31-03-2017, 06:56 18
Ciao ragazze!
Vi consiglio di leggervi il mio diario: Leo: piccoli autosvezzati crescono (è un po' lunghetto ma ci troverete i vostri stessi dubbi e perplessità). Fa al caso vostro. Primo perché anche io ho iniziato con lo svezzamento tradizionale, clamorosamente fallito, pensando che l'autosvezzamento fosse "difficile", invece il difficile era lo svezzamento a pappine, altro che!
Dopo aver tentato di far mangiare Leonardo mischiando frutta, carne, verdura tutto nello stesso piatto mi sono data della scema! Non era certo aggiungendo un ingrediente a quei papponi che avrei invogliato leonardo a mangiarli. Così ho fatto dietro front.
Secondo, come voi io ho un bambino che è più lungo che largo, mangia poco e ha sempre mangiato poco e suppongo che continuerà a mangiare poco ancora per molto. è la sua natura.
Anche lui è stato a lungo nella fase assaggio che sembra non finire mai ma vi assicuro che quando meno ve l'aspettate finisce e poi....riprende. Sì, non è un percorso lineare, almeno non lo è stato e non lo è per noi. Quello che mi sento di suggerirvi dalla mia esperienza è:
1) il latte è nutriente a qualsiasi età se uno vuole continuare ad allattare. Nel numero 2 del 2016 di UPPA - Un pediatra per amico - si riportava una ricerca, una delle poche, che ha studiato la composizione del latte materno durante il primo anno e dopo i 12 mesi. Lo studio dice che la quantità di proteine, di lattosio e di grassi, nel secondo anno, è stabile o aumentata e non è inferiore al latte maturo di mamme nei primi mesi postparto.
Quindi guai a chi vi dice che non è così!
2) l'errore che si commette è quello di voler farli mangiare qualcosa. è lui/lei che sceglie se mangiare. A noi spetta il cosa, che per me da quando ho iniziato questo percorso, è stato sempre quello che mangiamo noi senza troppe varianti.
Il mio bambino oggi ha quasi 22 mesi, con l'asilo nido ha subito un brusco calo di peso e un arresto di crescita perché si è praticamente ammalato una settimana sì e una settimana no con ben 4 volte virus gastrointestinali, l'ultimo proprio questa settimana. Quindi figuriamoci se non mi sono preoccupata! Siamo a 200 grammi in 8 mesi! E ovviamente continuerò a preoccuparmi fino a quando non lo vedrò un po' più paffuto ma non ho cambiato stile alimentare o idea sull'autosvezzamento o sull'allattamento. So che quando ha fame mangia e quando non mangia ha qualcosa, un disturbo o semplicemente si è saziato con la merenda o con il mio latte.
Vi confesso che avrei voluto smettere di allattarlo anche per favorire un miglior inserimento al nido ma proprio un pediatra di grande esperienza, contattato quando la prima volta mi sono accorta del calo di peso - eh sì, ripeto, ci si preoccupa, siamo mamme! - mi ha suggerito di non farlo, perché, proprio quando il bimbo non sta bene, non c'è niente di meglio del latte della mamma, in tutti i sensi.
Quindi posso solo dirvi imbocca al lupo! Avrete grandi soddisfazioni, non abbiate paura!
Vi consiglio di leggervi il mio diario: Leo: piccoli autosvezzati crescono (è un po' lunghetto ma ci troverete i vostri stessi dubbi e perplessità). Fa al caso vostro. Primo perché anche io ho iniziato con lo svezzamento tradizionale, clamorosamente fallito, pensando che l'autosvezzamento fosse "difficile", invece il difficile era lo svezzamento a pappine, altro che!
Dopo aver tentato di far mangiare Leonardo mischiando frutta, carne, verdura tutto nello stesso piatto mi sono data della scema! Non era certo aggiungendo un ingrediente a quei papponi che avrei invogliato leonardo a mangiarli. Così ho fatto dietro front.
Secondo, come voi io ho un bambino che è più lungo che largo, mangia poco e ha sempre mangiato poco e suppongo che continuerà a mangiare poco ancora per molto. è la sua natura.
Anche lui è stato a lungo nella fase assaggio che sembra non finire mai ma vi assicuro che quando meno ve l'aspettate finisce e poi....riprende. Sì, non è un percorso lineare, almeno non lo è stato e non lo è per noi. Quello che mi sento di suggerirvi dalla mia esperienza è:
1) il latte è nutriente a qualsiasi età se uno vuole continuare ad allattare. Nel numero 2 del 2016 di UPPA - Un pediatra per amico - si riportava una ricerca, una delle poche, che ha studiato la composizione del latte materno durante il primo anno e dopo i 12 mesi. Lo studio dice che la quantità di proteine, di lattosio e di grassi, nel secondo anno, è stabile o aumentata e non è inferiore al latte maturo di mamme nei primi mesi postparto.
Quindi guai a chi vi dice che non è così!
2) l'errore che si commette è quello di voler farli mangiare qualcosa. è lui/lei che sceglie se mangiare. A noi spetta il cosa, che per me da quando ho iniziato questo percorso, è stato sempre quello che mangiamo noi senza troppe varianti.
Il mio bambino oggi ha quasi 22 mesi, con l'asilo nido ha subito un brusco calo di peso e un arresto di crescita perché si è praticamente ammalato una settimana sì e una settimana no con ben 4 volte virus gastrointestinali, l'ultimo proprio questa settimana. Quindi figuriamoci se non mi sono preoccupata! Siamo a 200 grammi in 8 mesi! E ovviamente continuerò a preoccuparmi fino a quando non lo vedrò un po' più paffuto ma non ho cambiato stile alimentare o idea sull'autosvezzamento o sull'allattamento. So che quando ha fame mangia e quando non mangia ha qualcosa, un disturbo o semplicemente si è saziato con la merenda o con il mio latte.
Vi confesso che avrei voluto smettere di allattarlo anche per favorire un miglior inserimento al nido ma proprio un pediatra di grande esperienza, contattato quando la prima volta mi sono accorta del calo di peso - eh sì, ripeto, ci si preoccupa, siamo mamme! - mi ha suggerito di non farlo, perché, proprio quando il bimbo non sta bene, non c'è niente di meglio del latte della mamma, in tutti i sensi.
Quindi posso solo dirvi imbocca al lupo! Avrete grandi soddisfazioni, non abbiate paura!