Autosvezzamento.it
Cerca
Close this search box.

Non solo didò: le paste per giocare fatte in casa!

Pasta da modellare
Pasta modellabile

La pasta modellabile (ovvero il didò)

Di ricette per fare il didò in casa se ne trovano a bizzeffe in rete (in realtà sono praticamente tutte uguali), ma un giorno ne ho trovata una interessante e davvero super veloce su un sito britannico e ve la voglio riproporre in italiano perché secondo me vale proprio la pena, visto che non prevede né pentolini né cotture.

Vi servono:
1/2 bicchiere di sale
1 bicchiere di farina
1 bicchiere d’acqua bollente
1 cucchiaio di cremor tartaro (lo trovate al supermercato reparto dolci)
1 cucchiaio d’olio

Mescolate gli ingredienti aggiungendo per ultima l’acqua. Impastate bene e appena il composto si sarà raffreddato a sufficienza sarà pronto per giocare!

Per una pasta colorata, basta aggiungere all’acqua un colorante per dolci (attenzione perché alcuni tendono a macchiare) oppure potete sbizzarrirvi utilizzando, ad esempio, bevande con un colore forte. Personalmente come colorante vi consiglio questo che è quello che utilizziamo sempre sia per i dolci che per “bricolage”.

E per una pasta ancora più speciale? Provate ad aggiungere dei brillantini (ideale per un didò natalizio ;-)) oppure se desiderate una texture bella forte che sia divertente da manipolare e stimoli ancora di più il tatto, potete aggiungere della pastina, un pugnetto di riso, dei fiocchi d’avena… insomma tutto quello che vi suggerisce la fantasia!

Si conserva molto a lungo in bustine a chiusura ermetica, e ci si può giocare e rigiocare all’infinito.

Nella foto, la pasta a sinistra, quella rosa, è fatta utilizzando come colorante una tisana al lampone, profumatissima! Quella blu, invece è realizzata con coloranti alimentari di origine industriale.

E per i più piccini? Il “gloop”!

Non solo didò: le paste per giocare fatte in casa! – didò
Il gloop

Questa è una meraviglia che ho visto fare all’asilo nido dove andava mia figlia. È perfetto per i bambini più piccoli (ma non solo. Io ci ho giocato parecchio…) perché non richiede una gran manualità ma solamente un po’ di voglia di esplorare il mondo e di sporcarsi ben benino 😉 e se finisce in bocca non può far danni.
Il gloop è una mistura dalla consistenza strana, un po’ difficile da spiegare se non la si è provata… È liquida all’apparenza, ma se ci infili dentro una mano ti pare solida, per poi scivolare via dalle mani come un liquido se cerchi di sollevarla.. insomma, proprio da provare!

Vi servono:
un contenitore basso e largo
un pacchetto di amido di mais
dell’acqua

Versate un po’ di farina di mais (diciamo 2 tazze) nel contenitore e aggiungete lentamente un po’ d’acqua (approssimativamente 1 tazza) mescolando a mano con cura. Se il risultato finale vi sembra troppo denso, aggiungete un goccino d’acqua; al contrario, se vi sembra troppo liquido, spolverate un po’ di farina per addensarlo.
Anche qui potete aggiungere qualche goccia di colorante, se vi va.

Ora provate ad affondarci le mani e poi mi dite 😉

Attenzione: è un gioco che sporca parecchio, perché il gloop è difficile da controllare. In compenso è facilissimo da pulire: una passata o due di spugna e va via, oppure – una volta secco – spazzolatelo via dai vestiti o dalle superfici su cui notate che sono rimaste delle tracce.

Gloop fatto in casa, dopo l'uso(Da fare rigorosamente in bagno o in giardino!)

Buon divertimento!!

ISCRIVITI e ricevi SUBITO
in OMAGGIO
la NUOVA EDIZIONE dell’ebook,
“E SE SI STROZZA?”

IN PIÙ IMPARA
QUELLO CHE C’È DA SAPERE CON IL
MINICORSO

COS’È L’AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
Con oltre 140 ricette per TUTTA la famiglia

57 risposte

  1. Il gloop è fantastico! Ne ho parlato anche alla tagesmutter di Sofia, che non lo conosceva e uno di questi giorni glielo farà…

    Ecco infatti nella pellicola mi si è inumidito troppo ed era tutto molliccio (il giorno dopo..), allora lo passo nella busta del congelatore e vedo se si salva

    Anche Il nostro clima locale non è molto asciutto…

    1. Magari lascialo asciugare all’aria per la notte o finché non ti sembra che abbia perso un po’ dell’umidità in eccesso.
      Curiose reazioni da pellicola, bah…

    1. Io la tengo nelle buste per il congelatore, quelle con la chiusura ermetica, nella pellicola ho notato che tende ad assorbire umidità, ma non ho idea se dipenda dal clima locale o da qualche altro meccanismo a me oscuro. Usiamo ancora quella fatta 6 mesi fa, e di vita sembra averne ancora molta, quindi si conserva davvero a lungo!

      Sono contenta che vi siate divertiti…
      Bello il gloop, vero?? 😀

  2. Wow, proverò il gloop!

    Si può usare anche la famosa pasta di zucchero. Farla in casa è abbastanza semplice… unco rischio è che i più piccolini se la mangiano di gusto!

    2 fogli di colla di pesce
    30 gr di acqua (giusto per far ammorbidire la colla di pesce)
    2 bei cucchiai di miele millefiori o simile
    400 gr di zucchero a velo … ma io ne uso anche 500

    ammorbidire colla di pesce con acqua in un pentolino, aggiungere milele e far sciogliere a fuoco lentissimo per 1 minuto scarso. Fino a consistenza acquosa.
    Aggiungere il composto allo zucchero a velo e amalgamare finchè non ottenete un panetto tipo plastilina che non si appiccica alle mani.
    Avvolgere nella pellicola ben bene e mettere in una latta al buio.

    Potete lasciarlo li finchè non vi serve.
    Se nel tirarlo fuori è duretto metterlo per 5/6 sec nel microonde alla max potenza.

    1. Ma che bella la pasta di zucchero, non avevo mai sentito parlare!
      Mi tocca proprio provarla (oh come mi piace intrugliare!!), poi posso anche leccarmi le dita 😀

  3. E’ il trucco degli scultori che lavorano la creta: si impacchetta la creazione in teli bagnati e poi gli si infila un sacchetto di plastica!!! Memorie di liceo…
    Il cremor tartaro si trova anche nei grandi supermercati nel reparto degli alimenti per fare dolci.

    1. Ahahaha allora ho scoperto l’acqua calda!! E io che mi sentivo tipo Gene Wilder che rianima Frankenstein Jr!! Ahahahah 🙂

  4. Belle queste ricette!!!! Sì sì sì….le proverò!!! Grazie per averle postate…..e grazie a Giulia per aver postato il rimedio per rinvigorire il didò 😀

  5. Grazie Gloria! Bellissima idea. A questo punto posto qui un suggerimento per ammorbidire la pasta didò indurita: basta metterla in un fazzoletto di stoffa bagnato (senza mescolare paste di diverso colore, però) ed avvolgere il tutto nella pellicola alimentare. Dopo un paio di giorni torna più morbida di quando l’avete comprata :)! Credo valga anche per le paste fatte in casa: in fondo il principio è lo stesso, ossia reidratare.
    Buoni pasticci a tutti 🙂

  6. Ecco! Perché io quella da fare con il pentolino non l’ho più fatta perché troppo appiccicosa, si attaccava ovunque e una fatica a pulire! Il gloop lo proverò… Con le giornate calde in balcone! 😉 ma il cremor tartaro io non lo trovo da nessuna parte!!! Ufff

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ISCRIVITI E RICEVI IN OMAGGIO LA NUOVA EDIZIONE DELL’EBOOK:
“E se si strozza?”

IN PIÙ IMPARA QUELLO CHE C’È DA SAPERE CON IL MINICORSO
SULL’AUTOSVEZZAMENTO!