[Valina]

Ah! Condanna! Aspetta che guglo. Torno subito. Eccomi, trovato.

Cito da Pulp Fiction (la bibbia non mi è molto consona AHAHH!):
La verita' è che... tu sei il debole, e io sono la tirannia degli uomini malvagi, ma ci sto provanto ringo, ci sto provando con grandissima fatica a diventare il pastore.
E intanto faceva il killer!!

E' difficile. Siamo umani e a volte si cede.
MA:
- i no si possono ridurre. Funziona. Dire più spesso sì è un buon esempio. E girare le frasi in positivo altrettanto
- aspettare e dare fiducia. Es: Piccola, puoi raccogliere il bavaglio che hai lanciato per terra?
"Nnnnnnno!"
"Va bene - sorriso - puoi raccoglierlo quando vuoi"
Passano interminabili 30/40secondi ma poi lo raccoglie.
Dico "Grazie". Sorrido.
Ma se non lo raccoglie, non importa, perché evito di far diventare questa cosa un modo di vivere.
A volte si entra in circoli viziosi senza accorgersene.
Quando ero in terapia chiesi il perché di un comportamento che vedevo.
Mi venne risposto che ogni situazione va valutata a sé però il funzionamento potrebbe essere questo:
Insisto tantissimo perché mio figlio mangi. Lui proprio non ne vuole sapere. Allora sto lì per ore con il cucchiaio o la forchetta. Le provo tutte e mi arrabbio tantissimo.
Il bambino mangia il giusto per sopravvivere e non mangia il resto perché in questo modo trattiene tutte le attenzioni della mamma.
Il circolo vizioso parte!

Anche essere pestiferi può causare questo circolo vizioso.
Se faccio arrabbiare la mamma prima o poi le interviene e rivolge a me tutte le sue attenzioni!
Pheeko - pensa la piccola peste - aspetta che mi lancio dal letto a soppalco!

Ricordo che quando ero piccola mi accaddero due cose:
I bambini alla scuola materna mi sollevavano la gonna ed io mi arrabbiavo e vergognavo.
Mia mamma mi mise dei pantaloncini sotto la gonna dicendomi che così gli toglievamo il divertimento.
Funzionò, io non mi arrabbiai e loro smisero.

Mio fratello mi faceva un sacco di dispetti.
Mia mamma mi disse di provare per tanti giorni a non fare niente non dire niente.
Funzionò, io non mi arrabbiai e lui smise.

Il meccanismo è più o meno lo stesso!

- io trovo che parlare, lasciar correre e dare l'esempio siano sempre validi aiuti al genitore in difficoltà.
Ci sono casi in cui vedo la piccola che resta male quando fa qualcosa di male. Allora (come suggeriva la dottoressa Montessori - la rivoglio sulle millelire!) le sto vicina e le dico che la capisco.

- togliere di mezzo l'oggetto del contendere. Lo usi senza far del male a te stesso o agli altri, evito inoltre che tu possa distruggere qualcosa (esempio la scopa roteata sopra la testa). Se la usi adeguatamente te la restituisco.

Chi era che diceva che nemmeno scusarsi serva perché poi la si usa come scusa? Ax?
Secondo me anche cedere funziona allo stesso modo. Cedo perché altrimenti esplodo, ma lo faccio solo ogni tanto. Ci vuole la pazienza di Giobbe ma anche tanto "menefreghismo". Non mi ascolti? Nessun problema, prima o poi imparerai.

Per le questioni fra fratelli vi dirò come la penso tra un annetto o due!!

Detto questo, altre due cose:
1- attendo fiduciosa il parere di Ross e Giulieee!!!
2- Sì, anche io sbotto. Ma non smetto di crederci!