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Ecco, quante esperienze, quanti dolori...
Grazie per i vostri commenti.
C'è bisogno di un profondo cambiamento culturale per restituire a noi donne consapevolezza e vera libertà.
Non è un cammino che si compie in un giorno, ma io credo che sia utile far sentire la nostra voce, per le nostre future maternità, per quelle delle altre donne e soprattuttto per quelle delle nostre figlie.
Beatrice + Grande(2001) + Piccola(2008)
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Credo che la medicalizzazione parta da un presupposto buono: una volta morire di parto era la causa più frequente di decesso delle donne, e nell'Afganistan dei talebani, dove un medico (solo uomo perché inconcepibile che una donna possa studiare) non poteva vedere una donna parturiente, non è che fossero messe tanto bene.
Quando poi senti che ci sono degli ospedali che non prevedono proprio l'epidurale, capisci che si possa preferire il cesareo (sul quale altrimenti concordo al 100% con il non capire che si possa anche lontanamente desiderare). Se non avessi avuto l'epidurale, non escludo che potrei avere si una paura tale di partorire di nuovo, che un secondo figlio lo escluderei a priori, salvo con cesareo, anche se so che non è per nulla bello.
Ma ogni cosa a posto suo, nelle giuste proporzioni. L'importante è essere pronti, e sapere che c'è gente competente in ascolto, che se hai un problema, lo riconosceranno concretamente, non per protocollo o formalismo, e in tempo.
Ale e Cucciola (1/1/11)
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Be dai per i cesarei programmati un giorno in più o in meno non è sto gran disagio..
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Per me la medicalizzazione è sacrosanta, in quanto è destinata a salvare vite, che prima o in altri paesi venivano o vengono ancora sprecate. Non ci ha deprivate dalla nostra consapevolezza e forza di donne, è lì perché ad un certo punto noi donne abbiamo ottenuto che si accetti, finalmente, che soffrire e morire non era per forza il nostro destino, che non eravamo "risorse a perdere". La consapevolezza e la forza, ce l'abbiamo, o non ce l'abbiamo, ma da tutt'altra fonte.
Solo, l'intervento medico non deve essere utilizzato in maniera futile e/o invadente. Dove non ci sono rischi particolari, deve stare in disparte, pronto a scattare, e basta.
Ma sopratutto, non deve prodursi quella deriva per cui, spesso qualcuna crede che se non ha tutto l'armamentario medico subito in assetto di guerra, allora non è considerata, non è importante, non è seguita, ecc., oppure che non ce la fa a prescindere. Senza parlare della psicosi da previsione, per cui la data deve essere quella, e se tarda, parte il panico.
Io non accuserei comunque la TV, perché non ho mai visto una serie "ospedaliera" o altra dove ad un certo punto non ci sia una che partorisce in un ascensore bloccato o situazione simile, con l'aiuto della persona apparentemente meno preparata a tal fine, e ce la fa benissimo, mentre di cesarei proprio non ho memoria, meno che mai programmati.
Ale e Cucciola (1/1/11)
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va beh, ma le donne morivano e muiono di parto soprattutto perchè non c'è ambiente pulito e acqua pulita soprattutto! Se l'acqua è putrefatta hai voglia a partorire senza morirne. Le morti per parto si sono più che dimezzate dopo la scoperta di lavarsi le mani con acqua pulita, è storia. Il cesareo riduce il rischio in qualche caso, ma non ha avuto la stessa incidenza. L'induzione a me lascia perplessa sulle morti, non so quanto davvero incida.
L'epidurale io non l'ho fatta, non ne ho avuto bisogno. Nn salva da morte, toglie un po' di dolore. Quel che per me è stato fondamentale è l'essere seguita dopo il parto. Mi han dato i punti e prescritto un'antidolorifico al bisogno che stupidamente non ho preso. La seconda volta si e non ho sofferto minimamente. Questa è la vera informazione che serve in occidente.
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Sono d'accordo che questo discorso si possa fare oggi solo grazie alla diminuizione delle morti per parto e che questa diminuizione sia dovuta anche alla medicalizzazione del parto che, favorendo nascite più veloci, riduce il rischio di morte del feto. Ma quello che mi colpisce di questa medicalizzazione oggi è che non dia più fiducia alle donne sulla loro naturale capacità di partorire e che le donne stesse non siano più portate a credere in tale capacità. Forse parlo così perchè ho avuto un parto facile, durante il quale sono riuscita ad assecondare il mio corpo, a respirare e che quindi è stato naturale....però c' ho anche creduto, mi avevano detto che se ascoltavo le contrazioni potevo non soffrire e mi sono impegnata in questo senza aver paura. Tutte le donne dovrebbero essere portate a credere questo ed aiutate ad aver fiducia nella natura.....poi per i pochi casi in cui serve l'epidurale ci deve essere. Le ostetriche stesse, invece di capire il problema in atto ed aiutare la donna con le manovre adatte (liberare il collo da cordone se serve, aiutare la spinta), stanno spesso lì a pensare che è la mamma che non spinge abbastanza e che urla troppo.....perchè non hanno più fiducia nelle loro capacità professionali di far partorire una donna senza tagli del perineo o senza epidurale. E' ovvio che questo è un discorso generico ma credo che, vista la sicurezza che la medicalizzazione ci dà, oggi si debba trovare il tempo ed il modo di approfondirlo (da parte dei ginecologi, ostetriche e consultori in primis)
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Quello che molti non capiscono é che le procedure mediche non necessarie sono dannose
Ale 17/07/2010
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Sottoscrivo ogni parola scritta da Laurag!
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Il problema sono proprio alcuni protocolli... se ci entri dentro sei perduta!
Volevo un parto in casa e mi sono ritrovata un cesareo d'urgenza!
Ho rotto il sacco prima delle contrazioni con il tampone dello streptococco positivo. Mi hanno avvertito subito che dovevano indurmi il parto entro tot ore (era scritto in protocollo). Ho tentato di oppormi, perchè sentivo che le contrazioni iniziavano, anche se lentamente, e mi hanno fatto sentire in colpa ("signora se succede qualcosa alla sua bimba è lei la responsabile") e così ho accettato il famoso gel. In 3 ore avevo contrazioni fortissime ma la dilatazione non procedeva, la bimba era alta e ad ogni contrazione il suo cuoricino andava giù. Mi sono sentita dire anche che era colpa mia perchè non respiravo bene. Poi la situazione è degenerata: tutti di corsa, volevano intubarmi, poi no, non sentivano più la bimba ed io piangevo dalla preoccupazione e dal male! E' nata e le hanno fatto anche un bel massaggio.. l'ho baciata veloce e non l'ho vista per 2 ore! Io sono rimasta giù ad aspettare un responso del mio ecg perchè problematico.
E mi resta questo dubbio: forse, se avessero aspettato, sarebbe nata naturalmente.... Maledetto protocollo!
MummyMara
Sisterina (20 dic 2011)
Sisterella (11 sett 2008)