31-08-2011, 12:13 12
A me quello che fa strano di un biberon a 4 anni è: "ma perché in questi casi ai genitori non viene in mente di dare un bicchiere, una borraccia, un quello che è?" In questo forum penso che abbiamo sperimentato tutti che prima o poi i bimbi chiedono di usare il bicchiere, e allora perché non dare il bicchiere e lasciare che impari gradualmente? Perché complicare le cose semplici? Perché non prendersi l'impegno di accompagnare il bimbo a imparare salvo prendersi poi quello di farlo disimparare, spesso a forza e con maggior fatica da parte di tutte le parti in causa?
Per quanto riguarda il ciuccio, se usato con criterio e a richiesta e non come silenziatore, conosco molti casi di bimbi che l'hanno abbandonato spontaneamente intorno ai 2-3 anni, l'età in cui mediamente si staccano dal seno (bevono autonomamente da un bicchiere). Se il seno si ciuccia a richiesta e prima o poi si staccano, immagino che sia così anche con il ciuccio, se la mamma non allatta.
Però conosco anche gente che glielo infila in bocca fino a veneranda età pur di continuare a fare le proprie chiacchiere o il lavoro. O che glielo lascia attaccato alla maglia, come se fosse una piccola tetta sempre a disposizione.
Quello che secondo me è una grossa differenza tra il ciuccio e la tetta è che la tetta prevede che il bimbo chieda e che la mamma si fermi e prenda in considerazione il pupo. Mentre il ciuccio si presta di più ad essere usato come mero silenziatore.
Io promuovo il "ciuccio a richesta". L'oggetto ce l'ha la mamma o chi per lei e il pupo, se ne sente il bisogno, lo chiede.
Per quanto riguarda il ciuccio, se usato con criterio e a richiesta e non come silenziatore, conosco molti casi di bimbi che l'hanno abbandonato spontaneamente intorno ai 2-3 anni, l'età in cui mediamente si staccano dal seno (bevono autonomamente da un bicchiere). Se il seno si ciuccia a richiesta e prima o poi si staccano, immagino che sia così anche con il ciuccio, se la mamma non allatta.
Però conosco anche gente che glielo infila in bocca fino a veneranda età pur di continuare a fare le proprie chiacchiere o il lavoro. O che glielo lascia attaccato alla maglia, come se fosse una piccola tetta sempre a disposizione.
Quello che secondo me è una grossa differenza tra il ciuccio e la tetta è che la tetta prevede che il bimbo chieda e che la mamma si fermi e prenda in considerazione il pupo. Mentre il ciuccio si presta di più ad essere usato come mero silenziatore.
Io promuovo il "ciuccio a richesta". L'oggetto ce l'ha la mamma o chi per lei e il pupo, se ne sente il bisogno, lo chiede.
N. 12/03/2010
E. 03/03/2013