22-03-2014, 12:32 00
Ciao a tutti!
Mi sono presentata un paio di settimane fa dopo che la mia piccolina di quattro mesi e mezzo mi aveva rubato di mano uno spicchio di mela e aveva iniziato a succhiarlo.
Ho letto che ci sono stati dei bimbi che hanno iniziato precocemente ad avere un interesse per il cibo così ho lasciato la piccola Sofia libera di fare i suoi assaggi, soprattutto dopo che ho visto che il 99% dei bocconi che staccava risultavano cmq troppo grandi per lei e li sputava dopo averli tenuti per un po' in bocca.
Nel frattempo gli assaggi (la parola forse è impropria visto che non ha quasi mai ingoiato niente ad eccezione di qualche frammento di frutta) sono continuati e ha avuto esperienza di: costina di maiale, biscotti, banana, pasta alla ricotta, pasta al sugo, vitello tonnato, risotto con la bieta, cous-cous, arancia, pane e olio, pasta frolla, tonno, insalata (leccata), kiwi, pane.
Per ora (visto che è piccolina!!!!) la prendiamo in braccio e concediamo gli assaggi solo se sul tappetino si agita e chiede di essere presa in braccio e di assaggiare.
Nonostante le informazioni lette e che ricevo sotto forma di newsletter ho alcuni dubbi sul tipo di cibi da lasciar mangiare alla bimba...
Mi spiego meglio, penso di avere una alimentazione abbastanza sana e varia, ma probabilmente da correggere sotto alcuni punti di vista.
Penso infatti che si debbano evitare:
- fritti e soffritti
- dolciumi, soprattutto se confezionati
- salumi
- cibi preconfezionati
- spezie forti come peperoncino, pepe, etc...
Chiedo: è corretto tutto ciò???? Cosa altro devo aggiungere tra le cose da evitare???? Noi a volte, infatti, consumiamo questi cibi "dannosi"... ho fatto danno se finora ci sono stati assaggi di queste cose (per es. assaggio di un biscotto o di un sugo preparato con una base di cipolla appena soffritta o di tonno in scatola)?????
Poi...vivendo in Umbria la maggior parte del pesce che usiamo è quello surgelato visto che quello fresco lo si trova (veramente fresco intendo!!!) raramente, può essere un problema????
Altro punto; qui come altrove ho trovato scritto di evitare di dare il miele per via del botulino, fino all'anno di età. Avendo studiato un po' di apicoltura, ho sempre saputo che il miele non pastorizzato (grosso modo, a parte alcune eccezioni, quello che solidifica) contiene in sé tutte le sostanze per il controllo e l'inattivazione del botulino e che quindi non dovrebbe presentare problemi. Ho ritrovato queste informazioni (già ricevute da apicoltori e studiate su vari libri di testo di apicoltura) anche sul volume "L'alimento miele in cucina" dove nella prefazione a cura del dott. Luciano Pecchiai del Buzzi di Milano si parlava del problema "botulino" sorto negli U.S.A. a seguito dell'abitudine della pastorizzazione del miele (che inattiva oltre a molti batteri anche le sostanze ad azione simil-antibiotica naturalmente presenti nel miele che tengono sotto controllo la fauna batterica del miele stesso) e del fatto che il miele nel suo stato naturale (cioè non pastorizzato) risulti anzi, un "fattore di salvaguardia contro il botulismo" (il testo è del '79).
Sono io che sono rimasta indietro con le scoperte scientifiche a riguardo, o il problema del botulino è quello paventato negli U.S.A. qualche decennio fa e relativo al miele pastorizzato????
Grazie in anticipo, Bea.
Mi sono presentata un paio di settimane fa dopo che la mia piccolina di quattro mesi e mezzo mi aveva rubato di mano uno spicchio di mela e aveva iniziato a succhiarlo.
Ho letto che ci sono stati dei bimbi che hanno iniziato precocemente ad avere un interesse per il cibo così ho lasciato la piccola Sofia libera di fare i suoi assaggi, soprattutto dopo che ho visto che il 99% dei bocconi che staccava risultavano cmq troppo grandi per lei e li sputava dopo averli tenuti per un po' in bocca.
Nel frattempo gli assaggi (la parola forse è impropria visto che non ha quasi mai ingoiato niente ad eccezione di qualche frammento di frutta) sono continuati e ha avuto esperienza di: costina di maiale, biscotti, banana, pasta alla ricotta, pasta al sugo, vitello tonnato, risotto con la bieta, cous-cous, arancia, pane e olio, pasta frolla, tonno, insalata (leccata), kiwi, pane.
Per ora (visto che è piccolina!!!!) la prendiamo in braccio e concediamo gli assaggi solo se sul tappetino si agita e chiede di essere presa in braccio e di assaggiare.
Nonostante le informazioni lette e che ricevo sotto forma di newsletter ho alcuni dubbi sul tipo di cibi da lasciar mangiare alla bimba...
Mi spiego meglio, penso di avere una alimentazione abbastanza sana e varia, ma probabilmente da correggere sotto alcuni punti di vista.
Penso infatti che si debbano evitare:
- fritti e soffritti
- dolciumi, soprattutto se confezionati
- salumi
- cibi preconfezionati
- spezie forti come peperoncino, pepe, etc...
Chiedo: è corretto tutto ciò???? Cosa altro devo aggiungere tra le cose da evitare???? Noi a volte, infatti, consumiamo questi cibi "dannosi"... ho fatto danno se finora ci sono stati assaggi di queste cose (per es. assaggio di un biscotto o di un sugo preparato con una base di cipolla appena soffritta o di tonno in scatola)?????
Poi...vivendo in Umbria la maggior parte del pesce che usiamo è quello surgelato visto che quello fresco lo si trova (veramente fresco intendo!!!) raramente, può essere un problema????
Altro punto; qui come altrove ho trovato scritto di evitare di dare il miele per via del botulino, fino all'anno di età. Avendo studiato un po' di apicoltura, ho sempre saputo che il miele non pastorizzato (grosso modo, a parte alcune eccezioni, quello che solidifica) contiene in sé tutte le sostanze per il controllo e l'inattivazione del botulino e che quindi non dovrebbe presentare problemi. Ho ritrovato queste informazioni (già ricevute da apicoltori e studiate su vari libri di testo di apicoltura) anche sul volume "L'alimento miele in cucina" dove nella prefazione a cura del dott. Luciano Pecchiai del Buzzi di Milano si parlava del problema "botulino" sorto negli U.S.A. a seguito dell'abitudine della pastorizzazione del miele (che inattiva oltre a molti batteri anche le sostanze ad azione simil-antibiotica naturalmente presenti nel miele che tengono sotto controllo la fauna batterica del miele stesso) e del fatto che il miele nel suo stato naturale (cioè non pastorizzato) risulti anzi, un "fattore di salvaguardia contro il botulismo" (il testo è del '79).
Sono io che sono rimasta indietro con le scoperte scientifiche a riguardo, o il problema del botulino è quello paventato negli U.S.A. qualche decennio fa e relativo al miele pastorizzato????
Grazie in anticipo, Bea.