COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


presentazioni
#10

vi ringrazio per le risposte.
@ChiaraC: io già mangio davanti al computer, inoltre faccio un lavoro anche sperimentale e non è sempre facile interrompere ciò che sto facendo per riprenderlo 10-20 minuti dopo. in più le educatrici del nido aziendale e la mia baby sitter (psicologa ed educatrice anche lei) mi hanno sconsigliato se possibile di andare per allattarlo e poi salutarlo di nuovo perchè da un punto di vista psicologico è faticoso per il bambino vedere la mamma andare e venire, e lo confonde. certo mi dirai che sono tutte teorie e poi davvero non lo sa nessuno, ma penso che sia giusto affidarsi anche a chi ne sa più di noi in fatto di psicologia e pedagogia oltre che di salute e nutrizione.
@Linda Eva: sicuramente gioca un ruolo molto forte la mia esperienza regressa, tutto ciò che mi scrivi riguardo all'allattamento io lo sapevo, lo avevo sentito dire dalle ostetriche del consultorio pià volte quando allattavo il mio primo figlio. dicevo che l'allattamento era iniziato male perchè ho avuto mastite con febbre alta, ragadi, dolori fortissimi e ingorghi ripetuti per tutto il primo mese e mezzo. ciò non ostante ho insisitito perchè ho sempre creduto fortemente nell'allattamento al seno, tanto che - visto l'esito positivo nei mesi successivi e soprattutto avendo visto quanto sia fondamentale avere aiuto o anche solo un supporto psicologico nelle prime settimane - mi ero informata per diventare volontaria delle Leche League (cosa che poi non è andata in porto per un aumento degli impegni lavorativi). insomma è chiaro che ci sono forti differenze fra i due bambini, e non sarebbe normale il contrario. fatto sta che il primo era 90° percentile di peso sempre e cresceva sempre in maniera spettacolare, io avevo praticamente una banca del latte in freezer e tirarlo non mi costava nulla. stavolta non è andata così, so che non riuscire a tirare molto latte non vuol dire necessariamente che il mio latte non sia sufficiente... ma se lo vedi che mentre ciuccia si innervosisce e tu poco prima te lo sei tirato per metterlo in freezer... forse c'è qualcosa che non va, forse è uno stress che vai ad aggiungere inutilmente. fra l'altro ho visto che da quando ho deciso di non tirarlo più neanche al lavoro, viviamo molto più serenamente le poppate pomeridiane e serali sia io che lui... sarà un condizionamento psicologico ma fatto sta che io mi stresso meno. insomma, credo che qua si tratta solo di capire se è il caso di aggiungere o meno del latte artificiale alla sua dieta, anche se in realtà di latte vaccino non è che ne prenda poi così tanto... all'asilo gli danno la pappa lattea liofilizzata, quindi di fatto latte artificiale con aggiunta di biscotti o crema di riso.
detto questo, riguardo agli altri pasti che fa, non è che gli ho imposto la merenda di frutta così da un giorno all'altro. ho iniziato facendogli assaggiare la frutta grattuggiandogli la mela mentre la mangiavo anche io e ho visto che gli è piaciuta molto da subito. non ho mai pensato che sostituissero le mie poppate, è chiaro che le sostituiscono solo quando è al nido (ha iniziato l'orario pieno di 6 ore che aveva 4 mesi e mezzo). per concludere, credo che ci voglia tanto buon senso e su questo sarete d'accordo con me. obiettivamente entrambi i miei figli hanno dimostrato da subito di apprezzare il cibo e di aver voglia di mangiare, non avrei mai imposto uno svezzamento a un bambino che dimostra di non averne voglia. so di bambini che a 8 mesi non ne vogliono sapere di mangiare e bambini che a 4 mesi sono pronti ai primi assaggi. i 6 mesi dell'OMS secondo me vanno intesi con una certa elasticità (fra l'altro l'OMS si riferisce anche a paesi del terzo mondo, dove persino l'accesso all'acqua potabile non è scontato). la cosa fondamentale è non interrompere l'allattamento materno (e io infatti non ho nessuna intenzione di farlo) e non farsi troppi problemi se il bambino non vuole mangiare. per il resto sono la famiglia e le condizioni al contorno che pongono le basi di quello che sarà lo svezzamento del bambino. la filosofia alla base dell'autosvezzamento, che mi piace molto, è applicabile al 100% nel caso di bambini che hanno la mamma a casa, che può occuparsi 24 ore su 24 della sua alimentazione fino a 1 anno di vita. questo è poco realistico al giorno d'oggi in molte famiglie. se una mamma ha la necessità (e perchè no, la voglia) di tornare a lavorare quando il figlio ha solo 4 mesi chiaramente dovrà delegare a qualcuno l'alimentazione del bambino per alcune ore al giorno. alla fine si deve trovare un compromesso che stressi tutti il meno possibile. la mia idea è che si inizia facendogli assaggiare cose semplici e gradualmente lo si abitua al cibo (sempre se ovviamente il bambino lo accetta di buon grado - fino ad ora per me è stato così) fino a che si capisce che il bambino è pronto a mangiare insieme alla sua famiglia e a quel punto si mangia tutti la stessa cosa (magari a lui pastina a noi pasta grande ma con lo stesso sugo, x esempio...). il mio primo figlio a 7-8 mesi mangiava seduto a tavola con noi, lo portavamo al ristorante e ordinavamo anche per lui, e non ha mai mangiato alimenti specifici per bambini. questo secondo bimbo di fatto è a tavola con noi da quando aveva 1 mese, ci guarda mangiare ed è sempre stato molto eccitato nel vederci tutti insieme intorno al tavolo... non so se per le nostre chiacchiere o per il cibo, ma gli piace molto osservarci. forse sono troppo ottimista quando dico che non sarà un problema svezzarlo, ma penso che questo è l'atteggiamento giusto. la prima causa di svezzamenti difficili secondo me sono le paranoie dei genitori. per questo mi sono avvicinata all'autosvezzamento, perchè penso che fondamentalmente libera il genitore da tutta una serie di ansie e stress e gli fa affrontare la cosa in modo naturale, senza pretese e senza caricarla di aspettative eccessive o prescrizioni ridicole (del tipo che il formaggino è più sicuro della ricotta, o l'omogeneizzato più sano del petto di pollo al vapore). comunque, queste chiacchierate mi sono servite per capire che devo prenderla più easy, magari non stressarmi se non riesco a tirare il latte ma allo stesso tempo concedergli più poppate quando sono con lui e non avere paura che debba mangiare chissà che cosa per integrare il latte materno. io sono sempre stata per le vie di mezzo e fin'ora quando ho seguito il mio buon senso è sempre andata bene. vi racconterò come procede ;-)
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