbe essere quella nutrizionale ma nel giro di qualche settimana mangerà le verdure, e poi la carne, dunque la sua alimentazione sarà sempre più completa. inoltre vorrei continuare ad allattarlo al seno finchè sarà possibile.
trovo questo blog molto interessante, sono anche abbonata alla rivista UPPA, in generale mi piace quando si affrontano le tematiche legate ai bambini senza sovrastrutture, seguendo solo il buon senso e i risultati delle ricerche scientifiche e lontano dai conflitti di interesse delle varie aziende di prodotti per bambini.
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#2

(28-02-2012, 11:29 11)Cosmic Mummy Ha scritto:  ciao a tutti,
Ciao e benvenuta!!!
(28-02-2012, 11:29 11)Cosmic Mummy Ha scritto:  sono mamma di due bambini di 3 anni e 5 mesi. sono una mamma blogger,
Ho dato un'occhiata al tuo blog. Molto interessante. bisognerà studiarlo più attentamente. Hai visto il nostro?
Ah, nel link che hai messo c'è un errore (facilmente risolvibile)
(28-02-2012, 11:29 11)Cosmic Mummy Ha scritto:  ... per quanto riguarda il mio secondo figlio, con lui ho dovuto iniziare presto perchè era evidente che il mio solo latte non fosse più sufficiente, a 4 mesi...
Ma come hai determinato che non fosse più sufficiente?
(28-02-2012, 11:29 11)Cosmic Mummy Ha scritto:  ha già iniziato con frutta e biscotto 2 volte al giorno. abbiamo anche introdotto la pappa lattea, preparata con latte vaccino diluito con acqua e crema di riso. il pediatra dice di dargli anche latte vaccino diluito nel biberon all'occorrenza. io sono dell'idea che bisogna seguire ciò che dice il pediatra ma poichè so che in molti sono contrari a somministrare latte vaccino così presto, sarei curiosa di sapere qual'è il parere dell'autosvezzamento a riguardo. ci tengo a precisare che il bambino lo mangia già e non ha mostrato allergia.
Questa non l'ho proprio capita... Non sono in molti a sconsigliare il latte vaccino prima dell'anno, sono praticamente tutti, soprattutto se il LV va a sostuituire le poppate come mi sembra tu stia facendo e il pediatra ti abbia consigliato. Non solo il latte vaccino è potenzialmente allergenico, ma la sua composizione è pensata... per i vitelli e non per gli esseri umani. Devo essere sincero mi stupisco che il tuo pediatra ti abbia consigliato di darglielo; questi sono cose che si dicevano una trentina di anni fa,ma è già da parecchio che non si fa più.
(28-02-2012, 11:29 11)Cosmic Mummy Ha scritto:  l'unica controindicazione potrebbe essere quella nutrizionale
E ti pare poco? qui il discorso latte vaccino è stato affrontato più volte, ma anche su UPPA troverai facilmente diversi articoli che ne parlano.
(28-02-2012, 11:29 11)Cosmic Mummy Ha scritto:  ma nel giro di qualche settimana mangerà le verdure, e poi la carne, dunque la sua alimentazione sarà sempre più completa. inoltre vorrei continuare ad allattarlo al seno finchè sarà possibile.
...
Sono ancora più confuso... ma allora perché il latte vaccino?
Tra l'altro dai per certo che tra qualche settimana tuo figlio sarà d'accordo a prendere verdura e carne... questo è tutto da vedere. Comunque, anche supponendo che vada tutto per il meglio "qualche settimana" sono un'enormità quando qualcuno ha solo "pochi mesi".

Scusa la filippica, ma mi sembra che il tuo pediatra, persona onestissima per carità, sia rimasto mooolto ancorato a schemi oramai considerati superati. Poi il fatto che ti abbia fatto cominciare lo svezzamento a 4 mesi... mi fa vedere rosso Big Grin


BM 06-09
C (ex PA) 20-10-11
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#3

Ciao e benvenuta!

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#4

Benvenuta!

PS: Che tipo di scienziata sei?

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#5

ciao e grazie per la risposta! premesso che il vostro parere mi interessa molto, nelle mie presentazioni ho omesso alcuni particolari, per non dilungarmi troppo, ma che sono utili per inquadrare meglio la situazione.

1) il mio secondo bimbo ha avuto una crescita paurosa i primi 3 mesi, poi al controllo del 4 è risultato crescere poco di peso. in più io mi accorgevo che aveva più fame.
2) sono tornata a lavorare al compimento del 4 mese e ho avuto la necessità di lasciare il bimbo al nido aziendale.

la mia esperienza di allattamento con il primo figlio è stata - dopo le enormi difficoltà iniziali - molto positiva. il bambino cresceva meravigliosamente e anche con lui sono tornata a lavorare che aveva 4 mesi, però avevo talmente tanto latte che ero riuscita a mettermi da parte una scorta in freezer (avevo tutto un cassetto pieno Lol), e riuscivo a tirarne 180 ml la mattina e 180 in ufficio (o più). dunque farlo mangiare in mia assenza non era un problema. ho iniziato a svezzarlo facendogli assaggiare un po' di frutta grattuggiata quando la mangiavamo noi intorno ai 5 mesi, e ho iniziato con il passato di verdura a 5 mesi e mezzo perchè evidentemente affamato. nel frattempo ho continuato ad allattarlo tutte le volte che voleva, dunque spesso mangiava doppio (tutto il suo pranzo + il seno) e infatti si vedeva Biggrin era bello cicciotto! insomma l'ho allattato fino a 16 mesi. speravo che andasse così anche questa volta, ma forse la stanchezza e la mancanza di tempo (allattare e nel frattempo badare a un bambino di 3 anni non è uno scherzo), o chissà perchè, ma la minore quantità di latte è evidente. infatti ho iniziato anche questa volta a tirare il latte per farne delle scorte e mi accorgevo che oltre a tirarne poco, il bambino aveva fame perchè glielo "sottraevo" per metterlo via... un controsenso, non vi pare? così ho smesso con la scorta, e poi la visita dal pediatra ha confermato che in effetti avrebbe avuto bisogno di mangiare un po' di più. comunque il pediatra non mi ha detto di sostituire le poppate con i pasti, ma di integrare le due cose. è chiaro che quando non ci sono però non posso allattarlo ogni volta che vuole, sono andata avanti a tirarmi il latte in ufficio fino a ieri, ma ormai ne viene fuori davvero poco. il latte vaccino mi è stato consigliato per la preparazione della pappa, e eventualmente nel caso avesse fame e io non potessi allattarlo. fino a ieri appunto portavo una piccola dose del mio latte al nido ma ormai mi sembra davvero una perdita di tempo dato che è proprio poco... comunque a casa cerco di allattarlo ogni volta che lui lo desidera, anche se devo dire che è molto meno tetta-dipendente del suo fratello maggiore.
riguardo ai consigli del mio pediatra, le motivazioni sono principalmente due: il rientro al lavoro (come vi ho già spiegato) e la sua avversione ai prodotti per bambini (che ho sempre condiviso). infatti ci ha sempre consigliato di evitare omogeneizzati, formaggini e quant'altro privilegiando cose fatte in casa, carne a pezzettini sin da subito, biscotti di qualunque marca, yogurt intero con frutta fresca invece che quelle merende zuccheratissime, ricotta e formaggi freschi, ecc. io ho sempre seguito molto questo modo di fare. riguardo al latte artificiale, lui sostiene che anche quello, come i formaggini e gli omogeneizzati, sia nient'altro che marketing, e che se vai a vedere non è che latte vaccino disidratato. per questo dopo il 4 mese se non si vuole o non si può più allattare lo si può somministrare, ovviamente diluito. sinceramente, non mi sento poi di dargli torto anche se ovviamente sapendo che la maggiorparte dei pediatri non è d'accordo sono aperta a qualunque approfondimento.
stavolta mi sono dilungata di più, ma spero che il quadro ora sia più chiaro!
PS: graze per aver visitato il mio blog!Cool
(28-02-2012, 02:56 14)Irenotta Ha scritto:  Benvenuta!

PS: Che tipo di scienziata sei?

sono un fisico sanitario. grazie a tutti x l'accoglienza!!!001_wub
PS: ho corretto l'errore sul link ;-)
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#6

benvenuta!
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#7

Benvenuta! appena ho un attimo corro a dare un'occhiata al tuo blog!


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#8

Ciao Cosmic mummy,
credo sia normale ci sia un rallentamento nella crescita dopo i tre mesi, io non sono un'esperta di curve, ma se i bambini crescono sempre alla stessa velocità ci troveremmo degli unenni di 20 kili..

Parli di nido aziendale, ma non dovrebbe essere proprio prerogativa del nido aziendale la possibilità di andare ad allattare il bimbo? Io credo sia un'enorme fortuna (che anche io ho avuto), avere il nido sul posto di lavoro, ma se non puoi andare ad allattare allora cosa cambia da un nido qualsiasi? Io anche ho iniziato a lavorare che mia figlia aveva 4 mesi e la sono andata ad allattare al nido fino ai 7, il tutto mi prendeva mezz'ora di tempo (piuttosto mangiavo al computer..).

Per quanto riguarda svezzamento a 4 mesi e latte vaccino concordo con quanto detto, è una delle poche "regole" anche dell'autosvezzamento (dove la sola regola è il buonsenso..)

001_wub Sofia 9/9/10
Olivia 6/7/13 001_wub
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#9

Benvenuta, Cosmic, vorrei darti qualche input perché forse ti è mancata una vera informazione su alcuni particolari.

1-
verso il 4°-5° mese è una esperienza tipica per le mamme che allattano al seno (e i relativi pediatri) quella di assistere ad un temporaneo rallentamento se non arresto di peso dei loro bambini perché iniziano ad aumentare il loro fabbisogno di latte per l'accelerazione dello sviluppo di cervello e competenze.
Questo sviluppo è meno appariscente di quello fisico, ma è altrettanto importante e richiede un aumento del fabbisogno di energie. In questa fase il bambino può apparire più 'affamato', ma questo aumento di fame, che si può manifestare con maggior frequenza di poppata richiesta o un po' di nervosismo durante la poppata, ad esempio, porta a stimolare più spesso o più energicamente il seno finché la produzione non inizia a regolarsi su nuovi ritmi (credimi col primo non lo sapevo neanch'io, ma col secondo pur pensando come te, qualche felice incontro ben informato mi aprì gli occhi e dopo qualche giorno di 'poppata-continua', il latte divenne più abbondante che mai!).
2-
il fatto che tu noti differenze rispetto al primo allattamento, non è molto significativo della tua effettiva quantità di latte.
Da ciò che scrivi sembrerebbe che tu abbia avuto qualche difficoltà nell'avviare il primo allattamento, non so se anche con un lento aumento di peso iniziale, che poi è stata superata meravigliosamente in seguito.
Al contrario il secondo:
(28-02-2012, 03:46 15)Cosmic Mummy Ha scritto:  bimbo ha avuto una crescita paurosa i primi 3 mesi, poi al controllo del 4 è risultato crescere poco di peso. in più io mi accorgevo che aveva più fame.
Tutto ciò mi fa semplicemente pensare che, come ovvio essendo bambini diversi, hanno caratteristiche ed esigenze diverse, compresa una diversa personalità, stili di crescita e di poppata diversi.
Uno, per esempio, poppa più spesso, l'altro meno e magari più energicamente.
Questo non è un particolare secondario, perché lo stile di poppata, anche dello stesso bambino, determina variazioni significative della composizione del latte. Non è escluso che il secondo faccia poppate più concentrate di nutrienti anche se più brevi o meno frequenti.
Citazione:comunque a casa cerco di allattarlo ogni volta che lui lo desidera, anche se devo dire che è molto meno tetta-dipendente del suo fratello maggiore
.

3-
poi, come ti dicevano,i bambini crescono in modo irregolare nei mesi (soprattutto allattati al seno) e spesso più peso prendono inizialmente, prima arrivano a fasi apparenti di stallo, come dicevo prima.
4-
Citazione:la minore quantità di latte è evidente. infatti ho iniziato anche questa volta a tirare il latte per farne delle scorte e mi accorgevo che oltre a tirarne poco, il bambino aveva fame perchè glielo "sottraevo" per metterlo via... un controsenso, non vi pare?
Ehmmm....direi di no, effettivamente, ma solo perché non è così che funziona.
Il seno non è un serbatoio, o una batteria che si ricarica a riposo.
In realtà, produce latte durante la stimolazione. Cioè più viene stimolato più ne esce. È un po' più simile ad una pompa, direi. Quando la produzione si assesta su ritmi adeguati a quelli del bambino aumenta semplicemente la velocità con cui risponde alla stimolazione, e il seno resta morbido senza sensazione di 'pieno'. Al contrario se c'è tensione è segno che la produzione precedente è stata più abbondante di quanto necessario e ne è rimasto un residuo nei dotti, situazione non ideale.
Per tutto questo non ne sottrai a tuo figlio, piuttosto lo stimoli una volta di più.
Se col tiralatte ne ricavi poco, può essere più perchcé non mi sembri tanto motivata, io per es. sono riuscita a ricavarne quasi 250 (non i soliti max 30/60) solo una volta che ho dovuto ricoverarmi in ospedale!
5-
Citazione:riguardo al latte artificiale, lui sostiene che anche quello, come i formaggini e gli omogeneizzati, sia nient'altro che marketing, e che se vai a vedere non è che latte vaccino disidratato. per questo dopo il 4 mese se non si vuole o non si può più allattare lo si può somministrare, ovviamente diluito. sinceramente, non mi sento poi di dargli torto anche se ovviamente sapendo che la maggiorparte dei pediatri non è d'accordo sono aperta a qualunque approfondimento.

Come ti hanno già risposto, la scienza recente ha fatto un po' di chiarezza, purtroppo la maggioranza dei pediatri ancora non sa ne sa molto...ma il fatto che il latte vaccino vada evitato, se non sottoforma di formaggi o derivati in quanto già parzialmente modificato, è un fatto assodato, ormai.
Il LV , rispetto al LatteMaterno o quello Artificiale, contiene troppe proteine fra cui molte per niente utili all'essere umano che vengono direttamente filtrate e eliminate sottoponendo i reni ad un superlavoro.
Inoltre è povero di molti altri nutrienti invece essenziali ai cuccioli umani fra cui il calcio 'utile'.

Il LA 1, invece, è latte vaccino, sì, ma modificato chimicamente in modo da renderlo l'alimento più simile al LM (alleggerito di proteine-in eccesso, arricchito da una formula di nutrienti essenziali.

Quindi benché il materno sia il miglior alimento per i nostri bambini, quando non disponibile, il LA, essendo un suo ottimo, benché non perfetto surrogato, è il miglior regalo che potremmo fare a nostro figlio come seconda scelta.
Meglio pure di qualunque altro alimento.

Detto ciò, onore ad un pediatra anti-industria, ma mi sembra abbia fatto un po' di confusione in tema.

Ps.se leggi nel Blog "Domande e risposte" la n. 5 vedrai anche come capire se l'apparato digerente di tuo figlio di 5 mesi è davvero pronto per nutrirsi di altro. Smile

Em0200 2/10/2007 Tartarughino
Em3600 27/6/2010 Torello
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#10

vi ringrazio per le risposte.
@ChiaraC: io già mangio davanti al computer, inoltre faccio un lavoro anche sperimentale e non è sempre facile interrompere ciò che sto facendo per riprenderlo 10-20 minuti dopo. in più le educatrici del nido aziendale e la mia baby sitter (psicologa ed educatrice anche lei) mi hanno sconsigliato se possibile di andare per allattarlo e poi salutarlo di nuovo perchè da un punto di vista psicologico è faticoso per il bambino vedere la mamma andare e venire, e lo confonde. certo mi dirai che sono tutte teorie e poi davvero non lo sa nessuno, ma penso che sia giusto affidarsi anche a chi ne sa più di noi in fatto di psicologia e pedagogia oltre che di salute e nutrizione.
@Linda Eva: sicuramente gioca un ruolo molto forte la mia esperienza regressa, tutto ciò che mi scrivi riguardo all'allattamento io lo sapevo, lo avevo sentito dire dalle ostetriche del consultorio pià volte quando allattavo il mio primo figlio. dicevo che l'allattamento era iniziato male perchè ho avuto mastite con febbre alta, ragadi, dolori fortissimi e ingorghi ripetuti per tutto il primo mese e mezzo. ciò non ostante ho insisitito perchè ho sempre creduto fortemente nell'allattamento al seno, tanto che - visto l'esito positivo nei mesi successivi e soprattutto avendo visto quanto sia fondamentale avere aiuto o anche solo un supporto psicologico nelle prime settimane - mi ero informata per diventare volontaria delle Leche League (cosa che poi non è andata in porto per un aumento degli impegni lavorativi). insomma è chiaro che ci sono forti differenze fra i due bambini, e non sarebbe normale il contrario. fatto sta che il primo era 90° percentile di peso sempre e cresceva sempre in maniera spettacolare, io avevo praticamente una banca del latte in freezer e tirarlo non mi costava nulla. stavolta non è andata così, so che non riuscire a tirare molto latte non vuol dire necessariamente che il mio latte non sia sufficiente... ma se lo vedi che mentre ciuccia si innervosisce e tu poco prima te lo sei tirato per metterlo in freezer... forse c'è qualcosa che non va, forse è uno stress che vai ad aggiungere inutilmente. fra l'altro ho visto che da quando ho deciso di non tirarlo più neanche al lavoro, viviamo molto più serenamente le poppate pomeridiane e serali sia io che lui... sarà un condizionamento psicologico ma fatto sta che io mi stresso meno. insomma, credo che qua si tratta solo di capire se è il caso di aggiungere o meno del latte artificiale alla sua dieta, anche se in realtà di latte vaccino non è che ne prenda poi così tanto... all'asilo gli danno la pappa lattea liofilizzata, quindi di fatto latte artificiale con aggiunta di biscotti o crema di riso.
detto questo, riguardo agli altri pasti che fa, non è che gli ho imposto la merenda di frutta così da un giorno all'altro. ho iniziato facendogli assaggiare la frutta grattuggiandogli la mela mentre la mangiavo anche io e ho visto che gli è piaciuta molto da subito. non ho mai pensato che sostituissero le mie poppate, è chiaro che le sostituiscono solo quando è al nido (ha iniziato l'orario pieno di 6 ore che aveva 4 mesi e mezzo). per concludere, credo che ci voglia tanto buon senso e su questo sarete d'accordo con me. obiettivamente entrambi i miei figli hanno dimostrato da subito di apprezzare il cibo e di aver voglia di mangiare, non avrei mai imposto uno svezzamento a un bambino che dimostra di non averne voglia. so di bambini che a 8 mesi non ne vogliono sapere di mangiare e bambini che a 4 mesi sono pronti ai primi assaggi. i 6 mesi dell'OMS secondo me vanno intesi con una certa elasticità (fra l'altro l'OMS si riferisce anche a paesi del terzo mondo, dove persino l'accesso all'acqua potabile non è scontato). la cosa fondamentale è non interrompere l'allattamento materno (e io infatti non ho nessuna intenzione di farlo) e non farsi troppi problemi se il bambino non vuole mangiare. per il resto sono la famiglia e le condizioni al contorno che pongono le basi di quello che sarà lo svezzamento del bambino. la filosofia alla base dell'autosvezzamento, che mi piace molto, è applicabile al 100% nel caso di bambini che hanno la mamma a casa, che può occuparsi 24 ore su 24 della sua alimentazione fino a 1 anno di vita. questo è poco realistico al giorno d'oggi in molte famiglie. se una mamma ha la necessità (e perchè no, la voglia) di tornare a lavorare quando il figlio ha solo 4 mesi chiaramente dovrà delegare a qualcuno l'alimentazione del bambino per alcune ore al giorno. alla fine si deve trovare un compromesso che stressi tutti il meno possibile. la mia idea è che si inizia facendogli assaggiare cose semplici e gradualmente lo si abitua al cibo (sempre se ovviamente il bambino lo accetta di buon grado - fino ad ora per me è stato così) fino a che si capisce che il bambino è pronto a mangiare insieme alla sua famiglia e a quel punto si mangia tutti la stessa cosa (magari a lui pastina a noi pasta grande ma con lo stesso sugo, x esempio...). il mio primo figlio a 7-8 mesi mangiava seduto a tavola con noi, lo portavamo al ristorante e ordinavamo anche per lui, e non ha mai mangiato alimenti specifici per bambini. questo secondo bimbo di fatto è a tavola con noi da quando aveva 1 mese, ci guarda mangiare ed è sempre stato molto eccitato nel vederci tutti insieme intorno al tavolo... non so se per le nostre chiacchiere o per il cibo, ma gli piace molto osservarci. forse sono troppo ottimista quando dico che non sarà un problema svezzarlo, ma penso che questo è l'atteggiamento giusto. la prima causa di svezzamenti difficili secondo me sono le paranoie dei genitori. per questo mi sono avvicinata all'autosvezzamento, perchè penso che fondamentalmente libera il genitore da tutta una serie di ansie e stress e gli fa affrontare la cosa in modo naturale, senza pretese e senza caricarla di aspettative eccessive o prescrizioni ridicole (del tipo che il formaggino è più sicuro della ricotta, o l'omogeneizzato più sano del petto di pollo al vapore). comunque, queste chiacchierate mi sono servite per capire che devo prenderla più easy, magari non stressarmi se non riesco a tirare il latte ma allo stesso tempo concedergli più poppate quando sono con lui e non avere paura che debba mangiare chissà che cosa per integrare il latte materno. io sono sempre stata per le vie di mezzo e fin'ora quando ho seguito il mio buon senso è sempre andata bene. vi racconterò come procede ;-)
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