COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


mamme e lavoro: una riflessione
#31

(20-12-2012, 01:34 01)federicapitu Ha scritto:  durante i viaggi ogni tanto ci girano le scatole, ogni tanto lei dorme e io leggo, ogni tanto si canta e si guarda fuori dal finestrino. non lo so se e' tempo di qualita'

secondo me lo è alla grande.
A.

(20-12-2012, 11:16 11)Fabio72 Ha scritto:  Piccola precisazione: non c'è bisogno di essere liberi professionisti per non avere la paternità.
Quando sono stati male ho preso permessi senza stipendio.

Si infatti, anch'io ho avuto entrambi i figli da libera professionista.
Ci sono molte differenze (sulla retribuzione, sul riconoscimento da parte dei clienti, e tante altre cose) con la maternità/paternità di un lavoratore dipendente, ma di fatto le leggi ci sono che garantiscono almeno il minimo di tutela sindacabile. L'allattamento, invece, non ci è dovuto, nel senso che non ci vengono riconosciute le 2 ore che spettano alle lav. dipendenti, e questo è vergognoso. L'allattamento, quindi, potè prenderlo mio marito (perchè voi non lo sapete, ma lo stato sì, che lui ha due tette da copogiro) non senza problemi però, perchè con la prima figlia ha subìto mobbing per questo. Almeno si è goduto i figli anche quando erano piccoli, che non è poco.
A.
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#32

(20-12-2012, 08:12 20)AntonellaC Ha scritto:  ma lo stato sì, che lui ha due tette da capogiro

Uahhhhh, bellissima!

Noi siamo entrambi liberi professionisti e quando è nato M ci siamo presi solo 15 giorni, ma approfittando del fatto di poter gestire gli orari del nostro lavoro... È stata dura, ma in compenso anche ora lo lasciamo al nido solo 3,5 ore al mattino: io inizio a lavorare che è ancora notte per poterlo andare a prendere alle 13 e mio marito inizia alle 10 e torna tardi la sera... insomma ha i suoi pro e i suoi contro!

Una precisazione sul mestiere di casalinga-o: secondo me lo stato dovrebbe riconoscerlo istituzionalmente come lavoro sociale! Non è assolutamente giusto che non sia per nulla tutelato e ci si possa ritrovare di punto in bianco da accudire la casa e la famiglia a rischiare di finire sotto un ponte perché il compagno se ne va (con la ragazzetta o in ospedale...) o perde il lavoro.. . Molte persone probabilmente lo sceglierebbero se non comportasse questo rischio, e vogliamo parlare dei benefici sull'infanzia e sulle persone anziane? Oltretutto le casalinghe sono spesso d'aiuto a mamme che lavorano ( nonne, tate...etc)

Oltretutto io scelgo di lavorare perché mi interessa, mi gratifica personalmente e mi consente di trascorrere i pomeriggi con mio figlio, ma se dovessi scegliere tra molti altri lavori e l'occuparmi della mia famiglia, non avrei dubbi, se non fosse per questo rischio esponenziale!

[Immagine: an1cHr8002B0015OTU4OTY0ZHw0ODI3NjM0cGF8TWFyY28.gif]
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#33

e dopo aver scritto questo post... LA notizia.
Nuovi orari di lavoro da non si sa bene quando comunque 2013: primo turno dalle 8 alle 16,30 e secondo turno dalle 11,48 alle 20. Dire che son disperata è poco perchè con il secondo turno non vedo i miei figli se non mezz'oretta la mattina. Son pure mestruata quindi vedo tutto ancora più nero. Significa anche nessun pasto condiviso in famiglia. E questo non per qualche giorno a settimana, eh no, si turna per tutto il mese! Quindi se ti becchi il secondo fai un mese intero (escluso il fine settimana). E alcune filiale (ah, io lavoro in banca per chi non lo sapesse) aprono anche il sabato con il seguente orario: 4 giorni dalle 8 alle 17,30 e sab dalle 9 alle 13. Qui il tempo proprio non c'è, non c'è nemmeno da discutere sulla qualità. Purtroppo il mio stipendio è più della metà delle entrate e non posso stare a casa, ma che nervi!
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#34

Ameliaedaniele é solo uno sconvolgimento per la paura dell' ignoto!
Pensa chi come me lavora in negozio: 9-13 e 16-20 sabati compresi (nonché turni notturni e festivi).É per questo motivo che non mi schioderei dal partime per tutto l'oro del mondo.
Tornando al tema del post:il problema non é se i figli risentono o no della poca presenza di mamma e papà(i genitori muoiono,lavorano poco,lavorano molto,tempo di qualità ,poco
tempo o molto e ci sono tutte le varie sfumature nel mezzo.)
Il punto focale é :quanto perdiamo dei nostri figli per un guadagno che forse é solo finto?E io personalmente ho perso molto del mio bimbo per "il lavoro".Sono cose che mi mancano e che non torneranno.Magari scrivo un post apposta

10900 Ale 17/07/2010
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#35

(22-12-2012, 12:04 00)cancy Ha scritto:  quanto perdiamo dei nostri figli per un guadagno che forse é solo finto?

Cancy, sei una genia. Hai colto il punto.
Apri il post apposito; vi anticipo solo che, nonostante sia venuto a mancare il mio stipendio e mio marito è operaio in una cooperativa, campiamo meglio di prima. Ho scoperto l'autoproduzione (di generi alimentari, di mobili, quest'anno anche dei regali natalizi), lo scambio, il restauro. Conduciamo uno stile di vita più sobrio dove, per principio e non per soldi (altrimenti non manterrei questa posizione), il superfluo non trova più posto. Nonostante ciò, riusciamo ad andare in vacanza d'estate e a mettere via 100 euro al mese (per i figli, per un imprevisto, o per mia pensione). E pensare che una volta avrei detta impossibile una vita con così pochi soldi.



Maryluisette, tu scrivi:
"Una precisazione sul mestiere di casalinga-o: secondo me lo stato dovrebbe riconoscerlo istituzionalmente come lavoro sociale!
Molte persone probabilmente lo sceglierebbero se non comportasse questo rischio, e vogliamo parlare dei benefici sull'infanzia e sulle persone anziane?"

Carissima, allo stato interessa che guadagniamo e spendiamo soldi. Punto. Io, da casalinga, non guadagno, quindi non spendo: in materie prime, in accessori (vestiti, scarpe, ecc), in carburante, in estetista, in asilo nido, in badanti, ecc. ecc. Dall'anno scorso risparmio anche sul metano, ho abbassato il termostato a 17 (18 se c'è la bufera), mi sono vestita da inverno, e ho chiuso i termosifoni delle camere da letto, tanto c'è il piumone (ovviamente non patiamo il freddo).
Se tutti facessero come me, dove li prendono i soldi per fare la bella vita?
Di conseguenza la casalinga è un lavoro scomodo, da bistrattare.
Ma qualcuno si ribella.
L'azienda di mio marito (non quella del mobbing da allattamento, ma quella attuale) ha difeso un suo dipendente perchè ha chiesto l'allattamento al posto della moglie, che, appunto, svolgeva il lavoro di casalinga, e l'inps non glielo voleva dare. Sembra che ci sia stato un precedente in Toscana dove tale allattamento è stato concesso. I due si sono persi di vista e non sò come sia finita la faccenda, ma sia il neo-babbo che l'azienda tenevano duro!

Vado a cena, stasera sono in ferie, ha preparato mio marito!! Thumbup1
A.
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#36

secondo me tu puoi fare la casalinga solo perchè tuo marito uno stipendio ce l'ha, perchè se non ce l'avesse (come invece accade a mio marito) non potresti non guadagnare; puoi anche risparmiare, ma se non guadagni che risparmi? Autoproduci, da cosa, dal niente? Io sono nella condizione che a volte mio marito nn porta a casa un euro, non abbiamo via abbastanza da sopravvivere nemmeno un mese senza stipendio; con il mio e il suo certo è quasi "troppo", nel senso che poi per "compensare" l'assenza abbiamo chi pulisce casa e magari cura il giardino e non riesco più a fare la marmellate come quando ero a casa; ti assicuro però che anche facendo tutte queste cose il mio stipendio non si tira fuori. Io poi in casa morirei, adoro cucinare, ma non pulire per es. e sono una frana galattica nei lavori manuali; l'orto non riuscirei mai a tenerlo. E si che son nata in campagna!
Io devo dire che tutto sommato non mi son persa tantissimo finora, perchè bene o male ho avuto l'allattamento fino all'anno di Amelia, quindi tornavo presto e me la godevo il pomeriggio; con la maternità di Daniele son stata a casa un anno e mezzo, 5 mesi prima e 11 dopo, poi mi hanno fatto fare le ferie, quindi un giorno a settimana ero a casa e questo fino ai 15 mesi. Poi basta, ma ho ancora 4 mesi di maternità da godere e non ci voglio rinunciare di sicuro. Mi son persa la lezione aperta di danza di Amelia, ma forse l'avrei persa comunque, perchè Daniele aveva la febbre quel giorno e se non avessi lavorato non avrei avuto chi me lo teneva comunque. Io però sono una che piuttosto fa i salti mortali ma al centro commerciale sabato e domenica non ci va e nemmeno la sera. Una forma di protesta se vuoi, perchè sono convinta non serva. Tutto sommato spero ancora che la banca a fare una cosa del genere non ci trovi convenienza.
Non posso dire di non conoscere i miei figli, sono una mamma che lavora, come tante. Ma i nuovi orari mi spiazzano. Sarà una questione di organizzazione, forse, non so. La vedo dura cenare tutti insieme alle 20,30 che ora tiro a fatica le 19 con loro. Forse crescendo non sarà così impossibile invece, andaranno a letto alle 22 magari e non crolleranno alle 21 come ora. Tutto da vedere insomma. O magari il mio part-time sospeso si sbloccherà. Ci spero. Il mio orario ideale sarebbe il 6*6, l'ho anche detto al personale. Oggi sono meno mestruata e vedo tutto grigio scuro.
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#37

ora vi do' altro a cui pensare: perché se una donna perde il lavoro diventa casalinga ma un uomo diventa un disoccupato?

10900 Ale 17/07/2010
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#38

No cancy, non credo sia piu' cosi'. Io senza lavoro sarei disoccupata, e in cerca di lavoro anche. E non solo per una questione economica. Diventare casalinga rimane una scelta, poi e' ovvio che se fossi senza lavoro mi occuperei piu' della casa, ma questo lo dovrebbe fare anche il mio compagno. Ma capisco che questo sarebbe piu' difficile da accettare per un uomo, ma per colpa di condizionamenti della societa'.

001_wub Sofia 9/9/10
Olivia 6/7/13 001_wub
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#39

infatti Chiara,é quello che penso anche io.Per la gente é normale "scegliere" di fare la casalinga per una donna (poi é probabile che tra queste scelte ci siano davvero donne felicissime e altre che preferirebbero lavorare e si rodono ).Però un uomo che sta a casa é visto come un fallito/pigro non può "scegliere"di fare il casalingo,neanche se fosse quello che vuole

10900 Ale 17/07/2010
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#40

mah, non credo. Io e mio marito stiamo seriamente prendendo in considerazione lui come casalingo o comunque part time. Alla fine potrebbe lasciare comunque aperta la società, scegliere di fare solo i lavori che veramente gli piace fare senza l'ansia dello stipendio e mettermi io a fare sul serio i turni (si guadagna di più, circa un 250 euro al mese). Ieri ho riletto la comunicazione sindacale, di un altro sindacato, e non dice che partono tutte le filiali, ma solo quelle di più di 12 persone. In più si parla di turni di un mese, si, ma non sempre lo stesso turno! Insomma, non si capisce niente. A questo punto però se fosse tipo una o due settimane al mese il lavoro serale mi farebbe anche comodo, perchè appunto ci sarebbe il vantaggio economico. L'anno scorso lui è dovuto stare a casa due settimane con i bambini e devo dire che avevo la casa splendente!
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