COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


Ma dov e' il progresso?????
#31

io non credo affatto di porre fine alla questione, e la manata non sostituisce le spiegazioni. è che quando entra nel loop delle molestie a volte io non sono in grado di fermarlo in nessun modo.. spiego, parlo, urlo anche, ma 3 secondi dopo è di nuovo li. esempio di situazione esasperante: devo allattare alessandra, lui ha scoperto che se le urla nelle orecchie lei si stacca dalla tetta e la cosa lo diverte molto. peccato che alla decima volta lei si arrabbia e inizia a strillare perchè ha fame e non riesce a mangiare (e spiegalo a una 2mesenne che se lo ignora poi non lo fa più!), lui se ne strafotte dei miei richiami, e se sono da sola in casa che faccio? tristemente solo dopo la manata (che lo 'spegne') accetta di fare altro insieme a me. si accettano suggerimenti...

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#32

(30-08-2012, 05:33 17)isottablu Ha scritto:  esempio di situazione esasperante: devo allattare alessandra, lui ha scoperto che se le urla nelle orecchie lei si stacca dalla tetta e la cosa lo diverte molto. peccato che alla decima volta lei si arrabbia e inizia a strillare perchè ha fame e non riesce a mangiare (e spiegalo a una 2mesenne che se lo ignora poi non lo fa più!)

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Ecco credo proprio che questa cosa di interrompere l'allattamento della sorella sia il classico segnale per richiamare attenzione.Cioè IO voglio la mia mamma e qui in mezzo ci sta questa specie di coniglio spellato sempre urlante e sempre attaccato alla tetta.
Questo è anche il ragionamento della mamma quando ha un attimo di calma.La pratica è più difficile.Spiegare al momento in questo caso lascia il tempo che trova,devi spiegare con calma quando siete calmi.Strategie per evitare: surplus di attenzioni al grande quando non sei dietro alla piccola (mettila in fascia e bon) allattala in rugby e magari leggi il libro preferito al grande tenendolo abbracciato o anche allattali tutti e due!

10900 Ale 17/07/2010
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#33

al mattino ale dorme sempre in fascia e con franco andiamo ovunque (giochi, spiaggia..). al pomeriggio spesso ale (santa) si fa anche 20min da sola sul tappeto e io gioco con franco. la tetta non la vuole. i libri nemmeno. se si addormenta devo necessariamente metterla nella fascia perchè se la metto giu si sveglia, o la sveglia franco (ma se vuole stare con me perchè svegliarla quando potremmo stare soli io e lui?). io spiego spiego spiego spiego.... al muro Sad

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#34

http://www.lllitalia.org/index.php?optio...&Itemid=26

10900 Ale 17/07/2010
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#35

l'ho già letto il link, prima di partorire, dopo, più volte, ma non funziona.
Raccogli la bavaglia, risposta: no. Ah ok, allora fallo dopo Blink No, non esiste. Se non fosse un problema la bavaglia a terra non te la farei raccogliere, se è un problema lo è adesso, non tra due ore Blink Motivo del dovere raccogliere la bavaglia: disordine? Ok, ci posso passare sopra. La bavaglia ha il sotto di plastica, se un duenne ci mette su il piede si può fare male, o io, e magari è in cucina e sto per scolare la pasta (=pentola bollente). Ergo: lo fai adesso, dopo non mi serve a niente.
Sarà che sono stata educata a non rimandare mai le cose da fare: prima il dovere e poi il piacere. Le mie amiche arrivavano da scuola, guardavano la tv e poi facevano i compiti. Io facevo i compiti e poi mi potevo dedicare alle attività piacevoli. Non mi sono mai pentita di questa educazione.
Stasera Amelia ha sparso tutti i giochi davanti alla porta della cucina: io non potevo uscire, il fratello non poteva entrare e per di più davanti c'è la scala, quindi Daniele poteva farsi male cercando di scavalcare. Prima li ha raccolti e solo poi è venuta a sedere a tavola con noi. Fallo dopo?! Ripeto: non esiste!!! Se le lascio fare quello che vuole dove andiamo a finire?! Tra un paio di anni ti ritrovi con un incivile per figlio che butta le carte a terra, sai, magari ci ripassa dopo. Scusa se sembro polemica, ma davvero: o non ho capito io o proprio il metodo non mi va giù.
Io di no ne dico pochi, ma perchè sanno che se fanno danno rimediano loro due. Scrivi per terra? Prendi la spugna e pulisci, se vuoi sfogare la creatività prendi un foglio. Butti a terra i giochi di proposito? Se vuoi continuare a giocare raccogli. Vuoi che mamma giochi con te? Collabora.
Amelia quando allattavo saliva di proposito sulla scala, perchè poi non sapeva scendere e io dovevo staccare Daniele per andarla a riprendere. Fai una, due, tre volte... mi tappavo le orecchie (in senso metaforico) e la lasciavo di sopra a strillare fino alla fine della poppata. Non l'ha più fatto.
Cerco di non usare mai la violenza, ma parlando con Gonzales qualche bottarella al marito è capitata e non per questo stiamo male insieme o uno dei due si sente umiliato.
Gonna: successo anche a me, alle elementari. Mia nonna non è stata ingegnosa come tua mamma, mi ha tirato su la gonna lei davanti a tutti spiegando l'anatomia esatta. Questa si che è umiliazione: le femminucce hanno il taglietto, i maschietti il pisellino. Da lì non mi hanno più lasciata stare e ancora al ricordo ho gli incubi. In più il bambino che mi perseguitava a casa poi le prendeva (un giorno mi ha buttato di proposito giù dalla scalinata della scuola e un altro mi ha presa a calci, tanto che non riuscivo ad arrivare a casa). Lì non hanno risolto perchè erano solo botte, i suoi pestavano lui e lui pestava me. Così è sbagliato. Alimenti la rabbia.
Io se mia figlia o anche il piccolino alza le mani su un altro bambino la porto a casa, bon, punto. La volta dopo non lo fa più. Se la devono vedere tra loro fino ad un certo punto e la violenza è oltre questo punto, anche tra fratelli a parere mio.
Sul tema gelosia ne riparleremo, anche perchè io non credo sia sempre quello il nocciolo, per me è altro. Amelia si arrabbia perchè Daniele non gioca con lei come vuole lei, non si arrabbia (quasi) mai per me.
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#36

(30-08-2012, 05:33 17)isottablu Ha scritto:  esempio di situazione esasperante: devo allattare alessandra, lui ha scoperto che se le urla nelle orecchie lei si stacca dalla tetta e la cosa lo diverte molto. peccato che alla decima volta lei si arrabbia e inizia a strillare perchè ha fame e non riesce a mangiare (e spiegalo a una 2mesenne che se lo ignora poi non lo fa più!), lui se ne strafotte dei miei richiami, e se sono da sola in casa che faccio? tristemente solo dopo la manata (che lo 'spegne') accetta di fare altro insieme a me. si accettano suggerimenti...
Guarda.. qui succede ancora a 6 anni.. e sì che gli strumenti per capire ora li ha!

(30-08-2012, 02:39 14)mammadel71 Ha scritto:  E poi secondo me cambia molto tra avere 1-2 anni e 5-6 anni. Mio fratello ci è gia passato, qualche sculacciata per niente dolorosa a suo figlio di 5 anni è capitata. Ma rara. Vi assicuro, anche se penso che qualcuna dubita, ma non dobbiamo per forza essere tutti concordi, che suo figlio, ora di 9 anni è un bambino tranquillo, educato, contento, insomma normale. E non ha mai fatto una domanda di paragone su schiaffi, cercando di mettere sullo stesso livello figli e genitori come fossero amici.
Beato lui.. mio figlio invece ha sempre pensato di essere pari. E non sono io che gliel'ho fatto credere eh... è in lui... ed era anche in mio marito (che infatti mi ha spiegato il fenomeno, io mai mi sarei sognata di confrontarmi con i miei). Risultato: quello che fai a me io faccio a te. Che forse non è sbagliato, ma ti toglie parecchie "armi"...


Alessandro 28/07/2006
Viola 19/12/2011
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#37


(30-08-2012, 02:39 14)mammadel71 Ha scritto:  cercando di mettere sullo stesso livello figli e genitori come fossero amici.

Secondo me genitori e figli (gli esseri umani in generale) sono sullo stesso livello per quanto riguarda i diritti umani fondamentali e il rispetto reciproco è tra questi.
Perchè non vogliamo che nostro figlio picchi un altro bimbo?Davvero qual è il motivo?Personalmente perchè ritengo che la violenza generi violenza e non risolva un bel niente.
Perchè dovrebbe essere giusto che il genitore (livello più alto) dia lo schiaffo al figlio (livello più basso)?Solo perchè è più forte?Ha forse più diritto?Perchè è nel giusto e il figlio no?E chi decide chi sta nel giusto?
E se è solo una questione di livelli allora il messaggio che passa è:puoi picchiare solo quelli del tuo stesso livello,quindi il collega si ma il capo no,tuo fratello si ma non mamma e papà.E peggio ancora in generale,quando si crede che gli esseri umani siano di livelli diversi: il marito può picchiare la moglie ma non viceversa,il marito ha il diritto/dovere di darle un ceffone quando disubbidisce,quando ragiona con la sua testa,quando non segue le regole.

Naturalmente tra figlio e genitori cambiano i DOVERI.Il genitore ha più responsabilità,ha il compito di educare,dirigere,proteggere,nutrire etc il figlio.Ma quali sono i doveri di un figlio?....ho il negozio un macello,mi aggiorno!ConfusedConfused

10900 Ale 17/07/2010
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#38

Mah, il fatto è che secondo me ci sono delle cose che per il bambino rappresentano una necessità impellente e irrinunciabile. Ovviamente a noi incomprensibile. E quindi la lascio andare, in fin dei conti, come dicevo altre volte, chissenefrega se deve accendere la luce ogni sacrosanta volta che passa dalle scale, o deve infilare lei la chiave nella toppa. Lascio apposta il tempo per darle la possibilità di soddisfare queste (perfettamente a me inutili) bazzecole.
Allo stesso modo penso che ci sia qualcosa di incomprensibile a me ma comprensibile a lei per cui butta a terra le cose o cerca di attirare la mia attenzione fino a modi disperati. La sfumatura diversa è che vuole qualcosa da me, anche quando lo fa rivolta agli altri. Allora reagisco allo stesso modo. Chiedo di risolvere la questione (e poi se scivola sul bavaglio pace, impara a non metterci sopra i piedi. E' successo con le calze, se le indossa e corre, scivola.). e le lascio la possibilità di decidere quando farla. Siccome vede che io sono serena con lei ugualmente dopo un po' fa ciò che le era stato chiesto.
E poi, i compiti sono una cosa. Il gioco è un'altra. I compiti sono doveri che ti vengono dati e se li svolgi subito impari a cavartela in fretta, bene, e toglierti di mezzo il peso che possono portare. Il gioco è sua libera scelta. L'importante è che poi si faccia ordine, e prima o poi avviene. Ad esempio, è perfettament einutile che le chieda di mettere via le scarpe. Lei mi risponde che le mette di fianco alle mie o quelle di papà! Ha ragione, sono in giro per casa!
Ci vuole pazienza e fiducia.
Non credo che verrà su una incivile.

Proprio oggi, grazie a questa discussione, facevo notare a Namor che il sistema sta dando i suoi frutti. Le cose le fa, a modo suo e con i suoi tempi, ma le fa. Non tutte tutte, eh. Però il clima è sereno, io non devo arrabbiarmi e lei neppure. Il contendere è rimandato a data da destinarsi.
Se mi lascia qualche cosa davanti alla porta, li sposto con il piede e le dico che lì non devono stare perché impediscono il passaggio. A volte al rientro li mette via, a volte no.

Ci saranno anche casi in cui non funziona questo sistema eh! Però ha funzionato con noi bambini e funziona adesso con mia figlia. E soprattutto sto serena.

Quotissimo Cancy.

La cosa che ha fatto la nonna di Ameliaedaniele andrebbe rifatta a lei stessa. Sgrunt. Possiamo metterla nell'elenco di cose da ricordare di non fare.

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#39

se ci cade lei nessun problema, è quando ci va di mezzo (anche solo potenzialmente) il fratello che intervengo. Se gioca con le forbici con me per fare un collage poi sa che appena sente Daniele arrivare o sveglio le deve mettere via, per lui sono pericolose per lei no (se gioco con lei). Siccome in casa non posso sempre stare dietro ai bimbi cerco di mettere entrambi in sicurezza.
Anche io comunque credo nella parità per tutti i componenti della famiglia, è fondamentale; proprio per la parità però anche i bambini devono avere i loro piccoli doveri/compiti, per fare funzionare le cose. Se devo fare tutto io non funziona, perchè poi non ho tempo di giocare con loro.
Mia mamma lo fa, sposta le cose con il piede, solo che poi la bambina fa lo stesso! A me non piace l'atteggiamento, se ti cade una cosa la raccogli. Sono arrivata a togliere Daniele 10 volte in un pasto per fargli raccogliere la forchetta che butta di proposito a terra: non l'ha più fatto. Lui buttava, io raccoglievo, mangiava un po', ributtava. Ho provato a non ridargliela, ma piangeva che ne voleva un'altra oppure si alzava in piedi per prendere quelle degli altri. Eh no, caro mio, o hai cura delle tue cose o non te le do più!
Un altro esempio: io tengo i bicchieri a portata, più o meno, ma in cucina, così se han sete vanno a bere. Il bicchiere però è pericoloso, quindi sanno di non poterlo lasciare in giro, ma di doverlo riporre dove lo hanno trovato. L'hanno capito benissimo.
Insomma, ci sono i no e basta, ci sono le regole di convivenza, ci sono i momenti di gioco e le coccole. Il difficile è far funzionare tutto con mamma stanca perchè è stata fuori 10 ore, bambina stanca perchè è stata alla materna 8 ore, fratellino stanco perchè anche lui è stavo fuori casa tanto tempo (e i nonni non sono i genitori, ho la sensazione che si controllano di più e si stancano mooolto di più)... insomma, quando ci sono questi momenti (e per noi all'inizio della materna l'anno scorso erano ogni sera) in cui i bambini non fanno altro che litigare e picchiarsi la pazienza scappa e se non è la sculacciata è comunque il castigo. Sono arrivata al punto di ipnotizzare Amelia con la tv solo per farla stare buona, almeno lei, e non me ne vanto, ma l'ho fatto: mi serviva per la mia sanità mentale! Poi passa, per carità, ma poi... quando ci sei dentro... è dura! Io lo so che alle 18 se li porto al super non stanno buoni e impazzisco, ma se finisco di lavorare alle 17 c'è poco da fare, stanchi o no, al super ci devono venire. E se non stanno buoni li sgrido, anche se SO che sono stanchi. Se posso evito, ma non semrpe si può. Penso che le scene che si vedono in giro siano frutto di questo, tutti stanchi e magari il genitore, sbagliando, mena per primo.
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#40

(31-08-2012, 10:52 10)cancy Ha scritto:  Secondo me genitori e figli (gli esseri umani in generale) sono sullo stesso livello per quanto riguarda i diritti umani fondamentali e il rispetto reciproco .E ....

Non riesco a spiegarti bene cosa intendo, cmq non mi riferisco a bavagli, oggetti sparsi, ma situazioni particolari. Non intendo il 'livello' di come l'hai percepito tu. Non è peraltro solo questione di livelli, non è una questione di stessa età. E non è solo una differenza di doveri.
Vivendo con i mei è un concetto che ho appreso e compreso bene pian piano crescendo. Difficile per me spiegartelo qui scrivendo.
Fa niente, siamo tutte mamme che si scambiano idee ed esperienze e vanno avanti per la loro strada.

mamma di un pupetto nato a fine agosto 2010 e di una pupetta nata in dicembre 2012
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