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Quanto latte vaccino è troppo latte vaccino?

Quanto latte vaccino è troppo latte vaccino? – quanto latte vaccino

Vegani e contrari al latte vaccino sono pregati di astenersi dal commentare.

Di recente su una pagina Facebook ho visto chiedere all’esperto di turno la solita domanda: quanto latte vaccino può prendere mio figlio? Peccato che a seconda di quale “esperto” chiedi riceverai risposte anche molto diverse. Ma allora c’è un limite su quanto latte vaccino il mio bambino può prendere? Mi devo preoccupare? Devo prendere provvedimenti?

In questo articolo trovate il testo del video sul latte vaccino per chi preferisce leggere. Il video comunque lo trovate cliccando sull’immagine qui di seguito.

Quanto latte vaccino svezzamento, Troppo latte vaccino
Quanto latte vaccino è troppo latte vaccino?

Quando si parla di bambini piccoli, diciamo dallo svezzamento in su, e di quanto latte vaccino sia opportuno bevano su base giornaliera, le linee guida EU per i bambini da 0 a 3 anni sembrano fornire una risposta definitiva. Cito dalla sezione 8-14:

Se il volume di latte materno è alto, non c’è motivo di usare altri latti. Nei bambini non allattati al seno un eccessivo consumo di latte artificiale nel primo anno o di latte vaccino in seguito può limitare il consumo e la diversificazione di alimenti complementari, importanti, come già detto, per esporre il bambino a quei nuovi sapori e consistenze che facilitano l’acquisizione di competenze alimentari. Un bambino che beve un litro di latte vaccino o artificiale al giorno soddisfa fino a due terzi dei suoi bisogni energetici e lascia ben poco spazio ed appetito per altri salutari alimenti. Per un bambino non allattato al seno dopo i 6 mesi si raccomanda perciò di dare 280-500 ml/die di latte artificiale fortificato con ferro se altri cibi di derivazione animale sono inclusi nella dieta, 400-550 ml/die se non lo sono. Per un bambino non allattato al seno dopo i 12 mesi si raccomandano 200-400 ml/die di latte vaccino intero non diluito se altri cibi di derivazione animale sono inclusi nella dieta, 300-500 ml/die se non lo sono.

Analizziamo quanto scritto una frase alla volta:

  1.  Se il volume di latte materno è alto, non c’è motivo di usare altri latti.
    Questo mi sembra abbastanza ovvio. Se un bambino è allattato non c’è bisogno di sostituire il latte materno con il vaccino (o formulato). Chi dice che il latte materno dopo i 6 mesi si tramuta in acqua farebbe meglio ad andare a… leggere questo.
  2. Nei bambini non allattati al seno un eccessivo consumo di latte artificiale nel primo anno o di latte vaccino in seguito può limitare il consumo e la diversificazione di alimenti complementari, importanti, come già detto, per esporre il bambino a quei nuovi sapori e consistenze che facilitano l’acquisizione di competenze alimentari.
    Qui le cose si fanno interessanti. Questo è uno di quei casi dove non è chiaro se il bambino non mangia perché prende tanto latte, oppure se prende tanto latte perché non vuole ancora mangiare niente di diverso. In altre parole, è nato prima l’uovo o la gallina? L’obiettivo deve essere sempre quello di avere una dieta varia, cosa che se è composta esclusivamente o, comunque,dagrandi quantità dilatte è difficile da conseguire. Ma fino a che punto dobbiamo forzare il bambino? Impossibile rispondere, ma ricordiamoci che se si parla di bambini da 6 mesi a 1 anno e anche oltre è possibilissimo che questi vogliano solo latte e questo, ricordiamoci, è normalissimo. Ricordiamoci anche che per un bambino di DUE anni una dieta lattea per il 60% può essere considerata normale. In altre parole, bisogna saper riconoscere le situazioni normali, anche se magari inusuali, e il pediatra deciderà se sia il caso o meno di fare integrazioni, specialmente di ferro. Quello che è però fondamentale, specialmente nel caso di bambini che percepiamo come inappetenti,è non cadere nella trappola che ci spinge a dare il latte, o altro,“perché così un po’ MI mangia”, comportamento chefavoriscecircoli viziosi. Questo genere di approccio (ovvero quello del “purché MI mangi”) è sempre sbagliato e vale per qualunque cibo. I bambini non vanno forzati, costretti, invogliati o tentati a mangiare. Quando si fa così si finisce proprio con il bimbo che prende solo latte, o altro cibo a scelta(perché così MI mangia), ma non per scelta sua, ma del genitore.
    E se il bambino è allattato? Se notate nel passaggio che cito fanno riferimento solo al latte formulato o vaccino, ma personalmente non credo si possano fare 2 pesi e 2 misure; il ragionamento generale NON può cambiare.
  3. Un bambino che beve un litro di latte vaccino o artificiale al giorno soddisfa fino a due terzi dei suoi bisogni energetici e lascia ben poco spazio ed appetito per altri salutari alimenti.
    Chiaramente se un bambino prende tanto latte non avrà spazio per molto altro. 
    Qui ci riallacciamo a quanto detto in precedenza, ovvero il bambino non mangia perché prende molto latte, o prende molto latte perché ancora non vuole mangiare, o perché magari è diffidente nei confronti del cibo solido?Anche l’età è importante: una cosa è parlare di un bambino di un anno, un’altra di uno di 5 o 10. È anche vero però che ci sono bambini che prendono molto latte e mangiano in modo vario, nel qual caso possiamo solo aspettare che le cose si aggiustino da sole e la quantità di latte diminuisca naturalmente.Insomma, bisogna valutare CASO PER CASO.
  4. Per un bambino non allattato al seno dopo i 6 mesi si raccomanda perciò di dare 280-500 ml/die di latte artificiale fortificato con ferro se altri cibi di derivazione animale sono inclusi nella dieta, 400-550 ml/die se non lo sono. Per un bambino non allattato al seno dopo i 12 mesi si raccomandano 200-400 ml/die di latte vaccino intero non diluito se altri cibi di derivazione animale sono inclusi nella dieta, 300-500 ml/die se non lo sono.
    Questo è il passaggio che viene citato più spesso datutti, ed è uno che, confesso, mi ha dato non pochi problemi in quanto non lo capivo. Cosa vogliono dire questi numeri? E se supero queste dosi che succede? E se sto al di sotto? Questi problemi nascono quando si danno indicazioni troppo precise senza dare un contesto adeguato che consenta di interpretarle. Anche il “perciò” non mi è troppo chiaro, in quanto non vedo il nesso logico del discorso. Per chiarimenti mi sono rivolto agli esperti; vediamo cosa ho imparato.

Quand’è che il latte diventa TROPPO latte?

La citazione per il punto 4 viene da una nutrizionista, Aileen Robertson, che lavora in Danimarca, e rispecchia le raccomandazioni danesi. Il problema è che non viene fornito alcun contesto per interpretare quei numeri. Ho chiesto alla nutrizionista stessa di chiarire quello che volevano dire e mi ha confermato che quelle sono cifre puramente orientative e non prescrittive. Sono medie fatte a livello di popolazione e non devono essere usate come limiti per i singoli bambini, e, come sappiamo tutti, ogni bimbo è a sé (Di questo ho già parlato, ad esempio, discutendo il significato delle dosi giornaliere dei vari alimenti). Anzi, ha anche aggiunto che quei numeri non sono fatti per il pubblico, ma solo per gli specialisti – peccato però che ora esiste internet…

Per cercare di capire meglio quanto latte vaccino sia davvero troppo latte vaccino vediamo cosa dicono in altri due stati

  1. nel Regno Unito viene consigliato quanto segue (maggiori informazioni le trovate qui):
    La formula è l’unica alternativa al latte materno per i primi 12 mesi di vita del bambino. Il latte vaccino intero può essere dato in sostituzione del materno/formulato dopo i 12 mesi.

    E fino a qui ci siamo. Poi continuano dicendo che latte e formaggi interi sono buona fonte di calcio e vitamina A, per cui consigliano di

    provare a dare almeno 350 ml di latte al giorno o due porzioni di latticini quali formaggio, yogurt o dessert al formaggio.

    Notare la parola almeno. Successivamente però avvertono che:

    se i bambini si riempiono di latte, è più difficile che assumano le calorie e i nutrienti che gli servono da una dieta varia e sono a rischio di carenza da ferro; questa può generare un’anemia da deficienza da ferro che può condizionare lo sviluppo fisico e mentale.

    Il discorso sembra drammatico, ma quella descritta è una possibilità remota ele parole usate sono molto meno “prescrittive”di quelle delle linee comunitarie ed enfatizzano che la cosa importante sia la varietà nella dieta più che la quantità di latte. Qui si parla di almeno 350 ml di latte – che è al limite superiore di quello che sembrano consigliare nelle linee guida europee – o due porzioni di latticini, ma notate che non c’è un limite superiore.

  2. Negli Stati Uniti, dove sono FISSATI con il latte, dicono (il documento lo trovate qui):
    Si consiglia di somministrare ai bambini allattati al seno, in modo esclusivo o parziale, un supplemento di vitamina D durante i primi giorni di vita. Si consiglia di continuare tale integrazione fino a dopo lo svezzamento del bambino e quando prende almeno 1 L al giorno di formula fortificata con vitamina D o latte intero. Il latte vaccino è sconsigliato per bambini dimeno di 12 mesi.

    Qui addirittura si parla di almeno 1 L di latte, ma poi continuano dicendo che (tra i vari fattori da prendere in considerazione) sono a rischio di anemia

    i bambini che consumano più di 670 ml di latte vaccino al giorno.

Origine della confusione

I problemi a mio avviso i problemi sono molteplici:

  1. I numeri citati sono molto prescrittivi, ma parlano di popolazione media, per cui non possono rappresentare tutte le varie sfumature che presentano i bambini sani. Purtroppo in pochi se ne rendono conto.
  2. La questione chiave è la varietà della dieta. A mio avviso concentrarsi sul latte vaccino è fuorviante; anche se fosse solo latte materno il discorso non cambierebbe.
  3. Bisogna valutare caso per caso come procedere. Se un bambino, ad esempio, di 2 anni ancora vuole solo latte (QUALUNQUE latte), bisogna capire la SUA situazione e vedere SE ci sono provvedimenti che vanno presi. Certamente il latte materno ha una valenza che altri alimenti non hanno, ma ciò non toglie che l’obiettivo debba essere sempre quello di mettere a disposizione del bambino una dieta varia. Però davvero non capisco come si possano fare due pesi e due misure (anche se nella stragrande maggioranza dei casi non ci sarà nulla da fare se non aspettare).
  4. Le linee guida EU sono state scritte a più mani e per certi versi sono oramai datate. Tuttavia è vero che alcuni aspetti potevano essere curate un pochino meglio, ma all’epoca forse mancava ancora la sensibilizzazione necessaria o forse mancava semplicemente il tempo di riscrivere alcuni passaggi cruciali. Una cosa è certa, scrivere questo genere di documenti è molto, ma molto difficile, specialmente al giorno d’oggi che vengono letti da tutti, e non solo da un pubblico specializzato.

Conclusioni, quanto latte vaccino?

Per quanto riguarda l’assunzione di latte vaccino questi sono gli aspetti in comune da ricordare:

  1. Il latte vaccino in sostituzione del materno/formulato si può dare dopo i 12 mesi.
  2. Il latte vaccino usato come ingrediente è un alimento complementare come un altro e non soggetto a restrizioni temporali, per cui è perfettamente utilizzabile durante lo svezzamento.
  3. La cosa importante è che il bambino abbia una dieta varia
  4. Troppo latte può impedire che la dieta sia sufficientemente varia e aumenta il rischio, per altro basso, di anemia.
  5. Definire oggettivamente e per tutti i bambini cosa sia “troppo” latte è molto difficile se non impossibile. In caso la dieta sia particolarmente monotona (e questo vale per tutte le diete monotematiche) chiedere al pediatra se siano necessarie integrazioni. Diffidare sempre delle regole che valgono per tutti.
  6. Il fatto che non ci sia un limite superiore (o inferiore) assoluto che ci dica quale sia un’assunzione di latte vaccino “nella norma”, non vuol dire che possiamo fare come ci pare. In altre parole, non dobbiamo usare il latte come mezzo per far mangiare di più un bambino che noi percepiamo come inappetente, cadendo così nella trappola del “purché mangi”.Infine, aggiungo anche se non se ne è parlato se non molto di sfuggita:
  7. i bambini fino a verso i 3 anni hanno bisogno di una percentuale maggiore di grassi rispetto a quella degli adulti, quindi si raccomanda di utilizzare latte e latticini INTERI.

E voi che informazioni avete avuto?

Avete un figlio che prende solo latte (o non lo prende affatto)?

Come avete affrontato la cosa?

Raccontatecelo nei commenti.

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9 risposte

  1. Salve, io ho una bambina di quasi un anno felicemente autosvezzata. Prende attualmente intorno 400/500ml di latte artificiale in due poppate, una prima di andare a letto, e una mela cuore della notte.ho provato a farle assaggiare il latte vaccino ma l’ha sempre rifiutato categoricamente (le piace solo se a schiuma tipo cappuccino), ad onor del vero ho sempre provato a darglielo in tazza o bicchiere mai in biberon. Sinceramente ora non so che fare: restare col formulato? Provare a darglielo con il biberon?

    1. Direi di no se puoi evitare. È sì vero he verso l’anno si dovrebbe abbandonare il biberon, ma se lo prende con il latte artificiale, tanto vale che lo prenda con il vaccino 😉

      1. Grazie mille! E colgo l’occasione per ringraziare te e non solo per questo sito e per il libro…mi sono sentita molto sola all’inizio, quando l’unico a sostenermi (ma con molte perplessità) era il mio compagno,e mi avete aiutata. Temevo molto questa fase (che per me da piccola deve essere stata traumatica, tant’è che mi sono portata dietro una idiosincrasia per i cibi frullati fino all’età adulta) invece il passaggio ai cibi solidi di mia figlia è stata un’esperienza bellissima e divertente. Grazie di cuore!

  2. Abbiamo introdotto da qualche giorno il vaccino dopo aver dato per un anno il formulato, il pediatra mi ha consigliato di diluirlo inizialmente per poi togliere del tutto l’acqua. Mio figlio con l autosvezzamento ha un buon appetito e un ottimo rapporto con il cibo per fortuna ma il latte lo continua a gradire sempre. Molti mi dicono di non diluire il latte ma non sanno dirmi il perché. Vorrei sapere se cambia qualcosa?

    1. Guarda, quella della diluizione del latte è un qualcosa che si tramanda da genitore in figlio, ma non ha una vera ragion d’essere. Se lo fai o non lo fai non credo cambi nulla.

  3. I miei gemelli sono nella categoria di chi non lo prende affatto il latte vaccino, anzi, mai preso! Solo qualche derivato. Allattati fino a circa 24 mesi e autosvezzamento proposto dai 6 mesi circa non hanno mai gradito nè il latte, nè la carne, nonostante in casa se ne facesse uso. Non li ho mai forzati, semplicemente proponevo assaggi. Come in ogni dieta varia, capitava comunque che mangiassero formaggi (di cui sono golosissimi ancora), yugurt e pesce, ma non quotidianamente e non saprei definire le quantità, ma sicuramente mai sopra i 100/200 (non saprei) grammi al giorno. Nonostante non abbia dato loro integrazioni di alcun tipo, sono cresciuti “normalmente” e con un buon rapporto con il cibo. Grazie a questo blog e a numerosi altri punti di vista simili al mio, non mi sono mai preoccupata che la loro dieta potesse essere carente. Ma ancora dopo i 12 mesi, la nostra pediatra era preoccupatissima di questo e visto che continuava a insistere nel forzarli a mangiare latticini e carne, anche usando “camuffamenti”, o aggiunte del tutto poco salutistiche (zucchero, sale…), ho smesso di darle retta. Avrò fatto bene? Oggi hanno 3,5 anni e ancora non bevono latte vaccino ma solo qualche latticino e formaggio (la mia bambina, non ama proprio i latticini freschi che le provocano conati…) e a scuola assaggiano comunque (quasi) sempre tutto. Magari in futuro saranno grandi consumatori di latte, ma per ora…

      1. Ora ne sono convinta anche io, ma mi sono sempre chiesta come avrei agito se non li avessi allattati e si fossero rifiutati prima dei 12 mesi di prendere formule o altro. Avrei comunque dato fiducia al loro istinto? Con la pediatra che mi ritrovo (che non mi ha sostenuta nemmeno per l’avvio dell’allattamento al seno e iniziato lo svezzamento mi incitava a togliere le poppate!), forse comunque sarei rimasta col dubbio di essere una madre degenere che sottovaluta la salute dei suoi figli…

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