25-10-2013, 08:42 20
no, secondo me no, se il premio è condiviso per me va bene. Il cibo è una gratificazione per tutti, grandi e piccini, l'importante è insegnare a gestire il sentimento in modo corretto. Faccio un esempio: alla fine delle pulizie di primavera mia mamma e la sua amica (che avevano pulito ciascuna casa propria ovviamente
) avevano l'abitudine di andare al bar a mangiare l'ultima cioccolata della stagione. La gratificazione non stava unicamente nella cioccolata, ma anche nello stare insieme a chiacchierare dopo la "fatica". A volte io e Amelia (o anche Amelia e papà) ci concediamo la colazione al bar, non come premio in senso lato, ma come modo di stare insieme, anche se poi logicamente ai bambini (e non solo) piace anche la golosità della briosce. Le caramelle esistono, il cioccolato, le merendine e tutto il resto anche, insegnare a gestirli come "premio" occasionale è parte integrante della buona educazione, non solo alimentare. Normalmente si mangiano altre cose, ma Natale non è Natale senza il cioccolato.
Diverso è "se nn fai i capricci al super dopo ti compro il gelato": quello è piacere condiviso, ma proprio ti compro con il cibo.
Tornando al libro un'ottima conclusione sarebbe stata: "è stata una bella giornata, ci concediamo tutti anche un bel gelato!".
Spero di non essere stata troppo contorta...
Detto questo: io ho usato le caramelle per far fare pipì a Daniele i primi due giorni senza pannolino. Unico caso.

Diverso è "se nn fai i capricci al super dopo ti compro il gelato": quello è piacere condiviso, ma proprio ti compro con il cibo.
Tornando al libro un'ottima conclusione sarebbe stata: "è stata una bella giornata, ci concediamo tutti anche un bel gelato!".
Spero di non essere stata troppo contorta...
Detto questo: io ho usato le caramelle per far fare pipì a Daniele i primi due giorni senza pannolino. Unico caso.