COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti

Sondaggio: Se sospettate/sapete che il pediatra è contrario all'AS -
glielo dite comunque?
50.00%
8
50.00%
tacete per quieto vivere?
37.50%
6
37.50%
Non ho il pediatra
12.50%
2
12.50%
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Verità o bugia?
#1

Mi chiedevo:
Voi col pediatra che vi ha proposto lo svezzamento tradizionale, siete stati onesti?001_rolleyes

Cioè avete fatto presente che cosa fate in realtà, mentre lui vi consegna foglietti con elenchi vari?!

Io con la mia seconda figlia...medio...
Insomma la pediatra non è "da fogliettini" soprattutto con mamme "già varate", pero' di dice più o meno come fare: prepara il brodo, ci metti questo e quello, per ora questo non puo' mangiarla, ora puoi introdurre quest'altro...

Così io le ho detto "Sì, sì, ok...così vagamente" e lei non mi ha spiegato granchè dando per scontato che essendo "mamma esperta" sapessi fare.
Poi ad ogni controllo, quando lei mi diceva "Ha già introdotto questo?"
Ovviamente la risposta era sempre "Sì"Lol

Insomma secondo me aveva capito che improvvisavo come mi pareva, ma non gliel'ho mai detto esplicitamente...

Ora con Sebastiano non so cosa fare...

Abbiamo la visita settimana prossima, avrà compiuto i 6 mesi e lei sicuro affronterà l'argomento...

Che le dico?
Voi che avete fatto?

Da una parte mi dispiace mentirle, è una brava pediatra, la stimo molto, insomma sa che faccio le cose un po' "diverse" (tipo non ho vaccinato...), ma mi scoccia di dover giustificare anche questa cosa...

Uff...

Consigli, please...
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#2

Io (faccio AS con il secondo, ma stesso pediatra del primo) ho chiesto a bruciapelo: cosa pensa dell'AS?
Prima che rispondesse gli ho ricordato che mi era stato nominato da un certo Piermarini :-) al mio primo corso Preparto e di fare attenzione a non deludermi troppo.
Al che, forse solo diplomticamente, mi ha risposto: "Non ne penso male, purché non si sia troppo drastici (leggere: fissati!)".
Intendeva dire-poi l'ho costretto a chiarire- che una pappina ogni tanto, anche se spesso, non fa mica male (e lui mi diede a suo tempo anche indicazioni di quantità per farle fresche, senza prodotti industriali).

Penso che farei qualcosa di simile, oppure al momento che mi dovesse fare domande su come procede lo svezzamento direi "bene! e non darei dettagli se non pensassi che possa approvare, perché il loro vero compito è monitorare lo stato di salute e sviluppo generale del bambino, non come e cosa mangia (a meno che non riscontrasse problematiche MEDICHE legate all'alimentazione).


Ma se vedessi che non è uno disposto al dialiogo, se mi fidassi almeno come medico (quindi non intendessi proprio cambiarlo), potrei anche dirgli una bugia per levarmelo di torno su quell'argomento!!!!
In bocca al lupo!!!!

Volevo aggiungere che alcuni pediatri farebbero anche a meno di dare indicazioni, se non fossimo noi (se non NOI, la maggioranza delle neomamme che vanno da loro) a chiedere cosa e come o non ci vedessero incerte.
Un abbraccio!

Em0200 2/10/2007 Tartarughino
Em3600 27/6/2010 Torello
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#3

Risposta rapidissima: io lo direi, se non altro perché il dottore dovrebbe essere come il confessore... bisogna sentirsi liberi di dirgli tutto, e se così non è meglio cercarsene un altro.

Detto ciò, se fossi il tuo pediatra ti chiederei perché non te ne trovi un altro dato che penserei che non fai altro che farmi perdere tempo. Dopo tutto, se non hai vaccinato i tuoi figli (presumo contro il parere medico) e fai autosvezzamento (forse contro il parere del dottore) cosa ci vai a fare? Se per misurare l'altezza e il peso di tu figlio, quello lo puoi fare comodamente da casa. Per farti dire che sta bene, basta che lo guardi. Quindi che ci vai a fare?
Questo mi porta su una domanda più generale: che ci si va a fare fare pediatra?? La risposta, se devo essere sincero, è boh... Se sta bene perché andarci con scadenza (bi)mensile o quello che è? Capisco se ci sono dei problemi, ma se questi non ci sono perché crearsene facendosi dire che il bambino è sceso dal 50mo percentile al 45mo? Oppure sentirsi soddisfatti e compiaciuti perché il bambino è salito dal 45mo al 50mo (come se i genitori avessero molto input su questo)? O per farsi "prescrivere" un latte di proseguimento?? Insomma, mi sembra che questi controlli periodici siano davvero troppo frequenti, ti fanno venire l'ansia e rafforzano l'impressione che la prima infanzia sia una malattia che va, se non curata, almeno tenuta sotto stretto controllo medico.
Sarà che qui di controlli ne abbiamo fatti esattamente... zero e da quando BM ha compiuto più o meno un mese non l'ha vista praticamente più nessuno (l'eccezione c'è però... quando aveva sui 3-4 mesi ci trovavamo in Italia e siamo andati dal pediatra usato dalla cognata; perché? Probabilmente per sentirci rassicurati. All'epoca eravamo ancora molto ingenui!!).

Insomma, riassumendo, se dal pediatra ci devi andare (quasi come se te lo avesse prescritto il dottore) allora digli quello che fai, se non altro per non far perdere tempo sia a te che a lui.
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#4

ecco noi non possiamo dire di aver detto bugie ma nemmeno di essere stati troppo chiari Big Grin ma questo semplicemente perchè siamo andati dal pediatra a 5 mesi e poi ci siamo tornati quando Francesco aveva un anno!!! quindi a svezzamento già bell'e fatto! Big Grin

[Immagine: as1cF58003D0015MDAwOGQ0fDEyOWp8SWwgbWlvI...NvIGhh.gif]
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#5

io la penso come Arkadian
se vai dal pediatra dille che fai l AS del resto il figlio e tuo, il pediatra puo solo dare un parere
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#6

Io concordo con Arkadian, anche perché all'estero non ci sono i controlli periodici e i bilanci di salute che si fanno in Italia. Io vivo a Dubai e Giulio ha visto la pediatra italiana quando é nato e quando ero in Italia a febbraio per chiedere delle svezzamento (é lei che mi ha detto, legga Piermarini, io la penso cosí!). Quella di dubai, invece, solo per i vaccini e il mese scorso che ha avuto tosse e un forte raffreddore.
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#7

(06-04-2011, 08:02 20)arkadian Ha scritto:  Risposta rapidissima: io lo direi, se non altro perché il dottore dovrebbe essere come il confessore... bisogna sentirsi liberi di dirgli tutto, e se così non è meglio cercarsene un altro.

Detto ciò, se fossi il tuo pediatra ti chiederei perché non te ne trovi un altro dato che penserei che non fai altro che farmi perdere tempo. Dopo tutto, se non hai vaccinato i tuoi figli (presumo contro il parere medico) e fai autosvezzamento (forse contro il parere del dottore) cosa ci vai a fare? Se per misurare l'altezza e il peso di tu figlio, quello lo puoi fare comodamente da casa. Per farti dire che sta bene, basta che lo guardi. Quindi che ci vai a fare?
Questo mi porta su una domanda più generale: che ci si va a fare fare pediatra?? La risposta, se devo essere sincero, è boh... Se sta bene perché andarci con scadenza (bi)mensile o quello che è? Capisco se ci sono dei problemi, ma se questi non ci sono perché crearsene facendosi dire che il bambino è sceso dal 50mo percentile al 45mo? Oppure sentirsi soddisfatti e compiaciuti perché il bambino è salito dal 45mo al 50mo (come se i genitori avessero molto input su questo)? O per farsi "prescrivere" un latte di proseguimento?? Insomma, mi sembra che questi controlli periodici siano davvero troppo frequenti, ti fanno venire l'ansia e rafforzano l'impressione che la prima infanzia sia una malattia che va, se non curata, almeno tenuta sotto stretto controllo medico.
Sarà che qui di controlli ne abbiamo fatti esattamente... zero e da quando BM ha compiuto più o meno un mese non l'ha vista praticamente più nessuno (l'eccezione c'è però... quando aveva sui 3-4 mesi ci trovavamo in Italia e siamo andati dal pediatra usato dalla cognata; perché? Probabilmente per sentirci rassicurati. All'epoca eravamo ancora molto ingenui!!).

Insomma, riassumendo, se dal pediatra ci devi andare (quasi come se te lo avesse prescritto il dottore) allora digli quello che fai, se non altro per non far perdere tempo sia a te che a lui.

Vorrei dire un sacco di cose...
Intanto, ma dove vivete?Blink

Comunque, mah, da un parte concordo con la questione che la prima infanzia è troppo medicalizzzata, dall'altra pero, (anche se non è il mio caso) le mamme sopratutto e i genitori in generale hanno spesso bisogno di essere rassicurati, presi per mano, farsi due chiacchiere sul proprio figlio.
Da chi andare?
Sono d'accordo con te che il pediatra non dovrebbe assolvere queste funzioni, ma chi, allora? Ci vorrebbe un'ostetrica, una puericultrice ma non c'è. Non esiste questo servizio.
E allora? Chi rassicura la mamma ansiosa che se fa 1 cacca in meno non è nulla?
Lo so anch'io, lo sostengo sempre, che i pediatri non ci capiscono nulla di allattamento, ma se non c'è il pediatra, purtroppo non c'è nessuno...
Tempo fa gestire un neonato era la normalità, si cominciava col fratellino o il cuginetto, quando diventavi mamma tu di neonati ne avevi visti a bizzeffe e poi non eri sola. C'erano un sacco di persone attorno a te che vivevano o avevano vissuto la tua esperienza.

Ora si arriva a 30anni senza aver mai nemmeno tenuto in braccio un neonato e quando nasce tuo figlio, sei sola. Sola a casa, sola spesso a vivere questa esperienza, perchè magari i tuoi amici sono ancora singles.
Avere una ritualità di incontri per me non è così fuori dai coppi, anzi è un'opportunità.
Poi semmai dovremmo discutere di quale figura sarebbe più adatta, ecco.

Poi non so...
Chi è che nota se non va tutto bene?
Un genitore non sempre sa le tappe dello sviluppo, puo' non accorgersi se c'è quacosa che non va...

Per cui, concordo assolutamente che dovrei dire dell'auto svezzamento, su questo non ho mai avuto dubbi su quale fosse la strada moralmente "giusta", ma non è che "non dirlo" equivale a farle perdere tempo...923
Io ai controlli ci vado e sono contenta che ci siano...
Io sono una mamma che dal pediatra non va mai, per me i controlli sono un'occasione per chiedere/ far vedere quelle cose di poco conto per le quali altrimenti mi sentirei in imbarazzo a chiedere un apppuntamento apposito.

Acc
Ps dei vaccini la pediatra lo sa e rispetta la scelta, pure non concordando...
(06-04-2011, 08:25 20)paolamassa Ha scritto:  io la penso come Arkadian
se vai dal pediatra dille che fai l AS del resto il figlio e tuo, il pediatra puo solo dare un parere

Beh, questo è sicuro...001_rolleyes
Mica son preoccupata che me lo portino via...
Solo, per come sono io, mi scoccia dover mettere i putini sulle i. Infatti con Ariana, insomma un po' ho detto, un po' no, non mi sono messa a sentenziare...e lei neppure...Secondo me ci siamo capite...
Lei ha capito che io avevo già una precisa idea di come fare e che non avevo bisogno dei suoi consigli, io ho capito che lei aveva capito...Lol
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#8

Lungo OT di carattere generale

(06-04-2011, 10:05 22)Acciderbolino Ha scritto:  Vorrei dire un sacco di cose...
Intanto, ma dove vivete?Blink
Noi stiamo nel Regno Unito.
Qui la figura del pediatra di base non esiste.
Dopo la nascita le ostetriche ti vengono a casa per le prime due settimane per assicurarsi che l'allattamento vada bene, che il bambino sia in salute, così come la madre, ecc. ecc. Dopo subentra la famosa Health Visitor, ovvero una specie di infermiera che è lì, in teoria, per rispondere a domande del tipo: non mangia, non fa la cacca, non dorme, ecc. Per cose di carattere più prettamente medico, c'è il medico di famiglia. Nel nostro caso nessuno ha visto BM dai 3-4 mesi circa fino ai 13, ovvero in occasione dei vaccini (non ricordo le date di preciso). Inoltre adesso le regole sono cambiate e per evitare la medicalizzazione non misurano più il bambino quando lo "vedono" (se non alla nascita e dintorni), a meno che tu non ne faccia espressa richiesta.
(06-04-2011, 10:05 22)Acciderbolino Ha scritto:  Comunque, mah, da un parte concordo con la questione che la prima infanzia è troppo medicalizzzata, dall'altra pero, (anche se non è il mio caso) le mamme sopratutto e i genitori in generale hanno spesso bisogno di essere rassicurati, presi per mano, farsi due chiacchiere sul proprio figlio.
Da chi andare?
Non dal medico, perché la persona che ci porti non è un malato. Quando vai dal dottore con un malanno (vero o presunto), il dottore per levarti di torno e mandarti a casa contenta ti darà spesso e volentieri (e se sei fortunata) il rimedio omeopatico o le vitamine ricostituenti (in sostanza dei zuccherini) le quali, nella maggior parte del casi servono a far fessi i genitori (o a tranquillizzarli se preferisci) più che a far bene al bambino; se sei sfortunata ti danno un medicinale di cui non hai bisogno (piaga ben nota nel settore medico italiano e non solo)
(06-04-2011, 10:05 22)Acciderbolino Ha scritto:  Sono d'accordo con te che il pediatra non dovrebbe assolvere queste funzioni, ma chi, allora? Ci vorrebbe un'ostetrica, una puericultrice ma non c'è. Non esiste questo servizio.
E allora? Chi rassicura la mamma ansiosa che se fa 1 cacca in meno non è nulla?
Non lo so... Il consultorio? Boh... Però non il dottore perché non c'è un paziente da curare (a meno che tu non lo renda tale)
(06-04-2011, 10:05 22)Acciderbolino Ha scritto:  Lo so anch'io, lo sostengo sempre, che i pediatri non ci capiscono nulla di allattamento, ma se non c'è il pediatra, purtroppo non c'è nessuno...
Tempo fa gestire un neonato era la normalità, si cominciava col fratellino o il cuginetto, quando diventavi mamma tu di neonati ne avevi visti a bizzeffe e poi non eri sola. C'erano un sacco di persone attorno a te che vivevano o avevano vissuto la tua esperienza.

Ora si arriva a 30anni senza aver mai nemmeno tenuto in braccio un neonato e quando nasce tuo figlio, sei sola. Sola a casa, sola spesso a vivere questa esperienza, perchè magari i tuoi amici sono ancora singles.
Avere una ritualità di incontri per me non è così fuori dai coppi, anzi è un'opportunità.
Poi semmai dovremmo discutere di quale figura sarebbe più adatta, ecco.
Coppi???
Comunque, io prima di BM non credo di aver MAI tenuto in braccio un neonato; di certo non sapevo neanche come fosse fatto un pannolino, né un biberon. Non avevo mai visto il latte artificiale, un bambino che allatta, il vomitino e così via. Con il senno di poi posso dire che probabilmente questa è stata la mia fortuna dato che non avevo preconcetti su cosa dovermi aspettare. Tuttavia, er com'è il mio carattere, so che lo svezzamento lo avrei vissuto con il bilancino del gioielliere sempre a portata di mano. Per fortuna che abbiamo scoperto l'AS e dopo averci pensato e aver constatato la logica del tutto, il resto è andato a posto da sé. Non ho bisogno di qualcuno per dirmi che mio figlio sta male... lo vedo da solo. Non ho bisogno della bilancia per vedere che cresce, bastano gli occhi. Non ho bisogno del centimetro per vedere che cresce, vedo le magliette che non gli entrano più. Insomma, non ho bisogno di una convalida dall'alto... se c'è la salute non ho un paziente tra le mani, ma un bambino. Se invece si comincia a parlare di tabelle, schemi, aspettative, ecc, ecco che il bambino come d'incanto si è trasformato non nel principe azzurro, ma in un paziente che va monitorato.

In questo senso dico che le visite di "controllo" dal pediatra servono a poco nel migliore dei casi o sono addirittura deleterie in tutti gli altri. Quando il pediatra ti comincia a dire che siamo scesi con la crescita, che il peso potrebbe essere un po' migliore, che forse è meglio passare al latte artificiale, che le pappine devono essere quelle e non altre... insomma non credo che il gioco valga la candela.

Intendiamoci, i genitori sono ugualmente da colpevolizzare dato che loro vanno dal pediatra avendo ben precise aspettative (più volte ho letto di mamme deluse perché il pediatra non ha dato loro lo schemino per lo svezzamento) e se non escono dallo studio o con un bel 10 e lode perché il bambino è grosso come un torello se ne andranno potenzialmente delusi e cercheranno conforto nella ricetta medica (di vitamine e prodotti omeopatici) che il dottore molto gentilmente avrà dato loro per cercare di "curare" chissà cosa.
(06-04-2011, 10:05 22)Acciderbolino Ha scritto:  Poi non so...
Chi è che nota se non va tutto bene?
Un genitore non sempre sa le tappe dello sviluppo, puo' non accorgersi se c'è quacosa che non va...
E io che io le so le tappe dello sviluppo? All'inizio cercavo di tenermi al passo, ma dopo qualche (pochi) mesi mi sono stufato, complice anche il nuovo modo di pensare dell'AS e non ho più controllato.
Per fare di nuovo un esempio personale, BM a 21 mesi suonati, ancora non parla, mentre ci sono bambini che parlano già da un anno e altri che sanno già contare fino a 10. Che dovrei fare, mandarla dal logopedista o andare a prendere un appuntamento con il dottore? No, la bambina sta bene, comunica e quando sarà pronta parlerà (già adesso non sta zitta un momento)
(06-04-2011, 10:05 22)Acciderbolino Ha scritto:  Per cui, concordo assolutamente che dovrei dire dell'auto svezzamento, su questo non ho mai avuto dubbi su quale fosse la strada moralmente "giusta", ma non è che "non dirlo" equivale a farle perdere tempo...923
Io ai controlli ci vado e sono contenta che ci siano...
Io sono una mamma che dal pediatra non va mai, per me i controlli sono un'occasione per chiedere/ far vedere quelle cose di poco conto per le quali altrimenti mi sentirei in imbarazzo a chiedere un apppuntamento apposito.

/FINE OT

Per cui, ritornando al caso specifico, dopo un LUNGHISSIMO OT, certo che devi dire al pediatra quello che fai.Non avrebbe senso starsi zitti per quieto vivere. Non mi è ben chiaro cosa ti aspetti dalla visita di controllo dal pediatra che non ti puoi dare da sola. Se sei andata contro al pediatra (forse) per lo svezzamento e (cosa ancor peggiore e potenzialmente pericolosa) per i vaccini, per quanto ti possa rispettare cosa vuoi che ti dica se già in partenza sai che se non ti piace quello che ti consiglia farai comunque (e giustamente in molti casi) di testa tua?
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#9

Io al mio pediatra l'ho detto chiaramente, senza nemmeno starci a pensare. Alla domanda: "le ho già dato l'elenco degli alimenti?" ho risposto: "No, ma pensavo di fargli mangiare quello che mangiamo noi".
Non ha fatto una piega e ha risposto: "Benissimo, mi raccomando però: la fiorentina più avanti, eh!"
Al controllo successivo (che faccio solo perché la piccola ha qualcosa, altrimenti mi dimentico che ci siano le tabelle) mi ha chiesto: "A che punto siamo con lo svezzamento?" e alla mia risposta "Dottore, noi le facciamo mangiare quello che c'è in tavola...più o meno" mi ha guardato, ha guardato la bambina e ha asserito: "Beh, mi pare che cresca benissimo. Brava."
Forse a volte siamo un po' prevenuti nei confronti di questi medici?
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#10

(06-04-2011, 11:12 23)arkadian Ha scritto:  ....
Per fare di nuovo un esempio personale, BM a 21 mesi suonati, ancora non parla, mentre ci sono bambini che parlano già da un anno e altri che sanno già contare fino a 10. Che dovrei fare, mandarla dal logopedista o andare a prendere un appuntamento con il dottore? No, la bambina sta bene, comunica e quando sarà pronta parlerà (già adesso non sta zitta un momento)...

Io ho visto che i figli di coppie bilingui imparano piu tardi a parlare. Alle coppie che conosco hanno detto che è normale.

Io opto per verità o bugia (nel senso non mento, ma rispondo si, si,) a seconda del pediatra che ho di fronte. Insomma non ragiono con chi non ragiona. Intanto sono in attesa di farmi passare quello migliore. Per il resto non mi spiace portarlo anche per controlli generici...disturbi non evidenti, esempio...testicoli ritenuti, piede storto...cose cosi..


mamma di un pupetto nato a fine agosto 2010 e di una pupetta nata in dicembre 2012
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