COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


Ma mica sono sempre rose e fiori
#1

Apro un nuovo topic perchè questo argomento mi frulla in mente da tanto; scrivo oggi spinto da quello che ha scritto Supersofi, ma voglio rendere l'argomento più generale.

Leggo spesso dei genitori che cominciano con l'AS con tanto entusiasmo perché magari vedono un cambiamento repentino nel comportamento del figlioletto, però non bisogna mai dimenticarsi che come tutte le cose ci sono alti e bassi e che magari il bambino mangia un giorno come un lupo e la settimana successiva quasi niente.
Quando questo succede dobbiamo ricordarci che questo è un comportamento normale e non credo che finora ci sia mai stato un bambino che sia morto volontariamente di fame (salvo chiaramente patologie... qui assumiamo che il bambino stia bene). Più di una volta ho notato che non appena c'è un problema spesso si ricade immediatamente negli errori del passato, ovvero si comincia a riconsiderare se quello che si sta facendo sia giusto e piano piano ci si riavvicina alle pappe, agli omogeneizzati e, diciamolo pure, all'odiatissimo brodino che rappresenta il peggio del peggio che ci possa essere (e mi trattengo dal dire quello che veramente penso del brodino, se non mi dovrei autocensurare). Insomma in molti, dopo magari un primo entusiasmo, considerano in cuor loro la strada dell'AS originale, un po' trasgressiva, quasi hippy... Ciò però non è vero e dobbiamo SEMPRE ricordarcelo. Cosa c'è di più naturale e giusto nell'avvicinare un bambino al cibo che mangerà per tutta la vita? Purché quello che dài sia sano (dopo tutto fai pur sempre educazione) e rispetti i desideri del bambino (in materia di consistenza e modo di farlo mangiare) così ci può essere che fa pensare anche lontanamente di intraprendere un'altra strada? E quale sarebbe poi questa strada alternativa da intraprendere?
Ci sono bambini che da subito gestiscono con facilità pezzettoni, altri che preferiscono le cose più piccoline, altri che non vogliono mangiare proprio; poi sono quelli che vogliono essere un po' imboccati, quelli che vogliono mangiare dal dito della mamma e altri ancora vogliono gestirsi tutto da soli, e così via.
Poi, quando meno te lo aspetti, ecco che arriva il momento tragico (credo che più o meno tutti ci passino) quando il bambino che sembrava mangiare tanto bene, magari smette o sembra meno interessato. Su questo punto consiglio la lettura (a chi sa un po' d'inglese) di Baby Led Weaning dove dice a chiare lettere che questi sono comportamenti normalissimi; la Rapley in questo libro ci ricorda anche che ci sono bambini che fino a 9-10 mesi non toccano cibo per niente.
(Tra l'altro, che si fa quando poi il bambino verso l'anno comincia naturalmente a mangiare di meno? Apriti cielo!!)

A mio modesto parere, e non che sia un dottore (non in medicina almeno), l'unica domanda da porsi è: il bambino sta bene? È vispo? Gioca?? Se la risposta è sì, date ai poveri bilance, tabelle, schemini e così via; di sicuro loro ne faranno un uso migliore dato che a casa vostra nella migliore delle ipotesi impicciano e basta (a meno che non abbiate una bella soffitta dove nascondete il regalo della zia Ernestina e quello della prozia Ermelinda).
Se invece la risposta è no, allora bisogna indagare, ma probabilmente la causa è di natura patologica. Non vedo il collegamento tra un bambino che mangia poco o non cresce secondo i dettami della santissima tabella (non so se lo sapete, ma era acclusa alle tavole della legge date a Mosè) e l'autosvezzamento... Voglio dire, il cardine dell'autosvezzamento è che il latte rimane l'alimento principale e per il resto il bambino mangia quello che vuole nella quantità che più gli aggrada. Ora, se fargli mangiare quello che vuole lui non va bene (a sentire alcuni), perché fargli mangiare quello che decidiamo noi e nelle quantità che decidiamo noi dovrebbe essere una scelta migliore? Il passo successivo cos'è, l'imbuto in gola o il pranzo per endovena??
Chiaramente se c'è una patologia nascosta bisogna capire cosa stia succedendo, ma questa probabilmente verrà solo che esacerbata da un approccio allo svezzamento di tipo "classico".

Insomma, se uno ti dice: "ecco, mangia quello che ti pare", ma tu non mangi e lui ti risponde: "allora mangi quello che dico io" non so che reazione scatenerebbe.

La mia scommessa è che se si decide di abbandonare la strada dell'AS per tornare a quella dello svezzamento "classico", passati pochi giorni, ovvero dopo che la novità non è più tanto una novità, si troverà al punto di prima, con lo stress aggiuntivo per tutti quanti perché si è accettato di dover seguire le tabelle dateci da Mosè e se si sgarra di un microgrammo sono dolori!!!

Insomma perché sentirsi obbligati a dover cambiare strada non appena c'è un intoppo? Non credo proprio che l'omogeneizzato sia la panacea di tutti i mali, anzi...

Ricordiamoci tutti che quelli che devono cambiare strada sono gli altri, non noi!!
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Messaggi in questa discussione
Ma mica sono sempre rose e fiori - da arkadian - 10-05-2010, 11:01 23
RE: Ma mica sono sempre rose e fiori - da katia77 - 10-05-2010, 11:10 23
RE: Ma mica sono sempre rose e fiori - da mamuska - 11-05-2010, 12:22 00
RE: Ma mica sono sempre rose e fiori - da fiammy - 11-05-2010, 09:13 09
RE: Ma mica sono sempre rose e fiori - da katia77 - 11-05-2010, 09:36 09
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RE: Ma mica sono sempre rose e fiori - da fantafranci - 11-05-2010, 06:13 18
RE: Ma mica sono sempre rose e fiori - da arkadian - 11-05-2010, 06:27 18
RE: Ma mica sono sempre rose e fiori - da fantafranci - 11-05-2010, 07:11 19
RE: Ma mica sono sempre rose e fiori - da ax76 - 12-05-2010, 01:09 13
RE: Ma mica sono sempre rose e fiori - da ax76 - 12-05-2010, 10:38 10
RE: Ma mica sono sempre rose e fiori - da fantafranci - 12-05-2010, 05:26 17
RE: Ma mica sono sempre rose e fiori - da arkadian - 12-05-2010, 11:56 23

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