08-04-2011, 05:17 17
Secondo me le visite periodiche servono. Non tanto per quel che ci va a chiedere la "Mamma di gennaio febbraio ecc..." ma serve comunque.
Non serve per farsi dire cosa dare da mangiare ai figli, a che ora mandarli a letto, se mettergli il cappello oppure no, quando e come togliere il pannolino, ciuccio, dove farli dormire, che gioghi fargli fare e dove portarli in vacanza e in che stagione e a quali orari.
E so che c'è gente che ci va per sapere come fare cose che sono di esclusiva responsabilità del genitore.
Però un occhio esterno può servire anche la genitore più attento e informato del mondo e che non è medico. Qualcosa può sfuggire, qualcosa si può non controllare per ignoranza.
A me ad esempio sfuggì una parziale fusione delle piccole labbra. Era parziale, quindi io vedevo le parti anatomiche e stavo tranquilla, ma in effetti c'era sempre una goccia di pipì che non mi spiegavo. La pediatra se ne è accorta e ha risolto il problema evitando ristagni e infezioni. Io neanche sapevo che le piccole labbra potessero essere unite. Una stupidaggine, ma utile.
E poi serve come controllo sanitario sui bambini, perché non tutti riescono a controllare tutto. A volte per eccesso di lavoro, di scarsità strumenti culturali e familiari. I bambini in situazioni di disagio ma non da essere seguiti dai servizi sociali, chi li segue? Chi ha la possibilità di accorgersi se qualcosa non va? Il pediatra durante i controlli.
Una mia collega del nido raccontava di bambini a cui firmavano il pannolino all'uscita e lo ritrovavano tale e quale la mattina dopo. A bambini così che non vanno al nido, chi diagnostica la dermatite da pannolino e le scarse cure igieniche? Il pediatra.
Non dico che vada visto come un mix di medico, santone, mammana, consulente d'allattamento, puericultrice, pedagogista e logopedista e quasi quasi anche maestra e allenatrice sportiva, come la vedono alcune mie conoscenze, ma la sua professione di medico di base per il bambini ha un senso.
Non serve per farsi dire cosa dare da mangiare ai figli, a che ora mandarli a letto, se mettergli il cappello oppure no, quando e come togliere il pannolino, ciuccio, dove farli dormire, che gioghi fargli fare e dove portarli in vacanza e in che stagione e a quali orari.
E so che c'è gente che ci va per sapere come fare cose che sono di esclusiva responsabilità del genitore.
Però un occhio esterno può servire anche la genitore più attento e informato del mondo e che non è medico. Qualcosa può sfuggire, qualcosa si può non controllare per ignoranza.
A me ad esempio sfuggì una parziale fusione delle piccole labbra. Era parziale, quindi io vedevo le parti anatomiche e stavo tranquilla, ma in effetti c'era sempre una goccia di pipì che non mi spiegavo. La pediatra se ne è accorta e ha risolto il problema evitando ristagni e infezioni. Io neanche sapevo che le piccole labbra potessero essere unite. Una stupidaggine, ma utile.
E poi serve come controllo sanitario sui bambini, perché non tutti riescono a controllare tutto. A volte per eccesso di lavoro, di scarsità strumenti culturali e familiari. I bambini in situazioni di disagio ma non da essere seguiti dai servizi sociali, chi li segue? Chi ha la possibilità di accorgersi se qualcosa non va? Il pediatra durante i controlli.
Una mia collega del nido raccontava di bambini a cui firmavano il pannolino all'uscita e lo ritrovavano tale e quale la mattina dopo. A bambini così che non vanno al nido, chi diagnostica la dermatite da pannolino e le scarse cure igieniche? Il pediatra.
Non dico che vada visto come un mix di medico, santone, mammana, consulente d'allattamento, puericultrice, pedagogista e logopedista e quasi quasi anche maestra e allenatrice sportiva, come la vedono alcune mie conoscenze, ma la sua professione di medico di base per il bambini ha un senso.
N. 12/03/2010
E. 03/03/2013