COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
Con oltre 140 ricette per TUTTA la famiglia


autosvezzamento per tutti


AIUTO: mesi e mesi di educazione a tavola buttati all'aria in 5 minuti
#11

aggiornamento:

oggi Riki è stato a tavola in modo ineccepibile e ha mangiato sia la pasta che il pesce

messa al corrente di questo e parlandone con la suocera, sono riuscita a farle convenire con me il seguente teorema:

SE HA FAME MANGIA E LO FA A TAVOLA
corollario: SE NON VUOLE STARE A TAVOLA SIGNIFICA CHE NON HA FAME E PUO' ANDARE A GIOCARE (rietngo sia ancora troppo piccolo per avere la pazienza di stare a tavola ad aspettare che finiscano gli altri)

a discolpa della suocera, a cui riconosco, al pari dei miei genitori, l'importantissimo appoggio che mi dà (mentre io comunque vado a lavorare, non al cinema) tenendo Riki, posso dire che sicuramente non l'ha fatto per invadenza, cattiveria o voler andare contro le mie linee educative, ma sicuramente si sarà trovata in una situazione nuova (Riki che non vuole mangiare in effetti è qualcosa di molto recente e molto strano) e avrà pensato di agire bene così dando priorità all'ingozzarlo rispetto al buon senso

continuo ad essere convinta che per un 18mesenne sia meglio stare con i nonni che in un nido e soprattutto che vengano rispettate le sue ruotines e i suoi orari (cosa che in un nido non sarebbe possibile)
vedremo per quando compierà 2 anni cosa valuteremo prioritario

Erika & Riccardo

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#12

Alexandra ti dò ragione sul fatto che se si decide di 'affidare' il bimbo ai nonni praticamente tutta la settimana (per motivi lavorativi) non si può nemmeno essere rigidissimi con loro se qualche volta assecondano il pupo (è nella natura dei nonni farlo, è più forte di loro).
Ma nel caso di Riki la suocera ha assolutamente esagerato!
O meglio... Ha fatto quello che fanno molte nonne (e mamme!), e cioè inseguire il figlio con la forchetta pur di mettergli in bocca qualcosa, ma sapendo quali sono state le scelte di mamma e papà in merito non doveva farlo.
Comunque ora è andata, e non serve nemmeno accanirsi... Riki ribadisci di nuovo fermamente i tuoi principi e dille chiaramente che non deve più fare in quel modo.
Non penso che un episodio possa mandare all'aria tutte le vostre scelte educative... Ma se gli episodi si ripetono allora potrebbe anche essere.

Riki non avevo letto il tuo aggiornamento...
Bene, si spera quindi che sia tutto risolto!
Thumbup
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#13

(23-03-2012, 02:36 14)Valina Ha scritto:  Alexandra...ti contraddico immediatamente e senza freni. Miii, sembro Ghost Rider!!
Scared Ghost Rider??? aiutoooooo!!!! non so cosa ho detto ma ... pauraaaa!

(23-03-2012, 02:36 14)Valina Ha scritto:  Quando qualcuno decide di aiutare i genitori decide di conformarsi alle loro linee educative, anche se non si trovano in accordo. Questo perché il bambino piccolo ha bisogno di informazioni univoche.

tutto univoco, no, non sono d'accordo. Questo conduce a dare più importanza alla regola che alle persone, e per me non è giusto. Però, avevo espressamente riservato, e lo ribadisco, sui principi fondamentali, sulle regole di base essenziali, si, assolutamente sono d'accordo sull'essere ferrei e sul fatto che i nonni si debbano conformare supinamente.

(23-03-2012, 02:36 14)Valina Ha scritto:  ... se il papà è presente, come nel caso di Riki, che avrebbe dovuto opporsi e non sentenziare semplicemente che Riki si sarebbe incazzata.

quoto! ma qui, oltre al discorso educativo (identificare quello che i genitori hanno deciso essere una regola base come "capriccio" della mamma), c'è un discorso di lealtà del marito. Angry

(23-03-2012, 02:36 14)Valina Ha scritto:  "Se tu per settimane o giorni ti impegni al raggiungimento di un risultato (che ovviamente preveda il rispetto del bambino) ti aspetti che venga seguito anche dagli altri "educatori" (termine che non condivido molto). Basta un'ora per smontare tutto il tuo lavoro. E tornare indietro sarà ancora più difficile."

Hmmmm ... non condivido molto. Non stiamo parlando di addestramento o di formazione di un comportamento "meccanico", e neanche dell'imposizione di regole esterne, ma di acquisizione di cose che entrano piano piano e molto profondamente ad essere PROPRIE del bambino. Se basta un'ora o una inadempienza per rimettere tutto in discussione, allora non si è fatto nessunissimo lavoro utile, ma solo superficiale.

Non credo che un episodio così, o anche qualche episodica sorta alle regole, possa danneggiare una educazione sana.

(23-03-2012, 02:36 14)Valina Ha scritto:  La regola che a casa si fa in un modo e dai nonni un altro vale con il bimbo un po' più grande, in grado di comprendere le differenze ma anche meno influenzabile. I bambini comunque capiscono perfettamente le differenze fra le persone, sono sensibili. Ma quello che vedono e imitano e di conseguenza imparano deve essere il più possibile uniforme per non confonderli.

La mia cucciola a 8 mesi ha capito perfettamente e al volo la differenza tra vita collettiva (nido) e casa, con regole diverse e rapporti diversi, e non è minimamente confusa, sa benissimo quello che vuole e può fare. Per esperienza personale, ho potuto constatare che vivere tra persone immensamente diverse tra loro e che non solo non sono d'accordo ma litigano argomentando per ore, è un formidabile apprendistato di democrazia.
Non credo nelle regole univoche alle quali identificarsi (sempre, ovviamente, ad eccezione dei grandi principi fondamentali quali il rispetto della vita e delle persone, anche espressi attraverso alcune regole-basi, ma persino queste regole possono avere delle varianti), anzi, sono pericolose, non appena ci si trova davanti ad una contraddizione ci si sente sminuiti, minacciati. Sono usi, costumi, modalità, tra le quali un giorno potrà scegliere liberamente - purché abbia acquisito il rispetto di sé e degli altri.

(23-03-2012, 02:36 14)Valina Ha scritto:  Comunque far mangiare il bambino in macchina mi sembra fuori totalmente da ogni ordine logico!!! AAHHAHAHAH!
(23-03-2012, 04:17 16)StellaLuna Ha scritto:  O meglio... Ha fatto quello che fanno molte nonne (e mamme!), e cioè inseguire il figlio con la forchetta pur di mettergli in bocca qualcosa, ma sapendo quali sono state le scelte di mamma e papà in merito non doveva farlo.
Su questo quotissimo entrambe! Non tanto per il lassismo" di lasciare il bimbo fare quel che vuole ponendosi a suo "servizio" - seguendolo con il cibo - che già non è il massimo (a me, di vedere una nonna, magari anziana e pure con qualche acciacco, piegata in due con la forchetta aspettando i comodi del piccolo, mi fa una pena! Il piccolo è innocente, ma non può fare a meno di registrare che può fare i suoi comodi senza rischiare di "perdersi" il pranzo perché avrà una buonanima disposta a perdere tempo e spezzarsi le lombosacrali per portargli il cibo fino alla bocca), ma sopratutto per il concetto che deve mangiare assolutamente, che è malsano. Sicuro, sono in buona fede, per loro mangiare ha tutta un'altra accezione che per noi, essere ben nutriti non era scontato ancora come lo è stato per la nostra generazione, ma devono adeguarsi a quello che è oggi.

(23-03-2012, 04:17 16)StellaLuna Ha scritto:  Alexandra ti dò ragione sul fatto che se si decide di 'affidare' il bimbo ai nonni praticamente tutta la settimana (per motivi lavorativi) non si può nemmeno essere rigidissimi con loro se qualche volta assecondano il pupo (è nella natura dei nonni farlo, è più forte di loro).
Si, ed è pure giusto così, entro una ragionevole misura! Ma non stavo pensando solo ad "assecondare"/"viziare" (termine che non mi piace) il pupo, ma anche ad imporre delle regole diverse. Qualche volta addirittura più rigide su alcune cose.
Mi è capitato vedere una bambina ché, con mamma e papà si comportava ancora da bebè, mentre con la nonna, che la trattava con tenerezza e riguardo, ma in maniera nettamente più esigente, era molto più ragazzina.
Da ciascuno prendono qualcosa, e piano piano si fanno, non plasmati ma auto-costruiti.


Ale e Cucciola (1/1/11)
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#14

(23-03-2012, 05:46 17)Alexandra Ha scritto:  
(23-03-2012, 02:36 14)Valina Ha scritto:  Quando qualcuno decide di aiutare i genitori decide di conformarsi alle loro linee educative, anche se non si trovano in accordo. Questo perché il bambino piccolo ha bisogno di informazioni univoche.

tutto univoco, no, non sono d'accordo. Questo conduce a dare più importanza alla regola che alle persone, e per me non è giusto. Però, avevo espressamente riservato, e lo ribadisco, sui principi fondamentali, sulle regole di base essenziali,si, assolutamente sono d'accordo sull'essere ferrei e sul fatto che i nonni si debbano conformare supinamente.

Io non credo neanche questo sai?
Penso più giusto che lo rispettino, non che si 'conformino supinamente'.
Che cerchino di adeguarsi per quanto possibile, con la loro personalità. Che non vogliano contraddire intenzionalmente.
A loro modo rispettino più che le regole, le "linee guida" e se sbaglieranno ad 'interpretarle' accettino di discuterne serennamente per dare un apporto armonico alla crescita del bambino.
Ma senza 'fondamentalismi', vi prego.
L'esperienza di un bambino è per genitori e nonni un avvenimento entusiasmante e totalizzante, e anche l'occasione per una crescita interiore senza pari!
"conformarsi supinamente" no, dai, non se po' sentì! Smile
Rispetto e desiderio di non interferire con una sorta di continuità salutare per il bambino, questo sì. Lo pretenderei fermamente (intimamente), ma lo solleciterei con il dialogo.
Come ha fatto Rikki.

Per il resto, Alexandra, quoto tutto:
(23-03-2012, 02:36 14)Valina Ha scritto:  ... se il papà è presente, come nel caso di Riki, che avrebbe dovuto opporsi e non sentenziare semplicemente che Riki si sarebbe incazzata.

quoto! ma qui, oltre al discorso educativo (identificare quello che i genitori hanno deciso essere una regola base come "capriccio" della mamma), c'è un discorso di lealtà del marito. Angry

(23-03-2012, 02:36 14)Valina Ha scritto:  "Se tu per settimane o giorni ti impegni al raggiungimento di un risultato (che ovviamente preveda il rispetto del bambino) ti aspetti che venga seguito anche dagli altri "educatori" (termine che non condivido molto). Basta un'ora per smontare tutto il tuo lavoro. E tornare indietro sarà ancora più difficile."

Hmmmm ... non condivido molto. Non stiamo parlando di addestramento o di formazione di un comportamento "meccanico", e neanche dell'imposizione di regole esterne, ma di acquisizione di cose che entrano piano piano e molto profondamente ad essere PROPRIE del bambino. Se basta un'ora o una inadempienza per rimettere tutto in discussione, allora non si è fatto nessunissimo lavoro utile, ma solo superficiale.

Non credo che un episodio così, o anche qualche episodica sorta alle regole, possa danneggiare una educazione sana.

(23-03-2012, 02:36 14)Valina Ha scritto:  La regola che a casa si fa in un modo e dai nonni un altro vale con il bimbo un po' più grande, in grado di comprendere le differenze ma anche meno influenzabile. I bambini comunque capiscono perfettamente le differenze fra le persone, sono sensibili. Ma quello che vedono e imitano e di conseguenza imparano deve essere il più possibile uniforme per non confonderli.

La mia cucciola a 8 mesi ha capito perfettamente e al volo la differenza tra vita collettiva (nido) e casa, con regole diverse e rapporti diversi, e non è minimamente confusa, sa benissimo quello che vuole e può fare. Per esperienza personale, ho potuto constatare che vivere tra persone immensamente diverse tra loro e che non solo non sono d'accordo ma litigano argomentando per ore, è un formidabile apprendistato di democrazia.
Non credo nelle regole univoche alle quali identificarsi (sempre, ovviamente, ad eccezione dei grandi principi fondamentali quali il rispetto della vita e delle persone, anche espressi attraverso alcune regole-basi, ma persino queste regole possono avere delle varianti), anzi, sono pericolose, non appena ci si trova davanti ad una contraddizione ci si sente sminuiti, minacciati. Sono usi, costumi, modalità, tra le quali un giorno potrà scegliere liberamente - purché abbia acquisito il rispetto di sé e degli altri.

(23-03-2012, 02:36 14)Valina Ha scritto:  Comunque far mangiare il bambino in macchina mi sembra fuori totalmente da ogni ordine logico!!! AAHHAHAHAH!
(23-03-2012, 04:17 16)StellaLuna Ha scritto:  O meglio... Ha fatto quello che fanno molte nonne (e mamme!), e cioè inseguire il figlio con la forchetta pur di mettergli in bocca qualcosa, ma sapendo quali sono state le scelte di mamma e papà in merito non doveva farlo.
Su questo quotissimo entrambe! Non tanto per il lassismo" di lasciare il bimbo fare quel che vuole ponendosi a suo "servizio" - seguendolo con il cibo - che già non è il massimo (a me, di vedere una nonna, magari anziana e pure con qualche acciacco, piegata in due con la forchetta aspettando i comodi del piccolo, mi fa una pena! Il piccolo è innocente, ma non può fare a meno di registrare che può fare i suoi comodi senza rischiare di "perdersi" il pranzo perché avrà una buonanima disposta a perdere tempo e spezzarsi le lombosacrali per portargli il cibo fino alla bocca), ma sopratutto per il concetto che deve mangiare assolutamente, che è malsano. Sicuro, sono in buona fede, per loro mangiare ha tutta un'altra accezione che per noi, essere ben nutriti non era scontato ancora come lo è stato per la nostra generazione, ma devono adeguarsi a quello che è oggi.

(23-03-2012, 04:17 16)StellaLuna Ha scritto:  Alexandra ti dò ragione sul fatto che se si decide di 'affidare' il bimbo ai nonni praticamente tutta la settimana (per motivi lavorativi) non si può nemmeno essere rigidissimi con loro se qualche volta assecondano il pupo (è nella natura dei nonni farlo, è più forte di loro).
Si, ed è pure giusto così, entro una ragionevole misura! Ma non stavo pensando solo ad "assecondare"/"viziare" (termine che non mi piace) il pupo, ma anche ad imporre delle regole diverse. Qualche volta addirittura più rigide su alcune cose.
Mi è capitato vedere una bambina ché, con mamma e papà si comportava ancora da bebè, mentre con la nonna, che la trattava con tenerezza e riguardo, ma in maniera nettamente più esigente, era molto più ragazzina.
Da ciascuno prendono qualcosa, e piano piano si fanno, non plasmati ma auto-costruiti.
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Em0200 2/10/2007 Tartarughino
Em3600 27/6/2010 Torello
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#15

@ Linda Eva: ha ragione, non si può "conformarsi supinamente" a grandi principi, è un controsenso, perché possono assumere molte forme. Ma se ci sono regole perno, simboliche, è meglio attenersi.

Ale e Cucciola (1/1/11)
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#16

Non ne dubitavo Alexandra. Anche perché lo trovavo un po' stridente con quello che hai espresso dopo.

Pensa che io ho due genitori che stanno per ragioni pratiche più tempo con i miei nipotini (maschio+femmina=stesse età dei miei) allevati a suon di LA (per sfiducia nel 'suo' mezzo tetta da parte di mia sorella), Estivil, 'schemini e tabelle' e fobia per le allergie (n.b.presunta allergica la seconda al latte, allattata con latte di soia dai 6 mesi e recentemente scoperta/testata allergica alla sola soia: povera ciucciola!-e io lo supposi, ma inascoltata su tutto, tuttora).

I poveretti, esperti furono 40 anni fa di 'correnti anni 70 e ne ritrovano i principi nell'esperienza di svezzamento seguita minuziosamente con lei.

Scettici, ma affascinati poi dopo i primi risultati con il 'nostro' AS, sono però abituati a regole 'ferree' da lei meticolosamente riportate in appositi appunti e.....tabelle!
Per tutto: orari, ingredienti e dosi, prese in braccio, inizio e fine nanne indicate al minuto secondo....

TUTTO un mondo diverso da quello che trovano, fanno e possono fare con me e i miei piccolini.
In linea di massima si sono 'conformati' ai nostri 'principi', ma tutto ciò li disorienta.
Capita che cadano nell'eccesso di non mettere il piccolo a letto perché non avendo un orario fisso visto che è lui a darne segnali di bisogno al momento giusto, talvolta capiscono il messaggio solo quando lo vedono infilarsi il ciuccio e avviarsi in camera e fermarsi davanti al lettino silenziosamente, con gli occhi sbarrati.

Il più delle volte, però apprezzo con piacere il loro 'azzeccare' la cosa giusta dal momento che sempre più si sforzano di capire i nostri ritmi e principi ispiratori che sono sinceramente intenzionati a 'rispettare'.
Però, si sa, le tabelle costringono, ma aiutano. Così anche la bilancia e la lista degli ingredienti del giorno. E l'errore è spesso dietro l'angolo. Poveretti: che confusione!



Ieri è capitato che stavano a casa col piccolo convalescente per virus intestinale e che non avesse tanta voglia di finire la sua pasta.
Mio padre mi ha annunciato tutto contento di essere riuscito a fargliene mangiare la metà facendo, giuro, l''aereoplanino'!
Noooo!
Mi sono messa a ridere e gli ho detto, che però non mi fa molto piacere se lo fa ancora perché l'unico modo che abbiamo di capire se ha bisogno di mangiare è che lui lo faccia perché ne ha voglia, non per un giochino.
C'è rimasto male, di fatto, ma non me la sono presa. Non penso abbia mandato a monte il lavoro di un'intera vita 20mesenne!
Smile

ps.non menzionavo mia suocera perché anche lei ha avuto la stessa formazione in puericultura applicata ai suoi 4 figli, ma molto rispettosa di tutti,anche dello 'strano' sistema AS.
Scettica sotto sotto, ma cerca di adeguarsi.
Tuttavia certi pezzi non glieli da e tenta sempre di imboccarlo.
Lui da lei so che lo accetta se non ci sono io.
Ma questo non ha mai interferito con l'as considerato anche il fatto che spesso gli prepara menu solo per lui perché quando viene da me si porta pizza o cose cucinate a casa sua.
Però poi se lui chiede sa che può 'cedere' per la gioia di tutti!

Em0200 2/10/2007 Tartarughino
Em3600 27/6/2010 Torello
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#17

Uffa...tutta la mia risposta cancellata.Se riesco domani la riscrivo...

[Immagine: eNortjKzUjK0MDMxNVCyBlwwFZ8C1Q,,44.png]
[Immagine: eNortjKzUjK0MDMxsVSyBlwwFbYC3Q,,40.png]
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#18

Linda Eva, un encomio per i tuoi genitori e suocera! Chissà se con i bimbi di tua sorella, senza farlo apposta, non introdurranno qualche "novità" basata sull'ascolto e la comprensione... L'idea di orari per le prese in braccio mi fa accapponare la pelle!
Anch'io ieri ho avuto un 3/4 di giornata di casini intestinali, giornata cominciata alle 5 e 1/2 con il solito biberon finito dopo poco integralmente sulla mia camicia da notte, ma già nel pomeriggio stava bene. Per prova, lo sputo disgustato del riso con carote e patate proposto per cena - successone invece a pranzo. Le ho chiesto "sicura che non ne vuoi?" e ha scosso la testa con enfasi rispondendo "na, na, na, na!". Alla fine ha spiluccato il mio salmone grigliato ...

Mi sa che ieri, per la prima volta, ha detto "nanna", per indicare che voleva andare a dormire. Dice anche una cosa che suona come "tonno", che non riesco a capire cosa sia ... (forse "telecomando"???), e "bonno", che credo si riferisca al "bibi buono" (no, non è propaganda da parte mia per il biberon, l'ho chiamato così solo perché lei manifestava un entusiasmo pazzesco per la bottiglietta, sbracciandosi con grida di gioia per averlo anche quando aveva ancora il seno materno a disposizione).

Ale e Cucciola (1/1/11)
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#19

(26-03-2012, 10:54 10)Alexandra Ha scritto:  Linda Eva, un encomio per i tuoi genitori e suocera! Chissà se con i bimbi di tua sorella, senza farlo apposta, non introdurranno qualche "novità" basata sull'ascolto e la comprensione...

Non sia mai! È capace di ripudiarli!
È dell'idea che se non proprio una, bastino 2 volte per mandare all'aria l'intera educazione! :O


Em0200 2/10/2007 Tartarughino
Em3600 27/6/2010 Torello
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#20

Scared

Ale e Cucciola (1/1/11)
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