COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


mamme e lavoro: una riflessione
#21

Non mi piace particolarmente pensarlo, ma mi sto convincendo sempre di più che la mamma sia, si, insostituibile. Però, non nel senso che la richiederebbe omnipresente 24 ore al giorno. Questo è un effetto dell'isolamento delle famiglie nel mondo moderno, della drastica separazione tra il mondo del lavoro "urbano" e il mondo privato, non è una cosa naturale e dovuta. Sono al mille per mille d'accordo con te, Antonella, sulla bontà, se non necessità, della paternità in più della maternità, perché non è giusto che un bambino si ritrovi tutto solo con la mamma.
Ogni bambino è diverso, per ognuno il momento è diverso, ma la mamma, per quanto unica, meravigliosa, centrale, non basta. Non è delegare, è dare il loro posto agli altri. Per me, una pluralità di persone benevolenti, amorevoli, competenti, diverse tra di loro, sono una ricchezza, non uno "sbolognamento".

Ale e Cucciola (1/1/11)
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#22

(18-12-2012, 11:15 23)ameliaedaniele Ha scritto:  i sentimenti spiacevoli... di chi sono? Dei genitori o dei bambini? I bambini fanno ciò che vogliono sempre, i genitori pure, non capisco l'intervento scusa.

Quando si parla di tempo di qualità, si carica questo tempo di diverse aspettative.
Un pò perchè è poco, perchè ci sono famiglie che si incontrano giusto 2 ore a cena.
Poi perchè, visto che si è stati lontani tutto il giorno, almeno cerchiamo di stare bene perbacco. I litigi, la noia, persino il desiderio (nostro o dei bambini) di star da soli viene ignorato - se non biasimato - più o meno consapevolmente.
Spesso i genitori si scoprono più accondiscendenti di quanto vorrebbero; non sò se ciò possa essere dovuto ai sensi di colpa, ma di certo, la sera, dopo una giornata passata lontani, si chiude un occhio e forse tutti e due.
Ma il vero tempo di qualità, che dovrebbe essere a sufficienza e non risicato tra i vari impegni della giornata, deve permettere anche le espressioni meno piacevoli, affinchè si abbia l'opportunità di capirsi e migliorarsi.

Oggi mi hanno colpito le parole di una mia amica. La figlia maggiore è stata a casa malata per 3 settimane, e la mamma ha notato che, in questo periodo, è diventata meno gelosa della sorellina di quasi un anno.
Per forza! Stando insieme ci si conosce, conoscendosi ci si apprezza, ma se manca il tempo, manca anche la possibilità!
A.
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#23

(19-12-2012, 04:46 16)AntonellaC Ha scritto:  Ma il vero tempo di qualità, che dovrebbe essere a sufficienza e non risicato tra i vari impegni della giornata, deve permettere anche le espressioni meno piacevoli, affinchè si abbia l'opportunità di capirsi e migliorarsi.

Mi trovi d'accordo, e anche se purtroppo il tempo è poco, non bisogna farsi pervadere dai sensi di colpa, ma essere genitori autentici, anche se servono rimproveri etc... Sono i sensi di colpa che rovinano tutto!

[Immagine: an1cHr8002B0015OTU4OTY0ZHw0ODI3NjM0cGF8TWFyY28.gif]
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#24

Non so come dire, ma sono un pò d'accordo con tutte, ovvero sia in una direzione che nell'altra. Stando tutto il giorno l'uno addosso all'altro è ovvio che ci si rompe un pò a vicenda, e se una/o si costringe a stare a casa abbandonando un lavoro che gli piaceva, potrebbe anche insinuarsi un vago risentimento. Non a tutti piacciono le occupazioni favorite dei bimbi, possono persino sembrare notevolmente pallose, sopratutto se ci si deve dedicare la maggior parte del tempo. Magari, 2 ore al giorno diventano più godibili che tutto il giorno.
D'altra parte, condivido pienamente quello che dice Antonella riguardo quello che NON deve essere considerato "tempo di qualità", ovvero la cancellazione fittizia di tutto quello che può essere considerato (a torto o a ragione) negativo. Tempo di qualità è quello in cui si sta realmente insieme, esprimendosi, ascoltandosi, conoscendosi, e non solo giocando o mettendo su il teatrino della famigliuola felice. Siamo persone, ciascuna con la sua giornata, che tornano le une dalle altre, chi stanco, chi stufo, chi contento, e ci prendiamo come siamo.

Ale e Cucciola (1/1/11)
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#25

(19-12-2012, 05:06 17)Maryluisette Ha scritto:  
(19-12-2012, 04:46 16)AntonellaC Ha scritto:  Ma il vero tempo di qualità, che dovrebbe essere a sufficienza e non risicato tra i vari impegni della giornata, deve permettere anche le espressioni meno piacevoli, affinchè si abbia l'opportunità di capirsi e migliorarsi.

Mi trovi d'accordo, e anche se purtroppo il tempo è poco, non bisogna farsi pervadere dai sensi di colpa, ma essere genitori autentici, anche se servono rimproveri etc... Sono i sensi di colpa che rovinano tutto!

stra quoto ed aggiungo: che e' anora peggio quando per tacitare i sensi di colpa li si riempie di giocattoli...

Padellina 001_wub 26 9 2011
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#26

Antonella, mi trovi d'accordo allora! Per tempo di qualità non intendo solo "cose belle"; il sabato mi ritaglio del tempo senza facccende (ma lo facevo anche in maternità) per essere SOLO per i miei figli, ma questo non vuol dire che non si litighi, che non siano permessi musi o che non ci siano regole. Le regole ci sono sempre e se nelle due ore in cui sto con loro devo impormi per farle rispettare lo faccio. Es banalissimo: io potrei anche tornare, mettere loro davanti alla tv ipnotizzati e farmi le faccende o anche stare al pc. Loro stanno lì e io faccio quel che voglio. No, non è per niente quello che intendo. Se devo fare qualcosa in casa possono scegliere se stare con me (e di solito va così) o giocare da soli insieme o anche uno con me e uno solo o entrambi soli per proprio conto. Insomma, non è che per forza nel tempo in cui io sono con loro si sta tutti insieme! E' anche vero che il tempo in cui io ci sono preferisco che non facciano cose che possono fare anche con le nonne, tipo guardare la tv. La mezz'oretta di tv quindi la guardano il pomeriggio a merenda e poi basta. A volte se mangiamo presto ci sta una mezz'oretta anche dopo cena, ma non sempre, perchè alle 20,30 vanno a nanna, per potersi svegliare la mattina. Da questo punto di vista credo che ai bambini delle mamme che lavorano manchi un po' di sonno, quello si, perchè non sempre riescono a recuperare di giorno e non sempre si riesce a metterli a nanna all'ora giusta perchè capita di tornare più tardi del solito o capita il classico imprevisto che capita con i bambini piccoli e che fa perdere tempo.
Mi manca un po' il tempo per fare le cose più lunghe, tipo togliere il pannolino, e infatti per quello ho programmato un po' di maternità a febbraio che mi sono tenuta per queste evenienze.
Un inciso: chi è libero professionista non ha diritto al congedo di paternità, quindi mio marito non ha potuto stare nemmeno un giorno con me e il mio secondo bimbo per motivi lavorativi. E' stata davvero dura, per me e per lui, perchè faticava a conoscere suo figlio; con Amelia, invece, era riuscito a non lavorare per due intere settimane perchè era nata il 20 dicembre e quindi c'era vacanza e poco lavoro. Per il resto dei bambini si è sempre occupato insieme a me. E se capita lava pure i piatti, con immenso disappunto di mia suocera. La mattina poi di solito li porta lui a fare una passeggiata e io prendo qualche mezz'oretta per me.
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#27

mi sento di intervenire solo sul tema principale del post. la mamma e' insostituibile. punto. io la mamma non ce l'ho. l'ho persa che avevo 7 anni e mia sorella ne aveva 2. siamo cresciute con gli zii, babbo e nonna. tutti ci hanno adorato e noi abbiamo adorato loro. ma e' sempre mancato qualcosa, nella nostra vita da bambine e anche in quella di adulte.
d'altro canto la mamma che lavora e che delega e' una mamma che C'E'. di nuovo punto. la sera torna a casa dai suoi figli. io e la bianca partiamo insieme la mattina in bus, io vado a lavoro e lei al nido. dopo 8-9 ore ci si rivede e si torna a casa insieme. in tutto stiamo fuori 10-11 ore al giorno. durante i viaggi ogni tanto ci girano le scatole, ogni tanto lei dorme e io leggo, ogni tanto si canta e si guarda fuori dal finestrino. non lo so se e' tempo di qualita' ma e' quello che abbiamo e ne facciamo tesoro. lei al nido si diverte un sacco, io non mi sento minimamente in colpa (ma forse il senso di colpa non me l'hanno uploadato) e non penso di perdermi la sua vita perche' nelle restanti ore sono con lei e me la godo.

Federica, Bianca (13 agosto 2011) e Fabio (24 aprile 2014)
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#28

(20-12-2012, 01:34 01)federicapitu Ha scritto:  d'altro canto la mamma che lavora e che delega e' una mamma che C'E'. di nuovo punto. la sera torna a casa dai suoi figli.

Ecco è proprio questo il punto, che noi ci siamo!
Forse l'essere cresciute senza mamma, ci ha donato questa 'consapevolezza' che è un grande dono dell'essere madri ora: seppur impegnate, lavoratrici e piene di difetti ovvio...

[Immagine: an1cHr8002B0015OTU4OTY0ZHw0ODI3NjM0cGF8TWFyY28.gif]
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#29

Mi sa che avete riassunto in poche parole il succo di tutto: una mamma che lavora è una mamma che C'E'. Delega tempo e impegno e cose varie, ma non delega l'essere mamma.

Ale e Cucciola (1/1/11)
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#30

Piccola precisazione: non c'è bisogno di essere liberi professionisti per non avere la paternità. Anche io che lavoro con contratto commercio potevo chiedere la paternità IN ALTERNATIVA alla madre.
Quindi quando sono nati ho preso ferie per quanto ho potuto. Quando sono stati male ho preso permessi senza stipendio.
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