23-03-2011, 10:26 10
Una nostra parente é docente di pedagogia alla gregoriana, spesso si cade in argomento nido e lei é la prima a dire che ci sono diverse teorie a riguardo, non una sola categorica. Lei in particolare ritiene che l'uomo sia animale sociale fin dai primi mesi, quindi bisognoso di socializzare con suoi simili, i bambini. Il problema, lei dice, é il rapporto con il 'caregiver', che in quel lasso di tempo sostituisce la figura materna, quindi la tata, la baby-sitter o la nonna, se non é ben instaurato e profondo, non gli da quella sicurezza di esplorare il mondo attorno a se e di socializzare. Ed ecco che si sente 'parcheggiato' ed aspetta con ansia e tristezza il genitore, e non c'é gioco che tenga. Oltretutto chi si occupa di proporre il cibo, cambiare e lavare deve essere sempre la stessa persona, perché sono momenti in cui i piccoli sperimentano già il sentimento della dignità. Ecco perché il nido vicino a casa non mi é piaciuto: 22 bambini, 3 tate ed 1 ausiliario che li cambia, troppo turnover, impossibile instaurare un legame profondo in questa 'giungletta'. Oltretutto penso che per la socializzazione siano già sufficienti 4 o 5 bambini, così come fanno in Germania con i tagesmutter o i kindergarten, promossi dalla stragrande maggioranza dei pedagogisti, molto umani e ancora poco scolastici. In effetti, se pensiamo alla storia dell'uomo -così come abbbiamo fatto per l'AS- é così che é sempre stato: piccoli gruppetti di bambini (le famiglie son sempre state numerose) seguite da un fratello o un nonno e la mamma nei campi o impegnata nelle faccende... Certo in Italia sarebbe troppo 'avanti' rivede tutto il sistema nidi comunali ed avvicinarsi a questo servizio, ma come genitori possiamo almeno chiedere, no?