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Il diritto di essere allattato, ovvero il bambino “sfigato”

diritto di essere allattato

Tempo fa ho scritto in un post su Facebook, parlando di allattamento e del diritto di essere allattato, qualcosa del tipo:

“OK, sappiamo che i bambini non allattati sono sfigati di loro…”

e in breve tempo si sono scatenati commenti irati di genitori i cui figli erano, secondo quanto dicevo nel post, sfigati.
Ecco alcune risposte:

non mi piace perchè che sia definito “sfigato di suo” mi pare brutto, sono una mamma che ha perso il latte e non mi piace che mia figlia sia considerata sfigata per questo!

Non so proprio quale termine utilizzare (al di là di “sfortunato”). Forse sembrerà brutto, ma non per questo è meno vero; alla fin fine, anche se non è stata colpa di nessuno, non ha potuto accedere al latte di mamma.

Xke sfigato?????? Solo xke nn ha avuto la possibilità del latte materno?? Cresce bene lo stesso!!!

E che c’entra che cresce bene lo stesso? “Solo perché non ha avuto la possibiltà del latte materno”? A me sembra una bella sfiga.

Forse volevate dire SFORTUNATO. E per le loro mamme è un dolore che va rispettato.
Sfigato non si può sentire

Ci sono state molte discussioni sul termine “sfigato”. Secondo me “sfortunato” non ha la stessa forza; sarà che sono di Roma, ma “sfigato” mi sembra pù adatto.
E in ogni caso il dolore delle madri non c’entra in quanto si parlava dal punto di vista dei figli, non delle madri.

No, non ritengo che sia sfortunato

Allora è fortunato perché non è stato allattato? O forse si vuole far credere che è equivalente essere allattati o meno?

se una mamma non può allattare c’è un motivo… tutti vogliono il meglio per i propri figli. c’è chi deve assumere farmaci e non può allattare, chi ha problemi di salute e non può allattare, chi non ha latte x motivi ormonali etc… un bambino sfortunato è chi non riceve AMORE.

Motivi per non allattare ce ne sono centinaia: validi, meno validi, una via di mezzo… ce ne sono per tutti i gusti. Ma cosa c’entra? Di nuovo, si mette al centro la madre e non si guarda dal punto di vista del bambino.

ma sfortunato di cosa? X me che avevo pochissimo latte e ho allattato 10 gg è stato uno stress e una bruttissima esperienza… e nn penso che mio figlio sia stato sfortunato! Ma scherziamo davvero…

Di nuovo solo la madre è al centro della discussione.

Io sono stata allattata esclusivamente con latte artificiale, ho 32 anni e non ho mai preso un antibiotico in vita mia. Non ho mai dubitato dell’affetto dei miei e ne’ mi sono sentita sfortunata. In conclusione credo che tutto sia una scelta personale e come tale in giudicabile da parte di nessuno.

No, questo non è corretto. Allattare non è una scelta, ma un diritto, e anche la legge lo riconosce come tale: il bambino ha il DIRITTO di essere allattato. Se fosse solo una scelta allora non avrebbe senso il vietare la pubblicità dei latti formulati, parlare del perché il latte formulato non è equivalente al materno, fermare i rappresentanti di latte formulato dall’incoraggiare i neo papà a dare un bel biberon appena usciti dalla sala parto, ecc. ecc.

No, ripeto, allattare NON è una scelta, ma un diritto, nonostante spesso le aziende produttrici di alimenti sostitutivi vogliano presentarlo come una “scelta” o un'”alternativa” e lo fanno così bene da convincere anche molti genitori. Allattare è un diritto della madre così come il bambino ha il un diritto ad essere allattato.
(Tanto per chiarire il concetto, secondo voi, nell’immagine in alto si lottava per acquisire diritti o per avere una scelta?)

Ma sto divagando…

Ma allora, cosa volevo dire?

Con il mio intervento volevo concentrare l’attenzione sul bambino, e NON sulla madre, ma nella maggior parte dei casi questo dettaglio sembra essere sfuggito. Inoltre partivo dal presupposto, a mio avviso ovvio, che essere allattati è un diritto inalienabile del bambino, così come era diritto del bambino, quando era nella pancia della mamma, di essere nutrito alla placenta e così come sarà successivamente suo diritto di mangiare senza aiuti esterni quello che vorrà. Chiaramente, dalle reazioni ricevute, quello che mi sembrava lapalissiano, scontato e per nulla controverso, non lo è.  🙂

Sono sicuro che in pochi negheranno che un bambino abbia il diritto SACROSANTO ad essere allattato. A questo puntofacciamo il passo logico successivo e affermiamo che quando uno di noi – a causa di un qualcosa che va totalmente al di là della nostra volontà  – non può esercitare un proprio diritto sacrosanto ecco che diventa “sfigato” (se non vi piace la parola “sfigato” usate quella che vi ispira di più); se non ci credete, fate la prova su voi stessi e pensate a una situazione in cui i vostri diritti siano stati lesi o qualcuno abbia negato che addirittura esistessero, e non ci avete potuto fare NIENTE.

Non appena però applico questo ragionamento a un bambino, ecco che in tanti attivano la modalità “difesa e attacco”: arrivano innumerevoli le giustificazioni del perché non si sia allattato, altri si sentono colpiti sul vivo, altri dicono che sia immorale definire un bambino “sfigato”, altri protestano veementemente, ecc. ecc., ma tutto ciò, anche se comprensibile, è pur sempre irrilevante in quanto, qualunque sia la ragione, il punto centrale è che qualcuno, in questo caso il bambino, non ha potuto esercitare quello che era un suo diritto e per questo motivo l’ho definito “sfigato”. Molti, anzi quasi tutti, continuano a mettere al centro del discorso la madre che non ha potuto/voluto allattare, non il bambino

Capisco che per molti l’argomento è delicato, ma mostra come la società veda l’allattamento al seno come un “di più”, una specie di “bonus” che se c’è, bene, ma se non c’è va bene uguale.

Non si possono fare discorsi infiniti su come il latte formulato non sia all’altezza del materno, di quanto sia importante il contatto fisico tra madre e figlio, della protezione offerta dal latte materno e non dire che chi non ne può usufruire non sia “sfigato”. Così facendo si sta classificando come “normale” chi non viene allattato e si considera come “fortunato” chi lo è; la conseguenza, come abbiamo già fatto notare, è che la norma biologica contro la quale confrontarsi diventa il latte formulato.

Se i lettori di un sito specialistico e di nicchia come questo la pensano così, che speranze ci sono di migliorare in modo efficace la percezione dell’allattamento al seno nella società nel suo complesso? Oserei dire, nessuna.

Chiaramente è inutile flagellarsi se uno non ha voluto/potuto allattare, ma per quelli che verranno dopo di noi cominciamo con il riconoscere che il bambino che non è stato allattato al seno è effettivamente “sfigato”; almeno è un punto di partenza.

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180 risposte

  1. Arrivo tardi ma spero di poter dare comuqnei un contributo …

    L’allattamento non è purtroppo una cosa scontata me ne sono resa conto da subito, inizialmente non é stato per niente semplice mangiava meno di cinque minuti, io dopo il cesareo avevo le mie difficoltà però ci tengo a dire una cosa la volontà é fondamentale perché quando ti fanno la pesata e ti dicono sta scendendo sotto il 10% li è questione di volontà e tenacia( salvo problemi che impediscono l’allargamento) ipersonakmente ricordo che mi misi tutto il santo giorno e notte compresa con orologio alla mano ad allattarlo e cercare di invogliarlo e tenerlo sveglio accarezzandogli il palmo per stimolare la fame e insisti insisti insisti sperando che un po alla volta mangiasse sempr un pochino di più il giorno dopo ricordo quando dissi tutta felice all’ostetrica ha mangiato per ben un quarto d’ora, aveva preso 70 g in quel momento le puericultrici ci hanno guardati estasiate dicendo bravi e tanto vista la situazione, onestamente io non lo capivo, per me pesate allattamento era tutto nuovo, però per me il latte artificiale non era un’alternativa o meglio lo era lo vedevo con i miei occhi ma proprio non ho voluto vedere ero terrorizzata all’idea che dovessimo ricorrervi è da lì anche è nato ll’impegno, è così è andata avanti la prima settimana etc etc ho scelto una struttura in cui le ostetriche la fanno da padrone e sanno il fatto loro a tutte le ore ti danno una mano, io ho praticamente tenuto il bimbo in stanza sin dalla prima notte avevano inizialmente optato per il nido avendo avuto un cesareo ma appena l’hanno portato per la prima poppata probabilmente vedendo che non aspettavo altro che poterlo tenere con me pur avendo bisogno di aiuto per sedermi prenderlo rimetterlo nella culla essendo veramente eccezionali me l’hanno lasciato e mi davano una mano a prendermene cura, quindi è importante scegliere una struttura adeguata.

    Inizialmente è stato in salita e come ho scritto in un altro post anche doloroso molto doloroso chi ha avuto le ragadi e il bimbo il mughetto quindi lo prendi anche tu sa di che dolori parlo e non vanno via subito ecco l’attacco era dolorosissimo ma anche lì per me e sottolineo per me è stata questione di volontà e perseveranza.

    Comprendo il senso del post e comprendo anche tante mamme che si sono sentite giudicate perché si il punto di vista e del bambino a cui per motivi diversi viene negato un diritto ma all’inizio sopratutto la mamma ed il bambino sono un binomio inscindibile quindi comprendo le reazioni.

    personalmente credo che qualora l’allattamento non venga intrapreso o proseguito per scelta i sensi di colpa non hanno senso né tantomeno il sentirsi giudicate, è una scelta quindi avrà con se i suoi buoni motivi soppesati che se ritenuti sufficientemente validi non saranno scalfiti.

    Se l allattamento non è iniziato o proseguito perché non si poteva fare altrimenti vedi necessità per la madre di curarsi o rari ma seppur esistenti casi di impossibilità fisica conosco quanto difficile possa essere lo smettere di allattare e anche il dolore che possa provocare però anche in questo caso mai sentirsi giudicate l’importante é essere consapevoli di non poter aver fatto altrimenti.

    Detto questo capisco quando Nel post si dice è un dato di fatto che l’allattamento sia un diritto del bambino su questo concordo, istintivamente il bambino succhia e se lasciato libero sarà lui stesso a trovare il seno della mamma subito dopo il parto,personalmente purtroppo con un cesareo nulla di tutto ciò mi è stato possibile.

    Ecco qualcuno diceva chi ha avuto un cesareo avrà danni irreparabili anche questo è un diritto leso?
    Ebbene se la natura ha fatto si che il corpo della donna potesse partorire e il bambino venire alla luce in una maniera ben precisa non poter assecondare la natura è un sottrarre qualcosa sicuramente è qualcosa in meno che io come donna ho e che mio figlio non ha avuto quindi si( troppo tempo ci vorrebbe per spiegare come il parto naturale sia un diritto sacrosanto e che anche in questo ci sta il rispetto per il bambino dei suoi tempi che verrà al mondo quando è pronto) però se inizialmente l’ho vissuta male presa dai dubbi e anche dalla rabbia e anche perché non ho avuto la possibilità di viverenin momento secondo me così importante e srraordinario anche in termini di condivisione con il proprio partner, poi l’ho superata rimane l’amaro in bocca però le mie insicurezze rispetto alle mancanze di mio figlio e nella nostra iniziale relazione le ho superate consapevole che non potevo fare altrimenti è che è in questi casi che la medicina éil progresso di cui essere felici laddove sopperisce alle difficoltà rispetto alle quali la natura si ferma( diverso il caso in dei cesareo programmati per evitare un parto naturale e anche lì tanto racconti ho sentito di donne a cui non è stata data la facoltà di partorire in maniera naturale).

    Ma tutto questo per dire che la naturalità nel percorso di nascita, relazione nutrizione per me è sacrosanta ma per una questione di rispetto nei confronti di un essere umano che non può esprimersi e imporsi ma verso il quale ci vuole lo stesso rispetto che avremmo verso chi è nella posizione di farlo.
    Per questo sostengo che l’auto svezzamento sia la naturale prosecuzione dell’allattamwnto.

    Detto questo come ho già detto in un altro post è tutta una questione di consapevolezza e di serenità nel fare le proprie scelte perché di scelte si tratta, per me la scelta per come siamo noi come famiglia r come idee era una è una sola e come tale abbiamo agito guardando a nostro figlio e lasviandoci guidare da lui.

    In alcuni caso inutile essere ipocriti l’allattamento viene visto come un fardello di cui liberarsi, come un ostacolo all’autonomia propria e del bambino( anche qui si aprirebbe un mondo) e ‘l’ho sentito con le mie orecchie un modo per dormire tutti e di più la notte è vero ed in questo casi non si tratta di giudicare si tratta però realisticamente di dirsi stiamo facendo una scelta che pone in primo piano l’interesse mio tuo ma non del bambino che se potesse parlare muoversi ed esprimersi come un adulto ti direbbe no grazie semplicemente perché la natura ha previsto che le cose funzionassero cosi.

    Però ci sono anche mamme che provano ad allattare e non vengono minimamente aiutate da chi dovrebbe, che vengono giudicate e. No supportate dal personale e dalle famiglie( perché poi tutti diventano professori e la famosa pesata diventa veramente un momento quasi di giudizio collettivo non crescendo è cresciuto meno… Ma mangia?? Ma stai bevendo?? E tutte ci siamo passate ed è veramente pesante) li mi dispiace tanto perché in quei casi si sarebbe dovuto intervenire e incoraggiare dire che se anche ci sono delle difficoltà poi passano e ce la potete fare che è un momento non sempre facile da gestire ma ne vale la pena sempre.

    Quello che posso dire però è che manca la cultura dell’allattamwnto ma del bambino in generale non si ha minimamente idea di quali siano le necessità del bambino a partire dalla nascita per proseguire con allattamento crescita attenzioni di cui necessità non sapete quante volte mi sento dire rispetto alla forma fisica un po’ andata in questo momento… Beh devi smetered I allattare… Capisco che per qualcuna sia più importante recuperare la forma fisica di un tempo e che questo le dia un benessere che altrimenti non avrebbe è sarebbe una madre non felice … Capisco nel senso che osservo. Mi rendo conto che siamo tittin diverse e per qualcuna è così personalmente il benessere essendo mio figlio ancora così indifeso e necessitando di tutta la tutela e protezione possibile ed essendo dipendente da noi al 100 % il suo benessere e condizione imprescindibile per il mio di benessere e quindi le sue priorità in questo momento sono prioritarie rispetto ad un mio desiderio che reputo procrastinabile.

    Quando parlo di sostegno parlo di sostengo diffuso dal pediatra all’amico alla collega ci vorrebbe veramente una diffusione della cultura perché l’allargamento e si un momento anche molto intimo ma è anche come si dice nel post un diritto del bambino come lo sono tantissimi altri aspetti come il poter stare con la madre per almeno un anno( non voglio esagerare guardando a paesi molto più civili del nostro ma almeno un anno … E dico almeno) etc etc ricordo bene mamme che avevano iniziato con l’allargamento esclusivo e poi hanno iniziato ad introdurre l’aggiunta perché:

    Aveva ancora fame il mio latte non gli basta e a domanda quanto lo all’atto

    Un quarto d’ora da un lato è un quarto d’ora dall’altro

    ecco un esempio che poi tanto si è diffuso nei anni del LA in questo caso ci vorrebbe una bella martellata sui denti a qualsiasi operatore sanitario che abbia dato un tale consiglio perché basta informarsi un po’ non dico tantissimo ma un po per sapere che il latte più grasse arriva alla fine della poppata e se lo stacchi prima gli hai passato praticamente la parte meno densa e meno ricca di grassi che poi per esempio leggendo gonzalez un dono per tutta la vita che consiglio vivamente spiega anche come un bambino si abitui e riesca a regolarsi anche in questo casi per riuscire a bilanciare la situazione …

    Ma se tu gli dai l’aggiunta alteri un meccanismo di autoregolazione che il bambino mette in atto da se quindi poi avrà meno fame e mangerà di meno ed ovviamente un po’ alla volta continuando così rischi che il latte possa diminuire insomma allattare richiede pazienza anche verso se. Stesse è un po di tolleranza non siamo macchine poi è stancante i primi tempi stai li tante ore ma in alcuni caso quando ci sono gli scatti di crescita ra attaccato tanto tempo proprio per stimolare la produzione di più latte perché nebbia più ha più Bisogno quindi ricapitolando capii anche che stia attaccato 45 minuti per dare un esempio e dopo un’ora voglia rimangiare e ovviamente qualsiasi madre o almeno anche io ho pensato non ho late a sufficienza e quindi mille paranoie chiama le ostetriche chiama la leccherei league… Questo per dire che siamo umane e soprattutto nel puerperio siamo vulnerabili quindi se posso dare un consiglio circondatevi di persone che vi sostengano trovate un gruppo di allattamento e leggete leggete tanto e soprattutto fidatevi di voi stesse e dei vostri gli la risposta r sempre li.

    1. Grazie di nuovo 🙂

      una cosa non capisco. So di un parto cesareo di una donna che conosco personalmente. Dopo il parto il bambino si è attaccato immediatamente mentre la ricucivano e dopo quando li ho rivisti, ho visto che il bambino stava di nuovo felicemente attaccato. Quindi dare il bambino immediatamente alla madre almeno in alcuni casi è possibile. C’è da dire che per motivi che non ricordo hanno fatto immediatamente il cesareo, quindi il parto è stato indolore. Non so se sia diverso se c’è un percorso più difficile.

      1. In alcuni caso so di donne q cui sono atti fatti tenere almeno vicini addosso il proprio bambino non so se dipenda dalla struttura o da non so cosa, non so come sarebbe stato possibile essendo diciamo coperta con il telo che ti chiude la visuale dal collo in giù diciamo che forse dipende anche dai caso un cesareo più tranquillo forse lo consente nel nostro caso c’era un calo del battito importante ad ogni contrazione quindi erano piuttosto allarmati poi per fortuna in si sa cosa fosse perché non c’era veramente nessun tipo di problema … Pero il non avere potuto accogliere mio figlio e tenerlo con me subito assistere ai suoi primi momenti come una famiglia é sicuramente qualcosa che mi è mancato e non posso farci nulla ne sono consapevole come lo sono del fatto che la situazione era critica e bisognava intervenire d’urgenza e questa era la priorità.

  2. Se avessi un euro per tutte le volte che mi hanno detto che ero fortunata ad avere latte ora sarei milionaria! Non credo che sia una questione di fortuna ma visto che nessuno vuole credere alla cosa allora va bene, sono fortunata! Però, di conseguenza, chi me lo ha detto, cioè donne che non allattano o non hanno allattato, si è definita da sola… per quanto a me la cosa possa sembrare giusta o ingiusta.

  3. Diciamo che sfigato vende di più, è più polemico e ti da più rilevanza su Facebook, ma è decisamente maleducato e offensivo. Mi dispiace Andrea, ma inizio ad essere d’accordo con marianna1977http://www.livefyre.com/profile/23702867/

  4. Non sono affatto d’accordo. Gli anticorpi del latte materno sono essenziali e non so cosa abbia letto tu ma hai ridotto in due righe i vantaggi dell’allattamento al seno; ti assicuro che sono MOLTI di più, posso darti una bibliografia infinita

  5. Io ho tre figli. Il primo (per disinformazione, per ignoranza, perchè avevo una suocera stronzissima che non credeva che il mio latte fosse un alimento sufficiente) non l’ho allattato. Il secondo, dopo sette anni, si, fino a 18 mesi, ho smesso perchè mi sono dovuta operare e la terza (che ha cinque mesi e mezzo) la sto allattando ancora insieme con as e spero di poterlo fare finchè lei vorrà. Come la vedo? Penso che il mio primo sia non solo sfigato ma SFIGATISSIMO, penso che se avesse avuoto una madre più informata/sicura di sé/determinata non lo sarebbe stato!, perché NON È POSSIBILE che le donne IN BLOCCO non abbiano più latte (e i farmaci che interferiscono sono davvero pochissimi, ma non lo sanno neanche i pediatri! ) penso che invece di chiedere le tutine e le copertine per il neonato gli ospedali insieme al corredino dovrebbero far comprare i reggiseni da allattamento e le coppette assorbilatte e tanto lo penso fortemente che sto diventando consulente per la leche league per non far essere tanti altri bambini sfigati come il mio!
    E NON FACCIAMO DISCRIMINAZIONE su chi ha o meno le puppe… L’allattamento è di entrambi i genitori!, così come i pannolini sporchi e la cura del bambino…. Mentre io allatto il papà tiene gli altri due mostri, quindi ha le puppe in leasing! E niente paragoni su bibbo e tetta….0-1 tutta la vita! O vogliamo mettere in dubbio pure madre natura?!

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