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Lo svezzamento dei neonati prematuri: la storia di L.

svezzamento prematuri
Immagine Gates Foundation

Oggi la storia di L. e del suo bambino molto prematuro.

Di tanto in tanto ci arrivano domande relative a come comportarsi nel caso di neonati prematuri e/o molto piccoli. Fermo restando che questi bambini verranno seguiti di routine da specialisti, vediamo come è andata nel caso di L.

Mio figlio è nato molto prematuro alla 30+6 w per 880 gr con un ritardo di crescita di 5 settimane. Dopo 50 giorni di ospedale abbiamo potuto portarlo a casa. All’inizio avevo molto latte, poi per disinformazione stavo rischiando di perderlo, per fortuna grazie ad una consulente sull’allattamento dopo molta fatica sono riuscita a recuperare a pieno l’allattamento esclusivo.

Arrivati ai 3 mesi corretti di mio figlio, ovvero i suoi 5 mesi anagrafici i neonatologi ci hanno indirizzato verso lo svezzamento classico. Al tempo non ero affatto informata sull’alimentazione complementare, ma provando i metodi tradizionali capii che qualcosa non andava. Ho iniziato a fare ricerche in internet e sono approdata all’autosvezzamento. D’impatto, facendo riferimento alle conoscenze popolari, non mi fidavo più di tanto, allo stesso tempo vedevo, però, mio figlio ancora troppo piccolo per le “pappe”. A questo punto ho approfondito sempre più il cammino dell’autosvezzamento leggendo Piermarini e Gonzales. Sul discorso prematuri non c’erano grossi approfondimenti, ma entrambi facevano notare come per loro l’attesa all’introduzione di cibi diversi dal latte avrebbe procurato solo benefici e che il latte rimane l’alimento più completo.

Ho chiesto anche alla consulente che mi ha confermato che aspettare a “svezzare” i bimbi prematuri è solo un bene, perché impiegano più tempo degli altri a raggiungere le tappe che li rendono pronti ai cibi rispetto agli altri bimbi. Soddisfatta delle mie scoperte, ci siamo decisi ad intraprendere questo percorso. Il mio pediatra, pur non consigliando l’autosvezzamento, ci ha assecondato nella nostra scelta.

Arriva il momento del controllo con i neonatologi e nel frattempo mio figlio ha compiuto 6 mesi corretti. Loro sostengono che, essendo mio figlio un neonato prematuro, potrebbero esserci problemi neurologici se continuo a posticipare lo svezzamento. Temono per la carenza di proteine nel latte materno. Dicono che mio figlio non ha ancora recuperato niente dalla nascita e che per i prematuri sottopeso come lui serve uno svezzamento precoce.

Il mio pediatra non ha trovato riscontro con quanto affermato dai neonatologi e neanche la consulente sull’allattamento che si è informata con altri pediatri, non ha trovato motivazioni scientifiche a questa teoria. Infine ecco la risposta di Piermarini:

La risposta non può che essere di carattere generale. Nelle prime settimane di vita i bambini fortemente prematuri allattati al seno vengono aiutati con una integrazione proteica del latte materno che permette loro di crescere alla stessa velocità che avrebbero in utero. Successivamente si trovano nelle stesse condizioni dei nati a termine e, allo stesso modo, se il latte materno non bastasse lo farebbero capire. L’unico aspetto da prendere in considerazione è la possibilità che, pur tenendo conto della correzione di età, sia presente un ritardo di sviluppo che non consente loro di maturare le competenze necessarie all’introduzione di solidi negli stessi tempi dei bambini con sviluppo tipico. Se così fosse, e deve essere il pediatra o il neurologo a stabilirlo, diventa necessario un sostegno di tipo diverso. E, comunque, non è questione di solidi o liquidi, ma della quantità più o meno adeguata di nutrienti che il bambino è in grado di introdurre.

Mio figlio, che adesso pesa 5460 ed ha 6 mesi corretti cioè 8, è seguito anche da neuropsichiatri che non hanno riscontrato ritardi!
Al momento non mostra ancora interesse per il cibo e non sta seduto bene.


La storia di L. ha anche ispirato una discussione sulla nostra pagina Facebook dalla quale riporto le testimonianze salienti.

  • Corinna: Ciao, mamma di bimba IUGR SGA ELBW, la nostra storia la trovi sul sito dove si parla di gemelli e autosvezzamento!
  • Cristina: Bimba nata di 35 settimane, 15 giorni in Tin. Autosvezzata quando è stata pronta verso i 7 mesi senza problemi
  • Michela: I miei sono nati pretermine a 36 sett. Erano sotto il 3 percentile, hanno recuperato poco col latte materno, uno è arrivato al 15 l’altro sotto il 10′. Ora mangiano di tutto ma restano sempre molto snelli, sono più lunghi che pesanti, credo sia la loro costituzione perché mangiano e bevono ancora tanto latte mio. Hanno 9 mesi.
  • Francesca: Mio figlio é nato a 35+1, 2.3 kg. Allattato al seno per oltre due anni, iniziato con autosvezzamento a 6 mesi perché cercava il nostro cibo. Avrei aspettato ancora un mese almeno ma lui era pronto e la pediatra mi ha dato il via libera. Comunque mio figlio è stato una palla di lardo finché l’ho allattato in modo esclusivo; ha iniziato a snellire con lo svezzamento.
  • Mariapia: Mio figlio nato a 34 settimane; peso neonatale 2900; nessun giorno di Tin! Auto svezzato a circa 9 mesi in modo definitivo ! E’ un bimbo vivacissimo molto longilineo! I pediatri rompono e pretendono svezzamento precoce per via della poca riserva di ferro ma mio figlio non ha mai avuto carenza di ferro
  • Letizia: mia figlia emma nata 35+1. Autosvezzamento a 6 mesi senza problemi.
  • Alessandra: felicemente autosvezzate premature di quasi 34 settimane, gemelle e sottopeso!
  • Sofia: gemelle nate premature di un chilo alla 29 con 50 giorni di UTIN. Ho iniziato con le pappe ma non seguendo lo schema classico dei pediatri ma molto più lentamente!ora hanno 12 mesi e pesano sui 10kg. Anche io ho aspettato il sesto mese corretto e anche io ho capito che non erano pronte per tante cose! Per la verdura ho aspettato ancora 2 mesi e per la pappa serale anche!
  • Maria: Anche noi prematuri e sottopeso i neonatologi hanno provato a convincermi che era il momento di cominciare ma a differenza del latte ho fatto di testa mia avevo capito che G. non era pronta e ho aspettato fino al sesto mese di vita corretta. Spesso siamo noi a migliori medici per i nostri figli!
  • Lili: Gemelli nati a 34 sett con iugr. Non crescevano più in pancia da 15/20 giorni infatti peso molto ridotto alla nascita e tin. Dopo la dimissione dalla tin problemi con latte di varia natura. Ora stiamo iniziando con l AS e hanno 7,5 mesi. Non sono dei mangioni: magrolina e lunga lei, più rotondetto lui .
  • Laura: L., nato a 34 settimane peso 2,200, tutt’ora (quasi 8 mesi) allattato al seno e in autosvezzamento da poco prima dei 6 mesi. Lo peso solo ogni 2 mesi dal pediatra, ma direi che dovrebbe essere intorno ai 9 kg
  • Carolina: solitamente è al follow up che viene impostata la dieta, decidendo se seguire per età corretta o per nascita. per esperienza ti posso dire che i prematuri che hanno passato diversi mesi in reparto, sono molto interessati alle novità e quindi propensi all’autosvezzamento. Purtroppo, proprio perché parliamo di loro, non possiamo basarci solo sul loro istinto/volontà, bisogna vedere come va la crescita, se hanno bisogno di integrare più in proteine e/o in vitamine. È per questo che il follow up è un momento molto importante per programmare il piano d’azione per i mesi successivi.
    PS, sono infermiera di tin
  • Maggie: Bimba iugr nata a 32+5 peso 1365g, autosvezzata, presente! È però una piccoletta che è sempre stata bene, mai avuto problemi di nessun genere a partire dalle sue 5 settimane in ospedale, mai desaturazioni, zero problemi respiratori, era solo piccola e magra. Allattata al seno, esclusivamente per 8 mesi (e finora, l’oms sarà fiera di me!), poi seguendo il suo ritmo ha iniziato a mangiare con noi. Ero affascinata e convinta per fare AS ma anche piena di paure tant’è che avevo pure provato a darle le pappe, rifiutatissime. A distanza di tempo rifarei tutto, ma con ancora meno ansia e più fiducia in lei. Non è una mangiona che si butta su tutto, deve prima convincersi, va a giorni, abbiamo fatto anche periodi di scioperi di alcuni cibi (a volte tutti!) ma sempre rientrati, penso come tutti i bimbi! La sua crescita è sempre stata un po’ lenta ma costante (secondo il pediatra va benissimo, è in recupero, cosa normalissima con i bimbi nati con iugr), ora ha 22 mesi e non arriva a 10kg, è sempre magrolina (siamo al 5° noi, eh!) ma è una trottola curiosa, intraprendente, sveltissima e piena di vita.
  • Laura F.: fossi in te cercherei di farmi spiegare meglio di che danni si parla e perché dovrebbero esserci danni neurologici da “assenza di cibo solido”. Poi se le spiegazioni ti convincono puoi provare a seguire quello che dicono, altrimenti prova a chiedere ad un altro pediatra un parere diverso. Una situazione particolare come la tua merita sicuramente un attenzione particolare ma anche una spiegazione in più da parte dei medici.

Tuo figlio è nato prematuro e/o molto sottopeso?
I neonati molto prematuri sono relativamente pochi, ma per questo motivo le informazioni a disposizione dei genitori sono scarse.
Aiutaci a colmare questa lacuna raccontaci la tua esperienza con particolare riferimento al momento dello svezzamento.

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9 risposte

  1. Ciao!La mia bimba è nata a 33+5 e pesava 1495,è poi scesa a 1280. Grazie ad un’ostetrica privata sono riuscita ad allattarla al seno ed ora ha 6 mesi di età anagrafica,4 e mezzo di età corretta e pesa 6 kg. Inizia a stare seduta con un sostegno,ci guarda mangiare e osserva che ci portiamo il cibo alla bocca,ma non sembra interessata ad assaggiare. La neonatologia è il pediatra consigliano di svezzarla ora,per una possibile carenza di ferro(lei prende integrazioni di vitamine e ferro dalla nascita) con lo svezzamento classico,ma io vorrei aspettare ancora un po'(non mi sento pronta io forse più di lei) e provare con autosvezzamento. Che consigli date?C’è davvero il pericolo ne insorga l’anemia? Grazie

    1. Se prende l’integrazione di ferro è IMPOSSIBILE che gli possa venire una carenza, o meglio se gli viene con l’integrazione gli verrebbe comunque. Il ferro che prende dall’integrazione è sicuramento almeno 10 volte (ma probabilmente molto di più) di quello che prenderebbe comunque dal cibo.

  2. Ciao mia figlia Emma è nata prematura di 28+6 per un peso di 1.200 kg. Dopo 40 giorni tra TIN e SubTIN siamo tornate a casa. Lei ha sempre preso latte artificiale perchè purtroppo a me il latte non è mai sceso ed ha cominciato con la frutta a 5 mesi e mezzo di età naturale (non voleva saperne più di prendere latte). Ora ha 8,5 mesi di età naturale (6 di età corretta) facciamo un semiautosvezzamento perchè è interessata a mangiare le nostre cose, ma non le piace molto masticare e anche noi per lei stiamo cambiando modo di mangiare! Ognuno ha i suoi tempi. Lei è nata presto e fa tutto presto infatti ha lo sviluppo motorio di una bimba di 8 mesi anzichè di 6.

  3. Rebeca Henriquez , ho tolto il tuo numero di telefono perché non mi pare una buona idea sbandierarlo così in pubblico.
    In ogni caso basta che chi è interessato risponda qui, poi vi potete mettere in contatto 😀

  4. Rebeca-mio figlio e nato di 27 settimane con un peso di 1,060 a subbito 4 intervento nel intestino il primo intervento e stato con un ps di 935grami.adesso siamo finalmente a casa, se qualcuno ha il mio stessa historia mi piacerebbe condividerla. Il mio cell 347-7349423 solo sr hai la mia historia. Grazie

  5. ciao, la mia sofy alla nascita pesava 1.9kg…. alla 36 settimane…. un calvario tra pianti x coliche e reflusso…. al sesto mese il mio pediatra mi ha consigliato lo svezzamento e lei lo ha accettato sin da subito fortunatamente… anche noi cmq siamo in ritardo cn le tappe, ma poco importa. con lei ho imparato che ci vuole pazienza e nn bisogna aver fretta…. l importante e che la bimba abbia una crescita costante…  lei ha 8 mesi e pesa 6.5kg, e attiva, gioca, ride e tanto appetito… nn si siede ancora bene, ma migliora di giorno in giorno…. sofia e arrivata a sorpresa ed e la mia prima figlia, figuratevi cn quanta preoccupazione e paura vado avanti ogni giorno, ma lei mi ha insegnato a trasformarle in forza e coraggio…. e vi diro di più… lei nn vuole omogeneizzati x cui tt fersco, gratto la bistecca o la faccio al piatto e anche il pollo e pesce… la frutta la grattugio e mixo…  tt cio a pranzo e cena…. per merenda gelato, yogurt o kinder fetta al latte e vado bene….sempre e cmq seguita dal pediatra.

  6. Mio figlio è nato praticamente a termine (10 giorni prima la data considerata di termine), ma essendo un cardiopatico è nato come se fosse un prematuro, anche se fortunatamente non dei piu’ piccoli: 46 cm per 2,660 kg di peso. In tante vicissitudini che non sto a raccaontarvi per brevità e perché ricordarle mi porterebbe solo tanta amarezza, nell’attesa di passare dall’ospedale dove avevo partorito al Bambin Gesù dove avrebbe dovuto essere operato, il piccolo perde più di 400gr ed entra al Bambin Gesù di 2,190. Per fortuna non ha avuto bisogno di molta incubatrice, ma è stato in terapia sub intensiva per un mese in attesa dell’intervento. L’allattamento è stato misto per quel periodo. Lo stress non aveva aiutato la mia montata lattea purtroppo, ma ho cercato di tirare fino all’ultima goccia che c’è stata. Dopo un mese e mezzo non avevo piu’ latte e ha inziato a prendere solo artificiale, al quale pero’ è diventato presto intollerante. Per questo, su consiglio di un neonatologo amico di famiglia, siamo passati al latte di asina, considerato il latte più vicino a quello materno.
    Successivamente all’intervento purtroppo il piccolo è stato ricoverato nuovamente per altri due mesi a causa di una infezione di natura tuttora sconosciuta, ma di sicura origine batterica, visto che si è risolta grazie ad antibiotici. Durante quest’ultimo periodo di ricovero i medici, per i quali eseguivo il bilancio idrico (peso delle entrate e delle uscite del bambino) mi dicono cheil piccolo sta poppando TROPPO latte (aveva 5 mesi e beveva, a seconda dei giorni, da 900 dcl a 1,200 lt di latte d’asina al giorno) e mi consigliano di iniziare lo svezzamento “Perché è chiaro che al bambino il latte non basta più”.
    In quel periodo mio figlio pesava all’incirca 5 kg per 57 cm (il peso saliva e scendeva da che eravamo entrati in ospedale, quindi potrei dire che per due mesi è stato stabile sui 5kg/5.200kg)
    Il piccolo, che da sempre io avevo incuriosito con punte di sapori e consistenze diverse durante i momenti dei pasti, devo dire che ha accettato di buon grado quanto i medici mi stavano chiedendo di proporgli (classica pappa di brodo, mais e tapioca, liofilizzato), e ha mangiato con gusto per quasi un mese… poi è successo qualcosa.
    Ha iniziato a rifiutare la pappa salata e accettava il cucchiaino solo se gli proponevo frutta o una crema che gli preparavo con latte e biscotto.
    Sono entrata nel panico. 
    Chiedo aiuto di nuovo ai medici che mi mandano un’altra nutrizionista.
    Questa decide che la COSA MIGLIORE sia tornare (perché quando mai prima avevo alimentato mio figlio in quel modo???) alla pappa nel biberon con un concentrato super proteico di non so che il cui solo colore metteva i brividi.
    Ho detto “Va bene”, ma non gliel’ho mai data.
    Ho assecondato il piccolo dandogli quello che chiedeva (anche il latte artificiale lo ha sempre avuto a richiesta e MAI AD ORARIO!!!).
    Solo che ora andiamo verso i nove mesi e il piccolo ancora non mangia molto e mi chiedo se possa andare bene… sono preoccupata per la sua crescita.
    Ora pesa 6kg (recuperati tutti in questo mese e mezzo che siamo fuori dall’ospedale) ed è lungo 62 cm.
    Il mese scorso, avevo provato a inserire di nuovo delle pappe, e il piccolo le aveva pian piano sempre di piu’ apprezzate, grazie anche alla fantasia che ci mettevo per fargli provare ogni giorno un sapore nuovo!
    Ma poi di nuovo una infezione (il piccolo ha una predisposizione purtroppo), un nuovo antibiotico, e il piccolo ha smesso di nuovo di volere il gusto “salato”.
    Nel frattempo cerco cmq di incuriosirlo e a tavola gli passo pezzetti di quello che mangiamo anche solo per farcelo giocare e ieri sera per esempio “ciucciava” con piacere un pezzo di hamburger e una carota lessa… anche se sputava i pezzetti carota fuori.
    Poi il gioco dopo poco finisce li.
    Sono cosi’ combattuta.
    Una parte di me non vuole in nessun modo forzarlo a mangiare cose di cui non ha voglia e soprattutto forzarlo con i tempi. Se leggo le vostre guide, in assoluto ritengo che lui non sia ancora pronto, del resto è indietro sullo sviluppo evolutivo a causa della cicatrice sternale che l’ha portato a muovere con decisione le braccia solo 5 mesi dopo l’intervento, e sta seduto solo se leggermente sostenuto lateramente (tipo con degli asciugamani arrotolati), altrimenti la schiena ancora non riesce a gestirla bene (ciodola assecondando il peso della testa, che invece tiene su da solo), e soprattutto noto che tende a sputare i pezzetti che trova in bocca.
    Riguardo il riflesso faringeo, ce l’ha avuto spesso nella sua vita, quindi non mi spaventa piu’.
    Provate a far prendere a un neonato farmaci dal sapore disgustoso… e vi ritrovere ricoperti di vomito cagliato 🙂
    Pero’ appunto.. sono combattuta perché so che se tornero’ dalla pediatra mi dirà di proseguire con le pappe, e io invece vorrei potergli dare più tempo, il suo tempo, quello di cui ha bisogno per colmare la devastazione che un’intervento a cuore aperto puo’ portare al fisico di chiunque.
    Solo che lui è in crescita e ho paura di arrestarne il processo… arghhh!!!
    Accettasi consigli 🙂

  7. Ciao! Sono la mamma di un piccolo guerriero nato alla 26+4! Adesso pesa circa 3.600 e ha 5 settimane corrette (4 mesi e 1 settimana anagrafici) ed è allattato al seno in via esclusiva. Al follow up mi hanno detto di iniziare lo svezzamento tradizionale ai 6 mesi anagrafici, ma io ho intenzione di assecondare i segnali che mi darà R. e provare l’autosvezzamento. Vi farò sapere!!

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