COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
Con oltre 140 ricette per TUTTA la famiglia


autosvezzamento per tutti


Pronti, attenti, via... autosvezzamento anche per Tobia
#2

Mercoledì, 24 novembre
Dopo aver accompagnato Emma a scuola passiamo al mercato a comprare un po’ di pesce: sogliola da fare al vapore al mattino e ricciola da cuocere in forno all’isolana a cena.
Al primo boccone di sogliola Tobia pare perplesso e lì ammetto di avere un nanosecondo in cui penso con stizza: “Vuoi vedere che sto figliolo non ama il pesce?” (noi in casa lo ADORIAMO!!!!) e invece no… gliela faccio a pezzetti più piccoli con la forchetta e pare gradire (borbotta mentre la mastica e vedendo come si è comportato in queste settimane questo è un chiaro segnale di gradimento). Ho anche un po’ di ceci avanzati , li privo della buccia, li schiaccio con la mano e glieli metto davanti alla bocca: gnam gnam, proprio buoni!!! Indicativamente quantificherei il suo pranzo in un filetto di sogliola e 5 o 6 ceci, per finire gli propongo qualche cucchiaiata del kaki che sto mangiando ma lui preferisce gli immancabili clementini.
A merenda gli offro delle gallette di mais, ne sgranocchia felice.
Oltre al pesce all’isolana (patate e pomodorini) ho anche fatto l’esperimento cecina, Tobia ne ciuccia un pezzetto senza troppa convinzione, preferisce lanciarlo dal seggiolone, di pesce invece ne mangia un bel filetto, assieme a qualche fettina di patata che prende con le sue manine, tiene strette nel pugnetto e mastica senza quasi sciuparne. Notiamo che progressivamente è sempre più abile sia nel manovrare il cibo che nel masticarlo, non sputa quasi niente e accetta pezzi sempre più grandi.
Giovedì, 25 novembre
Al mattino improvviso pasta al ragù (cioè tiro fuori la congelatore un bicchierino di ragù fatto da me e ci condisco i fusilli): glieli spezzo un po’ con la forchetta e glieli offro con il cucchiaio, gli piacciono tanto e termina tutti quelli che avevo messo nel suo piattino (poco meno di dieci credo). L’unico problema è che eravamo abituati, io soprattutto a mangiare molto velocemente e i pranzi e le cene adesso durano un sacco (un’oretta tra lilleri e lalleri): a ben vedere però questa è un’ottima cosa per l’intera famiglia, visto che assaporiamo meglio il tempo trascorso insieme durante i pasti. A finire due o tre spicchi di clementino. Anche stamani si è fatto il bagno con l’acqua del bicchierino e devo cambiargli la maglia.
A merenda come la sorella mangia yogurt fatto dalla mamma con mela grattugiata.
Per cena tolgo di giro il brodo facendoci dei tortellini (Tobia ne mangia 4 fatti a pezzetti), poi ci sono broccoli cotti al vapore (glieli schiaccio grossolanamente con la forchetta e li mischio a un cucchiaio di certosa: mangia tutti quelli che gli preparo – che debba cominciare ad aumentar le dosi?) e piade con il cotto (il prosciutto cotto lo risputa -ma credo fosse sazio - invece un pezzetto di piadina lo gradisce). Mio marito ha portato una cassetta di arance siciliane prese dal nostro “aranciaio” di fiducia: Tobia fa una faccia strana ma poi ne mangia (ovvero ciuccia, mastica, sputacchia…) tre spicchi: adora gli agrumi!!!!
Venerdì, 26 novembre
Stamani è stato un mezzo flop. Avevo ancora i broccoli da smalitire e ho pensato di farci un risotto solo che forse glieli ho proposti troppe volte negli ultimi giorni o forse con il riso non si sono legati benissimo (l’ho mangiato anche io e devo dire che non è che l’abbia adorato) o forse non aveva granché fame… fatto sta che ne avrà mangiati sì e no 3 o 4 cucchiai. Ho poi proposto il kiwi (faccia schifata) e l’arancio (ma ne ho beccato uno poco dolce e ha appena ciucciato e poi lanciato tre spicchi). Mangerà di più stasera, per il momento latte della mamma a go go.
Stasera faccio la famosa pizza “vakkarana” (pizza alta molto friabile) e ne mangiamo tutti di gusto Tobia compreso (non so quantificare ma diversi pezzetti: tra l’altro riesce a mangiarla piuttosto bene perché essendo altina non gli si sfa immediatamente in bocca come invece è alle volte accaduto con la pizza finissima). Per finire chiaramente qualche spicchio di clementino.
Noto con piacere che il quantitativo di cose che spazzo via sotto il seggiolone a fine pasto cala sempre più  
Sabato, 27 novembre
Siamo a pranzo dai miei suoceri, solo che Tobia lo scarico dall’auto addormentato nell’ovetto. Appena apre gli occhi lo piazziamo nel seggiolone (noi avevamo già iniziato a mangiare) ma chiaramente non è che abbia granché fame: gli offro qualche cucchiaio di risotto con gli asparagi ma tende a sputacchiarlo, poi carne alla brace (prema stico io qualche boccone) insieme ad un po’ di bietola lessa. Non vuole frutta
Stasera cena con materiale di recupero: pasta con pomodoro e mozzarella, carciofi, tortino fatto con il risotto avanzato dal giorno prima. Tobia fa gran festa alla pasta: sono le solite trofie come formato che giorni prima non riusciva a masticare bene, stavolta però gliele faccio a pezzettini tagliandogliele con la forchetta, le metto sul cucchiaio che gli porto davanti alla bocca e vedo se avvicina mani e bocca per mangiarsele… ne mangia un bel po’ (non saprei esattamente, sicuramente almeno una decina di trofie con pezzetti di pomodoro e mozzarella). Un pezzetto di carciofo provo a darglielo in mano ma appena portato alla bocca lo lancia lontano, idem per il tortino di riso (che comunque non piace a nessuno ). Fine cena con arancia.
Domenica 28 novembre
Siamo a pranzo a casa di amici, ma si addormenta in auto. Si risveglia che abbiamo già finito di pranzare, lo prendo in braccio e gli offro dei pezzettini del pollo cucinato dalla mia amica, un po’ ne mangia ma più che altro è interessato alla cagnolina di casa.
Dopo la piscina nel tardo pomeriggio ci fermiamo a cena in pizzeria: non hanno il seggiolone e sono costretta a tenerlo in braccio. Poi però inizia a distruggere (e a tentare di mangiucchiare) la tovaglia di carta, così lo metto nell’ovetto appoggiato sul tavolo: sgranocchia una crosta di pane e quando arrivano le pizze due o tre pezzettini di quelle.
Lunedì, 29 novembre
Siamo a pranzo da mia nonna, c’è un buonissimo minestrone di zucca, fagioli e patate. Gli ci metto qualche pezzetto di pane dentro ed un gocciolino d’olio e a Tobia piace molto. Di secondo fettina di palombo cotta al piatto: non la degna di uno sguardo (o meglio la assaggia ma senza troppa convinzione… la mangio io!!!).
Per cena siamo a casa di amiche: penne panna e prosciutto cotto e verdure bollite. Mangia qualche penna fatta a pezzetti e un paio di alberini di broccolo. Fine cena con spicchi di clementino.
Martedì, 30 novembre
Siamo io e lui da soli e faccio della pasta al ragù. Le volte precedenti l’ha sempre mangiata con gusto, stavolta al primo boccone gli viene un conato i vomito. Lascio perdere. Gli faccio provare l’uovo cotto alla coque: gli ci intingo un pezzettino di pane tagliato a bastoncino, lo afferra con le mani e lo succhia facendo una faccia strana, pare non riuscire a decidere se gli piaccia o meno. Gli ci metto dentro dei pezzettini di pane più piccoli e glieli porgo con il cucchiaio, ne mangia diverse cucchiaiate ma a dire il vero senza troppa convinzione. Io mangio un kiwi e gliene offro: un paio di boccate ma niente più, anche gli spicchi di clementino li lancia. Subito dopo si attacca alla tetta, si vede che oggi preferisce il latte della mamma.
Lascio fuori dal frigo un po’ del mio yogurt al naturale fatto in casa per proporglielo a merenda. Gli ci metto dentro un kiwi schiacciato con la forchetta ma non ne vuole. A un certo punto ha un episodio di vomito e un altro ancora prima di cena, comincio a pensare che oggi non sia davvero troppo in forma.
Per cena è a tavola con noi ma già prevedo che non voglia assaggiare niente: ci sono carote tagliate a bastoncino cotte al vapore (una la afferra e un po’ la ciuccia staccandone dei pezzetti, ma poi la lancia dal seggiolone) e uno squisitissimo esperimento (petti di pollo allo yogurt impanati e cotti in forno), quest’ultimo non lo degna di uno sguardo, come pure le arance e i clementini che colorano la nostra tavola a fine pasto.
Mercoledì, 1 dicembre
Gli episodi di vomito del giorno prima non hanno avuto seguito grazie al cielo. Trascorriamo la mattinata dal parrucchiere e per velocizzare la preparazione del pranzo prendo due cosce di pollo e delle crocchetti di patate in rosticceria (sono talmente nel trip del cibo sano che mi sento in colpissima ahahah). Le crocchette le agguanta con le mani e le mangia con voracità (non è quantificabile quante ne riesca a mangiare, visto che un po’ gli rimangono impiastricciate sulle mani e un po’ cadono sotto il tavolo), il coscio di pollo invece glielo offro intero togliendo la pelle. Ci si diverte un sacco, anche se gli si staccano pezzi piuttosto grandi che gli vanno di traverso. Allora gli lascio in mano l’osso “nudo” di carne (ma evidentemente non di sapore) e gli porto davanti alla bocca piccoli bocconcini di polpa. A fine pasto sotto il tavolo c’è di tutto, ma il pollo è una delle poche cose extra crocchette che piace al gatto di casa 
A merenda frullato di frutta (kiwi, banana, arancio, mela), pare un lupo, a differenza della sorella che ne mangia pochissimo (e dopo un po’ vomita… evidentemente in casa è entrato il virus gastroenterico e anche il paio di episodi di vomito di Tobia di ieri erano un segnale!!!)
Per cena faccio del merluzzo in forno (con sughettino di yogurt e spezie) e di contorno piselli. Lo metto a tavola che questi ultimi sono fumanti nel suo piattino… Tobia deve essere affamatissimo, perché come lo metto nel seggiolone mostra grande eccitazione e si allunga verso il piatto cercando di afferrarne il fumo. Gli metto nei piselli un paio di cucchiai di stracchino e gradisce un sacco (preparo il boccone nel cucchiaio, lui lo afferra e se lo porta alla bocca), al pesce invece gli viene un conato di vomito.
Giovedì, 2 dicembre
Per pranzo faccio una crema di piselli con i piselli avanzati dalla sera prima, ci metto un po’ di pane come per farci il pancotto, poi olio e parmigiano: ne mangia solo qualche cucchiaio, poi uno spicchio di clementino (evidentemente non aveva fame).
A merenda mangio il mio yogurt al naturale con kiwi fresco dentro e qualche cucchiaiata ne vuole anche lui.
Per cena due begli spicchi di finocchio cotti al vapore tutto presi e ciucciati tutto da solo, un pezzetto di medaglione di carne, i clementini
Venerdì, 3 dicembre
Dorme quando si mangia, al risveglio lo metto subito nel seggiolone ma come è logico che sia mangia solo qualche cucchiaio di riso con la zucca, gli ripropongo il finocchio lesso avanzato del giorno prima e non ne vuole.
A cena polpette fatte con carne, uovo riso: se ne assapora qualche pezzetto da solo, poi ciuccia un paio di spicchi di arancia.
Sabato, 4 dicembre
A pranzo da mia nonna polenta mangiata con un po’ di ragù di carne e qualche bocconcino (premasticato da me) di spezzatino di vitella. La polenta gli piace davvero un sacco.
Exploit per cena: 2 ravioli conditi con dadini di zucca cotta al vapore, poi arrivano i cartoni delle pizze e pare impazzire, si alza quasi in piedi nel seggiolone per gettarvisi sopra… ne mangia, ciuccia manipola 4 o 5 fettine(pizza margherita e pizza bianca con speck e carciofini). A fine pasto sotto il tavolo c’è caos ma non pezzi interi, ne ha proprio mangiata!!!!
Domenica, 5 dicembre
Siamo dai suoceri, non ha fame, assaggia appena un pezzetto di tortello in brodo ma poi si gira dall’altra parte, il polpettone lo risputa e mangia solo un bocconcino di bistecca di manzo premasticata da me.
Per cena tagliatelle con zucca e pancetta, un po’ ne mangia ma non ha granché fame (in tarda serata episodio di vomito).
Lunedì, 6 dicembre
Decido di provare la frittata. La faccio con gli spinaci, la prende in mano, la porta alla bocca e la risputa immediatamente. Ne faccio un’altra di solo uovo che gli faccio mangiare da solo e pare gustarsela, solo che poi gli vedo sul mento tre o 4 brufoli rossi in rialzo… che sia una reazione allergica? Aspettiamo un attimo a riproporgliela e vediamo…
A cena poutpourri: le tagliatelle riscaldate del giorno prima (due o tre bocconi), cecina (ne mangia un bel pezzetto con le sue manine, gliene offro anche un pezzo con stracchino sopra ma quello lo lancia dal seggiolone), zuppa di legumi (ne assaggia giusto un boccone con faccia schifata, strano perché di solito la adora), un paio di spicchi di arancio.
Martedì, 7 dicembre
A pranzo zuppa di legumi della sera prima: quando la riscaldo al gas si mostra interessato e infatti la assaggia dal mestolo, ma poi messo a tavola si gira dall’altra parte. Gli cuocio un pezzettino di medaglione al vapore e glielo faccio a striscioline, le afferra con le proprie mani, ci gioca ma ne mangia anche. Metto in tavola dell’uva appena comprata: divido semplicemente i chicchi a metà (senza neppure togliere le semine) e lo lascio servire. Sto attenta se il pezzo gli rimane in bocca (intervengo un paio di volte visto che si ostina a non sputarlo ed è davvero troppo grande per scendere giù)… avrà ciucciato, maneggiato, mordicchiato una decina di bei chicchi… ma in terra c’è praticamente il vino ahahha.
Per cena ravioli con la pomarola (ne mangia uno ma non pare molto affamato), poi gli porgo una foglia d’insalata che mordicchia incuriosito (meglio la costa dura perché la parte più morbida gli si stacca con facilità e gli va di traverso visto che non riesce a masticarla bene), io e sua sorella mangiamo una fettina di carne di vitella ma lui la snobba. Anche l’uva stasera non è che gli vada molto.
Mercoledì, 8 dicembre
A pranzo polpo con zucca e piselli: gliene metto davanti un pezzetto, ma lo sente caldo e non lo vuole prendere in mano. Mangia qualche cucchiaio di carota schiacciata (quella che ho bollito in pentola con il polpo) con dello stracchino. A un certo punto ritrova il pezzetto di polpo e capisce che gli piace (fa anche i gridolini di soddisfazione).
A merenda yogurt al naturale con del kiwi schiacciato.
Per cena una nuova scoperta: i fagiolini lessi. Ne ciuccia (mordicchia, sputacchia, getta a terra) sei o sette, poi agguanta qualche pezzetto di mozzarella (che manipola oltre che mangiucchiare).
Giovedì, 9 dicembre
A pranzo fusilli al ragù e fagiolini lessi (visto il successo della sera prima). La pasta gliela faccio a pezzetti e gliela porgo con il cucchiaio ma preferisce il self service, quindi gli metto i fusilli davanti interi (inizialmente glieli metto davanti nel suo piattino, ma lo rovescia, quindi glieli appoggio direttamente sulla tovaglia uno alla volta). Un colpo un fusillo, un colpo un fagiolino. Alla fine propongo l’uva, ma è sazio e non ne agguanta manco mezzo chicco.
Nel pomeriggio andiamo a fare il servizio fotografico di natale e nel rientrare mi fermo in gelateria per prendere ad Emma yogurt gelato come merenda. Appena vede la coppettina ci si lancia sopra: glielo faccio assaggiare con il cucchiaino. Al primo cucchiaino fa una faccia strana visto che è molto freddo, poi però lo divorerebbe di gusto (gliene diamo 4 o 5 cucchiaiate)
Per cena pagro in forno con patate, ne mangia un bel pezzetto (è la prima volta che mangia pesce davvero con gusto), per finire ciuccia lo spicchio di un arancio.
Venerdì, 10 dicembre
Siamo a pranzo da mia nonna: ravioli al ragu (ne mangia quattro e a pezzi piuttosto grandi, è incredibile quanti progressi nelle capacità masticatorie abbia fatto in questo mese… poi siamo a ben SETTE DENTINI!!!) e faraona arrosto (prima ciuccia un coscio, la carne è piuttosto dura e non si stacca dall’osso, ma lo assapora comunque di gusto… poi ne prendo un pezzo più morbido e ne ricavo bocconcini che gli porto davanti alla bocca… sembra un lupo!!!)
Per cena pesce: trofie con cicale e totani (gliele spezzo in due ma poi in bocca ne mastica senza difficoltà anche un paio). Finito il primo piattino (e mi pareva di essere stata larga) ne reclama un altro po’ (e lo assecondo), poi si fa fuori anche due filetti di sogliola cotta al vapore, con gli immancabili fagiolini. Fine cena con spicchi di arancio e lo alziamo da tavola quasi con la forza ahhahaha.
Sabato, 11 dicembre
Siamo a pranzo dai miei suoceri: polenta e spezzatino, mangia felice un bel piattino di polenta e due pezzetti di spezzatino di vitella.
Verso le 6 mi preparo dello yogurt bianco con un cucchiaino di marmellata di arance, comincia a strillare per farmi capire che ne vuole anche lui.
Per cena abbiamo ospiti: il menu prevede crisciolette (specie di piadine fatte con un impasto di farina di grano duro, farina di mais, acqua, sale da mangiare con pancetta o formaggio) e Tobia gradisce moltissimo (sotto l’occhio stupito degli ospiti). Ne mangia diversi pezzetti, poi fagiolini e prosciutto cotto. Quando tutti hanno finito di mangiare lui continua a reclamarne. Ammetto di averlo tolto dal seggiolone quasi con la forza (che poi si sentiva al centro dell’attenzione e mangiava pure per fare il “bravone”), ma mi sembrava stesse davvero eccedendo.
Domenica, 12 dicembre
Stamattina Tobia ha saltato il sonnellino mattutino quindi è arrivato all’ora di pranzo che più che mettersi a tavola avrebbe dovuto mettersi a letto. Ha mangiucchiato un po’ di fusilli coi ceci, ciucciato del cavolfiore cotto al vapore ma poi la stanchezza ha avuto la meglio.
Stasera invece nuovo exploit mangereccio: noi mangiavamo raclette di formaggio con patate lesse o sottoli vari homemade. Sinceramente la raclette mi pareva un po’ troppo grassa per lui (anche per noi a dire il vero ma ogni tanto “quando ce vo’ ce vo’), quindi gli ho dato dello stacchino che ha mangiato molto volentieri, mai volentieri però come le patate lesse (gliele mettevo davanti a spicchi tagliati per il lungo, le avevo lessate piuttosto dure). A fine cena in terra c’era praticamente il purè ma Tobia continuava a mangiarne, per finire clementini.
Lunedì 13 dicembre
Siamo a pranzo da mia nonna: zuppa di patate, fagioli e verdure varie, apprezzatissima dal pupetto.
Per cena preparo invece gnocchi alla romana (gnocchi di semolino gratinati in forno con burro e parmigiano) e ne mangia due.
Martedì, 14 dicembre
Per pranzo ci sono gli gnocchi avanzati del giorno prima (ne mangia nuovamente due), poi banana a pezzettini.
A merenda yogurt al naturale addolcito con un cucchiaio della mia marmellata di arance.
A cena è un po’ distratto dal fatto che la sorella ha un’amichetta a cena (e le due mangiano da sole nel tavolinetto rosso ikea), mangiano polpette al pomodoro (lui ne mangia una) e patate lesse (Tobia ne assapora diversi pezzetti). Io e Mario abbiamo del branzino (pescato da mio fratello il giorno prima) cotto in forno, ma come glielo porgiamo lo sputacchia. Per finire kiwi (quasi mezzo).
Mercoledì, 15 dicembre
Si vive di rendita: a pranzo polpette al pomodoro avanzate dalla cena (ne mangia due), poi uva.
A merenda yogurt al naturale con kiwi schiacciato.
Per cena petti di pollo allo yogurt (petti di pollo lasciati a marinare in yogurt, succo di limone e zenzero, poi passati nel pangrattato e cotti in forno): glieli presento a striscioline e lui se ne ciuccia e mordicchia con le sue mani un bel po’ (essendo stato marinato nello yogurt risulta morbidissimo all’interno), poi carote cotte al vapore tagliate a bastoncini (con quelle più che altro ci gioca, preferisce il pollo!). A un certo punto vuole essere preso in braccio, pare voglia la tetta e invece continua a pizzicare pollo pure da lì. Per frutta di nuovo uva, io mangio del melograno e gliene porgo un chicco ma fa una boccaccia.
Giovedì, 16 dicembre
Al mattino abbiamo un piccolo fuori programma: Tobia fa un saltino dal fasciatoio e anche se vedo che sta benissimo (non è sceso di testa ma seduto e la testa l’ha battuta solo leggermente contro lo stesso mobile fasciatoio) decido di portarlo precauzionalmente in H; credo che ci lascino in osservazione qualche ora, in realtà la prassi per i bimbi sotto l’anno è di farli rimanere ventiquattr’ore. Quando ci accolgono mi chiedono cosa possono dar da mangiare a Tobia e chiaramente mi propongono cremine di cereali varie con omogeneizzato di carne… le infermiere cadono quasi dalla sedia dallo stupore quando dico loro che va benissimo pasta e carne normale, come prenderò anche io: quando arriva il vasssoio del pranzo mangia pasta al pomodoro, arrosto di tacchino, carotine baby lessate, puré e clementino (l’aria dell’ospedale deve proprio aver fatto bene al suo appetito).
Per merenda frutta grattugiata.
A cena: un po’ di minestra di verdura, semolino (perché ho preso menu diverso per me e per lui, così c’è una maggiore scelta…), ricotta con carotine, polpettone al forno, frutta grattugiata

Venerdì, 17 dicembre
Rientriamo dall’ospedale sotto una fitta nevicata e per pranzo improvviso pasta al ragu, faccio orecchiette solo che anticipo un po’ i tempi di cottura e risultano un po’ durette: ne mangia pochissime.
Zuppa legumi per cena (ne mangia più della sorella), fagiolini

Sabato, 18 dicembre
A pranzo ravioli in salsa rosa (pomarola e gocciolino di panna) e li gradisce, poi petto di pollo alla salvia (è l’unico che ne mangia perché il resto della famiglia si sente sazio dopo i ravioli) e fagiolini.
Domenica 19, dicembre
A pranzo zuppa di legumi e stavolta ne mangia.
A cena tradizionale cena del mio compleanno con paella mista carne-pesce. I miei ospiti sono tutti a contemplarlo per il gran gusto con cui se la mangia.
Lunedì, 20 dicembre
Pranzo dalla nonna: penne al pomodoro e patate lesse (le patate gli piacciono davvero tanto).
A cena al ristorante: io prendo la zuppa alla frantoiana (che in questo ristorante la fanno buonerrima) e gliene offro… è un buongustaio anche lui perché gli piace molto, poi crosta di formaggio gentilmente offerta dalla proprietaria del ristorante (che ha un bimbo coetaneo di tobia), ma poi non vuole altro (io avevo preso del filetto di maiale al pepe verde che era una delizia) e risulta molto nervoso (più che altro è stanco non essendo riuscito ad addormentarsi nel tragitto auto da casa al ristorante).
Martedì 21 dicembre
Tobia oggi oggi è particolarmente nervoso, si tocca in continuazione in bocca, è dal pianto facile, ha anche un gran raffreddore. A pranzo riscaldo un po’ della paella avanzata per la cena del mio compleanno e appena la vede si gira dall’altra parte, vuole solo bere, non vuole neppure i clementini.
Fa pisolini brevissimi, continua ad essere molto agitato, gli guardo in bocca e mi pare abbia delle afte. Provo a vedere se vuole della frutta grattugiata, quella la mangia, si vede che la sente fresca in bocca e gli da sollievo.
A cena non gli metto davanti niente perché è davvero insofferente: gioca con un cucchiaio e a un certo punto scoppia a piangere… si vede che ha sfiorato con quelle un punto in bocca in cui sente dolore. Di nuovo mangia della frutta grattugiata: capisco che ha fame ma il cibo solido lo infastidisce.
Mercoledì, 22 dicembre
Stamani pare star meglio e a pranzo pare un lupo con la pasta al pesto (utilizzo della pasta garofalo che avevo lì da un po’ – la mangiava volentieri Emma – è a forma di macchinina, fantasmino, cagnolino, è un formato ideale perché non è piccolissimo e il bimbo riesce a prendere in mano i fischiotti da solo e a mangiarseli senza difficoltà, oppure se li si spezza in due parti e gliele porgiamo con un cucchiaio, riesce comunque a mandarli giù in un sol boccone). Mi stupisco del quantitativo che riesce a mangiarne… quando gliel’avevo messa nel piattino ero assolutamente convinta di aver esagerato nelle quantità. Poi spicchi di arancia e clementine.
Per cena orate al sale e purè di patate, ignora il purè, mangia un bel po’ di orata.
Giovedì, 23 dicembre
Sono a pranzo sola coi bimbi, visto che anche Emma è in vacanza. Utilizzo il poco pesto avanzato dal giorno prima e ci condisco la pasta con l’aggiunta di un po’ di panna. Quando io ed Emma iniziamo a mangiare Tobia sta facendo un pisolino, quando si sveglia gli metto nel piatto un po’ di penne, anche se si è appena svegliato ne mangia un bel po’.
Stasera ci fermiamo a mangiare in pizzeria. Emma prende penne al ragù di carne e ne metto alcune nel piatto a Tobia, gran successo. Poi arriva la mia pizza (pizza bianca con speck e carciofini), ne prende una fettina ma gliene va di traverso un boccone e lascia perdere.
Venerdì, 24 dicembre
Quando mangiamo (ritagli degli gnocchi di semolino di tre colori che ho preparato per il cenone di stasera) lui dorme ancora e quando si sveglia non ha granché fame (giusto due-tre bocconi).
E’ il cenone della vigilia, ho fatto un sacco di cose (quintetto di antipasti di mare: insalatina tiepida di calamaretti e carciofi, gamberoni al pompelmo, fagottino di ricotta, pinoli e polpa di granchio, polpettine di merluzzo; gnocchi di semolino tricolori; branzino all’isolana), ma lui si limita a mangiucchiare un anellino di calamaretto, una polpetta di merluzzo, una fettina di patata e un boccone di branzino. Ha uno strano sfogo addosso, ho il sospetto (che si confermerebbe anche nel fastidio in bocca nei giorni precedenti) che si tratti del virus bocca mani piedi che sta girando molto tra le scuole della zona ultimamente, strano solo che lo abbia preso solo lui e non la sorella (magari lei ha fatto da portatrice sana…).
Sabato, 25 Dicembre
Il pranzo di natale lo facciamo dai suoceri. Ci sono diversi antipasti e Tobia assaggia un po’ di crostino coi fegatini e un boccone di prosciutto, poi tortellini in brodo e ne mangia 4 o 5. Di secondo ciuccia con soddisfazione il coscio della gallina lessa. La cosa che mangia con maggior interesse sono, a parte i clementini, i licious.
A cena non mangia un granché: soliti tortellini in brodo e croste di pane.
Domenica, 26 dicembre
Il pranzo è coi resti della vigilia, quindi gnocchetti di semolino, mangiati con un po’ di ricotta fresca. Clementini di frutta e poi primo assaggio di panettone (graditissimo).
Per cena ancora ricotta con patate e pomodorini al forno, assaggio di gamberoni all'arancia (gli piacciono moltissimo!!!) e clementini.

Alessia + Emma (01.11.06) + Tobia (01.05.10)
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Pronti, attenti, via... autosvezzamento anche per Tobia - da aleberto - 24-11-2010, 02:32 02
RE: Pronti, attenti, via... autosvezzamento anche per Tobia - da aleberto - 27-12-2010, 12:45 12

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