26-05-2012, 08:28 20
Scusate, ma io questa faccenda del frullato che non si deve fare non l'ho capita. Premetto che è da poco che sono iscritta, e tante cose non ho avuto modo di leggerle. E poi sull'autosvezzamento ho letto solo Piermarini.
Posso riportarvi la nostra esperienza, che è stata molto da autodidatti, perchè all'epoca non avevo la possibilità di consultare internet e, ripeto, l'unica fonte conosciuta era quella di Lucio.
Dunque, le prime pappe di Fabio sono state frullate, perchè avevo il frullatore e mi sembrava la cosa più pratica ed efficace visto che non poteva masticare come noi. Alcune cose, tipo l'insalata, potevo solo ridurla a mò di prezzemolo. Frullavo ogni portata, la stessa identica che facevo per tutti: spezzatino e patate frullato, spaghetti all'amatriciana frullati, carne frullata, ecc. Le cose più liquide le mangiava con il cucchiaino, con quelle più dense (tipo la carne o la pizza) facevo delle polpettine e lui mangiava dalle nostre mani. Per merenda mettevo un pò di marmellata sul cucchiaino e ci sbriciolavo il pane. Dopo che aveva mangiato, se ancora eravamo a tavola si intratteneva con un boconotto, un pezzetto di pane, o giocava con la forchetta. Dopo un pò di tempo abbiamo visto che il boconotto e il pane lo mangiava benaccio, e ho cominciato a tritare tutto grossolanamente. Mano a mano che vedevamo che le sue competenze miglioravano, ho smesso di frullare e tritare.
A questo punto devo ritenermi fortunata, perchè le cose sono andate liscie come l'olio! Non sapevo nemmeno che l'autosvezzamento avesse delle ricette! Credevo che l'unica "ricetta" fosse quella di una cucina sana, e di assecondare i bisogni e i tempi del bambino.
Ecco perchè a Violetta risponderei di assecondare la bambina: se preferisce il frullato, perchè negarglielo? Perchè "costringerla" a mangiare come vogliamo noi?
Invece sono d'accordo sul lasciare alla bambina la possibilità di autogestire il suo autosvezzamento: lasciale un boconotto, una crosta di pane, una costa di sedano crudo o di finocchio lesso... così ha la possibilità di fare gli esperimenti, e quando vorrà provare, lo farà!
E, soprattutto, credo che la scelta migliore sia quella dove tutti si trovano ad essere sereni e contenti.
Ecco, questo è quanto, finora, ho inteso sull'autosvezzamento...
Ciao,
Anto
Posso riportarvi la nostra esperienza, che è stata molto da autodidatti, perchè all'epoca non avevo la possibilità di consultare internet e, ripeto, l'unica fonte conosciuta era quella di Lucio.
Dunque, le prime pappe di Fabio sono state frullate, perchè avevo il frullatore e mi sembrava la cosa più pratica ed efficace visto che non poteva masticare come noi. Alcune cose, tipo l'insalata, potevo solo ridurla a mò di prezzemolo. Frullavo ogni portata, la stessa identica che facevo per tutti: spezzatino e patate frullato, spaghetti all'amatriciana frullati, carne frullata, ecc. Le cose più liquide le mangiava con il cucchiaino, con quelle più dense (tipo la carne o la pizza) facevo delle polpettine e lui mangiava dalle nostre mani. Per merenda mettevo un pò di marmellata sul cucchiaino e ci sbriciolavo il pane. Dopo che aveva mangiato, se ancora eravamo a tavola si intratteneva con un boconotto, un pezzetto di pane, o giocava con la forchetta. Dopo un pò di tempo abbiamo visto che il boconotto e il pane lo mangiava benaccio, e ho cominciato a tritare tutto grossolanamente. Mano a mano che vedevamo che le sue competenze miglioravano, ho smesso di frullare e tritare.
A questo punto devo ritenermi fortunata, perchè le cose sono andate liscie come l'olio! Non sapevo nemmeno che l'autosvezzamento avesse delle ricette! Credevo che l'unica "ricetta" fosse quella di una cucina sana, e di assecondare i bisogni e i tempi del bambino.
Ecco perchè a Violetta risponderei di assecondare la bambina: se preferisce il frullato, perchè negarglielo? Perchè "costringerla" a mangiare come vogliamo noi?
Invece sono d'accordo sul lasciare alla bambina la possibilità di autogestire il suo autosvezzamento: lasciale un boconotto, una crosta di pane, una costa di sedano crudo o di finocchio lesso... così ha la possibilità di fare gli esperimenti, e quando vorrà provare, lo farà!
E, soprattutto, credo che la scelta migliore sia quella dove tutti si trovano ad essere sereni e contenti.
Ecco, questo è quanto, finora, ho inteso sull'autosvezzamento...
Ciao,
Anto






e ho cominciato a mangiare la pasta e altri solidi che porgevo da assaggiare sminuzzati (o interi se aveva voglia di afferrarli), la pasta essendo viscida va giù che un piacere e senza neanche accorgermene sono passata a dividerla a metà o a tre. Aggiungo che mia figlia ora ama essere imboccata anche se le metto a disposizione i cibi interi, dopo un po si stufa e punta il cucchiaino o la forchetta!!! 
![[Immagine: iO9ap2.png]](http://lb1f.lilypie.com/iO9ap2.png)
Ale 17/07/2010

nemmeno a gesti. Potrebbe forse scegliere qualcosa in tavola di più adatto alle sue esigenze, chiedere di essere imboccato o aiutato... frullato... mi lascia perplessa. Non ti devi offendere, noi diciamo la nostra e tu dici la tua, chissene delle definizioni no? Io credo, credo, che se tu sei arrivata a frullare la pasta era perchè magari involontariamente non ti accontentavi che assaggiasse solo un fusillo e un po' di verdura; io se assaggiava un minimo ed aveva ancora fame andavo di tetta.